Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno X N. 12 – 15 Dicembre 1928 – Conto corrente Postale

UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Opus fac Evangelistae
Tim. IV, 5.

[foto]

Il nuovo Tempio a San Paolo - visto dal cortile dei Giovani

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ALBA - PIA SOCIETA' SAN PAOLO - ALBA
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Le quattro Vetrate S. Paolo

La lettera ai Romani
(I.a VETRATA)

È stata scritta da Corinto, nell'anno 58 dell'era cristiana.
In essa San Paolo presenta come in sunto tutta la sua predicazione.
Questa lettera è un monumento della dottrina, della carità della santità, dello zelo di S Paolo: mentre ricorda quale sia l’ufficio dell'Apostolato stampa, cioè la diffusione della dottrina cristiana Col mezzo dello scrivere e diffondere. Essa è la principale fra le 14 che abbiamo di S. Paolo. Si volle quindi rappresentata nel tempio a S. Paolo con la vetrata più in vista, al fondo della Chiesa.
S. Paolo tiene la lettera fra le mani e da Gesù Cristo riceve quasi l'ultima ispirazione e aggiunge di suo pugno (perchè il restante l'aveva dettato a un certo Terzo) la conclusione: «A Dio che è potente per rendervi costanti nel mio Vangelo e predicazione di Gesù Cristo sia onore e gloria».
Nello sfondo del quadro, da una parte è rappresentata Corinto donde la lettera parte; dall'altra Roma a cui la lettera è destinata.

La Conversione
(II.a VETRATA)

È rappresentata nella vetrata grande a sinistra entrando.
Togliamo dagli Atti: «Intanto Saulo chiese lettere per le sinagoghe di Damasco; affin di menare legati a Gerusalemme quanti avesse trovato in quelle fede, uomini e donne. Durante il viaggio, avvicinandosi egli a Damasco, d'improvviso una luce dal cielo gli folgoreggiò d'intorno. E caduto per terra, sentì una voce che gli disse: «Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?» Ed egli chiese: «Chi sei, o Signore?» E l’altro: «Io sono Gesù che tu perseguiti dura cosa è per te ricalcitrare contro il pungolo». E tremante e spaventato disse: «Signore, che vuoi ch'io faccia?»
E il Signore: «Alzati ed entra in città, e lì ti sarà detto quello che dovrai fare». Saulo s'alzò da terra, però, aperti gli occhi, non vedeva niente. Allora menatolo per mano, lo condussero a Damasco, ove rimase tre giorni senza vista, senza cibo e senza bere».

Il Martirio

(III.a VETRATA)

Rirportiamo da «Vita e Viaggi di S. Paolo» la descrizione del martirio.
«L'ap. S. Paolo, innalzata dall'intimo del cuore al sommo Iddio fervida preghiera per l'anima sua e per la Chiesa, china sopra una colonna il capo, e porge il collo al carnefice. Cade di là con impeto la cervice tronca dal busto, cade di qua languido il corpo venerando del grande predicatore di Cristo.
Dopo il colpo, sgorga dalle aperte vene del reciso capo, misto al sangue, bianchissimo latte, segnale della purezza di vita e dell'amore per Gesù Cristo. E il capo spiccando sulla terra tre salti, in ognuno di questi fa’ scaturire una polla di acqua, la quale sussiste tutt'ora».

La Gloria

(IV.a VETRATA)

Della gloria di S. Paolo ne parla con cuore ardente S. Giovanni Crisostomo:
«Godi, o beato Paolo, cui fu amputato il capo colla spada, le cui virtù non si possono esprimere con parole sufficienti. Quale fu quella spada, strumento del Signore, tenuta in ammirazione in Cielo, in venerazione in terra!
Quale quel luogo fortunato che ha ricevuto il tuo sangue, e quella specie di latte, sgorgato dal tuo collo che andò a spruzzare la tunica di colui che ti aveva percosso? Tu raddolcisti con un miracolo l'anima di quel barbaro carnefice e lo convertisti alla fede.
Quella Spada santa sia per me come corona, e le Chiavi di Pietro come gemme infisse in essa».
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[foto]

Vetrata rappresentante la gloria di San Paolo
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UNIONE COOPERATORI
APOSTOLATO STAMPA

Opus fac Evangelistae (II Tim. IV, 5)


La Strenna dei Cooperatori

La prima Linotype
Si era negli anni 1017-1918, quando ferveva la guerra europea ed era prossima all'epilogo. Difficoltà speciali finanziarie e morali rendevano delicata la posizione della Pia Società S. Paolo. Sembrava utile l'acquisto di una Linotype, ma come si sarebbe pagata? Allora la lira italiana aveva quasi il corso dell'anteguerra. Una Linotype costava 20.000 lire, soltanto.
Una mattina il Direttore trovò nella buca delle lettere una busta contenente venti lire, con un biglietto che diceva: mille persone che diano ciascuna L. 20 è facile trovarle; e la linotype sarà coperta. Desidero di essere la prima e accludo L. 20. E la sottoscrizione fu aperta: ed in brevissimo tempo tutta coperta e la Linotype entrò subito in funzione.

Le vetrate

La stessa cosa deve avvenire delle vetrate della Chiesa. Anzi è ora assai più facile, poiché ora il numero dei Cooperatori di S. Paolo è tanto tanto superiore. E tenuto pur conto che le vetrate costano duecento mila lire; ora i Cooperatori possono coprirle più volte.
Eppure lire ottanta corrispondono presso a poco a lire venti di allora.
Per questo, la Pia Società S. Paolo è persuasa che Iddio saprà suscitare in brevissimo tempo le anime a guadagnarsi tale merito.

I metri di muratura

La muratura della Chiesa è finita nel suo complesso ed in rustico per le parti esterne. Ed i metri, sono circa metà coperti; di quattro mila, ne sono stati coperti duemila circa.
Si è fatto molto, ma molto resta ancora da farsi. Le cifre lo dicono, siamo a metà. In verità il lavoro di assistenza ai muratori ci aveva così assorbiti che non rimaneva il tempo libero ad occuparci quanto conveniva della cosa. I Cooperatori hanno però pensato essi stessi a fare. Perciò ad essi stendiamo ancora la mano in nome e per onore del Divin Maestro; in onore e per amore di S. Paolo; in onore e per amore della Regina degli Apostoli; in onore alle anime purganti; nel desiderio dell'Apostolato-Stampa; nella fiducia delle molte vocazioni; nella speranza della gloria eterna.
Chi contribuisce alla gloria di Dio avrà la vita eterna.
L'elemosina purga i peccati e muove a misericordia il cuore di Dio.
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L’elemosina non impoverisce.
In morte si lascia tutto quello che ritenemmo per noi; ma porteremo con noi tutto quanto venne offerto al Signore in vita.
Chi vuole per sempre suo quanto possiede, lo dia al Signore.
Chi lascia la gloria umana, avrà la gloria eterna.
Facciamoci tesori pel Cielo.

