Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XVI - n. 44?
SAN PAOLO
Roma, Festa della SS: Trinità 1941

PIA SOCIETÀ S. PAOLO

[Relazioni tra Pia Società San Paolo e Suore di San Paolo]

Carissimi in San Paolo,
Formulo la presente per alto consiglio onde meglio ancora regolare le relazioni tra i membri della Pia Società San Paolo e le Suore di San Paolo (Figlie, Discepole, Pastorine). Vi prego di leggere queste norme, osservarle, e farle osservare, persuasi anche che qui sta il maggior vantaggio per tutti.
1) Le due Congregazioni abbiano sempre reale e visibile separazione per direzione ed amministrazione.
2) Le due Congregazioni sono unite nello Spirito e nel metodo di apostolato; ma l'unione praticamente si effettua per le Persone che hanno la cura generale nella rispettiva Congregazione; mentre tra i membri delle due Congregazioni vi deve solo essere carità rispettosa, separazione effettiva e fedeltà nell'eseguire quanto stabilito.
3) Si osservi diligentemente la clausura voluta dal c. 604: perciò nessun Sacerdote, Chierico, o Discepolo si introduca nei locali soggetti a clausura (cucine, cortili, orti, refettori, laboratori, dormitori), senza un permesso espresso del Superiore della Casa, che può mandare, ad esempio, per ministero.
4) Nessuno dei Sacerdoti, dei Discepoli, dei Chierici o Novizi, si fermi per vitto od alloggio nelle Case delle Suore, né in modo continuativo, né in modo casuale; ciò vale per tutti, qualunque eccezione siasi fatta, collettiva o personale, finora. Se occorrerà una eccezione soltanto la Prima Maestra, il Primo Maestro o il Maestro Giaccardo, potranno dare per un caso determinato e non in modo continuativo, per iscritto e non a voce, un permesso speciale. Le Superiore delle Case sono state avvisate al riguardo.
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5) Per il Ministero - predicazioni, messe, confessioni - il Primo Maestro, il Maestro Giaccardo, d'accordo con la Prima Maestra, destinano servatis servandis, i sacerdoti.
6) Per il servizio della cucina, biancheria, vestiti, stabiliamo le cose in modo che l'uso delle ruote o dei mezzi equivalenti, assicuri il buon servizio e la necessaria separazione.
7) Si evitino le corrispondenze e le comunicazioni non necessarie; e le necessarie siano circoscritte in termini e limiti indispensabili, e con i debiti permessi, con semplicità; ma non si dia il tu, conversando o scrivendo.
8) Si sa che il Primo Maestro ed il M° Giaccardo per necessità dei loro uffici si trovano in una posizione diversa dagli altri Sacerdoti, Religiosi, Chierici.
E piaccia al Signore il servizio nostro! oggi e sempre.
In Gesù Cristo Divino Maestro

