Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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compie il ministero esterno, prestandosi
a Gesù come strumento, bocca, mano,
azione sacra.
Vidi come Gesù sia la vittima
perpetua che si rinnova su l’altare per
il mondo. Vidi la Messa come la
fonte di tutta la vita spirituale e di
tutte le grazie. Come tutto avviene.
===
In dicembre - 1946 - il Signore si degnò
molto consolarmi ed orientare il mio
spirito. Arrivato in cielo mi parve
che Angeli e Santi si rifiutassero di
ammettermi nella loro compagnia:
rifuggivano da me vedendomi un essere
tanto miserabile e lordo di peccati...
Intervenne allora la Madre di tutte le
misericordie, Maria; fece loro
conoscere il cumulo di grazie da Lei
effuse nell’anima mia; e quanto era
il suo amore per me. Poi li invitava
ad accogliermi con gioia, perché,
nonostante i miei peccati le ero un
figlio molto caro, ed un prodigio
~
della sua materna misericordia; un'
anima in cui il suo benedetto Gesù
mille volte aveva applicato il suo
sangue di redenzione.
~
Esercizi spirituali 1947.

È necessario per l’anno spirituale
1947- 48 ogni giorno dedicare mezza
ora a riflettere se adempio bene il mio
ufficio, secondo la speciale mia vocazione.
Passare in rassegna persone, case,
iniziative: esaminare, pregare, provvedere
- - - - - - -
Occorre pure mezz' ora per la Chiesa
Regina Apost., gli Scrittori, la
formazione degli Aspiranti.
- - - - - - -
Propositi: Odiare il peccato come l’odia
il Signore.
Accendere l’amore divino che porti ad
amare la Divina Volontà come l’amava
e la compiva Gesù.
Sempre ripetere: «Domine, doce nos
orare»; in fide et mortificatione.
Confessione frequente, o quotidiana.
Preghiera al Can. Chiesa, Maggiorino, D. Ilario.
Nutrirsi di S. Scrittura, di vite di Santi,
di Eucarestia, di volontà di Dio.
~
Umiltà e confidenza, cioè diffidenza e
confidenza lascieranno operare il Signore.
~
Esercizi 1948

Preghiera più viva in umiltà e fede:
Per adorazione,
« ringraziamento,
« riparazione,
« riconquista di quanto nella vita
scorsa è andato perduto rispetto alla
gloria di Dio, all’Istituto, me stesso.
Tutto con Gesù Cristo - la Regina Ap. - San Paolo.

Imparare a meglio pregare, unendo l’intercessione del M. G., D. I., V.M., tutti.

In questo ultimo periodo della vita rendere
quanto devo per le grazie ricevute ed
i disegni di Dio sopra di me.
Far propositi fermi, efficaci; con esami
e confessioni frequenti sopra la purezza.
Abbandono totale in Dio; perché Egli possa
disporre sempre, in tutto, solo alla sua gloria
e al bene dell’Istituto.

Come penitenza del bene omesso, del bene
fatto male, dei peccati: costruire la Chiesa
Regina Apost., governare secondo le Costituzioni,
fare ed assistere la redazione.
Devo vivere e far vivere la vita religiosa
nella Casa Gen. e nelle cose ben stabilite.
~
Curare le vocazioni tra i 15-23 anni.
Organizzare la propaganda in Italia ed
estero; la Casa Scrittori e Scrittrici;
le trasmissioni radio, culto alla Regina Ap.,
periodico vocazionario, culto al Divino
Maestro; regolare le vacanze; supplire
al Capitolo; sviluppare Vita Pastorale e
Cooperatori; tutti impegnare nell’apostolato.
Spiegazioni.
Bene omesso: per difetto di studio, di pietà,
di fede, di buon esempio.
Bene fatto male: per orgoglio, tiepidezza,
oscurità, fini secondari.
Male commesso: per difetto di energia,
delicatezza, di vigilanza, rispetto umano.
«Ab omni specie mala abstinete vos»; devo
mortificarmi nel cibo, con le persone
benevole, con me stesso.
«Se provvederai confortare i singoli
otterrai assai più».
«Cura in primo luogo lo spirito, il
resto seguirà facilmente».
Maria disse: se alcuno lavora
~
volentieri per me, io mi impegnerò
abbondantemente per lui: apostolato,
spirito studio, povertà»

=====
Nella giornata vi sia sempre il
tempo conveniente per l’esame
sopra l’ufficio, le case, gli studi;
la povertà, le Persone, la Casa
Generalizia.
=== 15- II- 48

È l’ora della prova e della fiducia. Io
confido solo e tutto nel Signore, nella Regina
Apost., in San Paolo; nessuna confidenza in me.
Sono contento che la morte venga a mettere
fine ai miei peccati; non sono degno
di stare oltre su la terra; venga un
altro più degno a prendere il mio
posto. Per lui prego il Signore a volerlo
colmare delle grazie, lumi e conforti,
abbondantissimi

=====
Da Alba la Famiglia Paolina mirava
specialmente all’Italia. Da Roma
particolarmente al mondo: sotto il
~
Papa, in Christo et in Ecclesia:
spirito, apostolato, vocazioni. Una
grande fiamma, mentalità
paolina, arrivare dappertutto, in
umiltà e fede.

