Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

Anno XXVII

S. PAOLO
NOVEMBRE - II - 1952
ROMA - Casa Generalizia

AVE MARIA, LIBER INCOMPREHENSUS, QUAE VERBUM ET FILIUM PATRIS MUNDO LEGENDUM EXHIBUISTI (S. EPIPHANIUS EP.)

FESTA DEL DIVINO MAESTRO
Giornata del Vangelo - Guida teorico-pratica

Ha già ottenuto l'adesione di molte diocesi e di moltissime parrocchie la Festa del Divin Maestro o Giornata del Vangelo o della Buona Stampa. Sono espressioni diverse, ma indicano la medesima cosa.
Essa è la giornata della dottrina di Gesù Cristo, Divin Maestro: «Voi mi chiamate Maestro e dite bene, perché lo sono (Jo 13,13); e per essa si onora il Verbo del Padre, la Sapienza eterna, il Figlio diletto che gli uomini devono ascoltare.
Vi è una lotta tra la verità che è Gesù Cristo e la menzogna che è il demonio. Il mondo è distinto in due scuole: la scuola di Cristo e la scuola del demonio; e Cristo manda i suoi apostoli, ma il diavolo ha numerosi emissari.
Ora con la «Festa del Divin Maestro» si intende fare una solenne accolta attorno al Maestro Divino, e una decisiva protesta di ascoltarlo; perché Egli, Egli solo ha parole di vita: «Tu solo hai parole di vita eterna» (Jo. 6,69).
Gli insegnamenti di Gesù Maestro possono venire divulgati con la parola e con la stampa. Entrambe sono mezzi potenti ed efficaci; ma entrambe dalla malizia degli uomini furono traviate e rivolte contro Dio, loro Autore.
È necessario che l'apostolato-stampa, come l'apostolato-parola, sia riportato attorno all'altare e al tabernacolo; sia riallacciato alla Messa e alla Comunione. Nella Messa il Sacerdote legge e bacia il vangelo, poi fa la Comunione, e la Chiesa vuole che nella Messa si preghi e si distribuisca la Comunione. Torniamo alle fonti! solo così si ha il culto completo, il cristiano perfetto, l'uomo nutrito nella mente, nella volontà e nel cuore! Solo così si può in realtà amare il Signore con tutto il cuore, con tutte le forze e con tutta la mente.
Quanto è dunque utile la Festa del Divin Maestro, che intende far conoscere Gesù Verità!
Detta festa consiste in uno o più giorni di preghiera, di studio e di diffusione del S. Vangelo, affine di onorare Gesù Cristo, il Maestro Divino. Si vuole per essa far entrare il Vangelo in ogni famiglia, affinché sia letto e vissuto.
Praticamente viene svolta secondo il programma fissato dalle Autorità Ecclesiastiche locali.
~
Per chi, tuttavia, desidera una guida dettagliata per l'organizzazione pratica, suggeriamo la seguente:
Preparazione.
a) Remota: che dovrà essere orale, stampata, spirituale e organizzativa.
Orale: si avverta ripetutamente il popolo alcune settimane prima.
Stampata: si diffondano libri, opuscoli, manifesti e foglietti adatti allo scopo.
Spirituale: si faccia un invito particolare alla preghiera per la buona riuscita della festa; si chieda la collaborazione delle anime pie, degli ammalati, dei sofferenti, dei piccoli; si suggerisca la frequenza ai Ss. Sacramenti.
Organizzativa: si può istituire un comitato alle dipendenze dell'Autorità Ecclesiastica, che lavori per la buona riuscita della festa. In particolare, detto comitato dovrà proporsi di far entrare il Vangelo in ogni famiglia; di accogliere e distruggere, in omaggio alla verità, libri, periodici, giornali e qualsiasi stampato cattivo. Nei piccoli centri questo lo potrà fare il Parroco stesso.
