Anno IV - N. 8 - 29 Giugno 1922 - Bollettino Bimensile Conto Corrente posta
Unione Cooperatori Buona StampaOpus fac evangelistae
(II Tim. IV 5)
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La festa di S. Paolo
I Cooperatori potranno celebrare Domenica 2 Luglio: una predica su S. Paolo sarà di moltissimo giovamento ai fedeli.
S. Paolo è l'Apostolo dei tempi: il modello degli apostoli, in mezzo a tanti propagandisti dell'errore, voci d'inferno.
S. Paolo è l'Apostolo dello zelo, perché pieno di Spirito Santo, perché tutto innamorato di Gesù Cristo, perché uomo di sacrificio e di grandi virtù, perché poneva a fondamento della sua vita l'Eucarestia, perché attento divoto di Maria SS.
"Non so se egli sia un Angelo della terra o un uomo del Cielo; ma so che Gesù Cristo parla per le sue labbra" e che la sua divozione sarà oggi specialmente fonte di vita cristiana.
Le trecento Messe ogni anno
Ancora un fatto: è accaduto a Parigi nel 1827.
Una povera serva, uscita da lunga malattia, si trovava spostata e con pochi soldini.
Pensando che quel mese non aveva ancora fatto celebrare la messa per l'anima più prossima ad esser salvata dal Purgatorio, entra in una chiesa e prega un sacerdote a farlo, consegnandogli quella piccola elemosina, la giovanetta assiste la messa ed esce.
Subito, le si fa incontro un giovanotto dall'aspetto sereno e modesto e le dice:
- Signorina, voi cercate un posto presso qualche famiglia.
- Sì, Signore.
- Portatevi in via... numero... là starete bene.
E s'allontanò.
La giovane è piena di meraviglia, va alla casa, per la scala incontra una giovane che usciva con un fagotto brontolando. Essa suona e viene una Signora di buona età ad aprire.
- Signora, so che avete bisogno di una fantesca, sono venuta ad offrirmele.
- Ma, figliuola, risponde la Madama, ho licenziato or ora la prima, niuno sa di nulla, chi v'ha inviata?
- Fu un giovanotto, alto, pallido.
Il caso cominciava a diventar meraviglioso.
La giovane fu introdotta in casa e mentre discorreva, vede un ritratto appeso di fronte.
- Signora, interrompe, ecco il giovane che mi ha inviata.
- Ma quello è il mio figlio morto da due anni, esclama la matrona, intimamente scossa.
La giovane allora raccontò l'episodio, e la signora, prese con sé la poveretta e la teneva qual tenera figliuola.
Il Sultano Ad Abulei dei mori aveva imprigionato un sacerdote cattolico e, spregiandolo, lo invitava a compiere un miracolo. Ne compierò uno domattina, rispose il sacerdote. Alla sera preparò l'ostia, il vino, l'altare, quanto poté preparare in quella prigione per la celebrazione della S. Messa. Al domani il Sultano e molti della casa reale gli erano attorno. Il Sacerdote celebrò la S. Messa. Alla
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consacrazione si china, pronunzia le parole, ed ecco nelle sue mani un bellissimo Bambino raggiante. Il Sultano cade ginocchioni, la grazia trionfa, esso si fa istruire nella fede cattolica e riceve il battesimo con molti dei suoi.
S. Elisabetta, regina di Portogallo, aveva un paggio virtuosissimo, cui affidava gli uffici più delicati.
Un altro paggio invidioso lo accusò al Re di grave delitto, e il Re decise di punirlo. Ordinò al Direttore delle fornaci, che quando si presentasse un giovane, a chiedergli se aveva eseguito gli ordini del re, senz'altro lo prendesse e lo buttasse vivo nei forni ardenti.
Al domani il Sovrano chiama a sé il paggio fedele e lo manda con quella domanda al Direttore dei forni. Il paggetto s'avvia, quella mattina non aveva però ancora assistito alla S. Messa, entrò perciò dentro una Chiesa e ascoltò la S. Messa e poi ne ascoltò una seconda. Nel frattempo il Re impaziente manda il secondo paggio dal capo fornaio, colla medesima domanda. Il Direttore appena si sentì rivolgere la domanda, eseguisce l'ordine reale, e butta nelle fornaci il secondo paggio e il primo fedele fu salvo.
Pubblichiamo un'altra lunga lista di adesioni.
Specie la pietà per i defunti trova buon campo d'esplicazione: e i defunti, parenti, i defunti amici, le anime più bisognose, le anime che soffrono per le nostre mancanze; le anime più abbandonate e meno ricordate, le anime più prossime ad essere liberate, le più divote della S. Madonna, del Sacro Cuore, della SS. Eucaristia, delle anime purganti, non verranno meno alla riconoscenza per la misericordia avuta con loro.
Per il buon esempio segnaliamo alcuni principali zelatori e zelatrici.
[segue lungo elenco]
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Nella Pia Società S. Paolo
Una data
Il Signore moltiplica su noi la sua misericordia. Nella solennità dei Ss. Pietro e Paolo i tre diaconi della Pia Società S. Paolo verranno da Mons. nostro Vescovo ordinati Sacerdoti. Sono i primi frutti che maturano; molti sacrifici hanno compiuto finora e da militari e durante gli anni dacché si trovano in casa: è un ottimo argomento per augurarci che molto bene faranno alle anime.
I novelli sacerdoti saranno: D. Fenoglio Angelo da Gorzegno; D. Ghione Gio. Battista da Cortemilia; D. Trosso Sebastiano da Corneliano d'Alba.
