NOTIZIEIl 18 gennaio u. s. nella Cappella dell'Episcopio di Alba, alla presenza del Vescovo diocesano Mons. Carlo Stoppa e dei Membri del Sacro Tribunale si è concluso il processo per la raccolta degli scritti del
Can. Francesco Chiesa che già sono stati consegnati alla Sacra Congregazione dei Riti.
Nella stessa sera è stato aperto il processo per la ricerca e raccolta degli scritti del Servo di Dio
Vigolungo Maggiorino.
Riportiamo il decreto del Vescovo:
EDITTO
CARLO
per misericordia di Dio Vescovo di Alba Essendosi iniziato presso il S. Tribunale, della nostra Veneranda Curia il processo informativo sulla fama di santità del
Servo di Dio
MAGGIORINO VIGOLUNGO
Primo Fiore della Pia Società San Paolo di Alba, nativo di Benevello (Cuneo) e dovendosi fare perciò - secondo le prescrizioni dei Sacri Canoni - diligenti ricerche di tutti gli scritti a Lui attribuiti, ordiniamo col presente Editto a tutti i singoli fedeli sia ecclesiastici sia religiosi dell'uno e dell'altro sesso, sia laici, di rimettere con debita sollecitudine a Noi personalmente o al Nostro Tribunale presso la Curia Vescovile, di Alba, tutte le opere scritte, che in qualunque modo abbiano per autore il suddetto Servo di Dio, cioè tutte le opere stampate ed edite, anche se furono dettate o sottoscritte e parimenti i discorsi, le lettere, le autobiografie, i diari, ecc. di qualunque argomento esse opere trattino.
Coloro che gradissero tenere originali, presenteranno copie debitamente autenticate.
Ricordiamo inoltre a tutti i singoli fedeli lo stretto obbligo che loro impone il Codice di Diritto Canonico: di denunciare cioè a Noi o al Promotore della Fede del Nostro Tribunale, tutti quei fatti, tutte quelle notizie, tutte quelle circostanze, dalle quali si possa argomentare contro la fama di santità del detto Servo di Dio, o contro i miracoli che si dicono avvenuti per sua intercessione. In tal caso, anche gli stessi religiosi, dell'uno e dell'altro sesso, sono tenuti a scriverCi direttamente, con lettera segreta e sigillata. oppure ad informarCi per mezzo del Confessore.
Quanto poi agli analfabeti e a tutti coloro che, per qualunque ragione fossero impediti dallo scrivere, questi espongano la cosa al Parroco o al Confessore, il quale poi si regolerà a norma del Can. 2025 par. 3 del Codice di Diritto Canonico.
Ordiniamo infine che il presente Editto rimanga affisso per due mesi continui alle porte della Curia Vescovile e di tutte le Chiese Parrocchiali della Nostra Diocesi, sia pubblicato sul Nostro Bollettino Diocesano e in tutte le Case dell'Istituto Paolino (Pia Società S. Paolo, Figlie di San Paolo, Pie Discepole del Divin Maestro).
Dato in Alba, dalla sede del Nostro Palazzo Vescovile il 18 gennaio 1963.
+ CARLO V escovo STOPPA
D. Emilio Stella, Cancelliere.