Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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FESTA DI TUTTI I SANTI1

1. Oggi in cielo si fa una grande festa perché la chiesa celebra e onora in questo giorno tutti gli abitatori della chiesa trionfante. Uniamoci anche noi ai santi tutti del cielo ed esultiamo per la loro gloria.
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2. Tre sono i frutti che dobbiamo trarre da questa festa: più fede, santità di vita, desiderio del paradiso.
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3. Più fede. La nostra vita deve essere un atto continuo di fede; il credo che recitiamo ogni giorno nella messa deve essere la nostra regola di vita; e soprattutto l'ultima parte, credo nella vita eterna, ci sproni ad adoperare in tutto con maggior fede per meritare quella vita beata che godono tutti i santi.
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4. Una vita più santa. Ogni nostra piccola azione, anche la più comune, deve essere fatta con perfezione. Tutto ci deve aiutare e portare alla perfezione.
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5. Desiderio del paradiso. Sì, dobbiamo vivamente desiderare il paradiso, perché quella è la nostra vera dimora. Il paradiso è nostro. Questo desiderio e questo pensiero costante del paradiso ci aiutano ad affrontare qualunque sacrificio ci viene richiesto dalla vita, ben sapendo che non abbiamo qui dimora permanente: il paradiso è la nostra dimora.
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6. Oggi in cielo si ritrovano tutti i puri di cuore, i perseguitati, i tribolati, i pacifici, i poveri in spirito, quelli che hanno lasciato tutto per il Signore. Abbiamo fatto la nostra offerta, che non consiste in beni o ricchezze materiali, ma l'offerta della nostra mente, del nostro cuore, della nostra volontà. Questo è il dono più bello e più gradito al Signore, il dono per cui cominciamo già a vivere come i santi in cielo. La nostra offerta deve però essere totale: non una fibra del nostro essere, non un palpito del nostro cuore che non sia per il Signore.
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7. Consumeremo così le nostre energie unicamente per suo amore, fino a possederlo nella vita eterna, in paradiso, con tutti i santi.

1 novembre 1938

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1 1° novembre 1938