Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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25. PROGREDIRE COME PERSONE E COME ISTITUTO
(Chiusura degli Esercizi Spirituali)

Esercizi Spirituali (11-19 maggio 1965) alle Pie Discepole, superiore.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 19 maggio 19651

Alle tante grazie che avete ricevuto si è aggiunta questa altra grazia, grande grazia, e cioè, questo corso di Esercizi Spirituali, il quale corso di Esercizi Spirituali serve a segnare un progresso nel cammino della santità. Dopo la purificazione, la santificazione.
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In primo luogo, mirare alla gloria di Dio, questo è più perfetto: omnia in gloriam Dei facite1; secondo, la santificazione nostra, ma specialmente considerarla: la configurazione nostra a Gesù Cristo, cioè: pensare come Gesù, volere quel che vuol Gesù, quel che Gesù ama e cioè: il Padre, le anime. Questo gradatamente si raggiungerà se c'è sempre il lavoro spirituale.
Oltre la configurazione, vi sono altre due vie [per la santificazione]: l'unione col volere di Dio; l'unione con Gesù Cristo, cioè quando l'anima vive l'unione con Gesù Cristo. Oh, ringraziare, quindi
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In secondo luogo, questo: ringraziare il Signore di quello che ha concesso alla Congregazione. Come si è partita dal 1924; e quanti passi si son fatti. E la strada è stata buona e, tuttavia, per quanto sia buona, la via è sempre segnata da sacrifici e da passi volenterosi, generosi. Ringraziare il Signore che ha voluto, Gesù, l'istituzione, la Congregazione "Pie Discepole di Gesù Maestro", alle quali Gesù Maestro ha assegnato l'apostolato eucaristico, l'apostolato liturgico, l'apostolato del servizio sacerdotale. Ringraziare dei passi che si son fatti; ringraziare del progresso che ha avuto e che continua ad avere; i passi buoni di progresso. Ringraziare perché siete aumentate di numero: come di persone, e poi come di opere, e come il numero delle altre Case che si sono iniziate e che si sono sviluppate, sì. Certamente non è necessario, il santo Cottolengo non faceva mai i conti perché si fidava di Dio. E senza vedere, senza inorgoglirsi mai dei numeri, tuttavia un ordine nelle cose ordinarie vi è. Siete cresciute di persone e di opere. E poi di quello che riguarda lo spirito interiore, penetrato sempre meglio lo spirito vostro, sì. Ringraziare.
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E ricordarsi che non si deve mai fermarsi, mai. Il fermarsi vuol dire stare indietro, anzi, proprio andare indietro, perché non si sta mai fermi: o si cammina o si rimane indietro. Perché? E perché quando non si utilizzano più le grazie che ci sono, allora è già uno stare indietro, e cioè, essere meno fervorose. Il fervore è proprio il camminare: il camminare come Istituto e il camminare come individuo, come persone, come religiose.
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A questo proposito si pensa spesso: negli Istituti c'è il vocazionista, c'è la vocazionista. Ci deve essere. E questo ufficio deve essere assegnato a persone le quali siano di umiltà e di fede, sì. Però, se vi è questo incarico, questo ufficio designato ad una persona, tutte però le persone dell'Istituto devono [essere] vocazioniste, tutte, tutte. "Ma questo non tocca a me". Ciascheduno deve fare la propria parte, e [c'è] chi va e compie questo grandissimo ufficio, importantissimo ufficio per l'Istituto.
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Ma noi abbiamo la "Unione per le vocazioni"1, che è primaria. Questa "Unione Primaria", che ha le sue indulgenze, questa, indica i mezzi:
1. la preghiera per le vocazioni; quindi nessuna è dispensata dal pregare per le vocazioni;
2. delle mortificazioni [da] farsi per le vocazioni; e specialmente l'osservanza delle Costituzioni è una vera preghiera per le vocazioni;
3. si può arrivare anche - come è indicato - [a fare] l'offerta della vita perché altre vite vengano a onorare Gesù Maestro e aumentare la Congregazione, e così fare un numero maggiore di sante.
Però, questa "Unione delle vocazioni", non è solamente per il reclutamento, per raccoglierle, ma la formazione, in secondo luogo. Pregare quindi. E tutte quelle che si adoperano a formare le aspiranti, ecco è il compito poi. Formarle è più ancora che reclutarle. E terzo ancora, come è la nostra "Unione vocazionaria"? In terzo luogo, perché una volta che sono state formate e sono arrivate alla Professione, prima è temporanea e poi perpetua, che allora la suora corrisponda e compia nella sua vita... perché fino lì è solamente andarci nella strada, mettersi sulla strada, ma di lì, specialmente dal giorno della Professione perpetua, è di li che si parte per la santificazione, e quindi la corrispondenza a tutta la vocazione secondo gli uffici che vengono dati, e specialmente quell'impegno di progredire, ciascheduna, nell'osservare i primi due articoli delle Costituzioni.
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Quindi tutte vocazioniste. Vocazioniste: conferire al reclutamento; conferire alla formazione; conformare e pregare per la vera vita, e cioè, il vivere poi realmente come anime consacrate a Dio. Oh, ringraziare, quindi, il Signore e domandare l'aumento di persone e di opere e di spirito.