Il Cooperatori
Che cosa è il «Cooperatori»?
È il bollettino mensile della Pia Società S. Paolo: è il mezzo di unione tra la Pia Società S. Paolo ed i suoi Cooperatori nell'Apostolato.
Per mezzo del «Cooperatori» la Pia Società S. Paolo mette sotto gli occhi dei Cooperatori, le vie di bene e di Apostolato in cui essi si possono esercitare: espone le sue iniziative e ne chiede l'appoggio: offre loro i mezzi di esercitare un apostolato santo tra il popolo: dà lo sviluppo delle sue opere: fa pure conoscere i bisogni speciali in cui essa stessa si trova ed in che modo la si può aiutare; sviluppa e diffonde la divozione al «Divin Maestro», alla Regina degli Apostoli, a S. Paolo, suoi celesti protettori.
Per mezzo del «Cooperatori» la Pia Società S. Paolo fa vivere i Cooperatori della vita stessa della Casa dando notizia di quanto di più importante è avvenuto durante il mese antecedente.
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Il «Cooperatori» non ha quota fissa di abbonamento: lo si manda a quanti cooperano allo sviluppo delle iniziative: della Pia Soc. S. Paolo, alle zelatrici ed a quanti inviano una offerta annua di almeno L. 5. Ne consigliamo l'abbonamento vitalizio, il quale, mentre costituisce un aiuto all'opera della buona stampa è anche il mezzo più sicuro per ricevere sempre il bollettino.
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Il «Cooperatori» sta per entrare nell'undicesimo anno di sua vita, è quindi di poco più giovane della Casa stessa. È sorto in veste molto modesta, con sole 4 pagine e poche copie. Qualche tempo dopo usciva con 8 pagine con la tiratura di circa mille copie: quindi ebbe 16 – 24 pagine, sorse allora il bisogno di una copertina ed in pari tempo aumentarono gli abbonati: e da 1000 divennero 5, 6, 10, 15. mila; ora esce con 28 pagine ed ha una tiratura di 30 mila copie. Con questo numero subisce una nuova intrinseca mutazione che meglio corrisponderà alle esigenze dell'Apostolato, dei Cooperatori ed ai bisogni della Casa.
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Il «Cooperatori» non è solo letto in Italia: troppo piccola per lui: egli valica i monti, oltrepassa gli Oceani e va lontano a portare la parola buona e confortatrice a tanti nostri fratelli, i quali con amore rispondono alla sua voce.
Il «Cooperatori» però non vuole arrestarsi qui: deve entrare in ogni paese, deve aumentare i suoi lettori, deve a tutti gridare l'importanza della stampa, tutti invitare all'apostolato: abbisogna però di aiuto da quanti di già lo conoscono: abbisogna che ogni lettore cerchi almeno cinque altri lettori.
Quante persone possono mandarci indirizzi di persona buone, zelanti: lo facciano. Quante persone hanno parenti, amici o conoscenti sparsi fuori d'Italia; ci usino la carità del loro indirizzo.
Quante persone che di già lo leggono, procurino di farlo passare ad altre persone, alla vicina di casa, all'amica, alla conoscente. Vi sono maestre che lo fanno conoscere alle famiglie dei loro scolari; commercianti che lo tengono sul banco in negozio affinché sia veduto, osservato ed invitano ad abbonarsi. Ma poi quante sante industrie! Amiamo il Signore e le anime e poi troveremo i mezzi adatti.
Il Signore ci usi misericordia: voglia benedire questo umile periodico, moltiplicarlo e guadagnare con esso più anime al suo amore.
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Indulgenze del mese

Indulgenza plenaria: 8 dicembre: Immacolata Concezione; 25 dic. S. Natale; 27 dic. S. Giovanni Apostolo Ev.
Una speciale indulgenza plenaria: viene concessa ogni volta che i membri e cooperatori faranno un'ora di adorazione davanti al Santissimo Sacramento e pregheranno secondo i fini della Pia Società.
Indulgenza plenaria in articulo mortis ai membri e cooperatori che confessati e comunicati o almeno contriti diranno devotamente colle labbra e col cuore il santo nome di Gesù ed accetteranno pazientemente la morte dalle mani del Signore in pena dei propri peccati.
Parziale di cento giorni da lucrarsi dai membri e dai cooperatori ogni qual volta diranno col cuore contrito qualche preghiera secondo il fine della Pia Società o presteranno un qualche aiuto: (lavoro, elemosine, offerte).

UNIONE DI PREGHIERE

Per tutte le persone che si raccomandano offriamo al Signore tutto il bene e le azioni che si fanno in Casa, e le raccomandiamo alle preghiere dei Cooperatori.
Il Tempio a S. Paolo, che abbisogna ancora di molte grazie - S. Santità Pio XI. - La libertà della S. Sede e della Chiesa. - L'apostolato della B. Stampa. - L'incremento della Pia Soc. S. Paolo. - I bollettini Parrocchiali. - L'opera delle duemila Messe. - I centri di diffusione di libri e oggetti religiosi. - Le Biblioteche. - La diffusione del Vangelo. - I periodici settimanali. - Gli scrittori cattolici. - La conversione di un figlio - La pace in una famiglia - La conversione di un marito con la tranquillità nella famiglia. - Una povera madre in misere condizioni. - Una completa guarigione. - Due persone per un impiego. -Alcune persone inferme. - Il progresso spirituale di un'anima. - La guarigione d'un male d'occhi. - Un chierico infermo. - Parecchie zelatrici. - Il buon esito d'un viaggio. - Un bambino inguaribile. - Un giovane gravemente ammalato. - Per un'anima bisognosa. - Per una grazia. - Una grazia. - Diverse persone per diverse grazie - Bisogni spirituali e materiali di una famiglia.

Gesù al cuore della Giovane
Diffondete tanto il libro «Gesù al Cuore della giovane». Ha trenta, ottime, brevi, sugose, vive, sodissime meditazioni. Servono alle figlie specialmente dei circoli, delle compagnie religiose, alle maestre, alle donne cattoliche, alle madri di famiglia. È rarissimo trovare un libro così adatto, così efficace, così pio.

BORSE DI STUDIO
«Ss. Giovanni e Paolo Ap.»

Pia persona che da molto tempo ama e segue con profonda simpatia la opera della Casa ha voluto con questa borsa di studio Cooperare all'avvento del regno di Dio mediante la stampa e la diffusione del Vangelo. Sono in essa riuniti due Apostoli: S. Giovanni e S. Paolo, due Apostoli della carità; uno della carità intima e l'altro della carità operativa, affinché continuino ad essere uniti due cuori, che divisero in terra pensieri, fatiche, gioie e dolori.
S. Giovanni, il discepolo che Gesù amava e S. Paolo, l'amante di Gesù Cristo Maestro otterranno sicuro copiose benedizioni su chi tanto li ama, li onora e coopera a diffondere quel S. Vangelo da loro predicato ai popoli e confessato col martirio.