Esercizi spirituali 1949

1) Confermo con più profondo
sentimento ed umiltà le risoluzioni
del 1948
2) Aggiungo: più intensa carità
verso Dio e verso i fratelli: Dio
è carità, così sia il suo Ministro.
Da esercitarsi in comunità
con vita interiore più
intensa, preghiera per tutti,
apostolato progressivo, osservanza
religiosa.

===== 21-4-49 (Aprile)

La luce del Signore si è fatta
ancor più viva. Egli voleva quanto
si è fatto a San Paolo; lo riprenderei
~
da principio, poiché è suo volere.
Ma quante imperfezioni e peccati!
Accetto tutto il peso in espiazione,
per la gloria di Dio, per le anime,
per la Famiglia Paolina.
Il bene è tutto e solo di Dio.

Esercizi spirituali 1950

1) Occorre una lotta più intensa contro
i mali ed ogni difetto.

2) Intimità con Gesù: mentalità,
volontà, sentimentalità Paolina.
~
Esercizi spirituali 1951

Proposito: Carità: in benevolenza,
in compiacenza, in beneficienza,
in convivenza.

Carità, cioè, di mente, di cuore, di
parole, di opere con tutti.

Carità provvedendo alle case, persone,
iniziative; sviluppando i vocazionari,
specialmente in Italia.

Esercizi spirituali 1952

Rinnovo i propositi del 1951.
In tutto modellandomi sopra
Gesù Maestro, Maria Regina
e Maestra, San Paolo (vita e
lettere = tutto in carità.
~
Esercizi spirituali 1953

1) Spirito di fede, vedendo in tutto
il Signore che devo amare, conoscere,
servire nel mio piccolo posto.
2) Utilizzare e dirigere tutto al fine.
Ogni momento acquistare il massimo.
3) Molto incoraggiare tutti; e rendere
lieti nella via di Dio.
~
1954

Ho sentito più viva la riconoscenza al Signore
per la vocazione generale, per la vocazione speciale
per i mezzi di santificazione e di apostolato.

1) Un giorno dell'anno scol 1890-91, la mia
maestra - Rosa Cardona - molto pia e brava
interrogò alcuni degli 80 alunni della classe
su ciò che pensavano di fare nella vita. Io
fui il secondo interrogato: riflettei un
istante, mi sentii illuminato e risposi
risolutamente: «mi farò prete». I compagni
mi guardarono stupiti, ma essa mi incoraggiò.
e poi molto mi aiutò. Era la prima luce
chiara; solo avevo sentito qualche
tendenza confusa, oscura, in fondo all’anima,
senza conseguenze. Da quel giorno i compagni,
ed anche i fratelli cominciarono a designarmi
col nome di prete, alle volte per burlarmi, alle
volte per richiamarmi al dovere. La cosa ebbe
per me conseguenze: lo studio, la pietà, i pensieri
il comportamento, persino le ricreazioni si orientarono
in tale direzione. In famiglia cominciarono
a disporre le cose che mi riguardavano
verso tale meta; ciò che mi salvò da tanti
pericoli. Da quel giorno tutto pareva rinforzarmi
tale decisione. Ritengo che ciò fosse frutto delle
preghiere e cure della mia ottima madre che mi
custodiva in modo particolare; ed anche di
~
2) L’anno scol. 1900-1901 fu pieno
di luce e di grazie. La notte di
chiusura del secolo scorso e di
inizio del secolo nuovo, nell’adorazione
(dalle 23 di sera alle cinque
del mattino seguente) fatta nelle
intenzioni di Leone XIII e di
Mons. Re Vescovo capii tante cose.
quelle illustrazioni furono decisive
per il mio spirito e per l’apostolato
futuro. Dovevo ancora passare e
sempre più tra i periodi buoni e
periodi difficili e di miserie. ma per
la Misericordia di Gesù Maestro
ªcontinuaronoª la Verità, la Via, la Vita
sua ad essere presenti ed operanti
nell’anima; sempre Egli mi illuminava
e guidava nella pietà, studio, attività.
~
quella Maestra che sempre chiedeva al
Signore che qualcuno dei suoi scolari
divenisse sacerdote. Ne benedico il Signore.
Il mio parroco, Sacerdote di buon spirito, colto,
di facile intuizione mi ammise alla prima
Comunione prima dei compagni, sempre mi
aiutò sino all’altare. Benedisse anche i
primi progetti per la Famiglia Paolina.
(qui sta il numero due).