b) Prossima: consiste in un triduo di predicazione, che potrà svolgersi nel seguente modo:
nella mattinata: esposizione solenne del SS. Sacramento e del Vangelo (sull'altare in cornu Evangelii); meditazione sulle verità eterne;
nel pomeriggio: istruzione e benedizione del SS. Sacramento. L'adorazione sia continua e si succedano uomini, donne, giovani, fanciulli.
Gli argomenti della meditazione possono essere: l'Eucaristia, viatico all'eternità; il Giudizio; l'Eternità; oppure: l'uomo creato per il cielo, ne ha smarrito la strada: Gesù Cristo si fece per gli uomini Verità - Via - Vita, indicando nuovamente la via del cielo, insegnando come percorrerla e meritando la grazia che rende capaci di raggiungere la gloria eterna; alla fine del mondo Gesù Cristo tornerà per giudicare i buoni e i cattivi e introdurrà i buoni nella gloria eterna e precipiterà i cattivi nel fuoco eterno.
Nelle istruzioni della sera si potranno invece svolgere i seguenti argomenti: il dovere di ogni cristiano di ascoltare la dottrina di Gesù Cristo, di seguirne gli esempi e di vivere della di Lui vita.
Invece dei suddetti, si potrebbero trattare gli argomenti seguenti:
1. Gesù Cristo è l'unico Maestro; Maestro per natura, per volontà del Padre e perché nella sua vita terrena si mostrò veramente tale. La Chiesa perpetua nel tempo ed estende nello spazio l'insegnamento di Gesù Cristo. Essa però è intralciata dall'«inimicus homo», che semina zizzania per mezzo di stampe, discorsi, scuole e tendenze contrarie al Vangelo. Gli effetti dell'insegnamento di Gesù Cristo e della Chiesa si verificano nel mondo (conversioni e civiltà), nelle anime (salvezza e santità), nell'eternità (Paradiso per chi ascolta, Inferno per chi non ascolta).
~
2. I due stendardi. Gli uomini, rispetto all'insegnamento di Gesù Cristo, sono divisi in due grandi schiere: i discepoli di Gesù Cristo e i discepoli di satana. Noi, quale stendardo seguiamo? Esame pratico sopra l'amore alla dottrina di Gesù Cristo, il sentire con la Chiesa, l'istruzione religiosa, le buone letture. Necessità di aborrire la scuola di satana per aderire fortemente a quella di Gesù Cristo: «Non si possono contemporaneamente seguire due padroni».
3. Come schierarsi alla scuola di Gesù Cristo. Declina a malo: come conoscere gli emissari di satana, come riparare, per chi li ha seguiti, e come fuggirli per l'avvenire. Fac bonum: conoscere, amare, vivere il Vangelo. Scegliere propositi e mezzi di perseveranza: vigilanza, preghiera (Messa, Confessione, Comunione).
La parola sacra poi non sia riservata a qualche categoria particolare di persone, ma a tutto il popolo. Si potranno tuttavia fare adunanze speciali per membri dell'Azione Cattolica, pie Associazioni o per categorie particolari di persone: uomini, donne, giovani, fanciulli. Anzi per questi ultimi si dovrà avere cura tutta particolare.
Alla parola del Sacerdote si può unire quella di laici debitamente preparati, che prendano non il tono di maestri, ma quello di veri discepoli dell'unico Maestro, Gesù Cristo.
Nelle ore di adorazione si preghi per il riconoscimento del magistero di G.C. e del suo Vicario, il Papa, si preghi per l'apostolato della parola e per l'apostolato della stampa.
Le funzioni siano rese suggestive; la chiesa e l'altare siano parati a festa e, soprattutto, i fedeli abbiano comodità di accostarsi ai Ss. Sacramenti della Confessione e Comunione.