«S. Rita da Cascia»

Sono due Coniugi, molto pii, d'America, che l'hanno incominciata, con l'offerta di L. 2.000. Essi sono anche fra i più zelanti Cooperatori per l'opera delle Duemila SS. Messe. I devoti, che hanno amore a Santa Rita di Cascia daranno volentieri! Dio benedica e premi col Paradiso i generosi Benefattori.
S. Rita da Cascia fu Monaca Agostiniana, nativa di Rocca Porena, in quel di Cascia (Umbria). Mortole il marito ed i figli, entrò, dopo reiterati rifiuti, nel mon. di S. Maria Maddalena di Cascia, ove compì veri prodigi di virtù e d'umiltà e di sofferenze. Nacque nel 1376, morì nel 1447. Raccontansi vari portenti operati per intercessione di lei, prima e dopo morte.
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NELLA PIA SOCIETA’ S. PAOLO
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Ai carissimi Cooperatori, nell’Apostolato Stampa
Il Bambino Gesù apporti pace, gioia santa e celesti grazie.
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Dalle nostre Case

ALBA
Nuova Linotype
È stata montata e funziona egregiamente una nuova macchina compositrice in sostituzione di un'altra vecchia.
Essa è dotata di tutte le ultime perfezioni. Gli addetti ne hanno la massima cura e cercano chi voglia farsi il merito di un'offerta per coprirne la forte spesa.

Il Sig. Giovanni
È un bravo Paolino che ora è fuori di Casa per adempiere il suo dovere verso la patria. Fu per dieci giorni tra di noi e venne unicamente per gli esercizi spirituali. Lo trovammo bene e lo si rivide volentieri: gli fecero molta festa i suoi allievi operai che coltivava con gran cura e pari cuore. Ancora pochi mesi e poi sarà per sempre tra noi. "

La Cartiera
Si sta ancora lavorando attorno alla cartiera e forse si lavorerà qualche altro mese. Il grosso della macchina è montato e si presenta in tutto il suo aspetto maestoso e colossale sebbene non ancora ultimato. Quanto lavoro e quante complicazioni! Occorrono grazie e grazie grandi e preghiere.

Esami
Prima del S. Natale si avranno gli esami finali. Dopo le feste natalizie si inizieranno le nuove scuole. Ai parenti verrà spedita la pagella.

ROMA
Il Governatorato di Roma ha data l'approvazione ai progetti di costruzione ed ai disegni presentati dall'Ing. Badoglio; questi è bravo cooperatore, affezionatissimo all'Istituto, ed insieme minuto studioso di tutto il complesso problema.
Si è fatto lo sterro del cantinato ed insieme si è scavato per le fondazioni della casa con molta cura.
Il tempo piovoso non ha lasciato progredire di molto i lavori.
Dopo la prima vestizione religiosa degli Aspiranti alla Società San Paolo, ora seguirà a breve distanza quella di altri due. L'abito esterno è un nuovo legame che li vincola alla loro vocazione ed insieme un segno esteriore di volervi dedicare le forze e la vita. Tutti preghiamo loro dall’Immacolata Regina degli Apostoli, e dal Bambino Gesù aumenti di grazia ed insieme la perseveranza.
La libreria col progredire dell'autunno ha preso incremento. Tra le opere edite nella tipografia, ricordiamo la vita di Mons. Parsi «un Vescovo secondo il SS. Cuore di Gesù». L'edizione venne fatta a spese della S. Sede. L'Osservatore Romano ne ha fatta una bellissima recensione, mettendo in rilievo la figura pia, dotta, zelante di questo Vescovo.

TORINO
Va aumentando il numero dei Cooperatori. Particolarmente si nota che riesce facile e gradita questa Cooperazione: Ottime Signore prendono a diffondere le edizioni: Vangelo, Apparecchio alla morte, pratica di amar Gesù Cristo, ecc. Che bella opera! Entrano nelle officine, nei laboratori, nei negozi; si portano sulle soffitte, come nelle case signorili, a portare la verità, fatte veicolo del S. Vangelo. Esse ricordano bene l'esempio di quelle pie donne di cui ci parlano frequentemente le lettere di San Paolo. Il loro zelo, la loro cooperazione si è di molto accresciuta col giungere dell'inverno. Si. forma così la loro corona!
Buone Cooperatrici! non stancatevi: seminate, seminate, qualcosa resterà. E resterà sicuro il vostro merito.
Quaranta sono i periodici parrocchiali che si stampano in questa tipografia. Ecco l'elenco:
Arina: Bollettino Parroc. — Beano: Parola Amica — Bogliaco: Voce Amica — Borgo Poncarale: Voce del Parroco — Borgo Satollo: Bollettino Parrocchiale — Nanto: Bollettino Parrocchiale — Pren di Feltre: Pace a questa Famiglia — Primolano: Madonna della Salute — Cavaglio d'Agona: L'Amico — Sabbio Chiese: La Famiglia Parrocchiale — Tremano: Famiglia Parrocchiale — Villanova Camposampiero: Voce di S. Prosdocimo — Albettone: Voce del Parroco — Barbarano V.: Voce dell'Assunta — Corpolò — Famiglia Parrocchiale — Fontanelle: Bollettino Parrocchiale — Forni di Sopra:
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L'Angelo — Guarda Veneta: Vita Parrocchiale — Pralboino: Famiglia Parrocchiale — Albogasio: Madonnina del Faggio — Pavone Mella: Famiglia Parrocchiale — Bizzarone: Voce di S. Teresa — Moccio: Voce dell'Assunta — Gardolo: L'Angelo della Famiglia — Lugo Vicentino: Campanella Parrocchiale — Maiano: Voce di S. Pietro Apostolo — Roana: Sentinella avvanzata — Ronchis: Parola Amica — Sovizzo: Squilla Evangelica — Torbole: L'Amico di Famiglia — Rubiana: La Lourdes — Rueglio: L'Amico di Famiglia — Monteu da Po: Le Torri — Mocchrè: Il Giornalino — Piscina: Avvisatore Parrocchiale — Ribordone: All'ombra del Santuario — S. Sebastiano Po: L'Angelo — Trana: Bollettino Parrocchiale — Volvera: Bollettino Parrocchiale — Lugnacco: Bollettino Parrocchiale.

BARI
La casa si avvia ora con la protezione di San Paolo, dopo le prime solite difficoltà.
Il Cav. Filippo Maria dei nobili Tinti, ne ha un merito specialissimo. Uomo di rara e svariata cultura; scrittore vivace, arguto, profondo; Commissario di P. S. fedelissimo, ora a riposo; gode meritata ed ampia stima; è ancora nel pieno possesso di tutta la sua energica attività, tutta volta al bene.
E queste sue belle qualità egli ha dedicate con entusiasmo e delicatezza alla nostra nuova casa. Di lui la Divina Provvidenza si è servita in ogni passo; e particolarmente ora che la casa è stabilita egli zela la propaganda con brio giovanile. Speciale riconoscenza poi dobbiamo al Rev.mo Can. Penitenziere della Metropolitana che scrisse un'ora di Adorazione pei fanciulli degna di entrare presso tutte le parrocchie. Ne scriveremo più ampiamente. Anche il Parroco del Sacro Cuore dobbiamo ringraziare. Lo zelo suo si riversi sul suo capo cambiato dal Divin Maestro in benedizioni e grazie.

SALERNO
Qui vi è una dimostrazione pratica di quanto possano le «Circoline» quando amano l'Apostolato - Stampa. Prima ancora che fosse inaugurata la nostra nuova Casa S. E. Mons. Arcivescovo ed il Rev. D. Vocca avevano parlato loro della importanza di questo apostolato, animandole a collaborare in tutti i modi. Ed esse hanno accolto con entusiasmo la proposta e si sono messe al lavoro. Abbonamenti, distribuzione, offerte preghiere ecc., tutto fanno. Che buone figliuole vi sono qui. Quanto devono essere state formate! La gioia che provano nel lavoro dimostra uno spirito che non è comune, o almeno si vede in pochi centri.

