Anno XXXVIII
SAN PAOLO
Aprile-Maggio 1963
Roma Casa Generalizia,
AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)
BREVE PONTIFICIO
CHE ELEVA A UNIONE PRIMARIA LA PIA UNIONE
PREGHIERA, SOFFERENZA E CARITÀ PER TUTTE LE VOCAZIONI
JOANNES PP. XXIII
AD PERPETUAM REI MEMORIAM
ALUMNI SACRORUM ac religiosae disciplinae ut numero augeantur et iis ornentur animi mentisque dotibus, quibus munera sibi proposita fructuose queant obire, curae habent Summi Pontifices, Episcopi, Generales Moderatores Ordinum aliorumque Institutorum, quae perfectionem evangelicam consectantur. Quorum ob sollicitudinem de hac re sacerdotes, religiosi sodales et Christifideles impense solent moneri, ut vocationum eiusmodi incrementa a Deo impetrare precibus studeant iisque faveant maxime, quandoquidem Divinus ipse Magister praecepit: «Rogate ergo dominum messis, ut mittat operarios in messem suam» (Luc. 10, 2). Hoc egregio ducta consilio, Pia Societas a Sancto Paulo Apostolo Sodalitatem condendam curavit, cujus esset precationibus et asperitatibus religionis causa toleratis efficere, ut Deus vocationes optatis proveheret auctibus. Haec igitur Pia Unio, quae a "precibus, dolore et caritate pro omnibus vocationibus susceptis" nomen accepit, eo contendit, ut religionis officiis hujusmodi tria assequatur: ut Caelestis Pater, dominus messis, sufficientes numero vocationes ecclesiasticas ac religiosas dioecesibus, Ecclesiae, hominum generi tribuat ad quodvis apostolatus genus exercendum; ut ad sacerdotium capessendum vitamque ad Evangelii rationem ducendam vocati muneribus sibi praestitutis recte conformentur; ut cuntimus rite aggregandi omnes et singulas Pias cti, qui Deo se ita manciparunt, in sancto perstent proposito et ad virtutes colendas numquam non· inflammentur, omnes vires saluti animarum comparandae impendentes. Res tam altas persecuta, ea Pia Unio pluribus jam est probata sacrorum Antistitibus multisque in dioecesibus constituta; etenim Europae fines praetergressa, in Americam et Asiam feliciter est propagata. Est etiam prae Nobis ferendum eam peculiari hisque temporibus perquam accommodato uti subsidio, id est exhibitione rerum ad vocationes ejusmodi pertinentium.
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Apostolica vero Sedes haec incepta secundans, muneribus de thesauro Ecclesiae depromptis, seu indulgentiis, Piam Unionem locupletavit. Quibus omnibus perpensis, dilectus filius Jacobus Alberione, Moderator Generalis Piae Societatis a Sancto Paulo Apostolo, submissas preces Nobis adhibuit, ut Sodalitatem, quam diximus, in dioecesi Portuensi et Sanctae Rufinae canonice erectam, Piae Unionis Primariae nomine ac jure donaremus. Quibus supplicationibus libenti animo concedentes, ac fore confisi, ut Deus magnanimos hos nisus benigne fortunet, Nos e Sacrae Congregationis Concilii consulto, harum Litterarum vi perpetuumque in modum Piam Unionem quae vulgo «Pia Unione Preghiera, Sofferenza e Carità per tutte le vocazioni» appellatur, ad PRIMARIAE UNIONIS dignitatem evehimus, ejusque moderatoribus, praesentibus ac futuris, ad Codicis Juris Canonici normam, facultatem imper-U niones, quae sub eodem titulo eodemque cum fine ubique terrarum erectae sint vel in posterum erigantur; cum illisque communicandi indulgentias omnes ac spirituales gratias ab Apostolica Sede Primariae eidem Unioni concessas vel concedendas, dummodo cum aliis communicari queant. Contrariis quibusvis nihil obstantibus. Haec largimur, decernentes praesentes Litteras firmas, validas atque efficaces jugiter exstare ac permanere; suosque plenos atque integros effectus sortiri et obtinere; ipsique Primariae Unioni, ita per Nos erectae, nunc et in posterum plenissime suffragari; sicque rite judicandum esse ac definiendum; irritumque ex nunc et inane fieri, si quidquam secus, super his, a quovis, auctoritate qualibet, scienter sive ignoranter attentari contigerit.
Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub anulo Piscatoris, die XIX, mensis Februarii, anno MCMLXIII, Pontificatus Nostri quinto.
H. J. CARD. CICOGNANI
a publicis Ecclesiae negotiis
l s.
(anuli Piscatoris)
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Traduzione
GIOVANNI XXIII
AD PERPETUAM REI MEMORIAM
I Sommi Pontefici, i Vescovi, i Superiori Generali degli Ordini e degli altri Istituti di perfezione evangelica si preoccupano di incrementare il numero delle vocazioni ecclesiastiche e religiose e di ornare la mente e l'animo dei chiamati di quelle doti che sono necessarie per espletare con frutto le mansioni loro assegnate. Fu sempre grande sollecitudine di tutti costoro di esortare caldamente i Sacerdoti, i religiosi e i fedeli a chiedere a Dio con le preghiere e a favorire cori l'azione l'incremento delle vocazioni, tanto, più che lo stesso Divin Maestro ha comandato: «Rogate ergo Dominum messis ut mittat operarios in messem suam» (Lc 10, 2).
La Pia Società San Paolo, guidata da questo ottimo proposito, volle dar vita a un Sodalizio che avesse lo scopo di ottenere da Dio l'incremento delle vocazioni con la preghiera, sofferenza e carità. Per questo la Pia Unione, denominata «Preghiera, Sofferenza e Carità per tutte le vocazioni» tende a realizzare questi tre fini: 1) che il Padre celeste, padrone della messe, mandi vocazioni ecclesiastiche e religiose per tutti gli apostolati, in numero sufficiente per le Diocesi, per la Chiesa, per tutta l'umanità; 2) che i chiamati al sacerdozio e alla vita di perfezione evangelica si formino degni della loro vocazione; 3) che tutti i consacrati a Dio perseverino e si santifichino impegnando tutte le loro forze per la salvezza delle anime.
Perseguendo ideali così sublimi detta Pia Unione è stata già approvata da molti Vescovi ed è stata eretta in numerose Diocesi; avendo, infatti, oltrepassato i confini dell'Europa, si è diffusa in America e in Asia. Detta Unione merita anche le nostre preferenze perché si vale di mezzi assai adatti al nostro tempo, in intimo rapporto con le vocazioni. La Santa Sede, assecondando queste iniziative ha arricchito la suddetta Pia Unione di numerose indulgenze.
Ora, però, il diletto figlio Giacomo Alberione, Superiore Generale della Pia Società San Paolo ci ha rivolto umili preci affinché il predetto Sodalizio, canonicamente eretto nella Diocesi di Porto e S. Rufina, fosse arricchito del titolo e del diritto di Pia Unione Primaria. Aderendo volentieri a queste suppliche e confidando che Iddio assecondi tutti questi magnanimi sforzi, Noi, dopo avere consultato la Sacra Congregazione del Concilio, in forza del presente BREVE, e in perpètuo, eleviamo la Pia Unione "Preghiera, Sofferenza e Carità per tutte le vocazioni" alla dignità di Unione Primaria e concediamo ai suoi Moderatori presenti e futuri, a norma del Codice di Diritto canonico, la facoltà di aggregare tutte e singole le Pie Unioni che col medesimo titolo e medesimo fine sono state erette o verranno erette in futuro in qualsiasi parte del mondo e di comunicare loro tutte le indulgenze e favori spirituali concessi e da concedersi dalla Apostolica Sede alla medesima Unione Primaria, purché siano comunicabili.
