Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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223.
IL BATTESIMO - V

«Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell’obbedienza che conduce alla giustizia? Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso» (Rm 6,16-17).

1° Al nostro Battesimo hanno concorso i genitori, il Parroco, i padrini e forse altre persone. Per tutti la nostra riconoscente preghiera.
Nel Battesimo ci fu imposto il nome di un santo protettore. La nostra vita e salvezza furono poste sotto la sua custodia e la sua tutela. A lui dobbiamo ammirazione, imitazione, preghiera.
Ammirazione. Giova tanto conoscere la vita del santo protettore. Vi sono santi la cui vita è nota nei particolari; di altri si conoscono poche cose. Tutti però sono ammirabili per le loro virtù, per le opere e per la potenza d’intercessione.
Dei santi, altri sono apostoli. Per essi la fede si diffuse nel mondo; il loro zelo apostolico è noto a tutta la cattolicità, nel cielo risplendono come le stelle più brillanti.
Altri sono martiri. Essi hanno testimoniato la loro fede, speranza, carità verso il Signore con il sangue e la vita.
Altri sono confessori. Essi hanno sparso | attorno a sé il profumo di virtù eroiche, il buon odore di Cristo. Molti sono Vescovi, Sacerdoti, religiosi; altri sono semplici cristiani. I primi con la parola e col ministero; i secondi con la preghiera e le opere hanno santificato la vita loro e le anime che avvicinarono.
Altri sono vergini. Il loro cuore fu tutto del Signore; in cielo attorniano l’Agnello Immacolato, e lo seguono ovunque.

Imitazione. Il santo protettore si deve imitare. La Chiesa è un eletto giardino, ove fiorisce la viola dell’umiltà, il giglio di purezza, la rosa di carità. Per canonizzare santi occorre ne sia mostrata l’eroicità della fede, speranza, carità; e così per le virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza.

«Omnes sancti et sanctae Dei, intercedite pro nobis».22 Quanto foste eroici nella virtù sulla terra, tanto ora siete potenti presso il trono di Dio. Seguendo l’invito della Chiesa, noi vi invochiamo nei nostri bisogni; vi festeggiamo nei giorni assegnati, cantiamo le vostre lodi.

Esame. –
Ho la devozione al mio santo protettore? Lo conosco bene? Ne imito le virtù? Lo invoco nelle necessità?

Proposito. –
Quando firmerò col mio nome, intenderò ringraziare il mio santo protettore per l’assistenza usatami; e metterò sotto la sua tutela il mio corpo e la mia anima.

Preghiera. – O glorioso N. N., mio protettore, io ringrazio la SS.ma Trinità per tutte le grazie che vi ha concesso, e per avermi messo sotto la vostra protezione. Il vostro nome mi ricorda le vostre virtù che devo imitare; e la intercessione che devo invocare. Assistetemi sempre in vita, rendetemi docile alle vostre ispirazioni; assistetemi nell’ora della mia morte; e fate che io possa un giorno esservi compagno nella gloria del cielo.
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22 «O voi tutti, santi e sante di Dio, intercedete per noi» (Litanie dei Santi).