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Poi vi è, per voi in particolare, la cura per quello che riguarda la liturgia. Però bisogna che ci ricordiamo che la liturgia è la realizzazione della Bibbia. E come la Messa è la realizzazione del Vangelo, della Bibbia, e della Parola, così tutti i sacramenti, così le funzioni liturgiche sono ispirate e conformate a quello che c'è nella Bibbia.
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Quindi prendersi l'impegno di leggere la Bibbia. Se la diffondete, ancor di più, come un'opera di zelo che può farsi, quest'opera, nei Centri1; quello non mostra di volere guadagnare lì sopra; niente. Perché? Perché quello che riguarda la Bibbia di lire mille, è un rimetterci dell'Istituto, è un rimetterci dell'Istituto. Quindi nessuno può dire: "Facciamo concorrenze"; neppure alle Figlie di San Paolo. Oh, quindi, se è possibile nei Centri, si tenga presente e si abbia un certo numero in deposito.
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Ma quello che soprattutto pensavo di dire e di insistere sopra di quello: leggere la parola di Dio, leggere la parola di Dio. Vedete come è organizzata la Messa, quello è un insegnamento; e cioè: in principio c'è la Parola che è la base della liturgia, e poi la parte eucaristica. Quindi voi avete insieme la vita eucaristico-liturgica, o volete dire liturgica-eucaristica.
E certamente, quando si aprono le cappelle o si costruiscono chiese, ecc., il significato, quello che deve essere rappresentato nelle chiese, per vostra parte, sempre i due temi: il tema eucaristico-liturgico.
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Oh, adesso per la conclusione, in primo luogo: rinnovare i voti battesimali; secondo, rinnovare la Professione, qui davanti a Gesù; e poi rinnovare i propositi che avete preparati e che già avrete certamente presentati a Gesù stamattina nella comunione, e tuttavia, rinnovarli, sì.
Oh, adesso, per riguardo ai voti battesimali...1 E quello è il punto di partenza per la vita cristiana. La vita cristiana ha una porta e la porta è stata il battesimo in cui noi abbiamo iniziato, per la misericordia di Dio, iniziato la vita soprannaturale. È necessario che si nasca la seconda volta2. La prima volta si nasce alla vita umana, la seconda volta si nasce alla vita cristiana, alla vita di grazia. Oh, e allora, questo è il primo impegno di vivere la vita cristiana.
Qualche volta si insiste abbondantemente su quello che è la parte di preghiera, di pietà, secondo l'Istituto. Ma sempre ricordarsi, in primo luogo, di essere cristiani e quindi l'osservanza dei comandamenti, e quindi la fede, lo spirito di fede, e poi la fiducia in Gesù Cristo e vivere secondo Gesù Cristo osservando i comandamenti e quindi arrivare... Qualche volta si dimenticano un po' i doveri di cristiani? o di preghiere cristiane? No! Il primo uomo, quello che nasce, procede dal battesimo.
Allora adesso leggo le espressioni e voi potete confermare con le varie espressioni.
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Oh, adesso, la rinnovazione dei voti religiosi, ecco. Richiamare alla mente il gran giorno in cui siete passate dalla vita cristiana alla vita religiosa, a quel gran giorno della Professione che avete messo sotto la protezione di Maria Santissima Annunziata, la grande data, la grande data. In anni antecedenti, le Professioni sono state fatte anche in altri periodi, in altro tempo; il tempo ha qualche sua importanza, ma quello che ha l'importanza sicura e precisa è il fare quel gran passo che avete fatto, quando il Signore, per mezzo del sacerdote vi ha invitato: Se volete vivere così, se siete decise, fate il passo avanti1. E l'avete fatto. E che ogni anno che si rinnovano i voti, un passo avanti. Quest'anno volete farlo un passo avanti nella santità. Allora tutte insieme, la rinnovazione dei voti religiosi.
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Con la Professione ci si impegna a vivere religiosamente, secondo l'Istituto, secondo le Costituzioni che si devono meditare più spesso. Questo è, in generale, la vita delle Pie Discepole di Gesù Maestro. Ma per viverla si fanno anche dei propositi per prendere cosa per cosa e così attuare la vita religiosa passo per passo; e quindi ciascheduna ha voluto fare e vuol fare un passo, quel passo che è necessario, e ciascheduna di voi ha considerato quello che mancava ancora e quello che si deve e volete ancora fare. Allora i propositi, ciascheduna. Questo è da farsi adesso da voi (lascio due minuti perché in silenzio ciascheduna rinnovi i suoi propositi come se li leggesse nel taccuino e secondo i consigli che sono stati dati in questi giorni)1.
Ora la benedizione per l'indulgenza plenaria, ché avete fatto gli Esercizi Spirituali.
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1 Nastro 80/d (= cassetta 181/b). Per la datazione, cf PM: «Oh, adesso per la conclusione» [degli Esercizi]. - dAS, 19 maggio 1965: «Andato [il PM] ad Ariccia per la chiusura degli Esercizi delle PD». - VV: «19 maggio 1965, PM: "Chiusura Esercizi» (cf anche VV in c238).

