Con la presente Lettera prego i Revv.mi Fratelli Sacerdoti, che hanno fatto la prima professione nel Marzo del 1927, a leggere la seguente lettera:
Roma, 29 Dic.1935
Eccell.mo Rev.mo Mons. Luca PASETTO
Segr. della Sacra Congr. dei Religiosi
ROMA
I nostri auguri e le nostre preghiere al Caro Bambino Gesù per V. Ecc.za Rev.ma; desideriamo pregare il S. Bambino con i sentimenti di S. Francesco d'Assisi in quel suo primo Presepio.
Nel 1937, a Marzo, si compiono i dieci anni della prima approvazione diocesana della nostra Piccola Congregazione. Nella circostanza vorrei, se V.E. mi consiglia, a fare due cose: a) Raccogliere tutti i Sacerdoti, che hanno professato in quell'occasione, per gli Esercizi SS.; ravvivarci nello spirito; rivedere insieme come abbiamo corrisposto e come vogliamo corrispondere alla grazia della vocazione speciale. b) Fare la nomina di un Superiore Gen. e di un Consiglio con funzioni più regolari; correggere assieme a dar forma alle regole e costituzioni; e presentarle alla S. Sede per
un'approvazione pontificia.
Ogni cosa però intendo di sottomettere al giudizio di V. E., sapendo quale guida il Signore ci ha dato.
Ci benedica; Bacio l'Anello Sacro.
Umil.mo p. Pia Soc. S. Paolo
A riguardo di questa lettera attendo e comunicherò risposta.
Prego i Carissimi Fratelli, che sono Maestri in una Casa, a voler dare copia a tutti i Professi di questa Circolare S. Paolo. Alcuni scrivono che non ricevono; se mancassero copie è bene che vengano chieste.
S. E. nostro Vescovo, compita la Visita Pastorale, diede parecchi salutari avvisi, richiamando: 1) alla povertà religiosa; 2) allo spirito di pietà paolina; 3) all'obbedienza costante ed alla carità fraterna. A Lui, tanto affettuoso e premuroso della nostra piccola Famiglia, il Deo gratias, più vivo.
La lingua è il mezzo per comprendere e comunicare i pensieri e le scienze agli uomini in generale; fra cui l'eccellentissima, la scienza sacra. Da noi la lingua deve essere studiata nelle regole grammaticali, morali, pastorali. Questo mezzo può adoperasi con la parola, oppure per iscritto, o con la stampa. Perciò il Signore parlò ad Adamo, ai Patriarchi, ai Profeti; e per mezzo di Essi al popolo ebreo o a tutte le generazioni. Venuta la pienezza dei tempi, parlò a mezzo del suo Figliolo Unigenito: Et aperiens os suum docebat eos (Matt. V).
È per questo motivo che speriamo tanto dal Maestro Divino la grazia di apprendere le lingue.
Beneditemi; Vi benedico.
Aff.mo Fratello Sac.ALBERIONE