La Famiglia Paolina vive ed opera in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Germania, Polonia; opera in Giappone, Isole Filippine, India; opera in Canadà, Stati Uniti d'America, Messico, Venezuela, Colombia, Brasile, Cile, Argentina, Cuba, Australia. Dalla Cina i Paolini, come tutti i religiosi missionari, sono stati espulsi; ma affrettano con la preghiera l'ora di ritornarvi più preparati ancora.
Dalla stampa sono passati al cinema, alla radio, alla televisione.
Sono andati come gli Apostoli senza provviste e senza denari; ma ricchi di un cuore apostolico, fatto secondo il cuore del loro Padre S. Paolo.
Mi protendo in avanti
Nulla è da cambiare; non vi è che da purificare, migliorare, realizzare con nuove forme.
È bene ricordare:
«In momenti di particolari difficoltà per la Famiglia Paolina, il Sac. Alberione, riesaminando tutta la sua condotta, se vi fossero impedimenti all'azione della grazia da parte sua, parve che il Divin Maestro volesse rassicurare l'Istituto incominciato da pochi anni. Nel sogno, avuto successivamente, gli parve di avere una risposta. Gesù Maestro infatti diceva: NON TEMETE, IO SONO CON VOI. DI QUI VOGLIO ILLUMINARE. ABBIATE IL DOLORE DEI PECCATI.
Ne parlò col Direttore Spirituale notando in quale luce la figura del Maestro fosse avvolta. Gli rispose: Sta sereno; sogno o altro, ciò che è detto è santo; fanne come un programma pratico di vita e di luce per Te e per tutti i Membri.
Nella divozione a Gesù Maestro sta tutto: dogma, morale, culto; in questa devozione v'è Gesù Cristo integrale; per questa divozione l'uomo viene tutto preso, innestato in Gesù Cristo. La pietà è piena ed il religioso, come il Sacerdote crescono così in sapienza (studio e sapienza celeste), età (virilità e virtù), e grazia (santità) fino alla pienezza e perfetta età di Gesù Cristo; fino a sostituirsi Lui nell'uomo e all'uomo: vivo ego, iam non ego; vivit vero in me Christus. In questa divozione convengono tutte le divozioni alla persona di Gesù Cristo Uomo-Dio.
Come egli intese nel complesso delle circostanze tali espressioni:
a) Né i socialisti, né i fascisti, né il mondo, né il precipitarsi in un momento di panico dei creditori, né il naufragio, né satana, né le passioni, né la vostra insufficienza in ogni parte... vi spaventi, ma assicuratevi di lasciarmi stare con voi, non cacciatemi col peccato. Io sono con voi, cioè con la vostra famiglia, che ho voluta, che è mia, che alimento, di cui faccio parte, come capo. Non tentennate! Se anche sono molte le difficoltà; ma che io possa stare sempre con voi! Non peccati!!
b)
Di qui voglio illuminare. Cioè che io sono la luce vostra e che mi servirò di voi per illuminare; vi dò questa missione e voglio che la compiate. La luce in cui era avvolto il Divin Maestro, la forza di voce sul
voglio e
da qui e l'indicazione prolungata con la mano sul Tabernacolo furono così intesi: un invito a tutto prendere da Lui, Maestro Divino abitante nel Tabernacolo; che questa è la sua volontà, che dalla (allora) minacciata Famiglia doveva partire gran luce... Perciò, egli credette di sacrificare la grammatica al senso, scrivendo
Ab hinc. Ognuno pensi che è trasmettitore di luce, altoparlante di Gesù, segretario degli evangelisti, di San Paolo, di San Pietro...
c)
Il dolore dei peccati significa un abituale riconoscimento dei nostri peccati, dei difetti, insufficienze. Distinguere ciò che è di Dio da quello che è nostro: a Dio tutto l'onore, a noi il disprezzo. Quindi venne la preghiera della fede «Patto o segreto di riuscita».
Conclusione
So con quanta solennità si celebra il quarantennio. È felice occasione per ringraziare il Signore; per riparare le incorrispondenze alla sua grazia; per riprendere vigore ed energia e nuova dedizione: Sempre sui passi di S. Paolo.
Sac. Alberione