Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno IV - N. 7 - 4 Giugno 1922 - Bollettino Bimensile Conto Corrente posta

Unione Cooperatori Buona Stampa


Opus fac evangelistae (II Tim. IV 5)


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Le trecento Ss. Messe ogni anno
per i Cooperatori Buona Stampa


Per l'apostolato della Buona Stampa!
Per il bene delle anime nostre!
Per le iniziative della Pia Società S. Paolo



Finché la Scuola Tipografica (Pia Società S. Paolo) esisterà saranno celebrate ogni anno trecento Ss. Messe: per tutte le persone ascritte fra i Cooperatori della buona Stampa, e tutti i benefattori della Scuola Tipografica (Pia Società S. Paolo) che avranno offerto almeno L. 10.
Ascrivetevi, o fedeli:
1. Per cooperare al sublime ideale di diffondere nel mondo il regno di N. S. Gesù Cristo e salvare anime coll'apostolato della Buona Stampa.
2. Per avere parte a tante Messe ricordando che la Messa è la più perfetta adorazione a Dio; il più vero ringraziamento al Signore; il prezzo infinito a soddisfare per i nostri tanti peccati; la più bella preghiera per ottenere ogni sorta di grazie.
3. Per suffragare tante anime del Purgatorio.
4. Per concorrere a raccogliere, istruire, educare tanti giovani bisognosi, tante vocazioni religiose ed ecclesiastiche.
Ascrivetevi! Voi, i vostri cari defunti, i bambini appena nati, i parenti lontani e gli amici, i peccatori, quanti potete.
N. B. - Presso la Scuola Tipografica di Alba vi sono moduli per raccogliere le offerte e le iscrizioni. Chi desidera farsi zelatore o zelatrice li chieda.
Le zelatrici e gli zelatori avranno un merito speciale per il paradiso e per loro si faranno speciali preghiere.

Non solo approviamo la santa e salutare opera, ma la raccomandiamo caldamente ai fedeli.
Alba, 22 Aprile 1922.

Ab. Molino Vic. Gen.



Piccole difficoltà

Il sacrificio di L. 10 oggi è così piccolo, e i vantaggi che se ne ricevono sono grandi, così necessari, così perenni, e il bene che si promuove così importante ed urgente ai nostri tempi, che assai lunga risultò la prima lista di ascrizioni. Sono anime che comprendono, in cui è viva la fiamma della pietà, in cui è acceso il desiderio di far del bene ai fratelli.
Qualcuno avanzò la difficoltà, un dubbio che sia proprio vero che colla piccola offerta di L. 10 si sia ammessi a partecipare in perpetuo al frutto di 300 S. Messe ogni anno.
Diciamo a coloro che possono titubare che il numero di 300 non è il numero definitivo: le S. Messe cresceranno, e diventeranno di numero maggiore, doppio, triplo.
E ciò perché i grandi mali
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bisogna curarli con grandi rimedi: e la S. Messa è il rimedio più profondo e più efficace per guarire la società malata per la cattiva stampa, è la più efficace preghiera per fecondare gli sforzi degli Apostoli e il miglior modo che ha la Pia Società S. Paolo per esprimere la sua riconoscenza ai benefattori.
Qualcuno ha domandato se con una sola offerta poteva far ascrivere tutti i membri della famiglia vivi e defunti.
Una zelatrice ha spiegato così: Una sola goccia del sangue di Gesù Cristo per ogni membro della famiglia, basta a riconciliare con Dio i più induriti peccatori, a mandare al Cielo l'anima che pena in Purgatorio, o far santa una persona.
La Santa Messa ci applica il Sacrificio della Croce.
Ancora uno schiarimento.
Tutti quelli che hanno fatta l'offerta di L 10 e già partecipavano all'opera delle Messe nella Scuola Tipografica, che prima erano due poi tre, poi quattro poi sette ogni mese, ora partecipano al frutto delle 300 messe: così quando aumenterà il numero di 300 essi parteciperanno al frutto di tutte.