2) Giornata.
Disposti gli animi col triduo, riuscirà facile organizzare la festa.
a) Mattinata: Messa con fervorino che preceda la Comunione generale; Messa solenne con discorso d'occasione; esposizione del SS. Sacramento e del Vangelo.
b) Pomeriggio: Ora di adorazione solenne, che si concluderà con la sincera risoluzione di entrare nella scuola di Cristo; di unirsi ai suoi discepoli più diligenti; di stringersi strettamente al Maestro divino mediante la venerazione, la lettura e la diffusione del Vangelo, la frequenza alla S. Messa e alla Comunione.
Si potrà chiudere la giornata con la benedizione di tante copie del Vangelo quante sono le famiglie della Parrocchia; con la distribuzione delle stesse ai capi-famiglia; col bacio del Vangelo tenuto esposto nel triduo e nella festa; con la proposta solenne
- di voler riconoscere, amare, seguire G.C. e la Chiesa, custode della sua dottrina;
- di rigettare ogni insegnamento contrario al Vangelo;
- di leggere il Vangelo e custodirlo in posto di onore;
- di intervenire all'istruzione religiosa parrocchiale;
- di curare l'istruzione religiosa dei figli e dei famigliari;
- di propagare in tutti i modi la stampa cattolica;
- di astenersi dalle rappresentazioni cinematografiche immorali.
Si terminerà il tutto con la benedizione del SS.mo Sacramento.
Oltre quanto sopra, potranno aver luogo anche le seguenti iniziative:
a) distribuzione del Vangelo alle famiglie che non l'avessero ricevuto in chiesa;
b) iscrizione dei partecipanti alla «Lega della lettura quotidiana del S. Vangelo»;
c) formazione del Gruppo o Sezione Cooperatori dell'apostolato della stampa, ossia di un gruppo organizzato di laici che s'impegnano di cooperare col proprio Parroco nella diffusione della buona stampa;
d) raccolta di offerte per il dono del Vangelo ai poveri e per aiutare con esse l'apostolato della stampa.

Sac. G. Alberione

~
Giornate del Divin Maestro per la propaganda del Vangelo
Riportiamo dall'"Osservatore Romano": 14-8-52

Silenziosamente, senza le apparenze di una vera e propria organizzazione ufficiale, sono andate moltiplicandosi in Italia, in questi ultimi anni, le così dette Giornate del Vangelo, con risultato esterno quasi sempre ottimo e quindi con la prospettiva di un sicuro incremento cristiano a più o meno lunga scadenza, là dove sono state celebrate. La medesima attività va ormai impostandosi anche in diverse altre nazioni cattoliche, coll'identico successo.
Si tratta di una intensificata diffusione del Vangelo, richiesta dalle odierne esigenze del popolo cristiano e vivamente raccomandata dagli ultimi Sommi Pontefici. In particolare Sua Santità Pio XII, nella Enciclica «Divino afflante Spiritu», raccomandava ai Vescovi di «incoraggiare tutte quelle imprese di uomini apostolici che portano ad eccitare e fomentare la conoscenza e l'amore dei sacri libri tra i cattolici», e li invitava a dare «il loro favore e il loro appoggio alle Pie Società che hanno per fine di propagare tra i fedeli le stampe dei libri sacri, specialmente dei santi Vangeli, e di adoperarsi con sommo impegno perché nelle famiglie cristiane se ne faccia ogni giorno regolarmente la lettura con pietà e divozione». Più recentemente, in una lettera al Card. Tedeschini (7 giugno 1950), il Sommo Pontefice esortava a cercare gli opportuni mezzi perché il Vangelo, «codice della celeste dottrina, entri nelle case, sia nelle mani di numerosissime persone e oltre che assiduamente meditato, sia anche strenuamente attuato».

