Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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57. LA CORONCINA per le anime del purgatorio
La nostra preghiera di suffragio per intercessione di Maria
Ritiro Mensile, 1a Meditazione, Torino (SAIE), 3 novembre 19621


Oggi primo sabato del mese di novembre: come sabato [è] dedicato alla divozione a Maria; e come primo sabato di novembre, abbiamo da ricordare le anime del purgatorio.
Nelle nostre preghiere vi è una Coroncina per le anime del purgatorio2.
Nel primo punto si dice: credo al dogma, alla verità di fede del purgatorio, cioè delle anime che passano all’eternità non ancora del tutto preparate per l’ingresso al cielo.
E poi, seconda parte: e crediamo al valore dei suffragi, cioè alle preghiere e alle buone opere che offriamo per le anime del purgatorio. Inoltre si prega, in un altro punto, per tutte le anime del purgatorio in generale.
E nel terzo punto [si possono] ricordare alcune categorie di persone o alcune persone più care, in particolare, che son già passate all’eternità, che forse confidiamo che siano già nell’eterna beatitudine e tuttavia che possono ancora trovarsi in attesa dell’ingresso al cielo.
Poi, un altro punto della preghiera, della Coroncina, è una preghiera per coloro che si trovassero in purgatorio per l’occasione e l’abuso della stampa, o del cinèma, o della radio, della televisione, di altri mezzi, come i dischi, di altri mezzi
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che dovrebbero servire all’elevazione e santificazione dell’uomo, e dei quali mezzi possiamo abusare… e a volte abusano, ad esempio con letture, con partecipazione a spettacoli, eccetera… che non sono state del tutto cose sante. E in paradiso si entra quando si è del tutto purificati.
Ecco, poi l’ultimo punto della Coroncina è preghiera che possiamo noi prepararci all’ingresso in cielo e poter avere questo ingresso, cioè l’entrata immediata, dopo che l’anima nostra sarà spirata… in paradiso l’ingresso immediato. E perciò di far la penitenza delle nostre colpe passate, evitare le venialità, vivere in fervore, distaccare il nostro cuore da quello che dispiace a Dio o è dispiaciuto nel passato al Signore.

