Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Santificazione del corpo4
Vi è nel libro delle costituzioni un consiglio di grande importanza: è di avere l'animo aperto con le madri. Sapere che vi indicano la via più buona e che aiutano a togliere i difetti. Per decidere di consacrarsi a Dio non operi da solo nessuno.
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Il mio desiderio è che voi vi apriate con le madri e che da ora in avanti scriviate più a loro che al Primo Maestro. Confidenza, schiettezza! e mantenetela fino alla fine della vita, e anche se avvenisse che colei a cui vi confidate non sa dirvi niente, il Signore poi ci pensa Lui. Confidare le tendenze, i desideri, i difetti, le virtù, le difficoltà. Anche i propositi che fate, letti dalla madre in cui avete confidenza hanno anche il merito dell'obbedienza.
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Che cosa vuol dire santificare il corpo?
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Vuol dire averlo vergine. Dice san Giacomo: «Non con la stessa lingua cantare un salmo e poi offendere il Signore». Purezza anche negli scherzi; la vostra intimità è di spirito in ispirito.
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Così non guardare l'Ostia e poi guardare ciò che non va bene. E la salute tutta per il Signore, mantenersi in salute per compiere i doveri di suora e di apostolato. Santificare il corpo, perché l'uomo è composto di anima e di corpo. Anima e corpo devono santificarsi insieme. Chi non volesse nutrirsi farebbe un male volontario a sé, non si deve mai sprecare la salute.
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Se uno sa offrire al Signore il suo corpo quale giglio immacolato, risorgerà vergine come Maria.
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Il corpo si santifica in primo luogo col lavoro, lavoro interno, lavoro intellettuale: specialmente catechismo.
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Lavoro fisico: che la giornata sia piena. Non perdere tempo in quello che è inutile, usare bene il tempo è un gran segreto. Faticare: questa è la penitenza della pastorella. Il lavoro è redentivo; offerto per le anime della Parrocchia; poi come si è contenti alla sera quando si va a riposare e si è stanchi! E' un riposo ben meritato, benedetto da Dio.
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In particolare: tutto ciò che è ordine, decoro per il corpo, osservarlo. La suora pastorella non è come un'altra suora, deve presentarsi ovunque decorosa, umile ma svelta.
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Disciplina agli occhi, non fermarsi a guardare cose pericolose.
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Modestia nell'udito: non ascoltare ciò che non si deve ascoltare, non ascoltare le sirene cattive, che incantano, entrano col suono nell'orecchio e tendono ad arrivare al cuore, alla fantasia.
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Di certe materie è meglio che diciate: io non me ne intendo, andate da altri.
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La suora facendo così dà più buon esempio.
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Santificare l'odorato: si cercano profumi? Profumi di rose, di gigli, di viole.
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Santificare la lingua: che dica sempre cose buone, cose sante.
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Così il corpo conservato nella verginità risplenderà un giorno come gli angeli in cielo.
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Quanto sarà bello e splendente il corpo della pastorella che avrà speso virtuosamente tutte le sue forze per le anime nell'apostolato

27 agosto 1954

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4 27 agosto 1954.