VERONA
Come a Bari il Cav. Tinti, così a Verona il Cav. Avv. Balzaro, è il grande aiuto della casa, piccola, bambina.
Il Cav. Avv. Balzaro è conosciuto in tutta la Italia, nel mondo intero anzi, per la sua vittoriosa campagna contro la bestemmia. La Pia Società San Paolo ha già lavorato per anni e con buona messe di frutti col Cav. Balzaro. L'Italia Antiblasfema, iniziatasi in Alba, sotto l'abilissima direzione del bravo Avvocato Cav. Balzaro salì in poco tempo a grande fortuna. Era letta, molto letta; la forma spigliata, attraente, tutta improntata ad una sana personalità ed il più efficace zelo la faceva piacere immensamente.
La Pia Società S. Paolo ed il Cav. Balzaro idearono allora il «Calendario Nazionale Antiblasfemo». Esso uscì ogni anno in 200.000 copie. Ed esce anche oggi. A Verona esisteva già una casa chiamata la piccola opera in modo speciale dedicata alla Stampa Buona. Essa ha fatto un gran bene; e siamo lieti di cooperare in Domino per la comune fede e con comuni mezzi pel Santo Vangelo.
Il vagone di libri spedito a Verona è giunto; i libri sono ora pronti per la diffusione; già i RR. Parroci fanno le loro richieste.
Il periodico locale «L'operaio cattolico» ne ha dato un lusinghiero annunzio.

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UNA BUONA PAROLA
Foglietto Parrocc. Settimanale Religioso

Reca integralmente il testo del Vangelo con breve commento, lezioni di Catechismo e racconti di Storia.sacra, fatti e detti edificanti per la pratica dei doveri cristiani, per la correzione della moda e della bestemmia, per lo sviluppo dell'Azione Cattolica, ecc. È particolarmente indicata ai Rev.di Parroci che non hanno Bollettino e che desiderano dare ai fedeli una buona lettura a buon prezzo.
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L'abbonarsi al nostro Bollettino è concorrere a sostenere l'opera della stampa buona; è partecipare a tutto il bene che si fa in Casa con le molteplici opere di apostolato.
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IL BOLLETTINO PARROCCHIALE

È un foglio esclusivamente religioso, morale che il Parroco distribuisce ai suoi fedeli, affinché nella pia lettura essi apprendano e intendano meglio tante verità sentite spiegare in Chiesa ma non da tutti i parrocchiani perchè certi non vanno in Chiesa, altri fuggono quando vedono il Parroco che si volta per predicare, altri dormono, chiacchierano e pochi sono coloro che prestano attenzione.
Orbene, il seme divino che spande il sacerdote, di frequente cade in terreno spinoso, sassose quindi frutto molto scarso.
Il Bollettino ripete a costoro le verità della nostra Santa Religione; quelle 4 pagine contengono curiosi aneddoti, parabole, massime, fatti edificanti in cui è racchiusa una verità, un insegnamento, un dolce rimprovero.
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Il Bollettino è la sveglia della vita religiosa che si svolge nella parrocchia ed in seno alle Associazioni Cattoliche.
Il Bollettino pubblica le nuove culle, i matrimoni, i morti, il movimento della popolazione.
Il Bollettino sostiene, aiuta le iniziative del Parroco e ne suscita altre.
Molti parroci sono riusciti a restaurare o costruire la chiesa, ad erigere l'Asilo l'Ospedale ecc. per mezzo del Bollettino e senza di questo forse non avrebbero iniziata l'opera, o l'avrebbero condotta a termine con più tempo e fra difficoltà più gravi.
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Agli emigranti poi che trovansi in terra lontana per guadagnarsi un tozzo di pane, il Bollettino reca loro notizie del paese natio, di persone che essi conoscono ed amano, ricorda le funzioni religiose che si celebrano in quella chiesa ove furon battezzati... ed il povero emigrante legge, rilegge quel minuscolo ma caro foglietto e lo conserva come un tesoro, perchè gli suscita nella mente tanti dolci ricordi, abbrevia le distanze e gli fa rivivere quei giorni sereni trascorsi nella tranquillità dei suo campi, nella dolce intimità della famiglia.
Oh come lo desiderano i nostri emigranti il Bollettino del loro paese e come lo leggono avidamente; quando tarda ad arrivare, allora scrivono al Parroco, si lagnano e nel mentre gli mandano un'offerta generosa...
Il Bollettino è adunque un grande amico del Parroco, che gli presta preziosi servizi gratuitamente: è un compagno di battaglia che l'aiuta nelle sue fatiche, lo sostiene nella lotta contro il male: è un suo grande conforto perchè si vede raddoppiare il frutto del suo ministero, perchè vede che la sua parola mentre in chiesa è udita da pochi, questa parola fissata sulla carta, vola, vola di casa in casa, in tutte le famiglie, e silenziosamente ma costantemente opera del bene.
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Un parroco pochi giorni fa ci scriveva: «il mio Bollettino è atteso, desiderato letto ed ha già operato del bene straordinario in mezzo ai miei parrocchiani».
E queste consolanti parole le potrebbero ripetere tutti quei Parroci che fanno il Bollettino senza tema di errare o di esagerare.
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La Pia Società S. Paolo di Alba, da parecchi anni pubblica numerosi Bollettini di varie parti d'Italia, questi periodici ora raggiungono la bella cifra di 500!
Ci sono dei Parroci che scrivono tutto loro: ossia hanno quattro pagine proprie; altri 2, altri solo la 4.a pagina; alcuni l'hanno tutto comune.
Stampiamo altri 20 bollettini che nella tiratura sorpassano le 1000 copie!
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«LA DOMENICA»

