Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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45. METTERSI SOTTO LA PROTEZIONE DI MARIA
E IMITARLA NELLA SUA VITA E VIRTÙ
Festa dell’Assunzione della B.V. Maria, Vestizioni e Professioni Religiose, Castel Gandolfo, 15 agosto 19621


Giorno ben scelto, questo, e per la Vestizione e per le Professioni, giorno dell’Assunzione: mettere cioè la nostra vita, la vostra vita sotto la protezione di Maria, così come si canta spesso: «Sub tuum praesidium confugimus, sancta Dei Genetrix… ne despicias… a periculis»2, non disprezzare le nostre preghiere… ci mettiamo, ci rifugiamo sotto il tuo manto, Maria, e così vogliamo vivere; così vogliamo vivere, sotto la protezione ogni giorno.
Non solamente però domandando la grazia di avere la protezione quotidiana di Maria, ma imitarla: imitare Maria nelle sue virtù, nella sua vita. È la vergine delle vergini, è la vergine prudentissima, è chiamata anche semplicemente la purissima, Maria.
Tre pensieri. Il primo pensiero è questo: Maria fu assunta in cielo corpo ed anima. Così ella aveva accompagnato il suo Figlio fino al Calvario, fino ad assistere alla sua morte. E come Gesù aveva sofferto, così Maria: il suo cuore era trapassato da una spada di dolore. Associata quindi alle ignominie e
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ai dolori del Calvario, associata pure alla gloria trionfale in cielo: Gesù salì al cielo e siede alla destra del Padre; e Maria, corpo ed anima assunta in cielo, gloriosa, siede alla destra del Figlio. Significa che quanto più noi accompagniamo il Figlio di Dio incarnato, Gesù Maestro, tanto più parteciperemo al gaudio, al trionfo, alla beatitudine. Perché in paradiso vi sono molte mansioni: state guadagnando il vostro posto! Avete già continuamente lavorato per il vostro posto in cielo, ma ora con maggiore intensità: e per la divisa vestita e per le professioni fatte. Quanto più accompagneremo Gesù nella sua santificazione - «pro eis ego sanctifico meipsum»3 [Gv 17,19] - e nello stesso tempo nel suo apostolato, tanto più la partecipazione alla gloria eterna. Il grande stuolo di vergini che oggi sono attorno a Maria a cantare il Magnificat! Voi avete cercato di cantarlo con divozione, unite alla Vergine, il Magnificat che avete cantato.
Secondo pensiero, questo: glorificare la nostra Madre celeste. Esser tutti gioiosi oggi, perché la nostra Madre è stata così elevata… elevata: «Assumpta est Maria in caelum: gaudent Angeli»4! Che Madre che abbiamo: creatura privilegiata! La Chiesa ci fa festeggiare con due feste di precetto i privilegi di Maria, i due principali. Il primo privilegio, Immacolata: che dal fonte battesimale siete uscite immacolate, purificate dal peccato originale5, rivestite di grazia, sì. E il secondo privilegio che la Chiesa ci fa festeggiare con festa di precetto: l’Assunzione, l’ultimo privilegio; l’Assunzione è la assunzione in corpo ed anima e la incoronazione: Maria come regina del cielo e della terra, regina degli angeli e dei patriarchi e dei profeti… e tutto quello che stiamo sempre ogni giorno recitando nelle litanie. Contenti e lieti che la nostra Madre sia così grande, sia così onorata, che abbia tale potere presso Dio, che gli spiriti celesti oggi cantino con lei il Magnificat
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e che la terra tutta [lo canti]: «Fecit mihi magna qui potens est», veramente ha fatto cose grandi il Signore per lei!, «Beatam me dicent omnes generationes»6 [Lc 1,49.48], canteranno le mie glorie tutte le generazioni! Quindi rallegrarsi e far le congratulazioni, oggi, con Maria che è arrivata al compimento della sua missione, fino a quel momento, [ossia l’Assunzione]. Di lì comincia la missione verso di noi.
E questo è il terzo pensiero, e cioè: Maria è potente, gloriosa in paradiso ma per noi, non soltanto come premio delle sue virtù, della sua santità, ma per noi. E cioè potente presso di Dio, cuore misericordiosissimo, conformato al Cuore del suo Figlio Gesù. Confidenza quindi in Maria, nostra Madre, verso quel sì. «Illos tuos misericordes oculos ad nos converte»7, rivolgi i tuoi occhi misericordiosi verso di noi: presentiamole le nostre debolezze e fragilità. E che cos’è che muoverà il cuore di Maria a nostro favore? Proprio la compassione del suo cuore! E quanto più siamo miseri e ci riconosciamo miseri, tanto più ella si muove a pietà, perché sempre una madre ha pena ed è sollecita verso i figli più ammalati. Presentiamole le nostre debolezze: Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi, sulla terra. E poi? E mostraci dopo questo esilio Gesù: quando Maria ci farà incontrare con Gesù. Se sarete fedeli, e se persevererete fedeli, a nome di Dio vi prometto… che cosa? Il centuplo sulla terra, il centuplo di grazie sopra i cristiani comuni… e poi la vita eterna.
E facendo la firma8, voi avete la tessera del paradiso: c’è già. Bisogna portarla con fedeltà, cioè l’osservanza, e onore davanti a Dio e davanti agli uomini. E quando vi presenterete al Signore, presenterete anche la tessera, se è conservata pulita, non stropicciata. Non che la tessera venga buttata via, ma se c’è la perseveranza… allora ecco la tessera di entrare in paradiso. Perché? Possederete la vita eterna: è promessa sicura, è impegno. Perciò ogni giorno onorare la tessera e
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ogni giorno abbellirla. Abbellirla, perché voi potete fare delle pitture, ma le pitture che farete attorno alla vostra tessera saranno le virtù quotidiane: povertà, castità, obbedienza, docilità e umiltà… E poi? E poi: Mostraci, dopo questo esilio, Gesù. Guardarlo Gesù nell’Ostia, pensare che in quel giorno ce lo mostrerà svelato, come lo ha mostrato ai pastori. Ma in gaudio, glorioso! E gloriose anche voi!

Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 4grande (Nastro archivio 126. Cassetta 126, lati 1/2. File audio AP 126). Titolo Cassetta: “Vestizione e professione religiosa”. Nel nastro originale è registrato tutto il Rito presieduto da Don Alberione, seguito da questa predica, che inizia dal minuto 26.10.
2 L’inno Sub tuum praesidium (Sotto la tua protezione) è la più antica preghiera a Maria di cui si ha notizia, per il ritrovamento di un papiro egiziano risalente al secolo III che ne riporta il testo in greco. Molto prima del pronunciamento del Concilio di Efeso (431), Maria era dunque già onorata con il titolo di “Madre di Dio”.

3 «Per loro io consacro me stesso».
4 «Maria è assunta in cielo: gioiscono gli Angeli». Cf Breviarium Romanum, In Assumptione Beatae Mariae Virginis, In I Vesperis, Ad Laudes et In II Vesperis, Ant. 1; In II Nocturno, Versus.
5 Il PM dice: veniale.

6 «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente», «Tutte le generazioni mi chiameranno beata».
7 Dalla preghiera Salve Regina. Il PM la cita poi in italiano.
8 Si riferisce alla firma sul documento della professione religiosa.