CIRCOSTANZE DELLA VITA MILITARE
applicate nella vita cristiana
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Nella caserma ti devi preparare ad essere buon cittadino d’Italia, fedele al Re ed alle patrie leggi, devoto al Papa e ai Superiori che lo rappresentano.
Sei soldato d’Italia, ma anche soldato di Gesù Cristo, Re dei secoli. Per essere un prode difensore della Patria, devi prima essere un figlio di Dio, buono e osservante della sua legge.
L’uniforme militare, glorificata dal sangue dei molti eroi, portala con fierezza e dignità. Ma conserva anche intatta l’immacolata veste avuta nel S. Battesimo. Rivesti l’anima tua di fortezza, non cedere al rispetto umano nel professare esternamente la tua fede.
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Le armi che impari a maneggiare, ti ricordino che devi essere munito di preghiera e di mortificazione per vincere le tentazioni e le passioni, e lo zaino ti dica che devi portar le croci per amor di Dio.
Dal cavallo che si deve tenere a freno, impara che devi frenare le passioni e dominare il tuo corpo.
L’aeroplano ti ricordi che l’anima tua deve staccarsi dalle miserie umane ed elevarsi a Dio.
Gli esercizi militati a cui devi sottoporti, ti insegnino che devi esercitarti nella virtù, essere pronto a combattere il demonio, il mondo e te stesso con la mortificazione e il sacrificio.
Come devi sentir la Morale, imparar bene il Regolamento per osservare la disciplina militare, così devi sempre osservare i Comandamenti di Dio e i precetti della Chiesa.
La Rivista ti ricordi che un giorno dovrai comparire davanti a Dio e
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rendergli contro della tua vita e delle tue opere. Tieniti pronto
Quando sei di sentinella, ricorda che devi esser vigilante per ravvisare i nemici dell’anima e combatterli. Evita l’ozio pensando a Dio o pregando.
La Decade che ricevi, ti faccia riflettere che tutte le nostre azioni avranno da Dio una ricompensa superiore a quella degli uomini. Fa tutto per amor di Dio.
Non imprecare a Dio e ai superiori se ti è inflitta un’immeritata punizione. Accetta il castigo in espiazione dei peccati, in spirito di penitenza. Sono più atroci le pene dei dannati nell’inferno ed è più doloroso il Purgatorio.
Prima di ogni manovra, di ogni combattimento, fa un atto di dolore sincero dei tuoi peccati. Procura di vivere sempre in grazia di Dio. Se il Signore vorrà il sacrificio della tua vita, è segno che quello è il maggior bene per te. Dopo questa vita, c’è il premio per chi ha fatto il suo dovere,
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Compi con esattezza ed eroismo il tuo dovere verso la Patria.
Leggi sovente le notizie dei familiari, le lettere del Parroco. Imprimi nella mente le raccomandazioni che ti fanno.
Non tener corrispondenza amorosa con ragazze leggere. Non ingannar qualche giovane illudendola con finte promesse di sposarla.
Non abbandonarti alla china precipitosa del vizio durante la licenza. Visita il Parroco, ricevi i Sacramenti, frequenta la Messa, aiuta i tuoi nel lavoro. Gli svaghi siano presi con moderazione. Sarai di conforto ai genitori e avrai l’approvazione dei buoni.
Quando il congedo ti restituirà ai tuoi, pensa che verrà il giorno in cui la morte di darà congedo da questo mondo. Prometti di vivere cristianamente per essere degno di udire al giorno del giudizio: «Vieni, benedetto».
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PREGHIERE
Per ogni necessità
Dio, mio rifugio e fortezza, scolta le preghiere della tua Chiesa, tu che ne sei il pio ispiratore, affinché ciò che domando con fede, ottenga con efficacia.
Per il Re Imperatore
O Dio cui obbedisce ogni potere, dà al servo tuo, il nostro Augusto Re Imperatore Vittorio Emanuele, grazia conveniente alla sua dignità, sicché mantenga sempre il tuo santo timore e in Lui risplenda la tua potenza e in Lui risplenda la tua potenza e col popolo a Lui soggetto si studi continuamente di piacere a Te, per Cristo Nostro Signore. Così sia.
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Per la Patria
Dio provvidente e buono, che formasti le nazioni, dando loro unità di lingua e determinati confini, assisti la nostra Patria ora che è tornata a Te. Custodiscila dal male, difendila dai pericoli, guidala nella via della vera grandezza, conservala degna delle sue nobili tradizioni religiose e civili.
Tu la volesti maestra di civiltà alle genti, fa che non venga meno alla sua sublime missione, illumina chi la dirige, insegnaci a renderla grande con la nostra virtù nell’adempimento di ogni nostro dovere.
Fa che il mondo s’inchini dinanzi al prestigio delle sue armi invincibili ed ammiri la provvidenziale saggezza della sua giustizia e la luce della sua fede. Così sia.
La preghiera del Fante
Signore mio Dio, eccomi sotto le armi per compiere la tua volontà. Ignoro quanto tempo dovrò stare
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lontano dai miei cari per la difesa della Patria. Sicuro della tua misericordia, ti affido i miei interessi, la mia anima, i miei cari lontani. Infondi loro pace e coraggio. Io mi abbandono fidente nelle tua braccia paterne.
Fa che io difenda con tutte le forze i confini della Patria, i colori della bandiera e sia generoso nel consacrarle le mie forze in pace e in guerra. Dà forza al mio spirito, coraggio al mio cuore, sprezzo nei pericoli. Se mi hai scelto per l’estremo sacrificio per la gloria tua e la grandezza della Patria, accetto la morte in espiazione delle mie colpe, ma che i miei occhi si chiudano nella visione della vittoria.
Fa trionfare la tua misericordia sui campi di battaglia, dà rassegnazione ai compagni sofferenti nelle corsie degli ospedali, fa che tutti i soldati vivendo o morendo compiano intero il proprio dovere e l’Italia si cinga la fronte dell’alloro della vittoria.
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Preghiera del Marinaio
A Te, grande, eterno Iddio, Signore del cielo e dall’abisso, cui obbediscono i venti e le onde, noi uomini di mare, ufficiali e marinai d’Italia, leviamo i cuoi.
Salva ed esalta nella fede, o gran Dio, la nostra nazione: salva ed esalta il Re, salvaci il Duce; dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera; comanda che le tempeste e i flutti servano a Lei. Fa che per sempre la cingano a lei. Fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro, più forti del ferro che cinge le nostre navi: a lei per sempre dona vittoria. Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le persone care, benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che per esso vegliamo in armi sul mare. Benedici!
Preghiere dell’Aviatore
Noi, avieri d’Italia, ci rifugiamo Noi, avieri d’Italia, ci rifugiamo sotto il tuo manto, o Maria, nostra Celeste Patrona. A te affidiamo i nostri
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voli e le nostre sorti: fa che in pace e in guerra gli animi nostri, i nostri apparecchi restino impavidi ai più duri cimenti per la gloria d’Italia e la Maestà del Re.
Col rombo dei nostri motori, ti supplichiamo a riaffermare nel mondo intero il regno d’amore di Gesù Cristo, ad affratellarci tutti nella pace.
Concedici, o Celeste Patrona, che dopo aver compiuto fedelmente il nostro dovere al servizio della Patria, possiamo tornare in seno alla nostra famiglia e quando l’ora da Dio segnata sia giunta, possiamo essere da Voi a farvi la guardia d’onore in Cielo.
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