Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XXX
SAN PAOLO
GENNAIO - 1955
ROMA - Casa Generalizia

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

AUGURI!

«Deponiamo nelle mani di Gesù Bambino le suppliche e gli
auguri per l'anno nuovo: vi sia un orientamento più decisivo
degli studi, dell'apostolato e della pietà verso la redazione».

PRIMO MAESTRO


«AMERAI IL SIGNORE CON TUTTA LA MENTE»
(continuazione)

«Haec est vita aeterna: un cognoscant te, solum Deum verum, et quem misisti Jesum Christum...» - «Cognoverunt... crediderunt».

MALATTIE DELLA MENTE

La grazia medicinale è l'azione dello Spirito Santo in quanto medica le malattie che il peccato ha causato nell'uomo. Queste malattie quanto all'intelligenza nostra sono specialmente:
l'ignoranza, non solo rispetto alle verità della fede, ma qualche volta anche rispetto ad alcuni tra i principali doveri di legge naturale;
l'irriflessione, per cui molte volte le cose sentite non si ripensano, né si meditano, né si assimilano;
la dimenticanza, per cui molte persone niente ricordano delle parole udite, sono come smemorate: parola di Dio caduta lunga la strada...;
la durezza di testa, ad acconsentire o capire le verità naturali e soprannaturali: parola di Dio caduta sopra la pietra;
l'errore, che per molte ragioni oscura la mente, così che solo qualche raggio di verità può entrare, o forse neppure questo;
il pregiudizio, per cui è così difficile accettare qualche verità, e anche cose chiarissime sono respinte per partito preso, od ostilità aperta: parola di Dio caduta tra le spine;
la perversione intellettuale, per falsi sistemi che sconvolgono la mente (naturalismo, scientismo, meccanicismo, materialismo, criticismo, volontarismo, ecc. ecc.); così che per qualche tempo essa è incapace a superarsi ed accogliere le verità, anche più semplici.
Gente che resiste alla verità, gente corrotta di mente, di nessun valore rispetto alla fede (II Tim., III, 8). Per tutte queste malattie che colpirono la mente umana c'interroghiamo se l'uomo sia divenuto più infermo di cuore, o di testa, o di volontà. E se vi sia in noi tale umiltà da accusare questi mali e tale confidenza da ricorrere al medico Gesù Cristo. Occorrono trattati più copiosi che quelli riguardanti le malattie del corpo. La diagnosi di queste malattie (ad esempio l'ateismo attuale dei senza-Dio) è spesso complicata, alle volte quasi impossibile; giacché spesso è il cuore con tutte le sue passioni che fa male alla testa. «Tutto è puro per i puri; per i contaminati nulla è puro, ma si è contaminata in loro anche la mente e la coscienza» scrive S. Paolo a Tito (Cap. I, 15). Talvolta però sono semplici la terapeutica e la prognosi. Innanzi a certe situazioni non resta che la preghiera: la quale però è l'onnipotenza di Dio messa a servizio dell'uomo umile e confidente. E sempre abbiamo per mediatrice, presso il Divin Medico, Maria SS.
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RIMEDI

All'ignoranza si rimedia con l'istruzione. Che l'ignoranza religiosa sia oggi il più gran male è constatato in molti documenti degli ultimi Pontefici (Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII).
Cresca la cultura e l'istruzione civile!
Il lavoro intellettuale è il più nobile, il più faticoso, il più meritorio quando fatto rettamente, il più utile.
Ma cresca di pari passo l'istruzione religiosa, la cultura: questa apporta beni per il presente e specialmente per l'eternità.
Accanto alle scuole sempre meglio organizzate, occorre che sia organizzato il catechismo.
Nell'interno della vita paolina questo studio abbia tempo abbondante, maestri distinti, metodo efficace, controllo di recitazione ed esame di licenza. Si ha da tenerne conto, insieme alla pietà e virtù, come della prima esigenza per la vocazione. Come si diverrebbe maestri ed apostoli, se prima non si è stati buoni discepoli ed amanti dello studio delle materie sacre? L'apostolo deve tanto possedere ed amare la scienza sacra da sentire il bisogno di comunicarla.
All'irriflessione opporre la custodia della mente: Il seme caduto sopra la strada non germoglia. Occorre che sia messo profondamente nel terreno. «Maria conservabat omnia verba haec conferens in corde suo»; meditava. Udire cose buone e non meditarle, non applicarle alla vita pratica per eseguirle, equivale a chi si ciba ma non digerisce; significa essere «auditores verbi et non factores»; si moltiplicherebbero le responsabilità.
I riflessi e le applicazioni con i propositi dopo la predica importano di più che la predica stessa. Esigono fatica, ma assicurano il frutto.
L'accidia mentale, l'inazione, la mancanza di qualsiasi interesse intellettuale espongono la mente al pericolo di rimanere vittima di qualunque pensiero che passi in essa.
All'accidia della mente si oppone una continua e salutare attività. La mente lavora sempre; è disposta a nutrirsi di qualunque cibo. Se la si occupa in cose buone non avrà tempo per il male. Certo vi è da appoggiarci alla grazia; ma non dobbiamo tentare Dio; sempre usare buon senso e prudenza. Una mente che s'interessa di varie cose e si nutre di cibo sano, non accetterà il veleno.
Alla durezza di testa si oppone la docilità. Se l'anima si mette nella buona disposizione: «parlate, o Signore, il vostro servo vi ascolta», porta una condizione necessaria. I farisei non la possedevano; perciò non si arresero neppure all'evidenza. Tommaso non volle credere agli altri Apostoli che protestavano di aver veduto il Signore; e tutti gli Apostoli meritarono che Gesù «exprobravit incredulitatem eorum» perché, pur avendolo più volte veduto, non avevano creduto alla sua resurrezione.
All'errore si oppone la verità. Lo spirito di bugia e di falsità è proprio del demonio, che ingannò sin dal principio. Cercò di ingannare anche Gesù Cristo. Nell'anima imbevuta di errori la verità entrerà difficilmente. Quanto è difficile la conversione dei maomettani, degli ebrei, dei buddisti! Errori che si sono insediati in quelle anime da secoli impediscono la penetrazione dei raggi evangelici.
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Quando si sono formate convinzioni erronee di qualsiasi genere, non si presta orecchio alla verità, e l'animo si mette come in una posizione di difesa, se richiamato.
Si dice che occorre conoscere l'errore ed il male... Si risponde: a determinate condizioni, però, e cioè: che vi sia una necessità, che prima già la mente sia bene illuminata e fortificata nella verità, che intervenga il consiglio ed il legittimo permesso, che prima umilmente si preghi. Neanche per salvare altri possiamo mettere in serio pericolo l'anima nostra.
Al pregiudizio si oppone la rettitudine. Se vi fosse un interesse contrario, esempio perdere il posto, o una passione dominante, o l'orgoglio... la parola di Dio non arriverebbe a maturità. Il consenso sarebbe passeggero, come è soffocato il seme nato in terreno coperto di spine. A chi è retto di cuore è facile predicare, facile far correzioni, facile dare consigli, facile la perseveranza.
Alla perversione della mente si oppone una buona logica. I sofismi, i particolarismi, i falsi sistemi abbondano oggi più che mai; spesso l'errore è sottile, presentato con forme persuasive. Il principio si è questo: «Magister vester unus est, Christus». Ogni teoria che non collima con Cristo e con la Chiesa ci fa dubitare. Il dubbio si purifica con buoni maestri di fede, con lo studio della logica, con la preghiera. Quando si è retti la grazia divina soccorre alla nostra insufficienza.
È necessario che le due correnti, mente e cuore, si accompagnino: il che si ottiene col sottomettere il cuore alla ragione per mezzo di una costante guida. Conoscere la verità ma incitare il cuore ad amarla. Il vero cattolico non si contenta di un godimento ignorante della sua fede, ma la studia, la penetra e ne diviene nel suo ambiente un apostolo.

NON LASCIATEVI PERVERTIRE LA MENTE...

