Occorre, in primo luogo, reclutare le vocazioni. Ognuno può qualcosa.
Ripeto quanto già scritto nel Maggio 1948:
«Cercare vocazioni:
1) Tra gli Universitari, i liceisti, i giovani del ginnasio superiore.
2) Tra i Seminaristi di filosofia, teologia, studi accademici, i giovani maestri, ecc.
3) Tra i giovanotti delle Associazioni cattoliche, delle Officine, dei contadini.
I mezzi sono molti: preghiera, relazioni private, amicizie, parentele, le Suore, conferenze, esercizi spirituali, e mille sante industrie.
Ovunque vi è una nostra Casa o Libreria; ovunque vi è un parlatorio, ovunque si vada per ragione di ufficio o di ministero, di apostolato. di salute; ogni volta che parliamo con un Parroco, un Assistente delle Associazioni cattoliche, un parente, una persona che comprende... Chi ha amore alla Chiesa, all'Istituto, alle anime capisce, parla, agisce, illumina, prende occasione, scioglie difficoltà, apre la strada».
***Nel giorno di S. Giuseppe ho pregato per tutti e singoli i Sacerdoti, i Chierici, i Discepoli, le Figlie di S. Paolo, le Pie Discepole, le Suore Pastorelle, i Benefattori, i Cooperatori.
Tutti ringrazio dei molti doni, delle preghiere, degli auguri.
Di particolare, quest'anno: quasi tutti avete notato che si offriva a S. Giuseppe perché servisse alla Chiesa, alla Regina degli Apostoli. Si è notato che le preghiere servivano al cinema e alla radio.
Gratissimi gli auguri dal Giappone: Professi, Catecumeni, alunni, alunne, quattordici Novizi.
Oltre alle offerte elencate nel Bollettino «Unione Cooperatori», noto: i quindici camici di tela d'Olanda con pizzo di cantù; trenta cotte con pizzo di cantù; molti amitti e purificatoi, sempre nel medesimo stile, ecc.
Il Divin Maestro, la Regina degli Apostoli e S. Giuseppe ricompensino largamente.
SAC. ALBERIONE