8. SAN PAOLO E LA PREGHIERA*
I. S. Paolo praticò e raccomandò la preghiera
S. Paolo, giudeo, figlio di farisei, fu osservatore scrupoloso della legge mosaica di cui riconosceva tutto il valore e da cui faceva dipendere tutta la perfezione. I suoi genitori, molto pii, lo educarono rettamente, e per tempo lo avviarono allo studio accurato della sacra Scrittura, perché Saulo bramava divenire rabbino, ossia sacerdote ebreo.
Seguace fedelissimo dei farisei, ricevette da loro tutti i falsi concetti sul Messia, e poiché non avvicinò e non conobbe Gesù, mantenne la persuasione che il popolo ebreo, uccidendo Gesù, avesse compiuta un'azione lodevolissima. Per questo, nel suo zelo per la legge e nella sua rettitudine, si mise con grande energia a disperdere i cristiani.
Egli perseguitava in buona fede, credeva di compiere opera di apostolato, si mostrava perciò fedelissimo alla preghiera ed a tutte le pratiche legali. Anche dopo la sua conversione si mostrò esatto osservatore dei precetti nel soddisfare il voto di nazareato.
Saulo pregava, e certo si deve ascrivere anche a questa preghiera la grazia della conversione, perché chi prega, pur essendo lontano da Dio, merita la conversione.
Dio esaudì la preghiera, e conoscendo la rettitudine di Saulo gli apparve in modo meraviglioso, per operare in lui quella prodigiosa trasformazione che lo mutò da persecutore in Apostolo.
Nella preghiera S. Paolo si preparava all'ardua Missione che Dio voleva affidargli: «È uno strumento da me eletto a portare il mio nome davanti ai gentili, ai re e ai figli d'Israele. Ed io gli mostrerò quanto dovrà patire per il mio nome»1.
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Da questo punto la preghiera di S. Paolo si fa sempre più viva. Animato da santo zelo voleva darsi subito all'apostolato, ma comprendendo la necessità di una preparazione più lunga, si ritirò nel deserto per tre anni2 a pregare e fare penitenza. Datosi poi alla vita apostolica egli non riconobbe all'apostolato altra efficacia che nella preghiera.
S. Paolo non solo dava l'esempio, ritirandosi a pregare nella solitudine o sulle navi, o prolungando la preghiera nelle notti e nelle oscurità del carcere, ma confessava la propria preghiera. Così scrive ai suoi fedeli: «Non cesso di rendere grazie per voi e di ricordarvi nelle mie preghiere»3.
S. Paolo dava alla preghiera un'importanza fondamentale e nella preghiera si preparò a dare la sua vita nel martirio. La tradizione narra che S. Paolo abbia passato tutta la notte nella preghiera in attesa della esecuzione capitale, nel carcere angusto ed oscurissimo che ancora oggi si vede alle Tre Fontane a Roma, sotto la chiesa di «Scala coeli».
La preghiera di S. Paolo fu ancora la preghiera più elevata che un'anima possa compiere. Tutti i gradi della mistica più alta sono dati dalla dottrina di S. Paolo.
II. - I caratteri della preghiera di S. Paolo.
1) La preghiera di S. Paolo è riconoscente. Il ringraziamento è mezzo importante per ottenere grazia, è dovere di ognuno. Perciò S. Paolo nella sua preghiera dà il primo luogo al ringraziamento ed insiste: «Et grati estote: Siate riconoscenti»4. «Raccomando... che si facciano... ringraziamenti per tutti gli uomini»5. «Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, facendo continuamente memoria di voi nelle nostre orazioni»6.
La preghiera di S. Paolo è un cantico di riconoscenza. Egli riconosce che tutto viene da Dio e lo loda e lo ringrazia. S. Paolo non conosce egoismo ed imita Gesù nei suoi ringraziamenti al Padre. «Ti ringrazio, o Padre, di avermi esaudito»7.
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2) La preghiera di S. Paolo chiede santificazione e progresso.
«E questo io domando che la vostra carità abbondi sempre più nella conoscenza ed in ogni finezza di discernimento»8. «Faccia il Signore che voi abbondiate e sovrabbondiate di carità fra di voi e verso tutti»9.
S. Paolo non comprende la meschinità; la terra per lui non ha alcuna importanza, perciò la sua preghiera si eleva, spazia nel cielo e domanda: santità, progresso ed estensione del Vangelo, conoscenza ed amor di Dio.
3) La preghiera di S. Paolo è universale. Il Vangelo di S. Paolo ha due caratteri ben distinti: si rivolge a tutte le genti e abbraccia tutti gli uomini.
Come fu la sua predicazione così fu la sua preghiera: «Raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano suppliche, orazioni, voti, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per le autorità costituite, affinché possiamo menare una vita pacifica e tranquilla con tutta pietà ed onestà»10. «Voglio che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira né dispute»11.
La preghiera di S. Paolo si rivolge ai bisogni di tutti gli uomini perché nel suo cuore portava tutti i popoli.
4) La preghiera di S. Paolo si appoggia sempre su Gesù Cristo.
S. Paolo è il Dottore della vita mistica in Cristo, ed il Dottore della Redenzione. Solo in Gesù e da Gesù deriva ogni bene, e tutta la forza di S. Paolo è in Gesù Cristo. Come nella vita, così nella preghiera S. Paolo afferma: «Non son più io che vivo, ma vive in me Gesù Cristo»12 ed ancora: «Il mio vivere è Gesù Cristo»13. Egli non conosce che Gesù e di Gesù ha riempito la sua predicazione e le sue Epistole.
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III. - La pratica della pietà paolina.
Per praticare la pietà di S. Paolo occorre conoscere bene S. Paolo, rendersi perciò familiare la lettura delle sue lettere, della vita, degli Atti degli Apostoli, ecc.
Chi avvicina S. Paolo, poco a poco si trasforma, impara a vivere come lui, a pregare come lui.
Chi ama S. Paolo dilata presto il suo cuore, diventa generoso, largo nelle sue vedute e S. Paolo non gli appare rigido maneggiatore della spada, ma il più ardente e tenero amante di Cristo. S. Paolo ha un cuore quale raramente si trova, un cuore di madre e di padre ad un tempo: di madre, che ama immensamente; di padre che sostiene e fortifica.
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* Meditazione stampata in CI, 9[1938]4. Fa parte del corso di Esercizi tenuto dal Fondatore dal 2 al 10 febbraio 1938. È inserita nel volume: Alberione G., È necessario pregare sempre, vol. II, Roma-Alba, Figlie di San Paolo, 1940, pp. 352-363.
1 At 9,15-16.
2 Originale: giorni.
3 Ef 1,16.
4 Col 3,15.
5 1Tm 2,1.
6 1Ts 1,2.
7 Gv 11,41.
8 Fil 1,9.
9 1Ts 3,12.
10 1Tm 2,1-2.
11 1 Tm 2,8.
12 Gal 2,20.
13 Fil 1,21.