«Cavete a falsis prophetis», che sorgono da ogni parte: letture, compagni, audizioni della radio, cinematografie, spettacoli di ogni genere... Quanto ha cambiato di pensiero, aspirazione e vita Ignazio di Lojola leggendo il S. Vangelo e le vite dei Santi! Don Chisciotte è un grande esempio dell'efficacia dei pensieri e letture in altro senso. S. Teresa d'Avila, fanciulla, dopo letture buone si accende di generosi ideali missionari.
È inutile ciò che non serve al fine.
Mille rivoli, che si disperdono, a nulla servono. Cento che si raccolgono in grosse tubazioni per una centrale elettrica sono una potenza di luce e calore. Così un'intelligenza mediocre, che raccoglie le forze attorno ai doveri, darà assai più che un'altra che disperde pensieri, tempo, energia in molte cose; occupatissima per concludere poco.
Occorre uguale tempo a fare le cose bene che a farle male; per esempio impiegare bene e con risultato l'anno scolastico o impiegarlo male e con bocciatura; così l'ora di visita, le pratiche di pietà, l'apostolato.
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IDEOLOGIE

È facile rilevare come il mondo odierno sia diviso in varie ideologie in materia religiosa, sociale, politica, filosofica, morale, artistica, ecc. Quanto è distante l'ideologia giapponese dalla spagnola, il pensiero cinese dall'inglese, la spiritualità indiana dalla maomettana, la protestante dalla cattolica! Parlando solo di sociologia e religione: liberalismo, democrazia cristiana, comunismo, ecc. partono da teorie opposte ed arrivano alle opposte conclusioni pratiche che tutti conosciamo: nella vita individuale, familiare, sociale, politica, religiosa-morale.
Il Chierico, che aspira al sacerdozio per la famiglia; che, fatto prete, si spende ed impiega forze, denaro ed influenze per parenti e nipoti; che si circonda di essi e ne subisce le influenze ecc., questo Chierico ha una falsa mentalità.
Il Chierico, invece, che considera il sacerdozio nello spirito del Vangelo e dei Santi: cioè, una consacrazione a Dio ed alle anime; e fatto sacerdote è tutto per Dio e le anime: questi ha una giusta mentalità.

TENDENZE PERICOLOSE

L'intelletto ci fu dato per conoscere la verità e soprattutto Dio e le cose divine. Dio è il vero sole della mente, che ci illumina con doppia luce, la luce della ragione e quella della fede. Nello stato presente non possiamo pervenire all'intiera verità senza il concorso di questi due lumi, e chi l'uno o l'altro rifiuti, volontariamente si accieca. E tanto più importante è la disciplina dell'intelletto in quanto che è lui che illumina la volontà e le rende possibile il volgersi al bene; lui che, sotto il nome di coscienza, è regola della vita morale e soprannaturale. Ma perché ciò avvenga, bisogna mortificarne le principali tendenze difettose che sono: la curiosità, la precipitazione, l'orgoglio, l'ostinazione.
1) La curiosità, è una malattia della mente che ne accresce l'ignoranza: porta, infatti, con eccessivo ardore alle cognizioni che piacciono, anziché a quelle che sono utili, facendo così perdere un tempo prezioso. Ed è spesso accompagnata dalla fretta e dalla precipitazione, che ingolfano in studi che solleticano la curiosità, a detrimento di altri assai più importanti.
Per trionfare, è necessario: studiare in primo luogo non ciò che piace, ma ciò che è utile, massime poi ciò che è necessario: «id prius quod est magis necessarium», dice San Bernardo, occupandosi del resto solo a modo di ricreazione. Non si deve leggere che parcamente ciò che alimenta più la fantasia che l'intelletto come la maggior parte dei romanzi, o ciò che riguarda le notizie ed i rumori del mondo, come il giornale e certe riviste. Ugualmente si deve dire della radio, cinema, televisione.
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2) Nelle letture bisogna schivare la fretta eccessiva, non voler divorare in pochi momenti un volume intero. Anche quando si tratta di buone letture, conviene farle lentamente, per meglio capire e gustare ciò che si legge. Or ciò riuscirà anche più facile, a chi studi non per curiosità, non per compiacersi della propria scienza, ma per motivo soprannaturale, per edificare sé ed il prossimo: «Ut aedificent, et caritas est...; ut aedificentur, et prudentia est» (S. Bernardo). Perché, come giustamente dice S. Agostino, la scienza deve essere messa a servizio della carità: «Sic adhibeatur scientia tanquam machina quaedam per quam structura caritatis assurgat». Il che è vero anche nello studio delle questioni di spiritualità; vi sono infatti quelli che, in questi studi, mirano piuttosto ad appagare la curiosità e la superbia, anziché a purificare il cuore ed a praticare la mortificazione e costruire l'edificio spirituale.
3) L'orgoglio della mente è il più pericoloso e più difficile a guarire.
È quest'orgoglio che rende difficile la fede e l'obbedienza ai Superiori: si vorrebbe bastare a se stessi tanta è la fiducia che si ha nella propria ragione, e si stenta a ricevere gli insegnamenti della fede, o almeno si vuole sottoporli alla critica e all'interpretazione della ragione; così pure si ha tanta fiducia nel proprio giudizio, che rincresce consultare gli altri e specialmente i superiori. Ne nascono dolorose imprudenze; ne viene una ostinazione nelle proprie idee che fa recisamente condannare le opinioni non conformi alle nostre. Ecco una delle cause più frequenti di discordie, talora pure tra autori cattolici. S. Agostino rilevava queste sciagurate divisioni che distruggono la pace, la concordia e la carità.
Per guarire quest'orgoglio della mente, bisogna sottomettersi, con docilità di fanciullo, agl'insegnamenti della fede: è lecito, certo, il cercar quell'intelligenza dei dogmi che si acquista con la paziente e laboriosa indagine, giovandosi degli studi dei Padri e dei Dottori, principalmente di S. Agostino e di S. Tommaso; ma bisogna, come dice il Concilio Vaticano, farlo con pietà e sobrietà, ispirandosi alla massima di S. Anselmo: fides quaerens intellectum. Si schiva allora quello spirito di ipercritica che col pretesto di spiegarli attenua e riduce al minimo i dogmi. Sottomettere il giudizio non solo alle verità di fede, ma anche alle direzioni pontificie; nelle questioni liberamente discusse, si lascia agli altri la libertà che si desidera per sé, e non si trattano con sdegno le opinioni degli altri. Così entra la pace negli animi.
4) Ostinazione. Nelle discussioni non bisogna cercare la soddisfazione dell'orgoglio ed il trionfo delle proprie idee, ma la verità. È raro che nelle opinioni degli avversari non ci sia una parte di verità che ci era fino allora sfuggita: l'ascoltar con attenzione ed imparzialità le ragioni degli avversari e concedere quanto è giusto nelle loro osservazioni, è pur sempre il mezzo migliore per accostarsi alla verità, e serbare le leggi dell'umiltà e della carità.
Per disciplinare l'intelligenza bisogna studiare ciò che è più necessario, e farlo con metodo, costanza e spirito soprannaturale cioè, col desiderio di conoscere, amare e praticare la verità.
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PECCATI DELLA MENTE

«Cave ne forte subrepat tibi impia cogitatio» (Deut. XV, 9). Religiosi che tengono nella mente per mesi ed anni pensieri contrari alla vocazione ed alla professione; doppio male, cioè, pensiero cattivo, e porsi in occasione per una definitiva rovina spirituale. Cosa perciò più grave che il pensiero e l'immaginazione contraria alla castità.
Tengono pensieri e false idee sull'obbedienza o sulla povertà; che porteranno ad una vita di reale indipendenza, ed a continui abusi e peccati contro il voto e la virtù.
«Cogitatio stulti peccatum est» (Proverbi 24, 9).
Tengono pensieri di avversione, contro questa o quell'altra persona; seguiranno giudizi, sospetti, sinistre interpretazioni, parole ed azioni contrari alla carità.
Vivono in abituali distrazioni, ovunque ed in tutto: chiesa, studio, scuola, apostolato... trascurando ogni sforzo a dominarsi: è chiaro che tutto sarà imperfetto, insufficiente, senza frutto vero; cervelli vuoti.
Sogni ambiziosi, fondati sul desiderio di arrivare, di farsi un nome: nello sport, nell'aviazione, nell'oratoria, nella scienza, nella musica... E se si verifica qualche apparente risultato, più nessuna moderazione! sia che si cammini verso un'attività religiosa, morale, sociale; come economica o sportiva: ciascuno verso i suoi centri di interesse. Occorre la realtà della vita: il poco, il semplice, il tantino ogni giorno; verso una meta meditata, desiderata, consigliata, definita: non si viva di sogni, ma si parta dalla gavetta e si proceda sul lento e sicuro cammino dei virtuosi.
Vi sono bambini di cent'anni; che nel loro sviluppo mentale rimangono stazionari, sui 14-18 anni; mentre è cresciuto il corpo ed hanno fatto progressi negli studi: hanno ancora ipocrisie e rispetti umani, un modo di pensare e ragionare fanciullesco; persone che non maturano; arrivano all'età adulta, ma sono frutti sempre acerbi. Sono incapaci di responsabilità; schiavi delle opinioni altrui, senza principi chiari ed orientativi, sono come navi in alto mare senza bussola e timoniere in balia delle onde; aerei senza pilota; non hanno trovato i punti cardinali della vita; né loro giovano le esperienze; a 22-24 anni non sanno ancora cosa faranno e cosa vogliono nella vita. Nei momenti importanti e decisivi, vi gettano là un «decidete voi» che agghiaccia... e vi fa pensare, se vi trovate dinanzi ad uno che deve avere tre volte l'uso di ragione, ed una vera maggiorità.
Persone orgogliose che non conoscono né Dio, né se stessi; vanno avanti secondo le impressioni: li esalta una lode, li abbatte una osservazione; si fidano di sé e disprezzano il consiglio altrui; non sentono il bisogno del ricorso a Dio, per cui «dispersit superbos mente cordis sui».
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CONTRO LO SPIRITO SANTO

