Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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74. OTTO GRAZIE DA CHIEDERE AL SIGNORE

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro
in occasione del giorno onomastico della Superiora Generale Madre M. Lucia Ricci.
Roma, Via Portuense 739, 13 dicembre 19651

Ogni giorno, nel canone della Messa, viene ricordata santa Lucia2, e per questo resta facile ricordare i bisogni e le grazie che corrispondono per la Madre Maestra; vi è ogni giorno occasione. Ma oggi in particolare tutta la Congregazione sia raccolta come spirito, come sentimento, come preghiera per le grazie che sono necessarie per il governo della Congregazione, e poi per le grazie che sono necessarie per tutta la Congregazione, e per ciascheduna delle persone che costituiscono l'Istituto. Ora domandiamo, per intercessione di santa Lucia, otto grazie, che certamente riguardano tutto l'Istituto.
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La prima domanda: la santificazione di ognuna, cioè di ogni persona che è parte dell'Istituto, la santificazione, la quale risponde a ciò che si è fatto nella Professione: l'offerta di noi stessi a Dio, e conformare la vita come è nelle Costituzioni. Ed è utile per questo, leggere il Decreto che riguarda la vita religiosa, sì. Nel Decreto è descritto la vita religiosa in sé. Perfectae Caritatis, comincia il Decreto, "Della Perfetta Carità"; cioè l'amore intiero a Dio; non egoismo, ma amore a Dio. Perfectae Caritatis1. E per arrivare a questa perfetta vita, questa perfezione della carità: l'osservanza dei voti: povertà, castità, obbedienza. Leggere come è stabilito nel Decreto, nel quale Decreto si espone quale è il senso della vita religiosa. Erano stati disseminati degli errori, particolarmente sopra la castità e sopra l'obbedienza. Ma il Decreto stabilisce quale è la vita religiosa, sì. Non soltanto la povertà, ma capire meglio, meditando quello che dice il Decreto, la castità e l'obbedienza, queste due parti in particolare; e poi è più facile l'osservanza della povertà. Che ci sia la povertà reale, ma che ci sia sempre lo spirito di povertà, nel senso stesso con cui Gesù, il Maestro Divino, è vissuto nella povertà.
Quindi la santificazione di ogni membro della Congregazione.
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Secondo: chiedere al Signore vocazioni. Vocazioni che siano scelte, cioè anime che veramente si vogliono donare a Dio; e secondo, che siano formate; dopo che essere state scelte, vengano formate nella vita religiosa e in tutto quello che riguarda gli apostolati che si devono seguire.
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Terza grazia: pregare per la chiesa del Divino Maestro Gesù, la chiesa che è in costruzione avanzata. Oh! So come contribuite per preparare una degna abitazione o, almeno, meno indegna abitazione del Maestro Divino. Attorno alla Congregazione, ecco, queste domande abbiamo da presentare al Signore; e particolarmente per voi che siete qui, in questa casa, più facilmente ricordando la chiesa, pregando per tutte le persone che sono vicine; ma ricordare, in modo particolare, quelle persone che son lontane, che abitano, che sono in altre case lontane. Che la chiesa del Divino Maestro riesca secondo i disegni di Dio, e secondo viene preparato quanto è più caro e più adatto alla preghiera, al raccoglimento, all'Adorazione.
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La quarta grazia: prepararsi ai tre apostolati, sì; e poi siccome viene l'apostolato assegnato. Ma vi sono in particolare, quello che riguarda l'Eucaristia, apostolato eucaristico: la Messa, la Comunione, l'Adorazione, perché noi possiamo conoscere meglio Gesù, e imitare Gesù, e pregare Gesù, amare Gesù, sì. Poi ci sia la conoscenza, e anche quanto c'è bisogno del servizio sacerdotale e del servizio liturgico.
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Servizio sacerdotale: come Maria ha preparato, e come si è comportata Maria verso il sacerdote Gesù Cristo. Deve essere sempre seguito e, prima, bene interpretato il servizio sacerdotale, il quale servizio è, sì, da una parte, è un lavoro, ma è un lavoro di apostolato; ma nello stesso tempo ci sia l'edificazione nelle case stesse in cui vi troverete, o vi siete già trovate, e poi quelle che in questo tempo si trovano.
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E poi l'apostolato liturgico. Prima, capire il Decreto sulla liturgia, e poi l'istruzione per realizzare la liturgia nel senso che il Decreto ha stabilito. Seguire, seguire. Però, non soltanto compiere quello che è all'esterno, rispetto alla liturgia; ma quello che importa, l'intimo, il senso, il senso della liturgia, le parole e le cerimonie e tutto quel che è attorno e servizio liturgico. E per questo, nei vari Centri che sono aperti dalle Pie Discepole, che aiuti, ogni Centro, aiuti anche; e favorire perché sia seguita la liturgia nel senso più degno, più corrispondente al senso della Chiesa, sì; perché qua e là, non sempre subito viene capita la liturgia; e anche il rinnovamento non viene sempre capito; ma voi, potete dare contributo nei Centri.
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Quinta grazia: la perseveranza di tutte. Questa perseveranza non vuol solamente dire rimanere in casa, nell'Istituto; ma la perseveranza è continuare a vivere e migliorare secondo la Professione fatta, e cioè, povertà, castità e obbedienza e la osservanza delle Costituzioni; è perseverare in quell'impegno di progredire, e cioè di osservare il primo articolo delle Costituzioni, attendere [al perfezionamento] perché questo è l'essenziale per la vita religiosa, la perfetta carità; cioè migliorare ogni giorno per un amore sempre più intenso a Dio e amore alle anime. E pregare per tutta l'umanità; e tener presente tutta l'umanità nelle nostre preghiere; in particolare nella Messa: pensare al crocifisso Gesù sul calvario, e di là Gesù Cristo ha pregato per tutta l'umanità di allora. E nella Messa è sempre la preghiera per l'umanità presente oggi.
