Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Via, Verità e Vita, abbiate pietà di noi».
VI. Indulgenza plenaria, alle solite condizioni, una volta al mese, se avranno recitata la predetta invocazione, quotidianamente, per l'intero mese.

( Rescritto dalla S. Pen. Apost., 29 marzo 1951).

GOVERNO DELLA PIA UNIONE

Sezioni Parrocchiali.


1. - Per avere un lavoro organizzato, duraturo e proficuo, è necessario che i Cooperatori più zelanti si riuniscano e formino, in ogni Parrocchia, il Gruppo Parrocchiale che darà vita alla Sezione.
2. - Il Gruppo dovrà essere formato da almeno tre Cooperatori.
3. - Il loro apostolato in unione e secondo lo spirito della Pia Società San Paolo, avrà un duplice compito: sviluppare sul luogo le iniziative della Società stessa esercitando nella Parrocchia e fuori ogni forma possibile di cooperazione.
4. - Le sezioni avranno un capo,
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nominato dalla Pia Società San Paolo, la quale desidera che tale ufficio lo eserciti il Parroco stesso o che almeno indichi egli stesso la persona più adatta.
5. - Le sezioni parrocchiali promuoveranno conferenze per la stampa, giornate del Vangelo, raccolta di abbonamenti, biblioteche, bollettini parrocchiali, ecc.
6. - Il capo-sezione promuove le adunanze, vigila sul buon andamento delle iniziative, eccita lo zelo, ne dà l'esempio, resta in corrispondenza con la Pia Società San Paolo.

INCARICATO DIOCESANO

1. - Può essere eletto dalla Pia Società San Paolo un incaricato speciale quando conviene alla diocesi o ad una plaga.
2. - Egli esercita e dà incremento all'Apostolato Edizioni nella diocesi o plaga in unione e secondo lo spirito della Pia Società San Paolo.
3. - Perciò ha l'ufficio di formare, di sviluppare e coordinare le sezioni parrocchiali inoltre zela ed applica nelle diocesi o località le iniziative della Società secondo le forme indicate ed i bisogni particolari.
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DIREZIONE

1. - L'Unione dei Cooperatori è retta da un Consiglio di tre persone: il Primo Maestro della Società San Paolo con due Consiglieri da lui scelti fra i membri più anziani della Società stessa. Questi fungeranno il primo da segretario e il secondo come tesoriere dell'Unione.
2. - In ogni parrocchia, ove siano almeno tre i Cooperatori, si uniranno in sezione parrocchiale dell'Unione.
3. - La sezione parrocchiale sarà retta da un capo: egli radunerà i Cooperatori ogni volta che lo crede opportuno ed almeno tre volte ogni anno: nella festa del Divin Maestro, il giorno della Commemorazione di San Paolo e la festa della Regina degli Apostoli. In modo speciale poi si raccomanda una adunanza nei primi giorni di dicembre, tempo più delicato ed opportuno per l'Apostolato.
4. - Nelle parrocchie ove i Cooperatori non raggiungono il numero di tre, essi agiranno individualmente e direttamente sotto la guida del Consiglio centrale.
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INTIMA UNIONE

I Soci della Pia Società San Paolo considerano i Cooperatori come fratelli ed a loro si indirizzeranno ogni volta che l'opera loro può giovare alle varie iniziative della Società San Paolo a gloria di Dio e salvezza delle anime: ed i Cooperatori si rivolgeranno ad essa, occorrendo, con uguale fiducia e libertà.
Tutti i Cooperatori, come figli del Padre Celeste e discepoli del Divin Maestro, si ameranno e soccorreranno tutte le opere della Pia Società San Paolo con i mezzi di cui disporranno e potranno trovare, inviando le loro offerte alla Pia Società San Paolo.
Nessuna quota pecuniaria è fissa: ma ciascuno sia molto fervoroso nel servizio divino e desideri di aumentare i tesori eterni quanto più gli sarà possibile.
Ogni Cooperatore è libero e gli è anzi raccomandato di esporre a voce o per lettera al Consiglio quanto egli crede possa aiutare l'Apostolato con la sezione Tipo.
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LA SEZIONE TIPO

La Sezione Tipo, ossia modello, dovrà estendere la sua azione a tutte le categorie della popolazione della parrocchia, seguendo un vero criterio organizzativo.
Sarà una Sezione completata, o formata, da cinque Sottosezioni: quella degli uomini, delle Donne, dei Giovani, delle Giovani, dei Fanciulli. Questa Sezione avrà a Capo il Parroco il quale eleggerà i cinque delegati a Capi delle Sottosezioni e questi cureranno ognuno la propria parte, però sempre in buona armonia fra loro e sotto le direttive del Parroco.
In principio questa Sezione Tipo potrebbe benissimo funzionare anche se non ha tutti i cinque rami ben suddivisi; ciò potrà venire in seguito.

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Le adunanze di questa Sezione Tipo potranno essere generali, con tutti i membri delle Sottosezioni; più spesso invece si aduneranno semplicemente il Consiglio direttivo con i Capi delle singole Sottosezioni.
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Il funzionamento di questa Sezione sarà facile e redditizio. Per esempio il Delegato dei fanciulli adunerà i suoi piccoli, spiegherà loro la necessità di diffondere la stampa buona, il male che fa la stampa cattiva, promuoverà le preghiere e le Comunioni riparatrici, darà loro incarichi ben distinti, specialmente si servirà di essi per far penetrare i giornalini buoni fra i bambini della parrocchia e allontanare i cattivi, ecc.
Pressappoco faranno gli altri Delegati.
In tal modo nessuna categoria della popolazione sarà trascurata; anzi sarà svolta fra tutte un'azione intensa, coordinata, efficacissima, e sarà grande il vantaggio spirituale.

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È chiaro come la Sezione Tipo possa essere costituita con tutta facilità nelle parrocchie dove fioriscono le varie branche dell'Azione Cattolica.
Sarà questo un punto di arrivo, non si pretenda che sia il punto di partenza.
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