Il giorno di S. Pietro sarà pure ordinato Suddiacono il Chierico Basso Giovanni.
Venerdì, solennità di S. Paolo, patrono e protettore principale della Pia Società S. Paolo, i novelli sacerdoti celebreranno la loro prima Messa nella nostra nuova Cappella, che verrà inaugurata per l'occasione. Avremo così Messe nuove, sacerdoti novelli, e chiesa nuova.
La benedizione della Cappella sarà compiuta la sera di giovedì 29, giorno di S. Pietro.
La nuova Cappella sarà aperta al pubblico, che potrà partecipare alla funzione della benedizione, e a quella delle prime Messe.
La funzione della benedizione avrà
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luogo giovedì alle 18; le Messe dei nuovi Sacerdoti venerdì si celebreranno con questo orario:
Ore 6 - D. Ghione Gio. Battista;
Ore 7,30 - D. Trosso Sebastiano
Ore 9 - Messa solenne e discorso: D. Fenoglio Angelo.
La funzione della sera comincierà alle ore 16.
Doni
Rev.mo Prevosto di S. Vittoria Cav. D. Rossello ha regalato per la nuova Cappella una balaustra di noce; alcune ottime persone di Alba, amiche di San Paolo, hanno offerto un conopeo, un corporale, un amitto, un'animetta: tutti lavori preziosissimi che si adopreranno nelle maggiori circostanze della casa.
La Cappella
Colla buona volontà di tutti è pronta: capace di 200 persone: nel frontespizio porta la dedica:
D. O. M.
ET
SANCTO PAULO APOSTOLO
Le finestre ampiissime portano vetri cattedrali di sagoma colorata: una lieve tinta all'interno, la rende più divota.
Dovrà essere per noi non solo la casa di Dio; ma la fonte donde scaturirà la gloria di Dio: e per i Cooperatori il luogo dove potranno accendere il loro zelo, e rinforzare la stima per la stampa buona.
UN'ANIMA BELLA che per S. Paolo nutre un culto fatto tutto di amore e di venerazione, che ne conosce la vita e ne ha studiate le Epistole, di cui traduce in pratica la sapienza, si è proposto di farci un quadro ad olio dell'Apostolo della carità. Quanti vogliono bene a San Paolo, assistano il pio artista colla preghiera.
ALLA NUOVA CASA sono stati collocati i tetti: anche questo è un santuario, e sarà per ora specialmente il nido di santificazione e il pulpito delle Figlie di San Paolo.
VERSO LA METÀ DI LUGLIO gli alunni subiranno gli esami dell'ultimo quadrimestre. Seguiranno i giorni di vacanza, che i giovani passeranno in casa.
LA SALUTE di tutti i giovani è ottima: nei tempi di ricreazione al canto di lode consacrano tutti con entusiasmo a ordinare e prepararsi la casa loro.
DA TRIESTE è giunto fra noi Mons. Dott. Ugo Mioni, l'autore di molti libri che dilettano e nutrono i giovani. Egli è anche membro della Pia Società S. Paolo. Si fermerà in Alba un mese, e diverse parrocchie avranno occasione di udirlo.
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Le figlie di S. Paolo
Vedono con gioia progredire la loro casa: santuario e seminario. È preparato il cortile e il giardino. Le tre alunne potranno ascendere fino a cinquanta e, come i giovani, divideranno l'orario fra lo studio e l'arte tipografica.
I mattoni e le pietre della casa dovranno pur essere mattoni e pietre vive che canteranno la gloria di Dio, per quei benefattori, che li hanno collocati colle loro offerte, coi loro sacrifici, colle loro preghiere.
Molte persone che amano molto le anime, e vogliono bene a Gesù Cristo, e intendono la gravità dei tempi e la importanza della buona stampa si faranno madrine o padrini di queste nuove alunne, che dovranno essere le Missionarie di oggi.
Vi sarà posto anche per nuove figlie adulte, che potranno subito dedicare le loro pure energie al grande apostolato.
Sicuro, ora non vi è da curare le appariscenze, le riverenze e la gloria. Le fondamenta della casa, che han da essere la parte più solida, stanno nascoste, diciamo così, sepolte.
Non è da curarsi del giudizio del mondo, il mondo non sa e non ha bisogno di sapere: il mondo non ha da dirigere, né da infondere lo spirito: il suo giudizio è vano.
Le giovani fortunatissime, cui Dio concede la singolarissima grazia, di essere scelte a formare il primo nucleo della Casa han prima di tutto da cercare il nascondimento; l'apostolato è il più grande; ma proscrive ogni ambizione di appariscenza; han prima di tutto da coltivare un profondo spirito di umiltà, di sacrificio; han prima di tutto da rinsaldare nel cuore un grande, vivissimo e purissimo amore a Gesù Cristo. Devono essere le spose immolate: come si vede, è la via delle anime generose. E S. Paolo, e la Regina degli Apostoli, e il Divin Maestro Gesù mostrano che questa via è tracciata da loro, e benedicono le anime che introducono e che si lasciano guidare. La via è sempre ognor più densa di lavoro per tutte le facoltà; per tutte le particolari attività: un lavoro che attira, che soddisfa, che consola, che entusiasma: i fatti sono le migliori testimonianze.
Oh! quanto è grande la misericordia di Dio, che sa sulle fragilità far nascere il sacrificio e la costanza, sa prendere le cose che non sono per confondere quelle che sono, e mette gli occhi su creature senza pregio e senza valore, per collocarle nel centro della attività umana, dell'apostolato e della santificazione!
Teol. Alberione G. - Direttore Respons.
Scuola Tipografica - Alba
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