RISULTATI INCORAGGIANTI

Tralasciando qui le mirabili iniziative di coloro che hanno atteso ad una promettentissirna diffusione del libro sacro nei luoghi di missione (per es.: nel 1949, 100 mila copie di Vangelo in lingua giapponese ha stampato la Pia Società S. Paolo di Tokio, e le ha diffuse in tempo assai breve) e le rinnovate edizione artistiche o popolari del Vangelo che vengono curate in continuità da molte editrici cattoliche (nella tipografia S. Paolo di Via Grottaperfetta tre macchine stampano ininterrottamente il Vangelo), è interessante raccogliere in un primo quadro approssimativo le modalità e i risultati delle Giornate del Vangelo, che hanno già risposto, in moltissimi centri dell'Italia e dell'estero, alle pressanti raccomandazioni dei Sommi Pontefici.
Troviamo al riguardo una eccellente documentazione in un voluminoso dossier messoci sott'occhio dalle Figlie di S. Paolo. I dati tutt'altro che completi, sono interessantissimi.
~
Feste del Vangelo sono state celebrate in numerosissime Diocesi: non vi è forse Diocesi in tutta Italia, nella quale almeno in qualche Parrocchia non sia stata solennemente celebrata la giornata del Vangelo, mentre in diverse Diocesi l'iniziativa ha già raggiunto il suo sviluppo completo. Dai vari centri librari che hanno in Italia, le Figlie di S. Paolo si sono messe ovunque a disposizione dei Vescovi e dei: Parroci, perché il Vangelo possa entrare in tutte le famiglie. E bisogna riconoscere che l'impostazione è stata buona ed il lavoro fortissimo: nel solo anno 1951 le suddette Suore sono intervenute, in Italia, a 390 giornate del Vangelo, bussando alla porta di ogni famiglia delle 390 parrocchie o paesi in cui era stata organizzata la diffusione. La cifra è significativa: messa accanto ad un lavoro del genere compiuto già in misura crescente nel ventennio trascorso e con ritmo sempre più intenso nei primi mesi di quest'anno, ci offre un'idea della generosa attuazione, che si va compiendo in Italia, delle direttive pontificie.
Bisogna inoltre ricordare che questa meravigliosa attività, se si svolge ordinariamente in concordanza colla organizzazione diocesana o parrocchiale, assume talora fisionomia nuova, tipicamente moderna, quando entra nelle organizzazioni del lavoro: giornate del Vangelo sono state celebrate, ad esempio, a Napoli nelle fabbriche di cuoio «Musolini-De Simone-Cirio», nella fabbrica tessile Palombo, nella manifattura tabacchi ecc.; a Ferrara, nella Pasqua di quest'anno, d'intesa con vari Direttori di fabbrica, migliaia di operai hanno potuto ricevere il Vangelo come ricordo pasquale; sono state organizzate giornate anche per i soldati, come nella caserma «21 aprile» di Roma, e nelle caserme «Mameli» è «Allievi Carcerieri» di Napoli.
Il risultato è stato ovunque consono al mirabile impegno, al duro lavoro compiuto. Si notano dati magnifici: non ne citiamo che alcuni. Nell'archidiocesi di Salerno sono state diffuse 60.000 copie di Vangelo; 10 mila nella Diocesi di Rossano Calabro; oltre 2000 nella sola città di Catanzaro. In molte Parrocchie è certamente entrato il Vangelo in ogni famiglia, talora anzi in misura sovrabbondante. Leggiamo ad esempio questi dati semplici ma esemplari: Castel S. Felice (Terni): 40 famiglie, 52 copie di Vangelo; Rosaro (Terni): 40 famiglie, 40 Vangeli e una Bibbia; Sapri (Salerno): 1100 copie; Parrocchia S. Giuseppe (Torino): 750 Vangeli e 35 Bibbie; Parrocchia Regina Pacis (Roma): circa 3500 copie di Vangeli. Abbiamo citato casualmente, notando tuttavia che in novantotto casi su cento la testimonianza dei Vescovi o dei Parroci è per un risultato «oltre ogni previsione». Sono tutte testimonianze che ci parlano di una penetrazione veramente capillare del libro sacro, nei luoghi ove sono state diligentemente organizzate le Giornate del Vangelo.
~
INIZIATIVE GENIALI