Poenitemini. Tra i peccati contro lo Spirito Santo vi è «impugnare la verità conosciuta». Esso infatti si oppone al dono della verità rigettando così il mezzo primo e principale per avvicinarsi ed aderire a Dio; e quindi salvarsi. Dio stesso non potrà salvarlo. Implicitamente chi impugna la verità conosciuta nega la verità e la veracità di Dio. «Costoro non solo respingono la verità; ma la invidiano negli altri e non vogliono che la sua luce benefica e la sua virtù giungano al popolo» (S. Gregorio Magno). Esempio: i Farisei contro Gesù Cristo e contro Pietro e Giovanni dopo la guarigione dello storpio operata nel nome di Gesù. «Chi non crede sarà condannato».
Oggi è peccato molto diffuso, il più diffuso e grave, anzi: le false ideologie e la lotta contro il Cristo ed il Suo Vicario, governi, partiti, giornali, cinema, radio, maestri, conferenzieri, televisione ecc. sembrano uniti in congiura contro Dio-Verità.
Come peccato contro lo Spirito Santo non viene rimesso né in questo né nel futuro secolo. Non già che non sia perdonato chi si pente; ma finché il peccatore impugna la verità conosciuta manca della disposizione per il perdono. Occorre che si penta, accetti la verità e prometta di vero cuore di rimanere in essa. Chi non ascolta la verità non è da Dio, né con Dio, né andrà con Dio, né vedrà Dio, in cielo: «Poenitemini igitur, ut deleantur peccata vestra».

VOCI DELLA COSCIENZA

Fate penitenza. L'esame più difficile riguarda l'interno, in modo particolare la mente. Eppure è il primo e principale.
Come si studia? Come si approfondisce la scienza sacra? Come si dispensa il pane dell'intelligenza?
Esaminarsi anche sopra le otto malattie della mente; sopra i rimedi; sui mezzi atti a costituire in noi una sana mentalità naturale e soprannaturale; sino all'abitudine ai pensieri soprannaturali, alla vita di fede.
L'esame si estende pure alle origini, cause e costitutivi di ogni peccato: sta nella mente, nei pensieri.
Di nessun dono di Dio si fa tanto sciupìo come nella mente che è il più prezioso: quanti pascoli avvelenati, specie oggi per le letture, la radio, il cinema, la televisione! Quanti pensieri contrari alla fede ed alla virtù! Per quanti la mente rimane incustodita, e vaga nelle cose più strane!
Vi sono atti peccaminosi che si consumano del tutto nell'interno; come sarebbe approvare e volere di nuovo una cattiva azione. Vi sono atti peccaminosi che si consumano con le parole e le opere. Sempre, però, la mente ha una parte necessaria.
Persone che sono ben pulite all'esterno, manierose nel tratto, gentili nel parlare ed operare, ed hanno invece la mente piena di luridume, di vento, di giudizi e pensieri contrari ad ogni virtù!Apostolorum,
2) Per le vocazioni tardive,
3) Per le biblioteche di famiglia.
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VIGILANZA!

Ogni pensiero acconsentito contrario alla fede, la morale, la liturgia, la Chiesa, la dottrina sociale della Chiesa... diviene peccato.
Questo peccato può essere veniale o grave. I pensieri contro la fede, la carità, il quarto, sesto, nono, decimo comandamento sono maggiormente da esaminarsi.
Quali contrasti tra una calma esteriore ed una tempesta interiore! Pensieri irragionevoli di rivolta, di ambizione, di sensualità, di sogni febbrili, di mondanità... Procedenti da letture, discorsi, spettacoli, ambizioni... E nella stessa comunità anime semplici, interamente di Dio, in una pace vittoriosa.
Ciò che importa non è tanto «dove la persona si trova, ma ciò che pensa». S. Paolo, tra le catene scrive: «Superabundo gaudio in omni tribulatione nostra - sono ripieno di consolazione, il cuore mi trabocca di gioia in mezzo a tutte le nostre tribolazioni» (2Cor. 7, 4); altri si disperano e maledicono Dio, uomini e se stessi.
Il ricco Epulone è infelice anche se sazio; mentre Lazzaro gode gran pace pur coperto di piaghe ed affamato.
Il carattere nostro dipende in gran parte dalla pratica di una disciplina interiore che ci porta a controllare i nostri pensieri.
Il nervosismo non è l'epilogo di una tempesta di pensieri amari, ispirati ad invidia bassa, orgoglio, ambizione... inconfessata, mai vinta? E la dolcezza sovrana, l'uguaglianza di comportamento, la comprensione, l'utilizzare anche i rottami per una nuova e santa edificazione, il cercare sempre nel bene la vittoria sul male... non procede dall'abitudine a dominare i pensieri?
Il Manzoni fa una magnifica descrizione della serenità del Card. Federico: «La presenza di Federico era di quelle che annunziano una superiorità e la fanno amare. Il portamento era naturalmente composto, e quasi involontariamente maestoso, non incurvato né impigrito punto dagli anni; l'occhio grave e vivace, la fronte serena e pensierosa; con la canizie, nel pallore; tra i segni dell'astinenza, della meditazione, della fatica, una specie di floridezza verginale: tutte le forme del volto indicavano che, in altre età, c'era stata quella che più propriamente si chiama bellezza; l'abitudine dei pensieri solenni e benevoli, la pace interna d'una lunga vita, l'amore degli uomini, la gioia continua d'una speranza ineffabile, vi avevano sostituita una, direi quasi, bellezza senile, che spiccava ancor più in quella magnifica semplicità della porpora»

(Manzoni, Promessi Sposi, cap. XIII).


Nessuno è sicuro della sua vita senza la disciplina interiore. Il freno esterno come la vigilanza sui sensi, la clausura, l'assistenza, ecc. può cedere in qualche momento alla pressione che viene dai cattivi pensieri interni e condurci ad atti che produrranno rovina e scandalo.
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MEMORIA ED IMMAGINATIVA

Viviamo l'istante fuggevole; tra un passato che si è dileguato ed un futuro avvolto nelle tenebre. L'uomo deve guardare dietro ed innanzi a sé. Dal passato le esperienze, le lezioni, gli ammonimenti più utili; le ansiose anticipazioni del futuro, accompagnate da un sano ottimismo, debbono attirare più in alto. Ecco la memoria che raccoglie tesori dal passato; ecco l'immaginazione che prepara il futuro e rende quasi palpabili e reali le cose dell'avvenire. La torcia dell'immaginazione illumina il cammino che però farai a passo risoluto ed occhio fermo.
Ma queste due grandi forze, doni di Dio, possono diventare rilassatezza, ristagno, sconfitta, tormenta. La storia del passato può essere un ricordo di sogni sbiaditi e forme spettrali di inquietudine e rimpianti: per indebolire e gettare nel pessimismo, anche disperato!
L'immaginativa ha creato invenzioni, preparato gli eroi, date le ali per i più grandi voli ed ascensioni dei Santi. Ma può diventare sorgente di piaceri oziosi, di egoismi, di sogni pazzi; e forgiare una vita irreale, vuota, per cui, come sotto l'azione di un narcotico, l'uomo si contenta di consumare l'esistenza in sogni.
L'ideale cristiano è positivo, non negativo. Si affoghi il male in un mare di bene.
La disciplina mentale raccoglierà queste due forze per farle entrare nell`unità, in giusto ed illuminato equilibrio. Ciò è solo possibile nella pienezza del cristianesimo; e, meglio ancora, della vita religiosa.
Mente, cuore e volontà uniti, con radici affondate nel passato, con la immaginativa che rende il futuro paradiso più reale che la nostra stessa esistenza... Allora? L'azione della volontà sarà vigorosa, l'anima si affretterà verso il premio dell'alta vocazione in Cristo Gesù. L'uomo è ciò che pensa.

