Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Anno IX - n. 4
S. PAOLO
G.D.P.H., Alba, 15 novembre 1934

[Comunicazioni e intenzioni]

Carissimi in S. Paolo,
Io sono la vite, voi i tralci. Che bel sogno questo: la figura di Gesù rappresentato da una vite, cresciuta in un campo di spighe e a forma di croce, da cui si prolungano i tralci, e sui tralci noi, Sacerdoti e Paolini, comunicanti con la vite, nutriti dal suo succo vitale.
Stiamo con Gesù Cristo: nostra vita, nostra luce, nostra forza. Le Visite, le Comunioni, le Messe confermano, rendono attuale e vivificante tale unione.
In questi giorni sono in viaggio per il Giappone: Don Marcellino Paolo e D. Bertero Lorenzo; per la Cina: D. Fassino Emanuele e D. Bertino Pio; mentre crediamo D. Robaldo Giovanni e D. Ravina Tarcisio già arrivati a Varsavia (Polonia).
È tanto buono che, ogni sera, ciascuno dei sacerdoti, dopo aver trattata la causa propria con Dio, benedica tutta la Famiglia Paolina! Amiamoci in S. Paolo. Inoltre: presto a letto e presto fuor di letto è conforme ai bisogni del corpo e dello spirito. La generosità nella prima offerta della nostra volontà e vita al Signore è caparra di molti lumi, conforti, grazie nella giornata.
In un argomento vitale dobbiamo fermare la nostra preghiera, considerazione, volontà: Le vocazioni dei discepoli o coadiutori laici. La Pia Società S. Paolo ha l'ufficio, oltre che di scrivere, anche di stampare e diffondere. Ebbene, queste due ultime parti spettano specialmente ai Discepoli.
La Pia Società S. Paolo dovrebbe avere più aspiranti alla vita religioso-laica che non aspiranti alla vita religioso-sacerdotale.
Essi avranno grandi meriti per la vita eterna; cooperano alla diffusione del Vangelo; fanno l'adorazione di due ore al SS. Sacramento; procureranno tanta gloria a Dio! Ricordiamo come S. Benedetto, S. Francesco d'Assisi moltiplicavano i religioso-laici.
Specialmente le Case, che si stanno aprendo, mirino decisamente a queste vocazioni; penso e prego sempre per i neri, gli indiani, a questi giovani da redimere dall'abiezione alla figliolanza di Dio ed all'Apostolato Paolino.
Quale opera degna di San Paolo sarebbe questa!
L'osservanza alla vita religiosa è garanzia e base all'Apostolato.
In questo abbiamo tanto, tanto! bisogno di grazie; con cuore chiediamo al Divino Maestro.
Supplico tutti a pregare per me. Operiamo con retta intenzione.
Le varie case in questi giorni mi hanno scritto delle notizie belle, care! Anche in Casa Madre vi è un bel fervore.
Vi benedico; beneditemi.

Aff.mo M. Alberione

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