Venendo alla modalità di queste giornate, rie troviamo tipi vari ed interessanti. Non vincolati da una organizzazione tradizionale, i Vescovi ed f Parroci hanno avuto modo dì esprimersi in trovate geniali e benefiche per le loro popolazioni, coi risultati di cui abbiamo dato qualche cenno. E' stato: ovunque proposto uno schema fondamentale, elaborato a suo tempo dal Sac. G. Alberione, fondatore delle Congregazioni di S. Paolo per l'apostolato coi mezzi moderni; tale schema prevede un triduo di predicazione domenicale, in cui, in una solenne ora di adorazione a Gesù Maestro, il libro sacro verrà benedétto ed intronizzato dinanzi all'altare, donde lo riceveranno i fedéli direttamente dalle mani dei loro Pastori: questo schema generale ha servito di base per le opportune variazioni locali.
Diamo, anche a questo riguardo, qualche esempio tipico. A Salerno, nel 1942, è stata mobilitata tutta l'Archidiocesi per una celebrazione plenaria di questa giornata: dopo mesi di assidua e meticolosa preparazione effettuata in tutte le Parrocchie dell'Archidiocesi, alle ore 10, venne celebrata la Messa cantata, cui fece seguito la distribuzione dei Vangeli, mentre le campane di tutte le Parrocchie suonavano a distesa: una organizzazione in grande stile, come si vede, che dette origine al magnifico risultato di cui abbiamo fatto cenno. In varie Parrocchie di Diocesi diverse, il Vescovo stesso si è riservata la distribuzione dei testi sacri ai fedeli. Spesso la giornata del Vangelo è stata tenuta come solenne chiusura del Mese di Maggio (per esempio ad Andretta, Avellino e nella Parrocchia di S. Giuseppe, Torino), o incorporata nella grave celebrazione quaresimale (Rivoli, Torino), o tenuta come conclusione delle Missioni, come leggiamo in questa testimonianza di un Padre della Missione da Sassari: «Ci è ormai divenuto familiare concludere le nostre Missioni al popolo con la «Giornata del Vangelo»: la suggestiva giornata viene preparata dalle Figlie di S. Paolo, che in materia sono ormai specializzate». In varie località s'è in qualche modo rinnovato l'antico mirabile episodio di Efeso, per cui, prima di introdurre nelle case il libro sacro, i fedeli procedettero alla consegna di tutta la stampa cattiva che poteva aver trovato accoglienza nelle loro famiglie.
Quanto al modo della celebrazione diremmo così, liturgica, citiamo brani relativi a qualcuna delle giornate più recenti. A Pian di Mommio (Lucca) la festa del Vangelo ha seguito questo rito: «Dopo il Rosario partiva dalla sacrestia un corteo di chierichetti con ceri accesi, preceduti dal turiferario e seguiti da un bambino che recava il libro del Vangelo. Quindi veniva il Parroco in funzione di Diacono, con camice, stola e dalmatica, accompagnato dal Padre Predicatore. Su un apposito leggio, collocato davanti all'altare tra lumi e fiori, veniva posto il libro dei Vangeli e incensato dal Sacerdote. Quindi il Parroco cantava un brano del Vangelo intonato al tema che avrebbe poi svolto il Predicatore. Baciato il libro, il Sacerdote lo incensava una seconda volta e invitava il popolo a recitare il Credo come atto di fede nella parola di Gesù. Il Predicatore trattò, nelle tre sere, questi diversi temi: Il Vangelo e l'uomo - Il Vangelo e la famiglia - Il Vangelo e la società. La domenica mattina, a chiusura di tutto, i parrocchiani si sono accostati numerosi alla Santa Comunione. Nel pomeriggio la bella e solenne cerimonia della consegna. Tutti i Vangeli erano disposti su di un grande tavolo davanti all'altare maggiore. Il Parroco procedeva alla benedizione dei Santi Vangeli intonando il Veni Creator e quindi aspergendo le copie dei testi sacri. Dopo averli così benedetti, li turificava con l'incenso e li distribuiva ai capifamiglia, che erano presenti nella grandissima maggioranza».
~
SUGGESTIVA CELEBRAZIONE IN FRANCIA