INDUSTRIE DI BUON RENDIMENTO

Essere ordinati nel lavoro interiore: propositi, esami, confessioni, pratiche di pietà, tenendo conto dei risultati.
Usare sempre dei migliori confessori, amici, autori, riviste, banche, sistemi, audizioni, libri, ecc.
Usare accorgimenti mnemonici, annotare prediche e conferenze udite, spiegazioni in classe, ricordi edificanti od istruttivi.
Largo uso di taccuini, cartellini, registri, di macchine moderne per ufficio.
Vi è un metodo poi semplice e fu il segreto di tante opere ben riuscite: «pensarci su», usare prudenza, far bene i calcoli, disporre i mezzi secondo buoni consiglieri e la luce del Tabernacolo: insomma la prudenza, che permette la serenità della mente.
Il «surmenage» (eccesso di occupazione interna ed esterna) è un peccato contro la temperanza; ma vi sono tanti mezzi per far di più, senza fatiche eccessive, che è virtù e merito adoperarli.
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OPERARE CON LA TESTA

Sine fide impossibile est placere Deo.
Il primo ossequio al Divino Maestro sta nel fare le cose con la testa. In ogni azione umana meritoria concorrono corpo, cuore, volontà e mente. Cioè fare le opere con amore, impegnandovi le energie con intelligenza. La mente sta in primo luogo.
Intendere bene la mente divina nel darci i comandamenti ed i consigli evangelici. Intendere bene la mente della Chiesa, le nostre Costituzioni e il Diritto Canonico. Intendere bene le disposizioni del Superiore, del Maestro, del Confessore, del capo-reparto, ecc.
Mettere nelle opere tutta la intelligenza per eseguirle bene, sempre meglio; sempre studiando vie ed industrie per accelerarne il compimento; onde si arrivi a dare un risultato sempre migliore in tutto: dal Confessionale, alla redazione, alla cucina, alla tecnica, alla scuola, alla contabilità, ecc. Quale differenza tra propagandista e propagandista! Quale differenza tra librai e librai! ecc. Questo nel senso naturale e nel senso soprannaturale. Esempio: chi opera con fede, si appoggia a Dio, ha fine retto, riuscirà meglio nel lavoro sopra le anime, farà rendere di più le sue opere guadagnando meriti più grandi. Per esempio chi opera «secondo le intenzioni per cui Gesù continuamente s'immola sopra gli altari».
Mettere la testa nel pregare, nel lavoro tecnico, nella scuola. Tra i libri, gli amici, le pellicole, i consiglieri, i confessori, ecc. scegliere sempre il meglio.
L'amore della verità, per la verità, nella verità, è il primo e più santificante amore: «sanctifica eos in veritate», pregava Gesù per gli Apostoli.

«TU SEPTIFORMIS MUNERE»

Nel terzo mistero doloroso consideriamo Gesù incoronato di spine. È uno dei più dolorosi strazi preparati a Gesù Cristo dagli uomini: i peccati di mente sono, infatti, i più gravi, i più numerosi, i più rovinosi; dovevano essere scontati per noi da Gesù con pene ineffabili. Sono direttamente contrari al Maestro Divino che disse: «Io sono venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità». I predicatori dell'errore e dell'eresia alzano cattedra contro quella del Maestro unico, rendendo testimonianza alla falsità...
A questo mistero doloroso corrisponde il terzo glorioso: la discesa dello Spirito Santo: «Lumen cordium». Dei sette suoi doni, quattro riguardano in primo luogo la mente: sapienza, intelletto, scienza, consiglio. Gioverà recitare i due misteri in corrispondenza. «Veni... mentes tuorum visita...».

Sac. Alberione


(continua)
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AMERAI IL SIGNORE CON TUTTA LA MENTE
(Continuazione)

La redenzione o instaurazione consiste nel restaurare l'uomo, ristabilire questo monumento della sapienza, potenza, bontà di Dio: «Faciamus hominem ad imaginem et similitudinem nostram» (Gen. 1, 26). A somiglianza di Dio - Uno e Trino -; monumento che il barbaro - il demonio - ha sfregiato, deturpato e, nella parte più bella, ha abbattuto; ma di cui è rimasta l'ossatura «mente, volontà, sentimento». Allora il Figlio, che ne aveva fatto il magnifico disegno, venne a restaurarlo; e giacché si trattava, in parte, addirittura di rifacimento, tornò a tracciarne il disegno; e lo migliorò; anche perché Dio, che aveva subito l'affronto peccaminoso, avesse una condegna riparazione non solo, ma accrescimento di gloria: «Cerco la gloria di Colui che mi ha mandato».
L'uomo nella creazione fu il capolavoro di Dio: posto tra la pura materia e lo spirito, anello di congiunzione: composto di corpo e di anima, con lo scopo di signoreggiare la natura sensibile e farsi voce e sacrificium laudis, a Dio.
Dio è Uno, ma pure Trino; onde Dio volle ornare l'uomo di tre facoltà, di cui ciascuna ha impronta di una Divina Persona: la volontà del Padre, l'intelligenza del Figlio, il sentimento dello Spirito Santo: divino capolavoro di Dio Uno e Trino.
Ma quando il Padre vide questo stupendo capolavoro che gli riassumeva il creato visibile ed il creato invisibile ed era una stupenda edizione, immagine e fotografia di sé, trasalì di gioia come l'artista che, scolpito il meraviglioso Mosè, lo contemplò estasiato di tanta bellezza e vigore, e quasi dimentico che si trattava di marmo gli scagliò lo scalpello esclamando: «Perché non parli? Perché non circola in te la vita?».
Nello stesso modo Dio disse: «Facciamo circolare in questo essere, l'uomo, la vita divina e sia anche nostra somiglianza». Elevò la mente, la volontà, il sentimento dell'uomo a partecipare della sua stessa vita; e l'uomo fu innalzato a partecipare alla vita divina, stato soprannaturale; fu allora un mistero di potenza, di sapienza e di bontà, per cui l'uomo non era più solo uomo, ma il figlio di Dio: un uomo sopra l'uomo; un monumento divino sopra il monumento umano.
Il peccato distrusse tutto questo monumento divino e sfregiò anche il monumento umano.
L'Architetto divino, il Figlio, presentò un disegno in seconda edizione, rifatta, corretta, e migliorata; piacque al Padre, che mandò il Figlio stesso ad eseguirlo.
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Venne: confermò la verità, i comandamenti, la vera pietà, con l'autorità che veniva da Dio: «Sicut potestatem habens, et non sicut Scribae eorum et Pharisaei» (Mat. VII, 29). Aggiunse verità divine, precetti divini, culto nuovo e divino; perché l'uomo arrivasse a vedere, possedere, godere Dio in cielo. Onorare Dio Uno e Trino, vivere la vita eterna e divina. Meraviglia sopra meraviglia. Il demonio fu sconfitto, giacché vede l'uomo felice in cielo, essere più potente, sapiente, felice.
E ciò che più vale: le azioni umane, nell'esercizio retto della mente, volontà, sentimento, compiute in Cristo sono assorbite e fatte come proprie da Gesù Cristo; perciò elevate a produrre nuova ed immensa gloria a Dio e grazia e merito a chi le compie. Attraverso a questo passaggio obbligato, il Mediatore Cristo, si mutano in sue operazioni; come gli atti dell'uomo, anche più volgari, esempio, dar un passo, se ordinati dalla ragione divengono umani.

«AUFERTE MALUM COGITATIONUM VESTRARUM AB OCULIS MEIS» (Is. 1, 16)

Se l'uomo è in primo luogo intelligente, fatto per la verità, è ovvio che le prime e più gravi tentazioni sono rivolte alla mente.
Già la prima battaglia combattuta in cielo fu una battaglia di pensiero e di idea: tra il primo errore, per cui Satana si paragonò a Dio ed aspirò agli onori divini, e Michele che alzò il grido, assecondato dagli angeli buoni: «quis ut Deus?».
Seguì la tentazione di Satana ad Eva: «Non morrete; diverrete simili a Dio; saprete il bene e il male». Ed Eva si lasciò persuadere e persuase Adamo. Mangiarono il frutto vietato e si apersero i loro occhi e capirono il male fatto ed i mali che ne conseguivano. Battaglia tra la verità e l'errore.
Ed oggi la battaglia del cielo si è trasferita sulla terra. Le lotte tra i popoli sono le contrarie ideologie prima che col mitra e le bombe: «pro e contro Dio, Cristo, la Chiesa, la vita eterna».
E così avviene in ciascuna anima; ed in ciascuna comunità. La verità unisce, la falsità semina la discordia. Prima della rivolta della volontà vi è la rivolta della mente; prima dello spirito di indipendenza nella vita vi è l'indipendenza della mente. Non si crede al Vangelo, poi, non si pratica il Vangelo. Pochi credono alle beatitudini, ad esempio. «Commutaverunt veritatem Dei in mendacium... propterea tradidit illos Deus in passiones ignominiae» (Rom. 1, 25-26).
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«SERMO TUUS VERITAS EST»

Per vincere Satana Gesù Cristo contrappone alle sue false affermazioni la verità divina, quale viene dalla Scrittura.
Satana dice: «Ordina che queste pietre divengano pani». Gesù Cristo risponde: «Sta scritto: non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
Satana dice: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù dalla terrazza del tempio, perché gli angeli Ti sosterranno...». Ma Gesù risponde: «È scritto: non tentare il Signore Dio tuo».
Satana dice: «Ti darò tutti i regni della terra... se mi adorerai». Ma Gesù risponde: «Adorerai il Signore Dio tuo e servirai a Lui solo».
Allora Satana lo lasciò; e vennero gli angeli a servirlo.
L'uso del Vangelo è utilissimo nelle nostre lotte: «Evangelica lectio sit nobis salus et protectio».
Leggiamo nella Liturgia:
«Tu (Christe) vera lux Coelestium, vultu sereno illumina».
«Mentisque somnum discute».

