Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno XVI - n. 43?
SAN PAOLO
G.D.P.H - Regina degli Apostoli, 1941

PIA SOCIETÀ S. PAOLO

[In merito al decretum laudis]

Carissimi Fratelli in San Paolo.
Deo gratias!
Dal giorno 10 Maggio la Pia Società San Paolo, prima juris diocesani, è divenuta Congregazione juris pontificii: sono state approvate le Costituzioni ed è stato dato il «Decretum laudis». Ognuno sa quale grazia e quale beneficio sia questo, tanto sotto l'aspetto giuridico che sotto l'aspetto morale; e ciò per la vita interna della Congregazione come nei riflessi dell'Apostolato nostro.
Perciò:
a) In rendimento di grazie al Signore dedichiamo un giorno alla preghiera ed al rinnovamento del nostro spirito e dei nostri santi voti; sicuri di essere sopra una via buona, camminiamo ora anche più fiduciosamente e più risolutamente nella vocazione altissima di cui Dio ci onorò;
b) Facciamo quest'anno gli Esercizi Spirituali dedicandoli alla riforma ed al miglioramento della nostra vita religiosa, meditando bene le Costituzioni ed applicandole nella vita pratica, sia individualmente come nella Società. Due sono gli elementi essenziali: la Casa si edifica sul fondamento della obbedienza, e si tengono solidamente unite le parti col vincolo della carità. Spedisco copia delle Costituzioni; che perciò sono anche comunicate, insieme al Decreto sopradetto, agli Ecc.mi Ordinari;
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c) Sia proposito fermo per ognuno: approvato dalla Chiesa il genere di vita, con l'apostolato e le Costituzioni, vogliamo che la condotta nostra sia tale da essere approvata e da piacere a Dio, ora e per il gran giorno del rendiconto;
d) Se la Chiesa ci ha accolti ed approvati, noi avremo uno speciale amore ad essa ed al Papa; zeleremo col nostro apostolato tutto quanto promuove l'esaltazione e la libertà della Chiesa. Sia benedetto Dio che ci chiamò! Sia benedetto Gesù Cristo che è la nostra Via, Verità, Vita! Sia benedetta la Madre, Maestra e Regina degli Apostoli! Sia benedetto il nostro Padre carissimo, San Paolo!
In questa occasione ho il dovere di ringraziare il Santo Padre, la Sacra Congregazione dei Religiosi, i Vescovi delle Diocesi in cui si trovano le nostre Case, e specialmente l'Ordinario di Casa Madre. Un ringraziamento fervido ed affettuoso ai primi e fedeli Fratelli che dagli inizi hanno faticato generosamente ed ai quali si deve, dopo che a Dio, lo sviluppo della Congregazione. Il Signore Li premierà in Cielo, ma Lo prego che Li premi anche sulla terra, con la sua luce ineffabile, con molti conforti, con una vita piena di meriti e frutti nella vigna del Signore.
A Roma abbiamo celebrate 1000 Messe per ottenere questa grazia; ora ognuno dei Fratelli Sacerdoti celebri una Santa Messa di ringraziamento.
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Devo notificare che in questa occasione la S. Sede fu larghissima con l'umile nostra Congregazione:
a) Concesse al Superiore Generale «pro tempore» ed «in perpetuo», la facoltà di dare le Lettere Dimissoriali per la S. Ordinazioni (Rescritto della S.Congregazione dei Religiosi, 24 maggio 1941).
b) Ci invitò a stabilire a Roma la dimora abituale del Superiore Generale e del suo Consiglio, cosa che subito si è fatta nella forma canonica(Lettera del P. Angelico, Visitatore Apostolico,del 31 maggio 1941, e Rescritto della S.Congregazione dei Religiosi, 9 giugno 1941).
