Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

13. - Si escludono gli operai esterni dal lavoro abituale con i nostri. Se qualche operaio, pittore, scrittore, maestro di tecnica, ecc. sarà necessario nelle Case per qualche tempo, sempre dipenda dai nostri, sebbene i nostri da esso apprendano quanto è da apprendersi. Se vi è necessità che provvisoriamente qualche persona esterna lavori con i nostri si useranno le cautele perché la formazione e lo spirito religioso non ne soffrano; e venga anzi edificazione agli esterni.
Si renda l'ambiente sempre più raccolto, escludendo persone, usi, occupazioni che portano dissipazioni e ciò a norma dei Canoni e delle Costituzioni. Presto a letto e presto fuor di letto.
La radio deve regolarsi per tutti. Il demonio ha introdotto l'uso del fumo in parecchi dei nostri. Questa soddisfazione priva di tante grazie, porta facilmente alla violazione della povertà e perfino del settimo comandamento, diminuisce la stima dentro e fuori a chi introduce tale abuso, ne ha reso meno efficace il ministero. Perché non fare almeno questa penitenza, per evitare il Purgatorio? Io prego vivamente di ridurre ed eliminare quest'uso. Il Vangelo non si cancella: il discepolo di Gesù Cristo deve praticare l' abneget semetipsum, tollat crucem suam, sequatur me.
14. - In nessuna Casa le Suore entrino per la pulizia o altro motivo nelle camere dei Discepoli o Sacerdoti.
15. - L'accentrare o il togliere l'autorità è un gran male; il farla rispettare in chi la riveste è un gran bene. L'obbedienza si fa interiormente, interpretando il pensiero e i desideri dei Superiori, ed eseguendo con sollecitudine quanto è disposto. I Superiori subalterni danno l'esempio nell'accettare ed eseguire fedelmente le disposizioni dei Maggiori.
16. II sommo studio dei Maestri sia: meditare Gesù Cristo educatore. Egli è la luce, l'esempio; la legge, la grazia, la gioia, il premio dell'educatore. Le rinunce, la generosità che richiedeva; la tenerezza materna e gli incoraggiamenti; il metodo divino ed unico, gli insegnamenti, gli aiuti, il premio che prometteva sono registrati chiaramente nel Vangelo: l'ottimo trattato di pedagogia pastorale.
17. - Come in provincia unica, in Italia si mira ad avere per tutti una Casa unica al mare, una ai monti, una per le malattie infettive. Si prega di voler presentare proposte, tenendo presente la buona Casa che già si ha a Sanfrè e l'inizio di Sanremo. Queste Case si organizzeranno bene per il loro scopo: di cura corporale e di santificazione individuale.
18 - La propaganda: a mano a mano che la vita va normalizzandosi, si riprende nelle sue orme. Da Casa: catologo, circolari, lettere, annunzi, periodici, recensioni, curandola specialmente nelle nostre pubblicazioni, quali libri, giornali, ecc. A Domicilio: servendosi di mezzi di trasporto per arrivare ai parroci, istituti, associazioni, seminari, ecc. Non vi sono disposizioni nuove.
Alle Figlie di S. Paolo dare tre avvertenze: siamo Istituto per le edizioni: in primo luogo propaganda, quindi, dei libri, periodici, immagini, ecc. Solo secondariamente le Figlie di S. Paolo e la Pia Società di S. Paolo si occupano di oggetti religiosi. Inoltre: nelle librerie si tengano tutti i libri di tutte le Case d'Italia; almeno qualche copia di ogni titolo. E terza: vivo zelo per le edizioni nostre; i libri delle Case editrici sono dati solo per servizio ai fedeli e al clero.
Tutti i libri di tutte le Case d'Italia si tratta in modo uguale (sia quelli della Pia Società San Paolo che quelli delle Figlie di San Paolo).
Si cura la propaganda: alle Librerie con ragionevole sconto, offrendo tutte le edizioni paoline. Così si cura la costituzione delle Biblioteche Parrocchiali, scolastiche, popolari, ecc.: costituirle e rifornirle. Si promuovano le giornate del Vangelo insieme alla così detta fiera del libro.
~