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PENTECOSTE
«Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. La gloria del Signore sia per sempre; gioisca il Signore delle sue opere» (Sal 104/103,30-31).
1° Gesù Cristo aveva poste le fondamenta della Chiesa, durante la sua vita apostolica; le aveva anche comunicati i poteri e data la | missione. Ma lo Spirito Santo doveva compiere la formazione degli Apostoli, rivestendoli dei doni celesti.
Prima aveva governata visibilmente la Chiesa Gesù Cristo; ora la governerà lo Spirito, che sarà l’anima della Chiesa.
La Pentecoste è la promulgazione della Chiesa. Ecco il Vangelo: «In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Chiunque mi ama osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e verremo da lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole. E la parola che udiste non è mia: ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose ho dette a voi conversando tra voi. Il Paraclito, poi, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel nome mio, egli insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che ho detto a voi. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: ve la dò non in quel modo che la dà il mondo. Non si turbi il cuor vostro né s’impaurisca. Avete udito che io vi ho detto: Vado e vengo a voi. Se mi amate, vi rallegrerete certamente, perché vado al Padre: perché il Padre è maggiore di me. Ve l’ho detto adesso, prima che succeda: affinché quando sia poi avvenuto, crediate. Non parlerò ancora molto con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha da fare nulla con me. Ma affinché il mondo conosca che io amo il Padre, e come il Padre mi prescrisse, così opero» (Gv 14,23-31).
2° Lo Spirito Santo così promesso, discende sugli Apostoli, come è narrato negli Atti.
«Sul finire dei giorni della Pentecoste, stavano tutti i Discepoli insieme nel medesimo luogo. E venne all’improvviso dal cielo un suono, come si fosse levato un vento gagliardo, che riempì tutta la casa dove abitavano. E apparvero ad essi delle lingue distinte come di fuoco, e sopra ciascuno dei Discepoli se ne posò una. E furono tutti ripieni di Spirito Santo, e cominciarono a parlare vari linguaggi, secondo che lo Spirito Santo dava ad essi di favellare. Or abitavano in Gerusalemme Ebrei, uomini religiosi, di tutte le nazioni che sono sotto il cielo. E venuto quel suono, si radunò molta gente, e rimase attonita, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. E si stupivano tutti, e facevano le meraviglie, dicendo: Non sono costoro che parlano, Galilei tutti quanti? E come mai abbiamo udito ciascuno di noi il nostro linguaggio, nel quale siamo nati? Parti, Medi ed Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e della Libia, che è intorno a Cirene, e pellegrini Romani, tanto Giudei come Proseliti, Cretesi ed Arabi: abbiamo udito costoro discorrere nelle nostre lingue delle grandezze di Dio» (At 2,1-11).
Dice S. Gregorio: «Lo Spirito Santo trasformò quegli uomini carnali conducendoli al suo amore. Mentre lingue di fuoco apparivano all’esterno, nel loro interno si accendeva il fuoco | della carità e dello zelo; la loro mente si illuminava a conoscere quanto Gesù aveva loro insegnato».
3° Discenda pure [lo Spirito] sopra di noi. Invochiamolo con il Veni Creator: «Vieni, o Spirito Creatore, visita le menti dei tuoi fedeli, e riempi della grazia celeste i cuori che tu creasti.
Tu che sei chiamato il Paraclito, il Dono dell’Altissimo Dio, sorgente viva, fuoco, carità e spirituale unzione.
Tu largitore dei sette doni, dito della destra del Padre, tu il vero Promesso di lui, che arricchisci di favelle le bocche.
Sii luce ai sensi, infondi amore nei cuori, l’infermità del nostro corpo solleva con perenne virtù.
Fuga lungi172 il nemico, la pace donaci presto: così, dietro te duce,173 eviteremo ogni cosa nociva.
Per te danne174 di conoscere il Padre, di conoscere anche il Figlio, e di credere in ogni tempo che tu sei lo Spirito dell’uno e dell’altro.
A Dio Padre sia gloria e al Figlio, che risuscitò da morte, e al Paraclito, per i secoli dei secoli. Così sia».175
Esame. – Comprendo l’importanza della solennità odierna? Mi preparo con umiltà, fiducia e preghiera a ricevere i doni dello Spirito Santo?
Proposito. – Non contristerò mai lo Spirito Santo col peccato.
Preghiera. – Vieni, o Santo Spirito, e manda dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, o Padre dei poveri, vieni, datore di ogni grazia; vieni, o luce dei cuori. O Consolatore ottimo, dolce Ospite dell’anima, dolce Refrigerio. Tu riposo nella fatica, Refrigerio nell’ardore, Consolazione nel pianto. O Luce beatissima, inonda l’intimo dei cuori dei tuoi fedeli.
Senza il tuo aiuto potente non v’è nulla nell’uomo, nulla di innocuo. Lava ciò che è sordido, irriga ciò che è arido, sana ciò che è ferito. Piega ciò che è rigido, riscalda ciò che è freddo, riconduci ciò che devia.
Da’ ai tuoi fedeli, che in te confidano, i tuoi sette doni. Danne della virtù i meriti, una santa fine ed il gaudio eterno. Così sia. Alleluia.
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