c) Sanò ogni difetto sanabile, di qualunque genere, che per caso fosse occorso in questo periodo di ordinamento ed evoluzione della Congregazione (Rescritto della S. Congregazione dei Religiosi, 9 giugno 1941).
d) Confermò nel suo ufficio l'attuale Superiore Generale ed il suo Consiglio fino a che, ritornata la pace, sia possibile il primo Capitolo della Congregazione, secondo vivamente desideriamo e speriamo avvenga presto (Lettera del Rev.mo P.Angelico, Visitatore Apostolico, 30 gennaio 1941, e Rescritto della S.Congregazione dei Religiosi, 9 giugno 1941).
e) Lodò lo zelo e la costanza ed esortò alla perseveranza i Sacerdoti, e specialmente i Superiori delle Case, che hanno bene lavorato e che incontrano le difficoltà e si acquistano il merito di stabilire la Pia Società S.Paolo nelle varie nazioni.
Per intanto il Consiglio confermato dalla Santa Sede risulta dei seguenti Fratelli: M°Giaccardo Timoteo che è pure Vicario Generale o Vice-Superiore di tutta la Congregazione; M° Occelli Pietro; M° Muzzarelli Federico; M° Gagna Michelino.
L'ufficio di Segretario è tenuto dal M° Pasquero Fedele; come aiutante del Primo Maestro per la parte economica vi è M° Robaldo Giovanni.
Il primo Capitolo eleggerà il Superiore Generale col nuovo Consiglio.
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La Congregazione deve formare i propri Scrittori; è questa la parte principale e più essenziale del nostro apostolato. Ora sono lietissimo dei libri scritti dai nostri, ed usciti in quest'anno:
Monticone, Grammatica Latina (Vol.4°);
Lamera, Piccolo grande nido;
Lamera,
Medioevo, Storia per i Licei;
Turci, La Settimana Santa, commento
Sirito Fedele, Traduzione: «Anima d'ogni apostolato»;
Sirito Michele, Vita del Beato Giustino de Jacobis, Apostolo dell'Etiopia;
Tonni, Traduzione: «Il Sacerdozio» di S.Giovanni Crisostomo;
Pettinati, Vita di S.Francesco di Sales;
Cendron, Il Sacramentario dei Fedeli;
Bistolfi, Omelie domenicali per il «Pastor Bonus»;
Fornasari, Traduzione «Regola Pastorale» di S.Gregorio Magno;
Corte, Traduzione della «Pastorale» del Lithard;
Tempra, Jesus Pastor;
Damino, Alla scuola di Maria.
Dobbiamo amare, stampare e diffondere con molto più zelo e cura un libretto, anche mediocre, scritto dai nostri, che non un libro, sebbene da maggior valore, se scritto da altri autori. E questo è garanzia delle benedizioni di Dio sopra le nostre anime, garanzia di santificazione e prosperità anche materiale della nostra Congregazione.
Nel periodo della guerra: è molto utile diffondere l'Unione Cooperatori Apostolato-Stampa tra i soldati e le loro famiglie, onde partecipino al frutto delle sei SS. Messe quotidiane. La prova fatta ha dato frutti molto buoni, grande consolazione e fiducia tra i soldati.
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Un'avvertenza: il N.146 delle Costituzioni stabilisce che i Discepoli recitino il Piccolo Ufficio della B.V. Maria come obbligo; come pia pratica di consiglio e di preparazione a recitare il Breviario comune, sarà intanto utile aggiungere qualche parte di questo, specialmente il mattutino.
È dal Luglio 1940 nostro Visitatore il Rev.mo Padre Angelico da Alessandria, O.M. Capp.; Egli ci ha fatto un gran bene. Per avere un Superiore competente ed autorevole, ho chiesto ed ottenuto da S. Em. il Card. La Puma, Prefetto della Congregazione dei Religiosi, che gli permetta e lo autorizzi a continuare ancora nel suo ufficio a vantaggio della Pia Società San Paolo.
Nel Divin Maestro

aff.mo Fratello Sac.ALBERIONE

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