Una celebrazione tutta originale è stata quella recente di Sury le Comtal (Lione). Dopo la distribuzione dei Vangeli, vi fu un nuovo grande raduno del popolo recante il testo del Vangelo, giacché era stata preannunciata una solenne conclusione. "Ad un tratto comincia a sfilare una processione simbolica: una ventina di bambine (l'umanità), i chierichetti (gli apostoli), quattro personaggi vestiti all'orientale (gli evangelisti), infine il Cristo (giovane dignitoso e grave): ognuno dei personaggi tiene in mano una
fiaccola spenta: solo il Cristo, vera luce che splende nelle tenebre, ha la sua accesa... Quindi il canto del Lumen Christi: gli evangelisti accendono la loro face dal Cristo stesso, gli apostoli dagli evangelisti, l'umanità dagli apostoli: sicché il locale diviene immediatamente tutto uno scintillio di luci. Allora prende la parola il Cristo, dicendo: «Io sono la via, la verità e la vita: chi viene appresso a me non cammina nel-le tenebre, ecc.». Indi il Sacerdote che dirige la scena interroga ad uno ad uno gli evangelisti, invitandoli a dire qualche cosa di ciò che hanno scritto su Gesù Cristo: e i singoli evangelisti rispondono con qualcuna delle sentenze più incisive e profonde delle sacre pagine. La cerimonia si chiude poi con la solenne promessa di tutta la popolazione di essere fedele per sempre a Cristo e alla sua dottrina».
Iniziative belle e toccanti, che i pastori di a-nime sanno scegliere e adattare secondo la necessità e la preparazione dei loro fedeli.
E' stato insomma compiuto in questi ultimi anni un lavoro immenso attorno al Vangelo: un'opera apostolica minuta, diligente, silenziosa, in cui si trovano a fianco, in una bella fusione di zelo e di intenti, i Vescovi, i Parroci, i Missionari, l'Azione Cattolica, i Padri e le Suore di S. Paolo, le vere portatrici, queste ultime, della Parola, in ogni casa cristiana o non cristiana. E' un'opera che, come dicevamo, non ha avuto e-manazione da qualche particolare organizzazione esterna, ma che è nata dalla stessa vitalità intima e indeficiente della Chiesa, nel cui seno i Vescovi ed i Sacerdoti sanno riconoscere e andare incontro alle moderne esigenze dei loro fedeli, rendendole loro preoccupazione ordinaria e vitale, e in cui sorgono le Società religiose maschili e femminili, che fiancheggiano con la massima efficacia i Pastori di anime secondo le necessità dei tempi.
Si realizza così anche oggi, soprattutto con questa ormai diffusissima iniziativa delle Giornate del Vangelo, quello che era il massimo desiderio di S. Paolo: «che la parola di Dio si diffonda e venga glorificata».

D. Roatta


1. La sopra descritta guida teorico-pratica serve di indirizzo generale da adattarsi alle singole parrocchie, comunità, caserme, carceri, associazioni, scuole, luoghi e tempi.
2. Il Vangelo in particolare, e la S. Scrittura in generale, devono essere letti secondo lo spirito e l'interpretazione della Chiesa, non secondo il senso privato. Qui sta la differenza tra cattolici e protestanti. Perciò ottima è l'edizione del Vangelo con note catechistiche. A questa edizione diamo generalmente più larga diffusione. In due nazioni si sta traducendo e adattando secondo il testo locale del catechismo.
3. Una singolare e bella novità pastorale ho trovato in una parrocchia del Brasile: tutte le famiglie hanno il Vangelo posto in luogo d'onore; alla sera, in ora conveniente, il Parroco suona la campana, le famiglie in casa si raccolgono ed il capo di casa fa la lettura di un brano di Vangelo, che poi spiega.

P.M.


INTENZIONI DI PREGHIERE

1. Per il Santuario della Regina Apostolorum.
2. Per le riviste «Via, Verità e Vita» e «La vita in Cristo e nella Chiesa».
3. Diligenza ad acquistare indulgenze.
~