Suffraghiamo

È un dovere di giustizia, di pietà e di riconoscenza.
I nostri cari si sono spesi, si sono sacrificati per noi e il loro sacrificio non può essere ripagato con un ingiusto disinteresse per loro, essi ci hanno colmati di benefici, e non debbono essere ricambiati con un'ingrata dimenticanza, ci hanno amati ed il nostro amore per loro non deve finire nel sepolcro come l'amore dei pagani.
La S. Messa è quanto di più prezioso la Divina Bontà ci ha posto in mano per soddisfare verso i nostri cari tutti i doveri di suffragio.

Un motivo nuovo

Chi mai oggi si può sottrarre dall'influenza della stampa?
I giornali sono in massima parte pessimi, e illanguidiscono la fede, raffreddano la pietà, distolgono dalle opere buone.
E quell'anima che chiude la vita terrena e si presenta a Dio malata circa le principali virtù, quanto dovrà temprarsi nelle fiamme del Purgatorio.
Le 300 Messe ogni anno sono per suffragare queste anime, che ritrarranno noi dalle cattive letture, illumineranno le menti ottenebrate, pregheranno per la diffusione e il miglioramento della stampa buona.

La scuola dei fatti

S. Geltrude vide durante la S. Messa che gli Angeli presentavano le preghiere dei fedeli che assistevano a Gesù, alzava le sue mani verso il Padre Celeste, perché le domande fossero tutte esaudite.
S. Monica, madre di S. Agostino, volle ogni giorno assistere al sacrificio dell'altare. Tommaso Moro primo Ministro d'Inghilterra, fu un giorno fatto chiamare dal Sovrano per affari di grande urgenza: Tommaso fece rispondere al Re che avesse la bontà di attendere poiché era occupato nell'ossequiare
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il Re dei Re, assisteva infatti alla S. Messa.
S. Isidoro contadino, S. Orsola sarta, S. Ottone ciabattino trovavano tempo per assistere la Messa tutte le mattine. Un giorno S. Isidoro trovò che l'aratura del campo da lui interrotta per assistere la S. Messa era stata compita da due Angeli.
I lavoratori di oggi possono ridere a questi fatti, ma gli uomini di fede ottengono miracoli e si fanno santi.
Due operai d'Alessandria lavoravano dello stesso mestiere. Uno aveva famiglia numerosa, riposava la notte, santificava le feste e conduceva vita agiata.
Il secondo era solo, s'affaticava anche la notte, sudava tutta la festa, e stentava i suoi giorni.
S'avvicinò allora al compagno a chiedere qual segreto lo avvantaggiasse tanto. Il compagno pieno di carità acconsentì tosto a indicarglielo, e prese a condurlo ogni mattina alla S. Messa.
Dopo tre giorni l'altro fu stanco di tante messe e richiese il segreto ed il compagno rispose: amico, il mio segreto è questo: ogni mattina la S. Messa.
Una mamma non sapeva darsi pace per la morte del suo figliuolo di 10 anni. Una volta lo vide in sogno; il povero Carlino si trovava in mezzo ad una campagna sterile e secca entro si trovava una cisterna d'acqua puzzolente, il bambino bruciava per la sete e si sforzava a bere di quell'acqua e non riusciva.
La mamma pensò subito a far celebrare per il bambino alcune messe. Per tre notti di seguito sempre alla stessa ora, ebbe poi questa visione: la campagna era diventata verdeggiante, smagliante di fiori, l'acqua scorrevole limpidissima, il bimbo si divertiva e ne beveva a sazietà; e ripeteva la voce: Grazie, mamma, grazie!
Don Bosco stava costruendo una chiesa. Un povero rivenditore di frutta volendovi concorrere offrì al direttore dei lavori quanto teneva esposto sul suo banchetto, perché fosse diviso fra i muratori.
Poi si caricò sulle spalle una pesante pietra e la portò su su fino sul ponte già molto elevato.
Giunto lassù e deponendola esclamò: Ora mi pare che morirei contento, perché spero di partecipare a tutto il bene che si farà in seguito in questa chiesa.
Spesso guardando alla morte restiamo sconcertati trovando di avere raccolti pochi meriti in vita, partecipiamo almeno al bene di valore infinito che è quest'opera delle trecento Messe.
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Nella Pia Società S. Paolo


Cappella. Ordinazioni.