Non a torto si sente dire che vi è troppa ignoranza in cose di religione: il perchè è chiaro, conosciuto da tutti; la gente non viene più alla chiesa, e quei pochi che ancora vengono si accontentano della Messa assistita in un modo indifferente, per non dire sconveniente. Il Parroco alla Domenica sale il pulpito, predica la dottrina di Dio, ma la chiesa è vuota, poche donne, pochi uomini, qualche ragazzo; ma e gli altri? Se volete trovarli, uscite, eccoli su quelle piazze, entrate nei caffè, eccoli attorno a quel tavolo, a bere, a tenere conversazione. Gente che è cristiana, perchè battezzata, ma che ha dimenticato interamente la vita cristiana.
Ecco alcuni esempi abbastanza eloquenti e che provano che istruzione religiosa vi sia in una popolazione che deserta così la chiesa e specialmente l'istruzione parrocchiale.
In una parrocchia di circa 6000 abitanti vi erano all'istruzione parrocchiale circa 600 persone e notate che parlo di una parrocchia portata come modello di frequenza alla chiesa; ve ne è una altra di forse 500 anime e in una domenica ne furono contate dieci di cui quattro donne e una suora. In una città di 15.000 abitanti vi sono quattro parrocchie, in ogni Domenica si fa l'istruzione parrocchiale, ebbene nelle quattro parrocchie furono contate complessivamente un trecento persone presenti alla predica; mancavano 14.700. E dico di una cittadina in cui ad onore del clero si predica molto, dove sovente si tengono corsi speciali di predicazione.
Ho sotto gli occhi una statistica di Parigi dell'anno 1906. Verso S. Denis esisteva una parrocchia quella di Glignancourt, con circa 121.000 anime, veniva dopo quella di S. Margherita con 96.000; S. Ambrogio con circa 90.000 e così di seguito con una media di 20.000 anime per parrocchia. Ora di un numero così grande di anime quale è quello della parrocchia di Glignancourt si è calcolato che circa un 6.000 persone adempissero il precetto festivo con l'assistenza alla Messa; dell'istruzione parrocchiale non se ne parla. E non vuol dire che colà non si tenga. Nella parrocchia di S. Margherita vi sono 96.000 anime, ho detto, e attorno ad esse lavorano oltre il parroco otto vicari e un cappellano, quindi a ciascun sacerdote toccano 10.000 persone. Alla domenica si celebravano tredici messe e vi assistevano circa 1.500 persone, nelle occasioni straordinarie forse 3.000.
E dalla Francia passando in Italia le cose non mutano. A Milano per esempio si aveva nel 1900 una parrocchia di 43.000 anime, un'altra di 20.000: a questo stato di cose cercò di rimediare il grande Card. Ferrari con la costruzione di nuove parrocchie seguito dai suoi successori. Quel che si è detto di Milano si deve dire di Torino, di Venezia e di altre città. Questo, alcuno dirà, era nel 1900, non più ora. Questo qualcuno io credo abbia ragione, il male non è più così, ma in un certo senso è più grave. Il grande affollamento delle città prodotto dal dopo guerra ha reso ancora più difficile la cura parrocchiale di modo che le cifre sono molto al di sotto del vero. Ora da queste cifre appare chiaro come pochissimi siano quelli che usufruiscono dell'istruzione parrocchiale. Aggiungi a tutti costoro quelli che vivono in sobborghi ancora privi di chiesa, dove l'istruzione è nulla, dove l'incentivo al male è tanto grande, dove non si conosce il prete che attraverso il romanzaccio, o attraverso la film immorale, equiparato agli oppressori del popolo, destando in quei cuori l'odio verso il sacerdote prima ancora di averlo conosciuto.
Il popolo nella sua grande maggioranza vive lontano dalla Chiesa ingolfato nel suo materialismo nell'intento di accumular danaro.
Bisogna che il parroco cerchi di avvicinarsi ai suoi parrocchiani che gli sfuggono e faccia sentire una parola buona, dia loro un po' di istruzione religiosa, e faccia loro conoscere il senso della vita. Ecco la necessità di qualche mezzo che moltiplichi in qualche modo la presenza
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del parroco. L'origine del bollettino parrocchiale è tutta qui.
I parrocchiani non vengono a sentire, manderò loro la parola di Dio, affinché la leggano. E il bollettino diventa il punto di partenza, il centro di un nuovo metodo, il fulcro di una specie di attività nuova, o, meglio di un mezzo nuovo a servizio di un principio, antico: conoscere e avvicinare i parrocchiani. In molti luoghi fu precisamente il bollettino a lanciare in mezzo ai parrocchiani l'idea di una nuova chiesa per l'accresciuta popolazione, che fu come piccola scintilla che gran fiamma secondò.
E anche dove non si aveva bisogno di una nuova chiesa fu il bollettino il tramite di unione del Parroco e dei suoi parrocchiani, per cui il pastore poté venire a conoscenza dei suoi parrocchiani e delle loro necessità.
Il bollettino deve essere sopratutto ed essenzialmente religioso, esso deve essere il portavoce del Parroco, l'ampliamento del pulpito, deve essere il pulpito del Parroco portato fuori della chiesa, ma sempre pulpito da cui si dispensa la parola di Dio.
Dove non si possa avere un bollettino interamente compilato dal Parroco, si può distribuire quello comune a tante parrocchie, ma è necessario mandarlo a tutti, specialmente a quelli che non vengono alla chiesa. Non si abbia paura di un rifiuto: molto di rado viene rifiutato, non si respinge chi si presenta con volto amico e senza pretese; e il seme gettato fruttificherà: Semen est verbum Dei. Il seme ha la vita in sé e una volta gettato sul terreno germoglierà, e se verrà soffocato avrà fatto sentire la sua presenza, e coll'andar del tempo fecondato dalla grazia di Dio non mancherà di dare il suo frutto.
Molti sono i bollettini del genere. Uno ne presentiamo noi che da molti Parroci fu giudicato ottimo e corrispondente al bisogno. Esso ha ormai raggiunto la cifra di 135.000 copie, né vuole fermarsi qui.

La DOMENICA
è il bollettino che si è prefisso questo scopo: aiutare il Parroco per istruire i fedeli. Contiene un corso d'istruzione religiosa con la spiegazione dei vangeli domenicali, recando note liturgiche, unendo alla parte istruttiva la parte dilettevole col riportare numerosi fatti antichi e moderni da tutti facendo scaturire un insegnamento religioso o morale.
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Serberemo riconoscenza e pregheremo per quelle persone che rinnoveranno l'abbonamento all’«Unione Cooperatori Buona Stampa». Esso si manda a chi fa almeno l'offerta di lire cinque ogni anno per l'opera di San Paolo.
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CENTRI DI DIFFUSIONE
di libri buoni ed oggetti religiosi

In ogni centro di qualche importanza sarebbe tanto utile sorgesse un deposito - rivendita di libri buoni, di giornali nostri, di oggetti religiosi. Ovunque è possibile istituirlo: basta una bottega, un sacrestano, un Sacerdote, una suora, una figlia di Maria, una circolina, ecc.
Noi forniamo tutto il necessario: libri, corone, medaglie, ecc. facendo tutte le possibili facilitazioni.
Ecco le condizioni:
1. — Sui libri di nostra edizione, esclusi quelli netti di sconto, sconto del 25 %.
2. — Pagamento anticipato di tutta la merce.
3. — Ogni tre o sei mesi si può anche ritornare quel che si prevede non poter esitare (purché restituito, assolutamente, in buon stato).
Porto e resa a carico del committente. Facciamo depositi da L. 100, 200, 300, o anche meno e comprendono, salvo avviso, esclusivamente libri di pietà, divozione, meditazione ed oggetti religiosi di più facile smercio, (a richiesta anche libri di lettura amena ed educativa).
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ASSOCIAZIONE GENERALE BIBLIOTECHE
PIA SOCIETA' S. PAOLO – ALBA (Piemonte)

Tutti i nostri Amici Cooperatori sanno che da parecchi anni è sorta presso la Pia Società S. Paolo l'Associazione Generale biblioteche, allo scopo di promuovere impianto di Biblioteche nuove e di rifornire di buoni libri quelle già esistenti. Benedetta da Dio, l'A. G. B. conta oggi 700 Biblioteche federate: furono spediti (facendo ora un calcolo sommario) oltre 2.000.000 di volumi. Tutti sanno che l'A.G. B. fa alle Biblioteche, specialmente di campagna, sconti grandi, come nessuna altra associazione; e questo specialmente sulle edizioni della Pia Società S. Paolo.
L'associarsi all'A. G. B. importa un vantaggio anche materiale, poiché si può godere così degli sconti speciali sull'acquisto dei libri, sconti che vanno fino al 50 per 100. È un ottimo mezzo per cooperare alle iniziative della P. S. S. P.; si coopera a preservare tante anime dal veleno corruttore della stampa cattiva; e si rende sempre più forte l'A. G. B., che, più aderenti avrà, più grandi facilitazioni potrà concedere.
Raccomandiamo l’A. G. B. specialmente ai Parroci, ai Circoli ed ai nostri buoni Cooperatori.
L'Associazione all'A. G. B. costa: per il primo anno L. 15; per gli anni seguenti L. 10.