aff.mo M.ALBERIONE

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COMUNICAZIONI

1. Iscrizione all'Apostolato della Preghiera
In data 6 Giugno la nostra Congregazione è stata iscritta all'Apostolato della Preghiera come persona morale. Così non v'è più bisogno di registrare i singoli nomi degli Ascritti, ma tutti i Membri di essa ed i Novizi vengono automaticamente iscritti appena entrano a far parte della Congregazione stessa.
In tale occasione la Pia Società San Paolo ha concesso alla Pia Associazione dell'Apostolato della Preghiera ed a tutti i suoi Ascritti la partecipazione ai meriti di preghiere, lavoro, sacrifizi, ecc. che vengono compiuti in Congregazione, ed entra a sua volta a partecipare dei meriti di preghiere, lavoro ecc. di oltre quattrocento altri Ordini e Congregazioni religiose che sono pure iscritti in questo modo all'Apostolato della Preghiera.
È però necessario, per la partecipazione effettiva a questa comunicazione di meriti, l'assenso di ciascuno dei Membri e dei Novizi della Congregazione; assenso che nessuno certo vorrà negare dinnanzi a tanti beni spirituali ai quali si può partecipare con tanta facilità.
I Maestri faranno bene a chiedere questo assenso ai singoli gruppi di Professi e Novizi, esponendo i beni ai quali si viene a partecipare con questa iscrizione ad un Apostolato tanto necessario.
È utile ricordare in quest'occasione i tre gradi di partecipazione a tale pia Associazione, perché ciascuno importa qualcosa di speciale. Appartengono al primo grado quelli che fanno l'offerta quotidiana delle loro preghiere, azioni, sacrifizi, ecc. - ciò che noi facciamo già quotidianamente con la preghiera «Cuore Divino di Gesù»; - per appartenere al secondo grado sono richiesti un Pater e dieci Ave Maria, da recitarsi ogni giorno secondo le intenzioni dell'Apostolato della Preghiera - per questo è sufficiente l'intenzione di offrire quotidianamente una decade del S.Rosario; - pel terzo grado si richiede la Comunione riparatrice almeno una volta al mese - questa può essere benissimo quella del Primo Venerdì. Ai singoli è libero di prendersi l'impegno per il primo o secondo o terzo grado. Ogni grado, naturalmente, ha indulgenze speciali.
Se si vogliono ascrivere all'Apostolato della Preghiera nella Congregazione che gode della comunicazione dei meriti, anche gli alunni o persone estranee ad essa, allora occorre un esplicito diploma di erezione locale - lo hanno già le Case di Roma e di Alba -, un Direttore locale, un registro per riportarvi i nomi degli Ascritti estranei alla Congregazione stessa, le pagelle di aggregazione ed i bigliettini mensili da distribuirsi a ciascuno di essi.
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2. Per gli Studi in Italia
Dopo la pubblicazione della «Carta della Scuola», la S.Congregazione dei Religiosi, unitamente alla S.Congregazione dei Seminari e delle Università per gli studi, ha emanato una circolare con la quale vuole che anche gli studi negli Istituti Religiosi si uniformino alla suddetta «Carta della Scuola», secondo lo Spirito dei Sacri Canoni.
Ora dalla circolare emanata dalla S.Congregazione e da spiegazioni chieste a voce, risulta:
È obbligatorio per gli istituti Religiosi:
1° Pretendere dagli alunni che devono entrare nella I Scuola Media (corrispondente press'a poco all'attuale I Ginnasio) il certificato di «Ammissione alla Scuola Media». Se per casi speciali gli Alunni entrando nell'Istituto ne sono sprovvisti, occorre far loro subire l'esame per ottenere il suddetto certificato;
2° Alla fine del Triennio della Scuola Media, presentare i giovani agli esami per ottenere la «Licenza della Scuola Media».
È di consiglio:
Alla fine del Liceo - che sarà, secondo la «Carta della Scuola», di cinque anni - presentare gli Alunni per l'esame di Licenza o di Stato; e si vedrà quanto, in Domino, potremo fare nelle attuali nostre circostanze.
Nel periodo transitorio, sino alla completa attuazione della Carta della Scuola - che nel prossimo anno scolastico sarà ancor soltanto applicata nella I e II Media, - dovremo far subire ai nostri Alunni di V Ginnasio l'esame di ammissione al Liceo. Questo incominciando dall'anno venturo, cioè con quelli che entrano quest'anno in V Ginnasio.
Intanto con gli Alunni che quest'anno hanno finito la Prima Ginnasio e che avrebbe già dovuto essere la I Media, non è ancor definito ciò che si possa fare. La S.Congregazione aspetta ancora una risposta dal Ministero, a cui ha inoltrato la domanda di poter far subire agli Alunni dei Seminari e degli Istituti Religiosi che hanno frequentato quest'anno la I Ginnasio, l'esame di «Ammissione alla Scuola Media», ma con facoltà di farli entrare subito nella II Media. Senza una dispensa del Ministero, l'esame di ammissione alla Scuola Media dà solo diritto ad entrare alla I Media, e si richiedono tre anni prima di potersi presentare per l'esame di Licenza. - Alla fine di Giugno od ai primi giorni di Luglio speriamo di poter sapere come regolarci.
Prepariamo i giovani, da parte nostra, quanto a spirito e quanto a studio, secondo le direttive della Circolare della S.Congregazione dei Religiosi.
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