La nuova cappella, che però richiama una più bella e vasta chiesa, è riuscita elegante, ed è capace di duecento persone. Sarà ultimata entro il mese di giugno, e inaugurata il giorno della Commemorazione di S. Paolo Apostolo. Sarà inaugurata con la commovente funzione di prima Messa.
I tre Suddiaconi della Pia Società S. Paolo che nel sabbato sitientes fecero il gran passo, alla festa della SS. Trinità riceveranno il Diaconato; e il giorno di S. Pietro, 29 giugno, saranno consacrati Sacerdoti per mano di Mons. nostro Vescovo Veneratissimo.
In quel giorno sarà pure ordinato Suddiacono il Ch. Basso Giovanni della Pia Società San Paolo.
Noi ringraziamo il Divin Maestro, la Regina degli Apostoli e San Paolo, delle grazie grandi che moltiplicano sulla Casa che è tutta loro e per loro: e li ringraziamo che abbiano compiuto l'augurio che abbiamo fatto ai nostri ordinandi di trovare una chiesa più bella e più ampia della cappellina interna, divota, ma troppo angusta.
Raccomandiamo questi cari figliuoli alle preghiere di tutti i Cooperatori; perché lo Spirito Santo scenda in loro copioso. Essi debbono salire il monte santo di Dio innocenti di mano e mondi di cuore: e la prima Ostia immacolata che innalzeranno sull'altare, l'offriranno anche per tutti i Cooperatori.
Per la Messa di quel giorno il Rev.mo Cav. Borio Giovanni, arciprete di Lequio Berria, ha già offerto due bellissime tunicelle in tela oro.

Divozioni.
Mese di S. Paolo Apostolo


La stampa e la propaganda guidano oggi le masse popolari e la vita degli uomini. La stampa cattolica, la propaganda sana, la lettura del Vangelo hanno preso molto sviluppo. Deo gratias, perché l'unico e vero grande maestro delle genti è Gesù Salvatore.
Tre divozioni incontreranno perciò l'idea del tempo, e sono destinate a compiere gran bene nelle menti e nei cuori degli uomini.
La divozione al Divin Maestro; la Divozione a Maria SS. Immacolata Regina degli Apostoli; la divozione a S. Paolo Apostolo, il più zelante e ardente degli Apostoli di Gesù Cristo.

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Godremmo assai di sapere che in qualche parrocchia sia celebrato il mese di Giugno in onore del Divin Maestro.
La Pia Società S. Paolo ha posto sotto la protezione e la guida del Divin Maestro i suoi alunni che aspirano all'apostolato della Buona Stampa e li chiama i Discepoli del Divin Maestro.

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Ad onore di Maria Regina degli Apostoli si è celebrato in Casa il mese di maggio: ed uscirà un libro che illustrerà il titolo, le glorie e la divozione di Maria Regina degli Apostoli.
Sotto la sua tutela la Pia Società S. Paolo ha posto i suoi giovani nel tempo del loro noviziato, e i giovani chierici si chiamano i servi di Maria Regina degli Apostoli.
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S. Paolo

Il mese di giugno è pure consacrato al culto e all'omaggio di S. Paolo Apostolo.
Quanti amano e desiderano amare il Cuore di Gesù guadagnerebbero tanto ad avvicinare il loro cuore a quella fornace di amore che è il cuore di San Paolo Apostolo. Provino quanto sia vero questo.
La divozione a S. Paolo è una divozione dei tempi: in S. Paolo si onori specialmente il suo grande amore: carità somma verso Dio; carità intensa e profonda verso Gesù Crocifisso e verso la Chiesa; carità perfetta verso le anime.
Dall'amore di Gesù nessuna potenza bastava a distoglierlo: egli scaglia l'anatema contro chiunque non ami Gesù Cristo: egli poi era la vittima sacrificale per le anime.
Ai propagandisti, a sacerdoti specialmente raccomandiamo questa divozione.
Da S. Paolo bisogna imparare il fervore dello zelo, lo spirito di sacrificio e specialmente l'intenzione pura, l'amore genuino per le anime, l'amore e la fedeltà alla Chiesa, e i più profondi principi base e direttivi della cristiana sociologia.
Un San Paolo per secolo basterebbe alla salute del mondo.