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Ora, sesta domanda: la Casa di Cura, la quale ha già avuto un buon inizio, ma deve crescere come è nei voleri di Dio, secondo la missione che deve avere questa Casa di Cura. Oh! Non si pretende di essere già come sviluppate; si comincia da quello che è piccolo e poi viene a crescere giorno per giorno, anno per anno, secondo i voleri di Dio. Ma certamente ha una missione particolare in ordine al sacerdozio e ai religiosi, sì. La missione è proprio della Pia Discepola, questa.
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Poi, pregare per le case vicine e per le case lontane, oggi particolarmente. Quando si è fatto la comunione, quando si è all'Adorazione, tener presente tutte le Case dell'Istituto, le case vicine, e poi in particolare, le case più lontane, le quali non hanno così frequenti visite.
Ora, che tutte le case vivano lo spirito della Casa Madre. E quando vi sono le circolari o vi sono state delle disposizioni o altro, che si viva sempre meglio nelle case lontane, in particolare; perché lo spirito, non solamente sia conservato, ma si sviluppi sempre, così, per un continuo progresso. Oh! E allora, anche tutte le case, ancorché lontane, compiono quello che viene compito in Casa Madre. E supponiamo il Giappone, e allora: cercare le vocazioni, formare le vocazioni e poi vivere la vita della Pia Discepola, tutte, ecco; così che in ogni nazione si compia quello che si compie nella Casa Madre, in Italia, in particolare. Perché nel mondo si sentono tanti consigli, e molte volte sono consigli buoni in sé, ma non son sempre consigli che corrispondono alla Pia Discepola, allo spirito della Pia Discepola. E quindi si viva di pensiero della Congregazione, e si viva la vita della Congregazione, e si preghi secondo la Congregazione.
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Oltre a questo, un'altra grazia, e cioè, che alla nascita di Gesù, santo Natale, egli, Figlio di Dio incarnato, inizia la sua vita, la vita nel senso che è come venuta, già era stato: Verbum caro factum est1, a suo tempo. Ora, leggere nell'anno, ogni giorno, un tratto del Vangelo, così da seguire la vita di Gesù per conoscere il Maestro Divino.
Questo Vangelo è scritto da quattro autori: san Matteo, san Marco, san Luca e san Giovanni; e sta bene che si legga uno dopo l'altro dei quattro Vangeli. Però, per almeno una parte di voi, leggere il Vangelo concordato, il quale è come la fusione dei quattro Vangeli, in maniera che sia il completo, il completo Vangelo come è presentato nella Chiesa e come è ordinato. Allora il Vangelo concordato è diviso in 365 punti, e cioè, ogni giorno un punto. Però, per chi non è ancora preparato a questo, può tuttavia leggere nel corso dell'anno, 365 giorni, seguendo i singoli Vangeli, sì. Chi deve conoscere Gesù se non la Discepola? E per sé, è proprio la Discepola, e cioè, deve stare a scuola del Maestro e seguire il Maestro, e quindi: l'insegnamento di Gesù; l'esempio di Gesù; la grazia, il sacrificio di Gesù, sì.
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Almeno tre volte, nel Decreto sulla Rivelazione1, e quindi quello che riguarda la fede, almeno tre volte si ripete sotto varie parole, diverse parole, e cioè che il Signore ci ha preparato due alimenti: l'alimento eucaristico e l'alimento della Parola; almeno tre volte, e insiste che tutti lo leggano e che leggano, anzi, in generale, e cioè voglio dire, oltre poi quando si è preparati, la lettura della Bibbia intiera; almeno tre volte insiste e per tutti i fedeli. E si dovrebbe avere la Bibbia in ogni famiglia. Ma parla il Decreto, parla che ognuno abbia la Bibbia. E leggerla. Perché? E perché, come si riceve l'Eucaristia per ognuno, e così l'alimento della Parola per ognuno.
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Allora le otto grazie che potete domandare al Signore per intercessione di santa Lucia, e coi vostri propositi che già certamente avete presentato a Gesù dopo la comunione.
Sia, quindi, una giornata di letizia e di preghiera e di buoni, santi propositi per tutti, con auguri; e che non siano soltanto di parole, siano realtà, come difatti, certamente, voi cercate di fare.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 83/e (= cassetta 202/a). Per la datazione, cf PM: «Ogni giorno nel canone della Messa viene ricordata s. Lucia e per questo resta facile ricordare i bisogni e le grazie che corrispondono per la Madre Maestra; ma oggi in particolare». - In dAS nessun accenno. - VV: «PM: S. Lucia 1965: Otto domande da rivolgere al Signore».

2 SANTA LUCIA, vergine e martire a Siracusa, nell'anno 304; festa al 13 dicembre.

1 Decreto sul rinnovamento della vita religiosa Perfectae caritatis, 28 ottobre 1965. Testo latino: AAS 58 (1966), 702-712. Testo italiano: Concilio Ecumenico Vaticano II... (Alba, Edizioni Domenicane, 1966) pp. 349-364.

1 Gv 1,14.

1 Concilio Ecumenico Vaticano II. - Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione Dei Verbum, del 18 novembre 1965. Cf, per esempio n. 21. - Testo latino in AAS 58 (1966) 817-830. Testo italiano in Concilio Ecumenico Vaticano II... (Alba, Ed. Domenicane) pp. 87-103.