Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

3. L'APOSTOLATO STAMPA *


1. Prima di iniziare la conferenza, vedere bene a chi si sta per parlare; e secondo le persone a cui si parla si svolgerà un punto piuttosto che un altro.
Vi sono paesi in cui si legge molto, altri in cui si legge assai poco; altro poi è parlare a gente di campagna, altro parlare a persone di città.
Se si parla a donne cattoliche si insisterà sulla vigilanza delle figlie, su ciò che queste possono portare in famiglia: romanzi, giornali; illustrazioni, cartoline, ecc. Si parlerà loro dei libri di pietà, oggetti religiosi, santo Vangelo, ecc. Si insisterà molto sui vantaggi spirituali che vengono loro dall'essere Cooperatrici [della buona stampa]: indulgenze, Opera delle 2000 sante Messe, ecc.
Se si parla a figlie, con esempi vivi, ben descritti far vedere la rovina [recata] dalle letture cattive (leggere Mano alla stampa o L'Arma d'oggi; ce ne sono parecchi)1. Parlare della vocazione.
Sia le figlie come le donne sono molto adatte alla diffusione di giornaletti, ecc.
2. Vedere quali giornali, periodici, libri, ecc., buoni e cattivi si diffondono in paese o in città; se ci sono biblioteche buone o cattive, librerie, bollettino parrocchiale, ecc.
3. È male leggere stampa cattiva, ma è pure male non leggere nulla, perché non si può essere istruiti specialmente in cose di religione, mentre non si resta premuniti contro gli errori dei cattivi.
Non è quindi una scusa quella di certuni: Noi non abbiamo tempo e non leggiamo né stampa buona né cattiva.
Se non si va all'istruzione parrocchiale, occorre, almeno in giorno di festa, leggere foglietti religiosi, ecc.
~
4. Prima di tenere la conferenza parlare con il Parroco o chi per esso, per sapere come sta la parrocchia in fatto di organizzazione cattolica. Se vi sono Circoli cattolici, maschili e femminili, ecc. Come si lavora. Che cosa intende fare.
Proporre, tentare, tastare il terreno, anche per sapere quali persone più zelanti si potranno riunire in Sezione [della buona stampa].
5. Iniziando la conferenza sarà sempre bene esordire sulle conseguenze disastrose della stampa cattiva con un fatto o due, anche brevi, ma descritti al vivo.
Si passerà quindi a parlare della potenza della stampa: l'arma a due tagli (buona e cattiva). Nuovo mezzo in mano a satana per rovinare le anime; come apostolato, in mano al sacerdote, ai cattolici per la salvezza delle anime, ecc.
Salvare le anime con la stampa è lo scopo della Pia Società San Paolo, Congregazione di religiosi che il Signore ha suscitato ai nostri giorni.
Come vi sono i Missionari della Consolata2, di Don Bosco, ecc., per la salvezza degli infedeli, per portare la nostra santa religione nelle regioni selvagge dell'Africa, dell'America, così vi è la Pia Società San Paolo, i cui membri sono, per così dire, veri missionari nei paesi civili, per conservare la santa religione tra le popolazioni che, ai nostri giorni, perdono in tanti luoghi il senso e lo spirito cristiano; popolazioni che si allontanano dal santo Vangelo per causa di letture perverse che cambiano le idee e successivamente la vita. Qualche conseguenza.
6. Parlare della Casa.
7. Cooperatori. Tre modi di cooperazione: preghiere, opere, offerte.
8. Sviluppare le varie iniziative, specialmente quelle che possono interessare la parrocchia, vocazioni, ecc.
9. Lasciare un gruppo di persone, anche poche, tre o quattro, ma attive e buone, sotto la direzione del Parroco o di una persona attiva interessata.
10. Trascrivere i nomi dei componenti la Sezione e rilasciare il libretto. [Registrare] l'indirizzo per inviare il Cooperatore.
~

* Appunti per una conferenza, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 2 (23,5x22). Il dattiloscritto si presenta così: “S. Paolo… 5/1930”; porta come titolo “Conferenza sull'apostolato stampa”; l'autore non è indicato. L'originale ha la forma di traccia di una conferenza. Il riferimento a “S. Paolo” nella data induce a pensare che il testo sia indirizzato ai membri della FP, in particolare a coloro che si occupavano della diffusione. Questo fa supporre che ne sia autore il Primo Maestro.

1 Cf Borgna G., Il re dei tempi (titolo) - Mano alla stampa(sottotitolo), Michelerio, Asti 1914, pp. 114.

2 Membri dell'Istituto della Consolata per le Missioni Estere di Torino, fondato dal beato Giuseppe Allamano (1851-1926). Don Alberione in AD n. 118 e n. 170 manifesta la stima che aveva per il sacerdote piemontese e per la sua opera.