Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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[DFin 67. 68. 71. 195. 197]
VIA UNITIVA

[DFin 31. 47. 79. 217] Gloria allo Spirito Santo

1. È Dio realmente: non un attributo o qualità soltanto. La Terza Persona della Santissima Trinità. Che procede dal Padre e dal Figlio.
2. Quali opere si attribuiscono allo Spirito Santo:
a) Il Figlio ha proposte le sue divine verità: lo Spirito Santo le conserva, fa comprendere ed usare.
b) Il Figlio ha ottenuta la grazia, ricomprandola: lo Spirito Santo l’applica a noi in santificazione, comunicandola ai singoli.
[DFin 80] 3. Come disporsi allo Spirito Santo:
con l’odio al peccato;
con il desiderio della grazia e santità;
con gli atti di fede, speranza e carità.
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La Chiesa Militante

[DFin 14. 47. 109. 122. 124-131] 1. La Chiesa è la società istituita da Nostro Signore Gesù Cristo di quanti professano la fede, ed osservano la legge ed usano i Santi Sacramenti per giungere al paradiso sotto il governo ed il magistero dei Pastori e specialmente del Sommo Pontefice. È visibile, spirituale, soprannaturale, perfetta, monarchica, cui tutto nello spirituale è sottomesso.
2. È dessa la Chiesa romana: una, santa, cattolica, apostolica; la quale coll’autorità di Gesù Cristo istruisce, pasce, governa; indefettibilmente ed infallibilmente.
3. I nostri doveri sono: a) fede alle sue dottrine; b) obbedienza alle sue leggi; c) amore a quanto ama e la interessa.
Non può avere Dio per Padre chi non ha la Chiesa per madre.
Solo in essa vi è salvezza.

[DFin 95. 96. 109. 122. 124-131] L’unica Chiesa

1. La Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo è il suo regno. Essa comprende, non solo la militante, ma ancora la purgante, e la trionfante, che formano il corpo mistico di Gesù Cristo.
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2. Queste tre parti della Chiesa, hanno relazioni intime fra di loro, congiunte come sono membra di un unico corpo. La Chiesa militante suffraga le anime purganti e glorifica la trionfante; la purgante prega per la militante od onora la trionfante cui aspira; la trionfante ama, comunica, aiuta la purgante e la militante.
3. Conseguenze: conforto nella lotta, vedendo di chi siamo membri e come soccorsi dalla Comunione dei Santi, preghiera e fiducia nelle difficoltà; serena fedeltà a Nostro Signore Gesù Cristo, poiché sarà coronato chi legittimamente avrà militato, «bonum certamen certavi»,1 nonostante il demonio, il mondo, le passioni.

[DFin 109] Il Papa

1. Il Papa è il Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo ed a suo nome definisce la verità da credersi, forma le leggi, lega e scioglie: «Ubi Petrus ibi Ecclesia».2
2. Il Papa è infallibile; il Papa è il Pastore dei Pastori; il Papa è il centro di diffusione del Vangelo nel mondo.
3. Il papato potente: per la santità dei tanti pontefici; per essere il centro di
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paternità e di civiltà dei popoli; per le qualità eminenti di intelligenza e di cuore di molti papi; perché Dio protegge, guida, difende.
Al Papa si deve: fede, obbedienza, amore, cooperazione.

[DFin 84. 137-143] La Fede

1. La fede è virtù teologica infusa da Dio, che inclina l’uomo a credere fermamente quanto Dio ha rivelato e la Chiesa propone a credere: «Sperandarum substantia rerum, argumentum non apparentium».3
2. È il fondamento di ogni giustificazione; il fondamento positivo di ogni virtù; il principio di vita cristiana; la porta ai sacramenti. La misura della fede è la misura delle altre virtù. «Iustus meus ex fide vivit».4 «Sine fide impossibile est placere Deo».5 Gesù Cristo disse: «Credite in Deum et in me credite».6 La fede è: non un ragionamento, ma una grazia! Essa è credere sull’autorità di Dio rivelante e sopra la parola della Chiesa che comunica a noi il deposito da Gesù Cristo avuto.
3. a) La fede può rendersi più viva con la preghiera e atti ripetuti; b) occorre salvarla dai pericoli come le letture dubbie,
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le conversazioni sospette ecc.; c) evitare i peccati opposti che sono le credulità e le infedeltà.

[DFin 137-143] La Speranza

1. La speranza è una virtù soprannaturale da Dio infusa nell’anima nostra, per cui speriamo il Paradiso ed i mezzi onde conseguirlo. È certezza, non una vaga probabilità, tanto per il cielo, quanto per le grazie per raggiungerlo.
2. È necessaria di necessità di mezzo e di precetto; onde anche incolpevolmente omessa non si arriva al Paradiso. È buona perché si appoggia alla onnipotenza, alla misericordia, alla fedeltà di Dio: onde sempre certa tanto per il giusto che per il peccatore. Le preghiere appunto sono efficaci perché appoggiate ai meriti di Nostro Signore Gesù Cristo.
3. a) dobbiamo ritenerla come il più soave conforto e il più forte sostegno nella vita; b) chiederla con insistenza perché è teologale e sopranaturale; c) evitare i peccati opposti che sono la presunzione e la disperazione.

[DFin 137-143. 218] La Carità

1. La carità è la virtù teologale terza; da Dio infusa nell’anima nostra. Forma due
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fiamme: una diretta verso Dio, amor di Dio; l’altra diretta verso il prossimo, amor del prossimo. È benevolenza, cioè volere il bene. Quindi è: compiacenza del bene che già Dio e il prossimo possiedono; è desiderio di quanto non ancora possiedono.
2. Vi sono tre virtù ora: fede, speranza, carità: la maggiore è la carità. La carità sola è eterna ed il cielo è godimento amoroso dell’oggetto raggiunto. Necessaria, perché ogni opera abbia merito; anzi essa stessa è la tendenza all’ultimo fine. Non può poi amare Dio chi non ama il prossimo che ne è l’immagine. Dio misurerà con tal metro il merito o il demerito al giudizio finale. Per chi è chiamato a vocazione speciale è obbligo anche specifico.
3. 1. La carità si chiede al Signore; 2. si esercita nel fervore della Comunione, Visita, Messa e nelle opere di misericordia sia spirituali che corporali; 3. si rende più accesa con la fuga del peccato veniale e delicatezza di coscienza.
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1 2Tm 4,7: «Ho combattuto la buona battaglia».

2 «Dove è Pietro (il Papa) quivi è la Chiesa». S. AMBROGIO, Enarratio in Psalmum XL, n. 30; PL 14, 1134B.

3 Eb 11,1: «Fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono».

4 Ab 2,4. Cf Rm 1,17 e Gal 3,11: «Il giusto vive di fede».

5 Eb 11,6: «Senza la fede è impossibile essere graditi a Dio».

6 Gv 14,1: «Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me».