Quest’oggi, però, essendo sabato, ricordiamo particolarmente di offrire le nostre preghiere per mezzo di Maria, preghiere di suffragio; anche il rosario in modo particolare. L’istinto dei fedeli è questo: che quando una persona è passata all’eternità e viene composta la salma sul letto, coloro che vanno a visitarla, se sono persone veramente cristiane…che suffragio mandano lassù per quella persona che è defunta nella giornata o nel giorno antecedente? Istintivamente il rosario si dice. E quando si va alla sepoltura, istintivamente, se non si canta con il sacerdote o con i cantori, istintivamente come suffragio si dice il rosario e si segue la salma, il feretro con il rosario. Alla sera dei defunti, cioè la sera quando è già passato il tempo del Vespro, quando quindi incomincia secondo la Chiesa la giornata per i defunti3, ecco, nelle famiglie, per poco che siano buone, si recita il rosario.
E quando passa all’eternità una persona della Famiglia Paolina, e c’è anche nelle Costituzioni4, la recita del rosario. Si ha questa persuasione intima: che Maria sia la maggiore ausiliatrice del purgatorio.
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Qui a Torino ha la sede principale l’Istituto Nostra Signora del Suffragio5, suore che si dedicano a suffragare i defunti. Vi è un altro Istituto che ho visto ieri in Francia: le Ausiliatrici del purgatorio6. Sono 1400 membri. Cosa fate per le anime del purgatorio? Noi facciamo opere di misericordia qui per coloro che soffrono, e orfani e vecchi, malati, e la cura e l’assistenza ai malati nella notte, anche nelle famiglie… facciamo opere di misericordia di qua, per fare l’opera di misericordia alle anime che sono di là. Qui aiutiamo per quelli che sono i bisogni corporali e anche spirituali, e cerchiamo e suffraghiamo le anime che al di là attendono, e alle quali possiamo solamente fare del bene mandando suffragi. E sì, e che cosa fate? Queste opere le offriamo, appunto, per le anime del purgatorio. E fino a dove arrivate? Noi abbiamo tutte l’atto eroico di carità. Questa è stata la risposta.
L’atto eroico di carità è un grande suffragio, perché noi sappiamo che ogni opera nostra, opera buona, preghiera, sofferenza, ha tre valori: il valore meritorio che è per chi fa l’opera buona; poi c’è il valore impetratorio che serve a domandare le grazie; e poi c’è il valore soddisfattorio, soddisfare per i nostri debiti che abbiam con Dio, e che può essere offerto, questo valore soddisfattorio, per le anime purganti. E chi offre tutto il valore soddisfattorio fa l’atto eroico di carità, per cui si cede a vantaggio delle anime del purgatorio questa parte, questo frutto delle preghiere, delle buone azioni
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e dell’apostolato e della sofferenza… si cede alle anime del purgatorio, e si cede anche quello che altri faranno per noi. È veramente un atto di cessione di questa parte del valore soddisfattorio, cessione a vantaggio delle anime purganti.
Però per fare questo atto occorre preparazione, occorre una fede viva, occorre una carità sapiente. Diversamente, dopo la persona si trova alle volte in pene interiori. Quindi questo atto si può fare soltanto, se vogliamo farlo prudentemente, soltanto con il consenso del direttore spirituale.
Vi è un Oremus che è rivolto al Signore, intercedente Beata Virgine Maria7: Maria è colei che fra tutte le creature, fra tutte le anime, ha maggior potenza presso il cuore di Dio nel pregare. Ella è la purissima e prega perché quelle anime siano purificate o abbiano la misericordia di Dio: sia scancellato ogni debito che hanno ancora con il Signore. Essendo così povera la nostra preghiera ed essendo così poco inclinata a far penitenza, mortificazioni, e nel far le cose con diligenza, offriamo almeno per le mani di Maria. Tutto è più gradito a Dio, se è offerto per mezzo di Maria, la creatura che Dio ama più di tutte, la pura creatura.
Oh, allora nella giornata offrire per mezzo della Madonna, Maria del Suffragio, offrire preghiere, lavoro spirituale, piccole sofferenze, l’apostolato in modo particolare, per suffragio: la giornata può essere offerta così… può essere offerta.
Oh, poi la Coroncina… poi il mese di novembre è tutto ordinato al suffragio delle anime purganti, sì: possiamo mettere un’intenzione generale, tra le altre intenzioni, che il bene che si farà, e specialmente il lavoro di purificazione e di santificazione, tutto questo venga offerto, può essere offerto. Ciascheduno farà secondo quanto si sente interiormente, perché le cose che si fanno in questo senso devono procedere da grande fede e da grande carità verso coloro che soffrono. Sulla terra, più o meno, si trova qualche cosa per cui possiamo
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aiutarci, ma le anime del purgatorio non possono aiutar se stesse, devono pagare per quanto spetta da loro: se non hanno i suffragi, devono pagare tutto il debito. Aiutiamole, perché il debito sia presto pagato e sia scancellato per l’intercessione della beata Vergine Maria, Madre di Dio.
E poi, nello stesso tempo, nel mese di novembre, riflettere sopra di noi: purificazione! E che l’anima nostra, una volta che lascia il corpo, che sia spirata, possa esser tanto pura da poter entrare immediatamente fra gli angeli e i santi in paradiso, immediatamente.

Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 143/62 (Nastro archivio 130b. Cassetta 130, lato 2. File audio AP 130b). Titolo Cassetta: “Suffragi per i defunti”.
2 Cf Preghiere, ed. 1957, pp. 84-88; ed. 1985, pp. 126-129. Cf anche PR, pp. 235-239. Nella Famiglia Paolina la Coroncina viene pregata il primo martedì del mese.

3 La sera del primo novembre.
4 Cf C'58, art. 294.

5 La Congregazione delle suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, insieme alla Pia Associazione di Nostra Signora del Suffragio, nacquero dalla devozione per le Anime del Purgatorio del Beato Francesco Faà di Bruno (1825-1888). Professore universitario, architetto e matematico, fu anche ufficiale dell’esercito sabaudo: scosso dalle numerose morti di giovani soldati, si sentì interpellato a preoccuparsi di cosa ne sarebbe stato di loro nell’eternità; per questo motivo, avviò la costruzione del Santuario di Nostra Signora del Suffragio a Torino. In seguito, consigliato e sostenuto da Don Bosco, divenne sacerdote e fondatore. È stato proclamato beato nel 1988. Cf DIP, V, col. 1352, Roma 1978.
6 Le suore Ausiliatrici delle anime del purgatorio, furono fondate nel 1856 a Parigi dalla beata Maria della Provvidenza (Eugenia Smet, 1825-1871), incoraggiata in questa opera dal Curato d’Ars, per “alleviare e liberare, con preghiere assidue e la pratica delle opere di misericordia, le anime che terminano la loro espiazione, prima di essere ammesse alla felicità del cielo”. Cf DIP, I, coll. 992-993, Roma 1974.

7 Si tratta della seconda Orazione Nelle Messe quotidiane per i Defunti (per i fratelli, i parenti, i benefattori), utilizzata anche nella terza Messa del 2 novembre (Missale Romanum, In Missis Quotidianis Defunctorum, Oratio, Pro defunctis fratribus, propinquis et benefactoribus).