Buone notizie

ALLA FESTA DEL PATROCINIO DI SAN GIUSEPPE i nostri giovani Costa Giovanni M. Desiderio, Borgogno Matteo, Damonte Antonio, Boano Benedetto hanno ricevuto l'abito talare per mano di Mons. Vescovo.
Il Costa frequenta il 4.o corso di teologia dogmatica; il Borgogno e il Damonte il 1.o; e il Boano il 2.o liceale.
Auguriamo loro la novità dello spirito.

LA NUOVA CASA è arrivata al terzo piano: a fin di giugno saranno ultimati gli altri due: Anche da essa dovrà uscire solo l'inno di gloria a Dio: e lo canteranno tutte le pietre e i mattoni a nome pure di coloro che hanno cooperato a collocarli.

ALLE FAMIGLIE e ai parenti i giovani inviano auguri e saluti. Essi pregano per loro e godono tutti ottima salute.

Le figlie di S. Paolo

A Susa hanno già buon numero di alunne, bene avviate negli studi e nell'arte tipografica.
In Alba dove sono il maggior numero di adulte, sono ora tre le alunne: molte sono accettate, e non aspettano che la casa nuova le accolga.
E in quest'apostolato la figlia riesce ottimamente, e si mostra capace di tutto quel sacrificio che esige la detta missione.
Proprio come dice San Paolo che il Signore si serve di ciò che non è, per confondere le cose che sono; e come dice la Chiesa, che anche nel sesso debole Iddio sa compiere cose mirabili.
In Alba e a Susa vi sono le maestre di scuola e le maestre di arte, oltre chi deve dirigere.
Il Signore ha sparso e già preparato Lui tante vocazioni. Le prime debbono aprir la via, devono essere il fondamento: la loro vita è quindi di nascondimento di più larga adattabilità ad ogni cosa, di più grande sacrificio: e il merito sarà proporzionato: e i destini della loro casa proporzionati pure al merito e alla virtù di queste prime figliuole.
Quanto alla missione è certo molto alto il grado di virtù che esige Iddio in
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questa vocazione: il bene che si può operare alle anime lo descriveva in poche parole e scultoreamente il Card. Maffi paragonando le suore che curano gli infermi spiritualmente della società, a quelle che han cura degli infermi negli ospedali, o spendono la vita battezzando i selvaggi, o istruendo le piccole menti nella scuola.
La stampa oggi è l'anima del bene. Esse sono in quest'anima, come complemento della famiglia religiosa maschile. Presiedono per missione all'educazione sociale, alla cristianizzazione di tutta la vita sociale, esse piccole e deboli, ma la forza sta in Dio.
Il merito è distribuito tra chi scrive, chi fa scuola, chi compone, chi lega, chi ha cura dei lavori domestici, perché è un solo scopo, una sola vita che opera.
La Divina Provvidenza come nella carestia della guerra non ci lasciò a corto di nulla: così in mezzo alla grave siccità provvede ogni cosa ai suoi pupilli, che riconoscenti del nido e dell'esca, dell'igiene e dell'aria buona, alla sera cantano con lo slancio del cuore le lodi al Signore, nel cortile ove più nessuno ci disturba, e dove più non disturbano gli altri.
I FIORI alla Cappella non sono mancati mai. La Spett. Famiglia Cavazza di Barbaresco specialmente, continua le tradizioni dell'ottima Genitrice.


Teol. Alberione G. - Direttore Respons.
Scuola Tipografica - Alba

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