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INFANZIA DEL MAESTRO
«Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui» (Lc 2,39-40).
1° Il desiderio della gloria del Padre e della nostra salvezza eterna guida Gesù Cristo in ogni sua azione, fin dall’infanzia.
Il Figlio di Dio si fece uomo per offrirsi ostia di pace e di amore. «Non hai voluto offerte e sacrifici, mi hai invece formato un corpo (Eb 10,5). Allora ho detto: ecco, vengo!»,170 scrive S. Paolo agli Ebrei. Dio non era più soddisfatto per le antiche offerte e sacrifici legali, perciò il Padre preparò al Figlio un corpo ed il Figlio esclamò: «Ecco che io vengo» (Sal 40/39,8). Ed ecco il giorno in cui viene: è presentato al Tempio per essere offerto al Signore (Lc 2,22).
Per gli altri bambini la presentazione al Tempio era una cerimonia legale; per Gesù Cristo una offerta vera, voluta, ufficiale; senza riscatto. Egli era la vera ed unica ostia, il Sacerdote eterno. Un’ostia vivente, ragionevole, perfetta, umano-divina: un sacerdote secondo l’ordine di Melchisedech. Egli è il santo di Dio, «il Cristo di Dio» (1Cor 3,23). Anche noi ci siamo dati a Dio nel Battesimo; e nella Cresima lo Spirito Santo ha preso più pieno possesso di noi; e nella Comunione Gesù Cristo ci fa suoi: «Rimane | in me ed io in lui» (Gv 6,57). Se ci fossero i voti? il sacerdozio? Io sono di Cristo, «voi siete di Cristo» (1Cor 3,23). Osservo questa donazione e questa conservazione? Le rispetto e mantengo?
2° Presso il Tempio viveva Simeone, santo vecchio, esercitato nella mortificazione e nella contemplazione: «Uomo giusto e timorato» (Lc 2,25). Era in grazia, aspettava la redenzione, e lo Spirito Santo abitava in lui. Viveva in confidenza intima con Dio, e Dio conversava familiarmente con lui. Aveva ricevuto da Dio una risposta alle sue preghiere; cioè che non sarebbe morto prima di vedere il Salvatore.
Il giorno in cui il Bambino era presentato al tempio da Maria, egli pure arrivò guidato dallo Spirito Santo; prese Gesù fra le sue braccia ed esclamò: «Ora lasciami morire, o Signore, poiché ho veduto il Salvatore, lume e rivelazione per le genti. Questi sarà un bersaglio di contraddizione! ed anche tu, disse rivolto a Maria, avrai l’anima trapassata da una spada».171 Per Gesù tante anime nei secoli arderanno di amore; ma purtroppo molte altre lo offenderanno, lo combatteranno. Ed io ardo di amore? o ancora mi associo a quelli che lo offendono?
3° Segno di contraddizione. Ecco la prima solenne manifestazione. Dall’Oriente arrivarono i Magi ad adorare il Bambino; fatto segno di amore e di pietà devotissima. Gesù invece è costretto a lasciare la Palestina ed andare in esilio nell’Egitto per sfuggire ad Erode livido di | odio e di invidia. Così ogni cristiano, ogni apostolo, ogni sacerdote, degni del loro nome, saranno pure in uguale misura segni di contraddizione: saranno oggetto di amore e di odio. Perché meravigliarsi? Se piacciamo agli uomini non siamo servi di Cristo.172 Accettiamo le opposizioni ingiuste come prova che siamo con Gesù Cristo, in penitenza dei peccati, per crescere i nostri meriti: le lodi dei buoni riferiamole a Dio: «A Dio solo onore e gloria».173
Esame. – Ho mantenute le promesse fatte a Dio? Amo davvero Gesù? sono costante nella buona vita?
Proposito. – Non darò alcun peso alle lodi né alle maldicenze degli uomini: ma in ogni caso mi esaminerò come mi trovo in coscienza innanzi a Dio.
Preghiera. – Divino Maestro, tre lezioni ho ricevuto oggi alla vostra scuola. Ve ne ringrazio. Vi seguirò dovunque andrete, o Gesù, nonostante tutto. Voi siete la via buona, la via del cielo, sebbene stretta e ripida. Verrà il giorno in cui scioglierò il cantico del trionfo e dell’amore eterno.
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