1 1Cor 10,31.

1 Un Breve Pontificio di Giovanni XXIII, in data 19 febbraio 1963, erige a Unione Primaria la "Pia Unione di preghiera, sofferenza e carità per tutte le vocazioni".

1 I Centri sono quelli che le Pie Discepole del Divin Maestro hanno nelle principali città d'Italia e dell'Estero, conosciuti dal pubblico come Centri di Apostolato Liturgico.

1 Il PM s'interrompe e dice: mi porti un libro? (Poi si sente: sì) - ...dopo la prima volta che si è stati, dopo la prima volta si rinasce, cioè si nasce dopo che la vita umana, si nasce...Quindi don Alberione inizia: Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. «Credo»...

2 Cf Gv 3,7.

1 Il PM inizia la preghiera: Confiteor Deo omnipotenti... Misereatur vestri, omnipotens Deus... Indulgentiam, absolutionem et remissionem... Benedictio Dei omnipotentis... Alcune avevano chiesto la benedizione della corona, e basta che l'abbiate qui in chiesa e potete avere tutte le indulgenze che posso dare per la corona, basta che l'abbiate in chiesa. "Ad laudem et gloriam Deiparae Beatae Mariae Virginis... Salutate e portate la benedizione alle Case. E ogni sera benedico tutte.