Le Biblioteche Circolanti

«L'argomento è quanto mai delicato. Ben volentieri, perciò, abbiamo riportato la recente circolare ai Prefetti emanata dal Ministero della Pubblica Istruzione perchè «venga esercitata la massima vigilanza sulle biblioteche popolari e siano eliminati tutti i libri che possono esercitare una dannosa influenza sull'animo dei lettori». In detta circolare si proscrivono tutte le pubblicazioni ispirate ai concetti politici del socialismo, quelle che divulgano teorie e pratiche immorali, in contrasto con lo sviluppo demografico della Nazione e, in generale, tutte le pubblicazioni di lettura amena, specialmente romanzi che in qualsiasi modo riescano offensivi della morale e della educazione dei giovani.
Dire che questa circolare trova il consenso di tutti è dire cosa superflua. Noi vogliamo dire una cosa: i suoi termini chiari, inequivocabili, i quali danno modo a un Prefetto che voglia compiere il suo dovere di applicare in materia un programma massimo. Diciamo schiettamente e senza ambagi che il programma massimo è necessario per raggiungere lo scopo. Se in questa materia si procede con criteri elastici, la difesa della moralità del popolo, massime dei giovani, diventa inefficace. Per ora ci limitiamo a linee generali, ma, dove occorra, scenderemo anche ai dettagli. Siamo in paese cattolico, nel quale l'anima del popolo è, vorremmo dire, naturalmente cristiana. Non impunemente si può transigere su questo criterio fondamentale nei riguardi di una biblioteca popolare. La Chiesa, che è maestra del costume, oltre che della fede, ha un proprio «Indice» dove sono norme generali e condanne speciali. Se il popolo, secondo le leggi vigenti, deve essere educato in armonia con le sue tradizioni cattoliche nel fornirgli i libri che debbono formare il suo spirito e quello dei suoi figli, non si possono coerentemente dimenticare i principi e le norme proprie della Chiesa. Una tale dimenticanza non fa che continuare il dissidio fra coscienza religiosa e civile, con i risultati ben noti.
Bisogna dunque una volta mettersi sulla via della coerenza piena, ed avere il coraggio di bandire senza titubanze quanto un illuminato senso cristiano non può approvare. Questo criterio per noi essenziale, include i fini civili e patriottici: salvato quello, questi sono
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raggiunti, e nella loro pienezza. In caso diverso temiamo che la Circolare, pur nobilissima, rimanga lettera morta. Abbiamo una certa esperienza in proposito, e sappiamo fin troppo bene con che elasticità di criteri si proceda alla scelta dei libri che devono figurar nelle stesse biblioteche scolastiche dei fanciulli. Col pretesto dell'arte e della fama di certi autori, ormai... canonizzati, troppa merce ha libero accesso, che è invece esiziale all'anima dei piccoli. Molte cose ci sarebbe da dire; ma basti pure una breve nota. Si ricordi quello che il buon senso faceva dire al Giusti: «Il fare un libro è meno che niente, — se il libro fatto non rifà la gente». Oggi che gli scrittori sembrano proporsi letteralmente il... rovescio, scegliere non è certo cosa facile. Dunque programma massimo».

(L'Osservatore Romano).


LEGGIAMO LA BIBBIA

I Cooperatori dell'Apostolato Stampa, ossia quelli che pregano, lavorano, aiutano, consigliano affinché la parola di Dio si diffonda con la Stampa, devono essere i primi a leggere, nutrirsi, amare, gustare, vivere secondo gli insegnamenti che il Divin Maestro ci ha voluto lasciare nella Sacra Scrittura. Questa deve essere per i Cooperatori un motivo di gioia: il Signore manda a loro prima che ad altri la sua Parola: deve essere un motivo di speranza, poiché è segno che li preferisce e li predilige a milioni di uomini che sono invece ogni giorno avvelenati da stampa che non insegna la via del cielo.

Leggere la Bibbia è un dovere
I Cooperatori dell'Apostolato Stampa devono essere istruiti in religione e prima che in altre cose.
Leggendo la Bibbia avete sott'occhio l'esempio di tanti uomini di fede che vissero nelle stesse circostanze vostre, ora nella gioia, ora nel dolore, ora vinti dai loro nemici, ora trionfatori, ora nelle ricchezze, ora nella povertà, ora amati, ora maledetti e trascurati, ma sempre su di loro si vede la Provvidenza di Dio che tutto gli dà e conduce a buon fine l'uomo che fa bene, mentre la giustizia di Dio o prima o poi raggiunge il peccatore.
La religione appare più bella, più vera; Dio più vicino, più Padre; il dolore è più confortato e più accettato come strumento di redenzione; la vita riesce meno amara ed acquista il suo significato giusto di prova e di mezzo per raggiungere un'eternità felice.
Leggete dunque in quest'inverno la Bibbia.
Affinchè possiate avere tutto quello che fa per voi, abbiamo pubblicato appositamente la Bibbia delle Famiglie. È uscito il Vecchio Testamento: forma un bellissimo volume; di circa 750 pagine; è illustrata e stampata molto bene, con caratteri piuttosto grandi onde facilitarvi la lettura, costa appena L. 10, onde non abbiate a spendere molto e possiate acquistarvela tutti.
Paesi dove si legge la Bibbia delle Famiglie, dai Cooperatori.
Alpette (Aosta), S. Vito Chietino, Spezia, Lessona (Novara), Grado (Trieste), Maniago (Udine), Guardia Lombardi, Licata (Girgenti), S. Eusanio del Sangro (Chieti)
A dispense settimanali illustrate; Ogni fascicolo L. 0,40.
Abbonamento annuale L. 18; semestrale L. 10.
Si vende già a parte il 1.o volume di pag. 648 a L. 10. Le spese postali a parte: L. 1 p. copia.