3) Vi furono sul cammino della mia
vita dal 1902 persone sante che mi
orientarono decisamente. Il Can. Danusso verso
la divozione a Gesù Maestro, Via Verità e Vita; il
Can. Chiesa nella formazione spirituale ed
intellettuale; Mons. Re sempre guida sicura
nella crisi generale del modernismo; il Can.
Priero nei suoi esempi di amore al
catechismo, all’Eucarestia, alla filosofia tomista,
alla Sacra Scrittura; in seguito molti
confermarono, crebbero, corressero, intervennero
con aiuti di ogni sorta. Le tre divozioni
si illuminarono, la vita religiosa parve sempre
meglio la via sicura, il Signore fece tutto.
~
Esercizi spirituali 1954

1) Preghiera continua
confessione frequente

2) Purezza da ogni venialità e
«ab omni specie mala » per
me, per tutti.

3) Osservanza religiosa: in me e
nella famiglia paolina - dando
anche molto lavoro
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Ritiro autunno 1954
1) Curare la carità in me e nella
famiglia paolina
2) Spirito pratico di preghiera
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Esercizi spirituali 1955

1) Rinnovare i propositi del 1954

2) Promuovere le nuove opere

3) Maggior purificazione

4) Migliorare la formazione
degli aspiranti -
~
Ritiro 1956

1) Pietà più abbondante: visita, esame,
meditazione. Orazione continua e
completa: mente, cuore, volontà

2) Vita religiosa: praticata e coltivata.

3) Intimità con Gesù- Ostia e Maestro.

4) Dare alla Chiesa sacerdoti compìti.

N. B. Per le relazioni con le Suore queste
norme: a) se devesi parlare di cose
spirituali si vada al confessionale; b)
se devesi parlare di apostolato o simili
vi siano due suore assieme.
~
Ritiro: 31- X- 56

1) Preparazione al giudizio particolare con: la penitenza;
la lotta alla venialità; quotidiana accettazione
delle pene e della morte; pieno compimento del
volere di Dio.
2) Celebrazione dei Capitoli e sistemazione delle
Congregazioni
3) Zelo per culto Divino Maestro.

Ritiro aprile 1957

1) Preparazione al paradiso: di mente, di
sentimento, di volontà, di corpo.
2) Distacco totale da tutto: compresa la vita, la stima,
le iniziative: solo, sempre, in tutto, Dio =
3) Prevenire le occupazioni celesti, servire fratelli, Sorelle
negli apostolati moderni in terra, ed in cielo.
4) Penitenze: nuovi Istituti; case Esercizi e vacanze.
~
Ottobre 1957

1) Illum opportet crescere, me
autem minui, «Omnia in gloriam
Dei facite».

2) Iudiciun sine misericordia
iis qui praesunt.

3) Ne respicias peccata mea...
sed fidem Ecclesiae tuae...
4) Recogitabo tibi annos meos
in amaritudine animae
meae. «In laudem gloriae [illeggibile] gratiae Dei»
5) «Ecce in pace amaritudo
mea amarissima.»
6) «Contra spem in spem
credidit; et reputatum est ei
ad justitiam;» sì, santo
secondo i disegni divini.
~
7) «Magister vester unus est
Christus».
8) «Ego sum Via et Veritas et Vita».
9) In eterno glorificherò Dio.
Bontà: «De stercore erigens
pauperem»

10) «Dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus
debitoribus nostris».
11) Non conosco istituto che
abbia ricevuti tali e tanti doni
dal Signore quanto il nostro.
- - - - - -
Proposito, preparazione
prossima alla morte, giudizio
e paradiso.
~
Marzo 1958

1) Riparare,
Rimediare,
Riacquistare,
«ne filius portet iniquitatem
patris; nec pater portet peccatum
filii.»
2) Zelare: prece, opere, verbo,
ne pater portet iniquitatem
filii.
3) Vita in Christo Magistro
et in Ecclesia.
4)«Nemo potest venire ad me
nisi Pater meus traxerit
eum».
5) «Verba, quae ego locutus sum
~