«MENTIS REATUS CORRUAT»

Sciupio della mente in letture inutili;
sciupio della mente in visite inutili;
sciupio della mente nelle indecisioni;
sciupio della mente in conversazioni inutili;
sciupio della mente in giuochi e vacanze prolungate oltre misura, in spettacoli cinematografici e televisivi e audizioni radio;
sciupio della mente nel pensare o giudicare altri senza averne la responsabilità;
sciupio della mente in fantasticherie;
sciupio della mente in progetti irrealizzabili;
sciupio della mente in timori, preoccupazioni affannose del futuro, scrupoli;
sciupio della mente nel crearsi una larga corrispondenza, senza vera utilità; sciupio della mente nell'operare disordinatamente, precipitosamente, malamente;
sciupio della mente nel cambiare con leggerezza il confessore, il direttore spirituale, istituto, propositi...

«EMINENTIA LIBERAE MENTIS»

Ogni sforzo, dunque, sia qui: riempire la mente di buoni pensieri; con ogni attenzione, sempre e dovunque: di modo che non rimanga né spazio, né tempo per i cattivi. Ciò avverrà per chi pensa a Dio, alla pietà, allo studio, all'apostolato, ai suoi doveri.
L'accidia mentale, l'inazione, la mancanza di interesse intellettuale... espongono la mente a diventare il campo di qualsiasi cosa irragionevole o brutta. Invece se tenuta in continua e salutare attività ed il suo interesse costantemente impegnato, si eviteranno tante tentazioni e cose spiacevoli.
La grazia di Dio asseconda sempre chi usa così del buon senso e della prudenza.
Ciò specialmente quando si avvicina il pericolo, o già è presente: riempire la mente di pensieri sani, di ordine naturale e di ordine soprannaturale. Operare, quindi, indirettamente con avvedutezza, calma e confidenza.
Da nobis, Domine, sanitatem mentis... Quali i pensieri tale la mente. I frutti fan conoscere la pianta; la botte dà il vino che contiene. Una mente sana e vigorosa produce pensieri sani; una mente inferma, invece, pensieri viziati.
Pensieri deboli, sfrenati, indegni, forse? Dipendono dalle cattive condizioni di salute o di educazione della mente. Per dare frutti migliori dovrà migliorare la sua salute e rieducarsi per possedere una «mens sana in corpore sano».
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«PER EVANGELIUM EGO VOS GENUI»

Nella Verità, Gesù Cristo ci ha generati; per essa siamo divenuti figli di Dio. È necessario vivere e fruttificare come siamo nati. Il culto della verità è culto a Dio: «oportet adorare in spiritu et veritate».
Dare la verità è dare Dio agli uomini e portare gli uomini a Dio.
La verità di Gesù Cristo risulta dal Vangelo e dalla Tradizione.
Comunicare questa verità, applicarla ai bisogni dei tempi, farla vivere è ufficio degli Agiografi del Nuovo Testamento, di S. Paolo, della Chiesa, dei Dottori, degli Scrittori Ecclesiastici, della Famiglia Paolina.

«EST VERITAS CHRISTI IN ME» (2Cor. XI, 10)

S. Paolo fu il grande interprete e predicatore del Vangelo. Lo comprese nella rivelazione del Maestro Divino, fu Dottore e Maestro delle nazioni. Dopo Gesù Cristo la verità che salva incominciò ad allargarsi e scorrere come fiume sempre alimentato dalla sorgente, e che nel suo corso riceve affluenti, ingrossa e porta ovunque beneficio e santità.

«COLUMNA ET FIRMAMENTUM VERITATIS» (I Tim. III, 15)

La Chiesa infallibile ed indefettibile, sempre predica, insegna, difende la verità... In essa e per essa i Padri, i Dottori, i Predicatori, gli scrittori ecclesiastici e cattolici.
In questo fiume di verità che attraversa tempi e luoghi si inserisce umile discepola e maestra, secondo lo spirito di S. Paolo, la Famiglia Paolina: «opus fac evangelistae».
Considerare il fiume di verità:
1) Padri e Dottori - 2) Scrittori eminenti - 3) La Famiglia Paolina in servizio della verità con la stampa.

«SERVI VERITATIS»