LIBRI DI DEVOZIONE
1. La Scuola di Gesù appassionato L. 1,20
2. L’imitazione di Cristo L. 1,20
3. L'Apparecchio alla morte L. 1,50
4. Del gran mezzo della preghiera L. 0,75
5. Pratica di amar Gesù Cristo L. 1,—
6. La via della salute L. 3,50
7. Gesù al Cuor della giovane L. 1,—
8. Meditazioni e soliloqui L. 2,50
10. Il combattimento spirituale L. 2,50
Chiedeteli al vostro parroco o alla Pia Società S. Paolo - ALBA.
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La Domenica Illustrata

La Domenica Illustrata sta per entrare nel suo quarto anno di vita, e vi entra trionfalmente: l'avverbio qui non è di prammatica.
Difficoltà, ostacoli, intoppi di ogni sorta non mancarono e non mancheranno al suo continuo ascendere, al suo glorioso avanzare nella luce vivida dei santi ideali che essa vuole raggiungere.
La Domenica Illustrata tirerà diritto nella sua via: essa vuole essere la semplice parola buona per le famiglie cattoliche; fra i tanti periodici illustrati che guastano e rovinano le coscienze dei buoni praticanti, vuole essere il foglio sicuro, educativo, istruttivo e ad un tempo facile e popolare.
Il numero confortante di abbonati che nei brevi anni di vita già si è stretto a lei dattorno è la più bella prova che ha assolto bene il programma.
Col proposito però di assolverlo sempre meglio la Domenica Illustrata, reca quest'anno delle novità. Cambierà l'attuale formato in un formato più grande. È questo un non lieve sacrificio che speriamo sarà ricompensato e stimato da tutti i lettori e abbonati nuovi e vecchi. Col nuovo formato sarà più perfezionata la tecnica; sarà pure migliorata la parte redazionale, nuove firme si aggiungeranno a quelle che fino ad oggi tanto hanno interessato i lettori. L'abbonamento sarà sempre di sole L. 15 all’anno, volendo la Domenica Illustrata conservare il suo carattere di popolarità e di propaganda buona e... a buon prezzo.
Il periodico da ogni lato acquista favore, è letto avidamente e stanno a dimostrarlo, oltre le numerose lettere di incoraggiamento ricevute, il numero di abbonati fortemente accresciuto.
È lusinghiero il crescente desiderio con cui viene aspettata la sua comparsa, che, mercè nuovi provvedimenti presi, possiamo assicurare impreteribilmente e puntualmente sollecita.
E col proposito efficace di nuovi e grandi miglioramenti, rivolge a tutti quanti i Cooperatori nostri fiduciosa e con più insistenza l'invito di aiutarla:
1) Coll’abbonarsi essi stessi se ancora non lo fossero;
2) Rinnovando il proprio abbonamento;
3) Cercando nel proprio paese altri abbonati o un incaricato per la rivendita.
E per facilitare loro il modo di trovarci degli abbonati concederemo i seguenti premi:
1) A chi raccoglie due abbonali nuovi un bellissimo romanzo.
2) A chi invierà l'importo di cinque nuovi abbonati il proprio abbonamento gratis.
3) A chi troverà dieci abbonati nuovi, il proprio abbonamento gratis e 5 romanzi della nostra Collezione Tolle et Lege.
Gli abbonamenti devono essere annuali.
Ai rivenditori, i quali non possono concorrere per i premi suddetti, si pratica lo sconto del 25% sul prezzo di abbonamento.
L'abbonamento annuo è di L. 15; il semestrale di L. 8.
Indirizzate i vaglia all’Amministrazione della Domenica Illustrata - Pia Società S. Paolo — ALBA.
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Cinque anni di Apostolato, fra i bimbi

«Mi è talmente piaciuta l'annata rilegata del suo IL GIORNALINO (che è il primo vero giornale per bambini veri) che la prego dirmi se mi può inviare tutte le altre. Con ogni buon augurio per l'opera sua così riuscita e di semplicità e gusto così sicuro... Contessa A. Conestabile della Staffa - Perugia».
La letterina su riportata è di pochi giorni fa, quando si compieva il quinto anno da che il giornalino è uscito timidamente per la prima volta. In verità l'elogio non può essere più lusinghiero. Il primo vero giornale per bambini veri. È stato questo il pensiero che ha presieduto a tutta l'opera dei cinque anni trascorsi.
Fare un giornalino serio, educativo, allegro, istruttivo, un giornalino che si attirasse l'amore dei piccoli e contribuisse alla loro formazione, pur servendo come ricreazione.
È per i bambini veri, semplici, innocenti, curiosi della vita, impressionabili; è per i bambini del popolo nostro operaio e contadino, non per i figli dei ricchi, né per i fanciulli prodigio. Fantasia sì, ma pochina. Allegria sì, ma composta, cercando più il sorriso che la risata rumorosa. Cura costante, piuttosto di penetrare nell'animo del bimbo col racconto edificante, colla novella commovente, col romanzetto avventuroso ma soffusi di poesia mesta e pervaso di pensieri celestiali, che sollevano alto il cuore e l'animo del piccolo lettore, innamorandolo del bene.
Abbiamo pensato bene poi di aggiungere un'infarinatura degli avvenimenti che accadono nel mondo, per aprire le piccole menti a considerare la vita com'è, colle feste e colle sciagure, cogli eroismi e le malvagità, specialmente a conoscere ed amare tutto ciò che aiuta e glorifica prima la Chiesa di Dio, e poi la Patria che Iddio ci diede.
Qualche volta poi gare di composizione e di disegno, utili per la scuola.
Grazie a Dio, si vede che l'idea direttiva, pur attraverso a difficoltà non piccole e vicende varie, è stata realizzata, ed è stato raggiunto lo scopo prefisso all'apostolato nostro: piacere ai bimbi ed agli educatori, e seminare il bene a piene mani nelle anime innocenti. Grazie, grazie infinite alla bontà del Maestro Divino che ha ispirato, sorretto, fecondato il nostro apostolato modesto. Grazie per ognuno dei 30 mila lettori, quanti ne conta il giornalino. Perché se guardiamo alla sola capacità dei compilatori, tali risultati non erano da aspettarsi, segno evidente che la Grazia Divina vi ebbe non piccola parte.
Ora si tratta di moltiplicare questo bene, facendo conoscere il modesto foglietto settimanale, e trovando lettori ed abbonati nel mondo piccino. Costa così poco! Un po' di propaganda, e gli amici il Giornalino se li farà da sé. Anche la spesa è minima: cent. 15 la copia, e L. 8 d'abbonamento annuo.
Per le lunghe serate invernali abbiamo escogitato una bella novità: I giocattoli di Nespolino, disegnati e spiegati su ogni numero, che devono essere ritagliati e costruiti dal piccolo lettore. Belle geniali invenzioni d'un esimio ed appassionato collaboratore, il salesiano Don Eugenio Pilla. Per essi il fanciullo (e quanti ne conosciamo che fanno così!) occupa il tempo aguzzando il suo ingegno ed esercitando la sua pazienza prima a costruire il giocattolo, poi ad ammirarlo e farlo ammirare, piccolo capolavoro delle sue mani.
La nostra preghiera al Maestro Divino in questo quinto anniversario è che, coll'aiuto dei nostri buoni amici i trentamila lettori diventino almeno cinquantamila. Basterà che ognuno trovi un abbonato, uno solo! Chiunque vuole saggi, non ha che a chiederli alla nostra Pia Società.
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La Famiglia Cristiana
Settimanale Cattolico per le Famiglie Cristiane

