Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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16. APOSTOLATO E FIDUCIA IN DIO1


[...] bene l’apostolato e poi fidarsi della bontà di Dio. Quelle persone che seguivano Gesù nel deserto, non chiesero il pane, ma ci pensò Gesù a dare a tutti pane e companatico. Non è mai venuto meno il Signore nelle sue parole, abbiamo mancato noi con i nostri capricci e disobbedienze. Quindi non ci mancherà niente, ma noi dobbiamo vivere la nostra vita religiosa. E quando abbiamo bisogno di grazie per la libreria, per l’apostolato, per la casa, andare da S. Paolo, egli è l’economo. Dicono che egli di giorno predicava e di notte lavorava per non essere di carico a nessuno. Sempre rivolgersi al padre, come fanno i bambini, quando hanno bisogno di qualunque cosa si rivolgono al papà.
Vi benedica il Signore! Cercate prima il regno di Dio, il resto verrà per giunta2. Egli ci ha insegnato a chiedere, e noi chiediamo, ma fiduciosi sempre nella sua misericordia. Ora facciamo il nostro proposito: apostolato bene e santificazione, poi avremo il necessario dalla misericordia di Dio. Diceva Gesù a quell’anima3: Tu pensa a me, io penserò a te.
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1 Terza meditazione tenuta a Caracas il [21] luglio 1957 alla Famiglia Paolina. È pervenuta solamente la parte finale.

2 Cf Mt 6,33.

3 Raimondo da Capua, Legenda maior, Cantagalli, Siena 1994, X, 97. Beato Raimondo da Capua (ca. 1330-1399) frate dell’Ordine dei Predicatori, confessore, discepolo e biografo di S. Caterina da Siena (1347-1380).