Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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94.
IL CINEMATOGRAFO

«Magnificate il suo nome; proclamate le sue lodi con i vostri canti e le vostre cetre; così direte nella vostra lode: Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore!... Ogni azione umana è davanti a lui, non è possibile nascondersi ai suoi occhi. Il suo sguardo passa da un’eternità all’altra, nulla è straordinario davanti a lui» (Sir 39,15-20).

1° È dolorosamente vero che molte invenzioni umane sono usate più come strumenti di male che come mezzi di bene. Così avvenne per la stampa, così per la radio, così per il cinema.
Pio XI scrisse a riguardo di quest’ultimo una bella enciclica, per ricordare a tutti i loro doveri, rispetto al cinematografo.257 Pio XII, poi, in una udienza a rappresentanti del cinema disse: «A volte viene da chiederCi se i dirigenti delle industrie cinematografiche valutano a pieno la vasta potenza che essi hanno di influenzare la vita sociale, sia nella famiglia, che nelle più estese comunità cittadine. Gli occhi, le orecchie, sono come spaziose strade che conducono direttamente all’anima dell’uomo. Che cosa è quello che entra dallo schermo negli intimi recessi della mente; dove il fondo della gioventù cresce e le norme ed i motivi dell’agire, che modelleranno il carattere definitivo sono formati ed acuiti?
È qualche cosa che contribuirà a fare dei cittadini migliori, industriosi, amanti della legge, timorati di Dio, che trovano la loro gioia e ricreazione nel piacere e nel sollievo sano? San Paolo apprezza Menandro, antico poeta greco, quando scriveva ai fedeli di Corinto che i cattivi discorsi corrompono i buoni costumi (1Cor 15,33).
Ora quanto più efficacemente sono corrotti quando i discorsi sono accompagnati da una condotta dipinta al vivo, la quale si prende beffa della legge di Dio e della decenza. Oh! l’immenso cumulo di bene che può essere prodotto dalla cinematografia! Ecco perché lo spirito cattivo... vuol pervertire questo strumento per i suoi scopi empi».258

2° I nostri doveri sono: astenersi dalle | rappresentazioni empie ed immorali, allontanando anche da esse le persone dipendenti. Mettere tutti in guardia dai pericoli e promuovere la «promessa cinematografica».259 Pregare e lavorare, diffondere il cinema sano, come un apostolato vero e moderno, ed oggi di grande necessità.
Tutto il creato è mezzo per arrivare alla salvezza dell’anima. Anche ogni invenzione, i mezzi più celeri ed efficaci devono usarsi per il regno di Dio e per estendere la redenzione e la salvezza degli uomini. Arrivare a tutto. Opporre cinema buono al cinema cattivo. È un rendiconto grave che dovremo presentare a Dio.

3° Pio XI scrive: «Oggi è necessaria una più accurata ed estesa vigilanza per i libri licenziosi e per gli spettacoli cinematografici».

Esame.
– Ho coscienza e idee sane sopra il cinema? Compio il mio dovere di astenermi e mortificarmi? Promuovo, secondo la mia condizione, l’apostolato cinematografico?

Proposito. –
Ricorderò le parole di Pio XI. La voce della Chiesa, che è maestra e modello di ogni apostolato, ed i vari bisogni della società, indicheranno i mezzi adatti e le varie forme convenienti perché la parola di Dio si propaghi e sia glorificata.

Preghiera. – Benedite, o Maestro Divino, quanti operano e pregano per l’apostolato del cinema. Illuminate e convertite tanti infelici e | ciechi produttori, propagatori e spettatori di pellicole corrompitrici. Vostra è la scienza e vostre sono le forze del creato: che tutto venga usato per la vostra gloria e per la salvezza nostra! Che nessuno vi offenda, o Signore, convertendo in veleno e corruzione quello che voi avete preparato con tanto amore agli uomini.
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257 Pio XI, enciclica “Vigilanti cura”, 29 giugno 1936.

258 Pio XII, Discorso ai membri del Motion Picture Executive Committee of Hollywood (14 luglio 1945).

259 Su questo tema si legga quanto Don Alberione aveva già scritto in L’Apostolato dell’Edizione: «Fra i mezzi pratici più efficaci giova la promessa circa gli spettacoli cinematografici. Fu raccomandata dallo stesso Pio XI nella “Vigilanti cura” con le testuali parole: “Tutti i pastori di anime procureranno di ottenere dai loro fedeli che facciano ogni anno come i loro confratelli americani, la promessa di astenersi da pellicole che offendano la verità e la morale cristiana”» (AE, 1944, p. 46).