1) DOTTORI DELLA CHIESA.
Sono Scrittori ecclesiastici eminenti per dottrina ortodossa, santità; approvati espressamente od implicitamente dalla Chiesa. Se a queste tre doti si aggiunge una quarta, cioè l'antichità, prendono il nome di Dottori o Padri. Sono almeno 28.
Dottori - Padri sono: otto maggiori, di cui quattro nella Chiesa Occidentale: Ambrogio, Girolamo, Agostino, Gregorio Magno; e quattro nella Chiesa Orientale: Atanasio, Basilio, Gregorio Nazianzeno, Giovanni Crisostomo.
Poi sono ancora annoverati tra i Dottori - Padri: Efrem, Leone Magno, Ilario, Cirillo Alessandrino, Cirillo Gerosolimitano, Pietro Crisologo, Giovanni Damasceno, Isidoro Spagnolo.
Dopo l'età patristica abbiamo: Beda Venerabile, Bernardo, Pietro Damiano, Tommaso Aquinate, Bonaventura, Anselmo, Alfonso Maria de' Liguori, Francesco di Sales, Pietro Canisio, Giovanni della Croce, Bellarmino, Alberto Magno.
La Messa dei Dottori incomincia con le parole: «In mezzo all'adunanza, (il Signore) gli diede il dono della parola; e lo riempì di sapienza e di intelletto; e lo rivestì di gloria» (Eccl. XV, 5).
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Vi sono poi uomini meno insigni, ma che pure hanno illustrata la dottrina della Chiesa con scritti di valore per farci conoscere il pensiero cattolico dei vari tempi.
Ne vissero e ne vivono molti dal secolo XVI ad oggi. È tuttavia bene ricordare alcuni dei secoli antecedenti: Taziano, Tertulliano, Clemente Alessandrino, Origene, Arnobio, Lattanzio, Eusebio di Cesarea, Teodoreto di Ciro, Rufino, ed altri. Questi si distinsero per erudizione, quantunque, o perché caddero o perché sospetti di eresia, o perché di santità non eminente, non sono da annoverarsi tra i Dottori.
Nella Famiglia Paolina, veneriamo tra i Dottori specialmente: S. Tommaso D'Aquino per la filosofia, sant'Agostino per la teologia, S. Bernardo per la mariologia, sant'Alberto Magno per le scienze naturali, S. Giovanni della Croce per la mistica, San Gregorio Magno per la pastorale, Sant'Alfonso M. de' Liguori per la morale, S. Francesco di Sales per l'ascetica.
2) ALCUNI DEI PIÙ SIGNIFICATIVI SCRITTORI DI SCIENZE SACRE.
Per la Sacra Scrittura:
a) fra gli Italiani: Vaccari, Ricciotti, Garofalo, Bea, Galbiati, De Ambroggi, Piazza, Martini, Sales, Vannutelli, Ruffini, Romeo, Vitti, Rinaldi, Grammatica, Tondelli, Re, Perrella.
b) fra i Tedeschi: Hummelauer, Knabenbauer, Hetzenauer, Heinisch, Van Hoonacher, Höpfl, Closen, Holzhamer, Steinmann, Holzmeister.
c) fra gli Spagnoli: Simon Prado, Fernandez, Murillo, Fonseca.
d) fra i Francesi: Fillion, Gillet, Duplessy, Lagrange, Grandmaison, Prat, Pirot, Gelin, Soubigou, Tricot, Spicq, Pelt, Braun, Renié, Bardy, Osty, Cerfaux, Le Camus, Fouard, Delatte, Cornely, Lercher, Duesberg, Auvray, Lebreton, Amiot, Danielou, Ceuppens, Brillet, Allo, Bonsirven, Lyonnet, Vigourouz, Lemonnier, Vosté, Piquigny.
Per la Liturgia:
Guéranger con il movimento di Solesmes. Parsch, Casel, Jungmann, con i movimenti di Maria Lach e di Beuron. Schuster, Righetti, Barin, Barsotti.
Per la Teologia Dogmatica:
Suarez, Lugo, Bellarmino (s.R.), Bañez, Giov. di S. Tommaso, Contenson, Gonet, Estio, Billuart, Gotti, Moehler, Kleutgen, Perrone, Hurter, Pesch, Billot, Diekamp, Bartmann, Pohle, Tanquerey, Hugon, Scheeben, Hervé, Lepicier, Mazzella, Parente, Piolanti, Siri, Ceriani, Cordovani, Daffara.
Per la Teologia Morale:
Da S. Alfonso in avanti: Busenbaum, Panzuti, Scavini, Ballerini, Gousset, Aertnys-Damen, Genicot, Gury, Prümmer, Noldin, Lehmkuhl, Merkelbach, Mausbach, Schilling, Lanza, Palazzini, Arregui, Piscetta-Gennaro.
Per il Diritto Canonico:
Cappello, Chelodi, M. da Coronata, Jone, Vermeersch-Creusen, Wernz-Vidal, Eichmann-Mörsdorf, Cocchi.
Per la Pastorale - Pedagogia - Catechetica:
Krieg, Alberione, Pfiegler, Niedermeyer, Jungmann, Demal, Guy de Bretagne, Guittard, Courtois, Sertillanges, Guitton, Gemelli, Tanzi e Lugaro.
Per la Mariologia:
Hugon, Gotti, Merkelbach, Gonet, Friethof, Jannssens, Lépicier, Terrien, Campana, Dublanchy, Roschini, Garrigou-Lagrange, Dillenschneider.
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Per l'Ascetica:
a) Scuola benedettina: Card. Bona, Dom Guéranger, Dom Columba Marmion.
b) Scuola domenicana: Caietano, Giovanni di S. Tommaso, Contenson, Lacordaire, Gardeil, Janvier, Garrigou-Lagrange.
c) Scuola francescana: S. Pietro d'Alcantara, Ambrogio de Lombez.
d) Scuola ignaziana: S. Roberto Bellarmino, S. Alfonso Rodriguez, Luigi da Ponte, Segneri, Scaramelli, Ramière, Terrien, Poulain, Plus.
e) Scuola carmelitana: S. Teresa d'A., S. Giovanni della Croce, Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Santa Teresa del Bambino Gesù, Elisabetta della SS.ma Trinità.
f) Scuola salesiana: S. Francesco di Sales, Santa Maria Margherita Alacoque, Tissot-Pollien.
g) Scuola francese: Condren, S. Vincenzo de' Paoli, Olier, S. Giovanni Eudes, S. Grignion de Montfort, S. Giovanni Battista de la Salle, Mons. Gay.
h) Scuola liguorina: S. Alfonso, Frassinetti, Schryvers.
i) Altri: San Filippo Neri, Scupoli, Bossuet, San Paolo della Croce, Newman, Faber, Beaudenom, Mercier, Lelong.
Per la Sociologia:
Leone XIII, Pio XI, Pio XII, Toniolo, Ketteler, Cathrein.
Per la Filosofia:
Liberatore, Taparelli, Kleutgen, Mercier, Maréchal, De Vries, Gemelli, Fröbes, Garrigou-Lagrange, Maritain, Cathrein, Sertillanges, Grabmann, Gilson.
Per la Storia:
Bossuet, Ergenröther[Hergenröther], Pastor, Cantù, Grisar, Todesco, Saba, Paschini, Lortz, Rops.
Per l'Archeologia:
Armellini, Batiffol, Bosio, Cabrol, De Rossi, Leclercq, Kirsch, Marucchi, Wilpert, Dichesne[Duchesne], Bollandisti, Grisar, Cecchelli.
Per la narrativa:Tra gli autori viventi segnaliamo: Bargellini, Casini, Felici, Papini, Salvaneschi, Mauriac, Bordeaux, Rops, Maritain, Chesterton, Belloc, Th. Heccker.
3) LA FAMIGLIA PAOLINA A SERVIZIO DELLA VERITÀ
«Sanctifica eos in veritate» (Giov. XVII, 17).
Nel campo Catechistico
Il Catechismo è il libro più stampato e diffuso, dal suo primo giorno di vita; perché in primo luogo sta la predicazione; e la più semplice, divina-apostolica, cioè il catechismo.
Sono noti i testi catechistici, per classi, redatti dal Primo Maestro, illustrati e editi a cura delle Figlie di San Paolo. Sono tra i più belli in Italia e ci sono già state numerose richieste per l'adozione, specie per la parte illustrativa, in altre nazioni.
Preparati e diffusi i cortometraggi catechistici; anche in varie lingue.
Preparate e diffuse le filmine per Bibbia, Liturgia, Vangelo.
Preparati e diffusi i quaderni catechistici, albums, e tutto il materiale catechistico.
Settimane catechistiche, convegni catechistici, Guide catechistiche, la rivista catechistica.
Occorre inoltre notare, fuori collana:
Alessandria, Dall'alba al tramonto.
Fornasari, Alla scuola di Gesù.
Hélène, La storia più bella.
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Nel campo Biblico
Ricordiamo anzitutto la Nuova versione della Bibbia fatta sui testi originali. Attualmente il Rev. Don Robaldo sta finendo il lavoro di revisione e di approntamento delle note. Sarà stampata presso la Casa di Roma.
Del medesimo Don Robaldo sono da segnalare anche le numerose edizioni del Vangelo. Sono soprattutto riuscite: Il Vangelo della gioventù; Il Vangelo della mamma educatrice; il Vangelo delle famiglie; il Vangelo del lavoratore; Il Vangelo quotidiano.
Altra importante edizione del Vangelo è quella curata dalla casa di Roma, sotto il titolo Il Vangelo illustrato: porta il testo del Vangelo concordato; le illustrazioni sono un accurato documentario fotografico, storico-geografico.
Altra bella iniziativa è la «Collana Biblica» che ha riscosso molteplici consensi. Sono usciti:
Bonsirven: Il Vangelo di Paolo (II Edizione).
Spicq: La spiritualità sacerdotale in S. Paolo.
Gelin: Le idee dominanti del Vecchio Testamento.
Piatti: I Salmi.
De Ambroggi: Il cantico dei cantici.
Moraldi: Dio è amore.
Gasbarri: La terra di Dio.
Fino: S. Paolo guida a Cristo.
In preparazione:
Charlier: La lettura cristiana della Bibbia.
Feret: L'Apocalisse.
Moraldi: Pellegrini di Dio (valore storico-religioso del Pentateuco).
Rolla: Le ultime scoperte della Bibbia.
Mariani: Gli Apocrifi.
Holzner: Attorno a S. Paolo.
Nella Liturgia
Sono uscite le nuove edizioni di:
Il Messale Quotidiano, giunto ormai al 200.o migliaio.
Il Messale Festivo (in due diverse edizioni).
Missale Romanum (testo latino, in rosso e nero, formato in 24.o).
In Casa Madre si stanno inoltre preparando le altre edizioni liturgiche:
Missale defunctorum (in corso di stampa).
Missale Romanum (formato in 4.o).
Rituale parvum.
Breviarum Divini Officii.