Il vero Cattolico non deve mai tollerare, sotto nessun pretesto, che nella sua casa entri un giornale il cui spirito sia in disaccordo colla Fede o col Papa.
La lettura di un giornale è una di quelle influenze quotidiane, permanenti, che agiscono, a poco a poco, ma infallibilmente sopra le nostre idee, sopra i nostri giudizi, sopra i nostri costumi, su tutta la nostra vita.
È questa una delle cause più influenti sulla alterazione dei principi cristiani in molte famiglie del resto buone e praticanti.
Di qui la necessità che i genitori sorveglino sempre, sui giornali, riviste, fogli, che entrano in casa; sorveglino in modo particolarissimo in questo mese di dicembre, che è il tempo in cui si fanno gli abbonamenti, ed è facile lasciarsi tirare in inganno dalla pubblicità che fanno i giornali cattivi.
Vi sono però centri che sono sprovvisti del loro giornale cattolico, costretti quindi a prendere l'unico giornale che esce in città, non sempre di principi e di idee cristiane.
Per queste famiglie consigliamo «La Famiglia Cristiana» settimanale cattolico per le famiglie cristiane, di cui la Società S. Paolo di Alba (Piemonte) ha iniziato da qualche anno la pubblicazione, collo scopo preciso di curarne la diffusione ove non entra ancora alcun giornale buono.
«La Famiglia Cristiana» porta articoli di massima in difesa della Religione, della Fede, della Morale; articoli di vita quotidiana, di varietà, di commercio, di agricoltura, di finanze; notizie settimanali di tutto il mondo. Ha inoltre rubriche speciali di Azione Cattolica, di Vita Cattolica. E infine qualche illustrazione di attualità, riguardante la vita o le solennità del giorno.
L'abbonamento annuo è di lire 10. Per chi ne ordina un certo numero di copie in un pacco ad un solo indirizzo si cede a L. 9.
Scrivere alla Direzione di «La Famiglia Cristiana» presso la Società S. Paolo, Alba (Piemonte).

Edizioni

Gazzetta d'Alba — Gazzetta di Cherasco Voce delle Langhe — Torre di S. Stefano.
Ben sapendo come alcune Diocesi si trovino nell'impossibilità di dare vita ad un proprio giornale settimanale, ed altre siano costrette ad imporsi sacrifici, alle volte superiori alle possibilità, per sostenere quello che già stanno pubblicando, eravamo venuti nella determinazione di pubblicare una edizione comune «La Famiglia Cristiana», che desse a tutti la possibilità di avere il proprio settimanale: determinazione che da qualche anno andiamo attuando ad Alba ed a Rorna con soddisfazione di quanti l'adottarono, e con la benedizione dei singoli Eccellentissimi Vescovi.

La Famiglia Cristiana
con 4 pagine di cui ultima propria e 3 comuni

Per prime 500 copie L. 140; Ogni altre 100 copie L. 12; Ogni colonna propria in più di una pagina L. 10.
Indirizzi L. 0,35 l'uno per tutto l'anno.
Reclame a convenirsi, facendo notare che è questo appunto che, ove ben curata, deve coprire le passività che ha ogni giornale.
Con tali prezzi, ad una Amministrazione che ne richiedesse 3.000 copie, per esempio, ogni copia annuale importerebbe la spesa di L. 7,626. Ora tale spesa viene coperta et ultra dal prezzo di abbonamento, e ne rimane ancora un margine, che, unito all'introito della reclame, pubblicità economica, avvisi vari, ecc., serve a coprire le spese di indole generale (tempo, posta, viaggi, mance, ecc.).
Scrivere, domandando informazioni, saggi, ecc., alla Direzione di «La Famiglia Cristiana», presso Società S. Paolo.
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Il Calendario delle Missioni e della Moralità
Il Calendario delle Missioni porta in copertina un'artistica figura di Gesù Cristo Re; nei dodici mesi dell'anno sono illustrate le opere Missionarie Pontificie, le principali forme di attività del Sacerdote e della Suora Missionaria con fotografie dal vero e vengono intercalate esortazioni a cooperare alle Missioni mediante le preghiere, le offerte e le opere.
Prezzo: L. 18 per cento. Per mille copie L. 170.
Spese postali a carico del committente (L. 9,10 per cento copie).
Una cura particolare abbiamo posta per la compilazione del Calendario della moralità: si è cercato quest'anno, di farlo con tutta la delicatezza che richiede simile argomento, per cui crediamo possa il Calendario olandese 1929, entrare in tutte le famiglie e farvi del bene. Combatte:
La profanazione del giorno festivo La stampa cattiva — L'alcolismo L'emigrazione L'urbanesimo.
Saggi gratis a chi ce ne fa richiesta.
Prezzo: L. 10 per cento. Per mille copie L. 90.
Aggiungere L. 6,00 per spese postali per ogni 100 copie.
Per la stampa del proprio nome o ditta, in copertina aggiungere L. 10 all'importo dei calendari.
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Teologo Alberione Giacomo, Direttore Resp.
PIA SOCIETA’ SAN PAOLO
ROMA Via Ostiense75 — ALBA Via S. Paolo — Torino Via Belfiore, 66
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Ai Cooperatori, ai RR.mi Parroci,

DIFFONDETE IL DIVIN MAESTRO
Testo dei quattro Vangeli concordato

— Nella scuola specialmente, ai più diligenti.
— Ai catechismi, nelle gare e nelle premiazioni.

Negli ospedali, carceri, ambulatori, per leggere nelle lunghe, forzate ore di ozio.
Sui bastimenti come sollievo nelle traversate.
Nelle visite alle famiglie e benedizioni alle case come prezioso dono.
Nelle filande, opifici, laboratori, fabbriche perchè sia recato nelle famiglie.
— Dappertutto, ovunque, a tutte le classi sociali.
Il Vangelo è la vita del nostro Maestro e Modello,

il Vangelo è la nostra consolazione e gioia,
il Vangelo è la civiltà, è il codice dei codici, il libro d'ogni giustizia,
il Vangelo è la pienezza della sapienza, il più gran libro: leggiamolo, diffondiamolo, predichiamolo.


La Pia Società San Paolo invita i suoi 20 mila Cooperatori, prega umilmente i 23 mila Parroci d'Italia, le tante Maestre catechiste, tutti perchè se ne facciano zelatori. Lo dà riccamente illustrato,
col testo dei quattro evangeli concordato, col ricavo destinato alla Chiesa in costruzioni (a San Paolo - Alba) a L. 2,50 la copia. Nelle L. 2,50 è già compreso il porto. È prezzo minimo, quasi irrisorio.
Per diminuire le spese di porto si deve ordinare a pacchi di:
N. 6 copie che importano Franco di porto L. 14,75
N. 10 copie che importano Franco di porto L. 23,60
N. 16 copie che importano Franco di porto L. 37,00
Per ogni 16 copie aggiungere L. 5 per spese postali.
A chi desiderasse un numero superiore di copie si farà spedizione per ferrovia.

COOPERATORI, RR. PARROCI!!! per le anime dei vostri cari, per contribuire alla costruzione del magnifico Tempio a San Paolo!!! Vi preghiamo, chiedete. Dovrebbero essere sparse almeno 500.000 copie in tutta Italia, ciò che vorrebbe dire 22 copie, in media, per parrocchia. Siamo persuasi che molti Parroci si faranno come un impegno, come già molti hanno fatto: Il Vangelo in ogni casa!

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