Nonostante qualsiasi cosa in contrario. Mentre concediamo quanto sopra è nostra volontà che il presente Breve rimanga stabile sempre, valido ed efficace, che consegua e ottenga i suoi pieni ed integri effetti, che possa giovare, ora e in perpetuo, alla medesima Unione Primaria da Noi eretta e così si debba da tutti accettare e giudicare. Pertanto va ritenuto nullo fin da ora tutto ciò che ad essa contraddice da chiunque e con qualsiasi autorità provenga, scientemente o inavvertitamente.
Dato a Roma, presso S. Pietro, sub anulo Piscatoris, il 19 febbraio 1963, quinto del Nostro Pontificato.
AMLETO GIOV. CARD. CICOGNANI
Segretario di Stato
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STATUTO DELLA PIA UNIONE
Natura e fine
La Pia Unione «Preghiera, sofferenza e carità per tutte le vocazioni» ha lo scopo. di assicurare alla Chiesa un contributo permanente di preghiera, di mortificazione e di carità per queste tre grazie o intenzioni:
1) Che il Padre Celeste, padrone della messe, mandi vocazioni ecclesiastiche e religiose (per tutti gli apostolati) in numero sufficiente per le Diocesi, per la Chiesa, per tutta l'umanità, secondo quanto Gesù Maestro ha detto: «Messis quidem multa, operarii autem pauci. Rogate ergo Dominum messis ut mittat operarios in messem suam. - La messe è veramente grande, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe a mandare operai nella sua messe» (Mt 9, 37-38).
2) Che i chiamati si formino degni della loro vocazione sull'esempio del Maestro Divino: «Erat subditus illis (Mariae et Joseph) ... et proficiebat sapientia et aetate, et gratia apud Deum et homines. - E stava loro sottomesso (a Maria e Giuseppe) ... e cresceva in sapienza, in statura e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2, 51-52).
3) Che tutti i consacrati a Dio perseverino e si santifichino impegnando tutti i talenti per la salvezza delle anime fino alla morte, secondo le parole del Maestro Divino: «Pater, sanctifica eos in veritate. - Padre, santificali per la verità» (Gv 17, 17). «Qui manet in me et ego in eo hic fert fructum multum. - Chi rimane in me e io in lui, questi porta molto frutto» (Gv 15, 5). E secondo san Paolo: «Fratres, obsecro vos ut digne ambuletis vocatione qua vocati estis. -Fratelli, vi scongiuro a tenere una condotta degna della vostra vocazione a cui siete stati chiamati» (Ef 4, 1).
Vi sono due gradi di partecipare allo spirito di questa Pia Unione; si è liberi di partecipare soltanto al primo grado, o passare anche al secondo.
PRIMO GRADO. Comprende:
1. Opere di pietà:
a) La celebrazione della Giornata per tutte le vocazioni.
b) Ogni preghiera offerta per tutte le vocazioni (Messa, Comunione, Adorazioni, Rosari, ecc.).
c) La celebrazione delle nuove Messe Votive (quando sono permesse dal Codice Liturgico), e cioè: Messa votiva per chiedere vocazioni ecclesiastiche; Messa votiva per la perseveranza delle vocazioni ecclesiastiche; Messa votiva nel giorno della professione dei Religiosi; Messa votiva nel giorno della professione delle Religiose; Messa votiva per ottenere e infervorare le vocazioni religiose.
2. Opere di penitenza:
a) La celebrazione della giornata dell'offerta e del dolore, in cui i sofferenti offrono al Signore i propri dolori e angustie. Tale giornata può essere organizzata negli Ospedali, Cliniche, Carceri, Ospizi, Orfanotrofi, Famiglie, ecc.
b) Digiuno e astinenza: nelle vigilie dell'Immacolata e del Natale; nel mercoledì delle Ceneri e nel venerdì Santo.
c) Qualche mortificazione volontaria durante il giorno, o almeno nella settimana.
3. Opere di carità:
a) Offerta di una Giornata di apostolato o di lavoro, dopo aver premesso al mattino la preghiera: «O Gesù, Maestro Divino ...» (come appresso).
b) Opere di misericordia corporali e spirituali.
c) Offerta delle azioni, preghiere e patimenti di tutta la propria vita, o di un tempo determinato: per esempio, per un mese o per un giorno.