Tra le opere di formazione liturgica, segnaliamo la traduzione della monumentale opera del Guéranger: «L'anno liturgico» in cinque volumi. L'opera farà parte della grande collana di predicazione paolina, e uscirà presso Casa Madre. Presso Casa Madre è pure in corso di stampa l'«Enciclopedia Liturgica».
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Nella teologia:
In questo campo le nostre iniziative sono raccolte in queste quattro collane: «Teologica»; «Mu-Sa»; «Cattolica»; «Pastorale».
La collana «Teologica»
comprende i nostri testi scolastici per le scuole di teologia. Ora i volumi escono in legatura, con una splendida sovraccoperta.
Sono già usciti:
Bartmann, Manuale di Teologia Dogmatica. In tre voll. (III Edizione).
Falcon, Manuale di Apologetica (II Edizione).
Glorieux, Introduzione allo studio del Dogma.
Joyce, Il matrimonio cristiano.
Marchesi, Summula Juris Canonici. In tre voll. (Sono usciti il primo e il terzo).
In preparazione:
Mausbach-Ermecke, Manuale di Teologia Morale (tre voll.).
Retzbar, Il diritto della Chiesa Cattolica secondo il codice di Diritto Canonico.
Ridder, Storia della Chiesa.
Royo, Teologia della Perfezione cristiana.
La collana «Mu-Sa» comprende le migliori opere in tutti i rami della cultura cristiana.
Sono usciti:
Enciclopedia Apologetica (II. Edizione).
Andwander, La Religione e le religioni.
Lippert, Il Credo.
Farrel-Healy, Il Vangelo della felicità.
In preparazione:
Adam, Il Cristo della fede.
Dizionario di Teologia Morale.
Enciclopedia Liturgica.
Enciclopedia sociale.
Enciclopedia di spiritualità.
Farrel, Per comprendere la Summa.
Feckes, Dottrina della spiritualità.
Geiselmann, Antropologia teologica.
Lortz, Storia della Chiesa.
Mounier, Il trattato del carattere (II. Edizione).
Ohm, L'amore a Dio nelle religioni non cristiane.
Papàsogli, S. Ignazio di Lojola.
Papàsogli, Santa Teresa d'Avila. (II. Edizione).
Schmaus, Le ultime realtà.
Thurston, I fenomeni del misticismo.
Collana «Cattolica». È già nota per i tanti volumi in essa apparsi. Ora si sta riorganizzando con nuove opere e con una migliore presentazione tipografica.
È uscito:
Reding, La struttura dell'esistenza cristiana (il primo di una serie di quattordici volumi sulla Morale Cristiana, a cura di un gruppo di specialisti tedeschi).
Sono in preparazione:
Brunhes, Ragionevolezza della fede.
Feckes, Il mistero della Chiesa.
Hassevelt, Il mistero della Chiesa.
Journet, Introduzione alla teologia.
Leclercq, Saggio di Morale Cattolica.
Leclercq, La vita in ordine.
Leclercq, Ascesi cristiana.
Leclercq, Vita interiore.
Leclercq, Ritorno a Gesù.
Reding, Fondamento filosofico della morale cristiana.
Schnachenburg, Il messaggio morale del Nuovo Testamento.
Thils, Teologia e realtà sociale.
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La collana Pastorale si è iniziata sotto la direzione del rev. Primo Maestro. Comprende tre sezioni:
a) Magisterium, spiegazione del credo e delle verità dogmatico-morali; b) Ministerium, La Sacramentaria e la Liturgia; c) Regimen, affronta i problemi della pratica pastorale.
Ecco l'elenco dei volumi in preparazione:
a) Magisterium:
Alberione, Appunti di Teologia Pastorale.
Arnold, Il Mistero della Chiesa.
Bergamaschi (mons.) Vangeli morali e Epistole.
Boehm, Commento patristico ai Vangeli.
Brocchieri, Mese di Maggio.
Cafasso, Esercizi Spirituali al clero.
Civardi, Conferenze alle Associazioni Cattoliche.
Garofalo, Commento esegetico ai Vangeli domenicali.
Guéranger, L'anno liturgico (cinque volumi).
Jungmann, Catechetica.
Maganza, Missioni al popolo.
Marrani, Mese di S. Giuseppe.
Melzi, Spiegazioni sociali sui Vangeli.
Roatta (mons.), Sacramenti e orazione.
Spiazzi, Credo.
Zaffonato (mons.), La giustizia cristiana.
Zaffonato (mons), Comandamenti.
b) Ministerium:
Chanson, Per meglio confessare.
Chanson, Per meglio amministrare.
Roguet, La messa.
Walter, Le fonti dei Sacramenti.
c) Regimen:
Demal, Psicologia pastorale pratica.
Dobbelstein, Psichiatria a cura di anime.
Michonneau, Il parroco.
Dobbiamo ancora segnalare, fuori collana, il «Compendio di Teologia Morale» del P. Teodoro da Torre del Greco.
Patristica.
Nella Patristica, occorre anzitutto segnalare la benemerita collana «Il fiore dei Santi Padri e degli scrittori ecclesiastici», curata dalle Figlie di S. Paolo, che comprende 53 titoli e si arricchisce man mano di nuovi volumi.
Accanto a questa collana ne è sorta un'altra di specializzazione e che metterà a disposizione degli interessati i più significativi lavori patristici. È la collana «Verba Seniorum».
Sono usciti:
Aurelio Prudenzio, Gli inni della giornata.
Aurelio Agostino, La Vergine Maria (pagine scelte).
Sono in preparazione:
Ponzio, S. Cipriano.
Possidio, S. Agostino.
Simonetti, Innologia ambrosiana.
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Nella Mariologia.
La collana «Mater Dei».
La collana, che ha già avuto largo successo, raccoglie i migliori studi sulla teologia mariana.
Sono usciti:
Alastruey, La SS.ma Vergine (II. Edizione).
Bertetto, Maria Immacolata.
Capànaga, La Madonna nella storia delle conversioni.
Dillenschneider, Maria Corredentrice.
Philipon, Il vero volto della Madre di Dio.
Roschini, Istruzioni mariane (III. Edizione).
Fuori collana, occorre ricordare il volume del Lippert: «Incanto e meraviglie della Vergine», curato dalla Casa di Alba.
Collana «Stella Maris», curata dalla Casa di Catania.
Usciranno i seguenti lavori: Alfonso (S.) de Liguori, Le glorie di Maria (due voll.).
Barbieri, La Vergine delle confidenze.
Bertola, Leggende Mariane.
Bottini, Il canto dei naviganti (commento all'Ave Maris stella).
De Pasquale, La fanciulla ebrea.
Laurentin, La Madonna e la Messa al servizio della Pace del Cristo.
Lebesconte, Il cuore di Maria secondo S. Giovanni Eudes.
Poupon, A Gesù per Maria.
Collanina azzurra, curata dalla Casa di Catania.
Sono usciti:
Monticone, I misteri del Rosario.
Pasquali, Le tre Ave Maria.
Semeria, Maria ideale di virtù.
Veuillot, Pensieri di S. Bernardetta
Sono in preparazione:
Borzi, Vivere il Rosario.
Della Porta, Mese di Maggio per fanciulli (III. Edizione).
Fornasari, La grande promessa (V. Edizione).
Gualandi, Vita di Maria.
Polloi, Maria nel Vangelo.
Altri lavori mariani sono editi da varie Case nostre, alcuni dei quali molto conosciuti.
Nella Pedagogia e Psicologia
Si sono iniziate a Roma due importanti collane.
Collana «Corpus et anima» che raccoglie i lavori più significativi nel campo della psicologia e pedagogia.
Sono in preparazione:
Burgardsmeier, Educazione religiosa alla luce della psicologia.
De Heredia, Le frodi dello spiritismo.
Lhermitte, Riflessioni sulla psicanalisi.
Missenard, Alla ricerca dell'uomo.
Nuttin, Psicanalisi e personalità (II. Edizioni).
Stocker, L'uomo, il suo vero viso e le sue maschere.
Thurston, Spettri e spiriti.
Verdun, Il pericolo mentale.
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Collana «Psicologica».
Sono usciti:
De Courberive, Ho vinto il trac.
De Courberive, Come superare il complesso d'inferiorità.
Dempsey, Psicologia per tutti.
Guitton, Il lavoro intellettuale.
Guitton, Arte nuova di pensare.
Irala, Il controllo del cervello (III. Edizione).
Natali, Orientamenti pedagogici (II. Edizione).
Sono in preparazione:
L'alcoolismo (in collaborazione).
Barbeau, I volti dell'amore.
Berge, Lo scolaro difficile.
Bohr, Il settimo senso.
Courtois, L'arte di educare i fanciulli d'oggi (III. Edizione).
Defrance, Che sai tu della donna?
Delpierre, La gelosia.
Gayral, La psichiatria contemporanea.
Jerome, Lo scrupolo.
Lacroix, I sentimenti e la vita morale.
Montier, La psicologia dei ragazzi spiegata alle ragazze. Nabais, La vocazione alla luce della psicologia.
Revers, Psicologia della noia.
Rossi, Psicologia del giovane.
Gli stupefacenti (in collaborazione).
Tourville, Si deve smettere di fumare.
Verine, I dieci comandamenti ai genitori.
Collana Filosofica
In preparazione:
Lippert, Dal finito all'infinito.
Collana «Dimensioni dello spirito»
Sono in preparazione:
Chesterton, La Chiesa viva.
Chesterton, L'uomo comune.
Claudel, Tre figure sante.
Haecker, Che cosa è l'uomo.
Kierkegaard, Estetica del matrimonio.
Iribarrez, I grandi di fronte alla morte.
Lippert, L'uomo a Dio.
Newman, Antologia.
Newman, Saggio sullo sviluppo della dottrina.
Pascal, Pensieri.
Van der Meer, Uomini e Dio.
Nella Storia
Collana «Tempi e figure».
Accoglie lavori di grande interesse storico e biografico:
Sono usciti:
Dvornik, Lo scisma di Fozio.
Makiewicz, Le fosse di Katyn
Wichterich, Napoleone fu il suo destino.
In preparazione:
Belloc, Elisabetta.
Colinon, La Chiesa di fronte alla Massoneria.
Monsterleet, L'impero di Mao-Tse-Tung.
Pernoud, Vita e morte di Giovanna d'Arco.
Prescott, Maria Tudor.
Richter, Martin Lutero e Ignazio di Lojola.
Altre opere significative nel campo storico:
Brunello, La Chiesa del silenzio.
Galli-Grandi, Storia della Chiesa (III Edizione).
Tower, Ciò che le biografie di Napoleone non dicono (dalla collana «La quercia»).
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Nell'Ascetica
Dobbiamo anzitutto ricordare la Collana «Voci dall'alto» della Casa di Balsamo.
Sono usciti:
Bernadot, Maria della mia vita (III Edizione).
Charles, La preghiera di ogni cosa.
De Coussade, L'abbandono alla divina Provvidenza.
De Jaegher, Dio è la mia gioia.
De Jaegher, Fiducia.
Francisco, Spiritualità del nostro tempo.
Genovesi, Ecce Homo!
Ginelli, La tua via.
Knox, Ricchezze dell'Antico Testamento.
Knox, La mia Messa.
Knox, Il credo.
Perreyve, Gli Ordini sacri.
Redlich, Questo è il tuo giorno.
Rhaudenses, Scintille ambrosiane.
In preparazione:
De Lubac, Meditazioni sulla Chiesa.
Esch, Nuova conformazione vitale in Cristo.
Fedele, Pregare.
Knox, Stimoli.
La Madre Maria di Gesù.
Marc, L'élite.
Marc, L'ascensione della vostra anima.
Per meglio servire Dio.
Rondet, Unità in Cristo.br>Salet, Ricchezze del Dogma cristiano.
Suora della Provvidenza, La fede nell'amor di Dio.
Un aiuto nel dolore.
Altra collana che accoglie opere molto apprezzate è quella che si curava nella casa di Alba sotto il titolo «Nuova collana di spiritualità». I lavori che maggiormente incontrarono favore presso il pubblico furono quelli del Belorgey, Leclercq, Philipon e Spiazzi.
È anche doveroso segnalare la vecchia e ormai sospesa collana «La scala», la quale, pur senza pretese, ha avuto alcuni volumi che hanno conosciuto un largo successo, come quelli del Chiavarino. I migliori suoi numeri, che ancora sono ricercati, entreranno a decorare altre nuove collane.
Una nuova Collana Ascetica sarà curata dalla Casa di Pescara. Di essa è uscita l'opera «Nessuno è venuto dall'al-di-là?» di Pasquali, un volume che, per presentazione tipografica uguaglia quelli delle nostre maggiori case.
È in corso di stampa:
Alberione, È necessario pregare.
Altri volumi di interesse ascetico che vanno notati sono:
Alberione, Sacerdote, ecco la tua meditazione.
Bifaro, Itinerario del Paradiso (guida di vita ascetica e mistica).
Quidam de Conl. Rhaud., I pilastri della vita sacerdotale (II Edizione).
L'anima religiosa nella vita moderna; oltre alle classiche opere del Chautard, del Kempis, di S. Alfonso, di S. Francesco di Sales, del Pollien, ecc.
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Nella Formazione
Ci sono due importanti opere curate dalla Casa di Balsamo.
Collana «Amore cristiano».
Lavori già usciti:
Bernage, Due mamme.
Mazzel, Amore di sposa.
Mazzel, In attesa delle nozze.
Mazzel, Mamma e figlia.
In preparazione:
Caileux, Il matrimonio vissuto.
Cappaert, Amore e vocazione.
Descouches, Vivere a lungo senza invecchiare.
Marduel, Amore che non muore.
Marduel, Educazione domestica agricola.
Mazzel, Amore di madre.
Monelli, Ragazza pensaci, la vita è così.
Marduel, Nozioni pratiche di alimentazione.
Novello, La santa Verginità nel laicato.
Pomaret-Cingria, L'avventura è nella vostra cucina.
La Collana «Famiglia» accoglie i lavori del Dufoyer, lavori che in Belgio hanno avuto un immenso successo.
Fuori collana, è uscito recentemente, dalla casa di Modena: «Sposatevi bene», opera postuma del Chiavarino.
Atti e Discorsi di Pio XII
Questa collana raccoglie i discorsi e gli atti del regnante Pontefice. È al quindicesimo volume.
Anche la collana «Il Pastore che ci guida» raccoglie le encicliche, le costituzioni e i discorsi di maggiore attualità dei Papi, da Leone XIII al regnante Pio XII.
Nell'Agiografia e Biografia
I nostri lavori vanno ora raggruppandosi in belle collane che saranno curate in speciale modo dalle Case di Bari e di Modena.
Collana «Le amanti di Dio».
Sono in preparazione:
Angela da Foligno.
Caterina da Genova.
Emmerich.
Collana «Fiori di cielo».
Sono usciti:
Borgatello, Gustavo Maria Bruni.
Carini, Tarcisio Cavara.
Carolfi, Elisa Volpi.
Galmiche, Alberto Patin.
M. Ma, Nelli Organ.
Marcellino, Anfrosina Berardi.
Peirone, Un fiore delle Prealpi (Ezio Marengo).
In preparazione:
Alberione, Maggiorino Vigolungo.
Cecilia, Vittorio Tannuzzini.
Fasciano, La serva di Dio Anna di Guigné.
Baroni, La beata Lambertini.
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Collana «Gens sancta».
Sono usciti:
Bardi, S. Margherita Alacoque.
Beaufays, S. Rosa da Viterbo.
Blazy, Santa Bernardetta.
Gesualda, Santa Teresina.
Gualandi, Santa Maria Goretti (XI Edizione).
Martin de Bernardo, La Goretti spagnola.
Sono in preparazione:
Anichini, Giuseppe Toniolo.
Contini, L'aquila di Dio (S. Giov. Evangelista).
Fahsel, Teresa Neumann.
Felici, Volo di un angelo (Rachelina Ambrosini).
Gesualda, Santa Gemma Galgani.
Grossi, La Madre Cabrini.
Lanquetin, Santità rurale (I santi rurali).
Palazzini, Storia e leggenda di San Rocco.
Pilla, il Serafino dell'Abruzzo (S. Gabriele dell'Addolorata).
Rulla, Santa Rosa da Lima.
Schillinger, Il santo della bomba atomica.
Collana «Papà e mamme di Santi».
Sono in preparazione:
Gualandi, La mamma della Goretti.
Lamera, La mamma di D. Bosco.
Pizzighello, La mamma di Santa Teresina.
Wust, Il papà di Santa Teresina.
Bisogna pure ricordare le collane di Santi uscite ad Alba e a Roma, che hanno già avuto grande frutto. Tra i migliori numeri ricordiamo:
Occelli, Il Papa che morì povero (III Edizione).
Papàsogli, Santa Teresa d'Avila, e Santa Teresa del Bambino Gesù.
Nella Narrativa
Alle vecchie e ottime collane «TEL», «Nuova Tel», «Biancospino» «Fiordaliso» e «La spiga» si sono ora sostituite nuove e importanti collane.
La Casa di Alba cura la collana «I romanzi della Famiglia» che comprenderà i lavori pubblicati sul settimanale «La Famiglia Cristiana».
La Casa di Balsamo sta curando la collana «Incontri di cuori», che ha già oltre una decina di titoli, alcuni dei quali già ristampati. È per signorine tra i diciotto e i ventidue anni.
La casa di Torino pubblica la «250 SAS» che ha già oltre quarantacinque titoli, tutti scelti tra le opere classiche. Inoltre, la collana «Universa», comprendente grandi romanzi per persone già formate e di una certa cultura; sono tutti lavori dei migliori romanzieri cattolici moderni.
La Casa di Vicenza cura la collana «I romanzi del focolare», comprende i migliori romanzi di cultura generale, adatti a tutti gli ambienti. Ha già superato i trenta titoli, alcuni dei quali già più volte ristampati. Inoltre, la stessa Casa cura la collana «Iuventus», per i giovani tra i quattordici e i diciotto anni. Ha già oltre dieci titoli, tutti tra i migliori autori stranieri.
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Narrativa per Bambini
Questa attività è esplicata soprattutto dalla Casa di Torino, con le sue belle collane:
Aquilone.
Avventure per ragazzi.
Cavalieri e ancelle del gran re.
Classici verdi.
Classici superverdi.
Classici tascabili.
Collana d'oro.
Cuccioli.
Enciclopedia del fanciullo.
Fanciullezza.
Miti - Fiabe - Leggende.
Storie piccine.
Strenne.

