Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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296.
IL GRANELLINO E IL LIEVITO136

«Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi siete diventati imitatori nostri e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione, così da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell’Acaia» (1Ts 1,5-7).

1° Mirabile l’effetto della predicazione del Vangelo. Esso sparge la fede, la divina grazia, la speranza del cielo, che costituiscono una vita soprannaturale, che sorpassa ogni vita ed attività naturale. Si può rassomigliare ad un piccolo seme o ad un poco di lievito, il seme del Vangelo che viene sparso nel mondo per mezzo della predicazione di Gesù Cristo, il lievito che rinvigorisce tutte le potenze di un’anima e produce meraviglie.
Dice il brano evangelico di questa domenica: «Propose loro un’altra parabola, dicendo: È simile il regno dei cieli ad un chicco di senapa che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è certamente il più piccolo dei semi; ma, cresciuto che sia, è il maggiore di tutti gli erbaggi e diviene albero, tanto che gli uccelli del cielo vanno a posarsi tra i suoi rami. Disse loro un’altra parabola: Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina finché tutto fermenta. Tutte queste cose Gesù le disse alle turbe in parabole, affinché si adempisse quanto era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in | parabole, manifesterò cose occulte fin dalla fondazione del mondo» (Mt 13,31-35).

2° Nel mondo, la predicazione del Vangelo è la più umile delle scienze. La vita del Maestro ha inizio in una grotta. Egli ci appare come il più umile degli uomini. Quando inizia il suo insegnamento, parla con estrema semplicità; e ad un uditorio in maggioranza di poveri, artigiani, bambini, donne. Quale differenza con l’uso di filosofi ed oratori che parlano nello splendore della loro eloquenza ed intessono i loro discorsi di abili ragionamenti. Eppure Gesù Cristo ha trasformato il mondo: vi ha impiantato tutta una vita, una morale, una dottrina, un nuovo organismo sociale e soprannaturale. Nessun potere di imperatori, di partiti, di dottrina lo abbatterà; è infallibile, indefettibile, risanatore; domina i secoli ed estende i suoi frutti nell’eternità.
In ogni anima l’azione della divina parola opera come il lievito. Muove le potenze: conquista l’intelligenza, la volontà, il sentimento. Tutto l’uomo ha come un fermento di vita nuova e soprannaturale. La fede, la speranza, la carità producono la vita cristiana, frutti che non sono di terra, meriti per il cielo, un premio che è lo stesso gaudio di Dio. Il cristiano è una meraviglia che comprenderemo nell’eternità.
La Chiesa simboleggiata nell’albero crescerà sino alla fine del mondo; l’anima aumenta i suoi meriti sino al termine della vita. Ammiriamo il grande regno della Chiesa; mettiamo nell’anima | il divino frumento del Vangelo, leggendolo ed ascoltandolo devotamente.
Il Vangelo è un libro venuto dal cielo; è l’eco, il sunto della predicazione degli apostoli; contiene la parola o la buona novella annunziata da Gesù Cristo al mondo. È scritto in quattro diverse redazioni, ma forma un libro solo; è sicuro per la Divina Ispirazione.

Prima della lettura: O Gesù, Luce vera che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, io ti prego di illuminare la mia mente con la lettura del S. Vangelo in modo che possa conoscere i misteri del regno di Dio. Concedimi quello spirito di umiltà e di fede che accosta le anime al tuo sacratissimo Cuore e le rende capaci di comprendere le verità che il Padre tuo celeste ha rivelato agli uomini.
O Madre del Verbo Divino, ottienimi dal tuo diletto Figliuolo la grazia di ascoltare piamente e di rettamente intendere i salutari insegnamenti contenuti in questo libro santo. Così sia.

Esame.
– Ho considerato la virtù soprannaturale del Vangelo? Lo ascolto per curiosità e per conoscere una scienza comune? Oppure con umile docilità per apprendere le verità da credere e gli esempi da imitare, la via da seguire per arrivare al paradiso?

Proposito. –
Adoro il Santo Vangelo, che contiene e mi mostra Gesù Cristo: Verità, Via, Vita. A questo libro darò il posto d’onore per tutti: è libro divino.

Preghiera. – Dopo la lettura: O Gesù, Figlio di Dio vivo, tu sei la porta per la quale chi passa trova la salvezza eterna. Concedimi, te ne prego, la grazia di portare profondamente scolpiti nell’anima gli insegnamenti appresi dalla lettura del santo Vangelo e di attuarli con una vita veracemente cristiana, così da meritare di aver parte con te ai gaudi eterni, che mi hai guadagnato con la tua morte in croce.
O Madre del Redentore, ottienimi dal tuo diletto Figlio che il Sangue di lui non sia stato versato invano per me: ma che io possa cantare le divine misericordie nei secoli eterni. Così sia.
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136 Titolo originale: “Domenica VI dopo l’Epifania”.