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SECONDO GRADO
Offerta di vittima in riparazione delle vocazioni trascurate, tradite, o divenute inutili o dannose per la Chiesa, e per i peccati delle persone consacrate a Dio;
secondo lo spirito di Maria ai piedi della croce, a consolare Gesù, e per riparare l'abbandono da parte dei Discepoli;
in unione del Cristo: «Ecce, venio ... ut faciam, Deus, voluntatem tuam. - Eccomi, io vengo ... per fare, o Dio la tua volontà» (Eb 10, 7);
«Non potuistis una hora vigilare mecum Non avete dunque potuto vegliare con me neppure un'ora?» (Mt 26, 40). «Ecce qui me tradet... - Ecco, colui che mi tradisce ...» (Mr 14,41);
Imitando san Paolo: «... Adimpleo ea quae desunt passionum Christi in carne mea. - ... E completo nella mia carne, quel che manca ai patimenti di Cristo» (Gal 2, 19);
Secondo l'Enciclica «Mediator Dei», che esorta i cristiani ad «immolarsi come vittime».
AVVERTENZE
1 Questa Pia Unione, per il suo triplice fine e per il suo carattere generale, si distingue da ogni altra pia associazione che abbia carattere particolare.
2. Possono essere membri della Pia Unione le singole persone o le comunità .. Così Enti religiosi (Seminari, Collegi, Scuole Apostoliche, Sezioni di Azione Cattolica) o Enti civili (Ospedali, Carceri, Caserme, Vigili del Fuoco), Enti Assistenziali (Fabbriche, ecc.).
3. Per contribuire alle spese generali, ogni singola persona versa al momento dell'iscrizione L. 500; se si iscrive una comunità si versa 1.000. Questo una volta sola in vita.
4. Ogni Sezione della Pia. Unione avrà il suo Direttore.
5. Organo della Pia Unione sarà la rivista trimestrale illustrata «SE VUOI ...»; (Abbonamento annuo: in Italia L. 350; Estero L. 700).
6. La Pia Unione si intitola a "Maria Regina Apostolorum" ed è posta sotto la sua materna protezione.
7. Sede centrale: presso il Santuario «Regina Apostolorum».
ATTO EROICO DI CARITÀ PER TUTTE LE VOCAZIONI
L'atto più generoso per le vocazioni consiste nell'offrire al Signore le preghiere, le azioni e i patimenti di tutta la vita, o di un tempo determinato: es. per un mese.
È un atto da farsi col consiglio del Confessore. Si può fare anche se si è fatto l'atto eroico di carità per le anime purganti. Per le anime purganti si offre tutta la parte soddisfatoria delle nostre opere buone; per le vocazioni si offre tutta la parte impetratoria o, propiziatoria e di riparazione.
Dopo la Comunione si può recitare questa preghiera di offerta, o altra simile:
«O Gesù Maestro Divino, io Ti offro, in unione di Maria, Madre, Maestra e Regina degli Apostoli le mie azioni, preghiere e patimenti per tutte le vocazioni. Ti prego perché tutti quelli che chiami, o Signore, corrispondano fedelmente al tuo dolce invito. E siano anime che ti consolano, pregano e lavorano con ardore per la salvezza del mondo! Così sia».
CHE COS'È UNA PIA UNIONE PRIMARIA
Dicesi Pia Unione un'associazione di fedeli che abbia per scopo l'esercizio di qualche opera di pietà o di carità.
Una Pia Unione che abbia la facoltà di aggregare le altre Pie Unioni aventi lo stesso titolo e lo stesso fine si chiama Pia Unione Primaria. Per questo occorre. un Indulto Apostolico che può essere concesso, in forma ordinaria, a modo di Rescritto, dalla Sacra Congregazione del Concilio, oppure in forma solenne dallo stesso Sommo Pontefice, per mezzo di un Breve.
In virtù dell'aggregazione la Pia Unione aggregante comunica alle Pie Unioni aggregate tutte le indulgenze, i privilegi e le altre grazie spirituali comunicabili, concesse dalla S. Sede.
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