La casa di Balsamo ha curato due collane:
Cuori generosi (dieci titoli).
Viaggi e Paesi (sei titoli).
In preparazione:
Collana storica per ragazzi.
La Casa di Modena cura la collana:
La formichina d'oro.
La Casa di Vicenza cura due collane:
Il melograno (quindici titoli).
Il sentiero fiorito (dieci titoli).
La Casa di Roma cura una collana:
I romanzi del prete, destinata a lumeggiare la figura interiore ed esteriore del sacerdote. Sono usciti tre titoli e molti sono in programmazione.
Testi Scolastici
Per le scuole elementari
Sono usciti dalla Casa di Alba:
Ermini, Fiori e fiori (I Classe).
Ermini, Fiori e fiori (II Classe).
Ermini, Fiori e fiori (III Classe).
Calcagno, Fiori e fiori (sussidiario per la III Classe).
Calcagno, Fiori e fiori (sussidiario completo per la IV Classe).
Pera-Enrichens, La nostra terra (testo di lettura per la IV Cl.).
Sono allo studio testi scolastici per le Scuole Medie e Superiori.
Finora è uscito:
Manzoni: Gli Inni sacri (a cura di Gerolamo Contini).
È in preparazione:
La Divina Commedia. Commento di Tommaso Dragone

Sac. G. ALBERIONE


INTENZIONI DI PREGHIERE

1) Per la casa di Londra.
2) Commissione pontificia «radio, cinema, televisione»
3) Per la prima domenica del mese a Gesù Maestro.

ANNIVERSARI DEI FRATELLI DEFUNTI

26-4-1931 Ch. Bernardi Vittorio M. Stefano.
16-4-1934 Fr. Rossi Giuseppe M. Ignazio.
21-4-1935 Ch. Vanzo Giuseppe M. Saverio.
11-4-1941 Ch. Petrucci Ortensio M. Urbano.
26-4-1941 D. Santacaterina Francesco M. Luigi.
12-4-1942 Ch. Banfo Sergio M. Severino.
23-4-1954 Ch. Nov. Chalakal Ouseph (India).
27-4-1954 Fr. Fabio Salvatore M. Francesco.
27-4-1954 D. Demarie Vittorio M. Pancrazio.

INDULGENZA PLENARIA

19 Marzo: S. Giuseppe.
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