Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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19. I DONI DELLO SPIRITO SANTO19
1. Il mese di giugno è consacrato alla devozione dei santi apostoli Pietro e Paolo. E' tanto utile la recita della coroncina in cui chiediamo aiuto e grazie e soprattutto lo spirito pastorale. Lo spirito della vostra vocazione richiede due cose: un grande amore a Gesù e un grande amore alle anime.
E necessario conoscere i due apostoli, e specialmente la loro dottrina, la loro virtù, il loro spirito pastorale. Essi furono ripieni di Spirito Santo, san Pietro nel cenacolo, san Paolo nel deserto ove dimorò per tre anni e dove fu completamente trasformato dalla sua azione.
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2. Facciamo ora qualche considerazione particolare sullo Spirito Santo: egli ci dona i suoi sette doni.
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3. Il dono del consiglio è dato all'anima perché possa percorrere le vie migliori per la santità, perché sappia scegliere il confessore e il libro migliore da leggere. Dobbiamo chiedere questo dono.
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4. Che cos'è il dono dell'intelletto? E' quel dono che Dio dà ad un'anima perché possa comprendere sempre meglio le verità divine. Non c'era anima che amasse di più Gesù eucaristico che san Tommaso; il Papa infatti diede a lui il compito di comporre l'ufficiatura del Corpus Domini.
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5. Poi, c'è la scienza che è il dono per cui noi lodiamo Dio per tutto ciò che esiste, perché tutto deve lodare Lui solo.
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6. Sapienza vuol dire amare le cose divine e aver gusto per le cose di Dio.
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7. La fortezza è il dono per cui noi sappiamo sopportare le difficoltà. Lo studio e il dovere da compiere richiedono forza; invochiamo con insistenza lo Spirito Santo perché ci dia la fortezza. Quando una persona si scoraggia, non si formerà mai il carattere necessario per il vostro apostolato.
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8. Il dono della pietà in senso largo è amore alla Vergine santissima, ai piccoli, alle anime. Il dono del timor di Dio è invece timore del peccato, timore di perdere le grazie e di non farci sante.
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9. La vita religiosa è lo stato più perfetto. Chi sconsiglia di abbracciare questa vita impedisce il maggior bene. Per vivere la vita religiosa serve il pudore, il timore, l'integrità del cuore. Le amicizie troppo intime, non secondo Dio, sono pericolo se. Il timor di Dio fa sì che noi scopriamo anche le più piccole mancanze e vigiliamo.
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10. Se voi avrete in abbondanza i doni dello Spirito Santo, avrete maggior spirito pastorale; bisogna però vigilare che non si formi una pietà singolare, soggettiva e strana. Quando si tratta dei doni dello Spirito Santo, la virtù è vera; è il demonio che cerca, a volte, di falsare la pietà. Chiediamo abbondanza di Spirito Santo come i santi apostoli Pietro e Paolo. La vostra vocazione è bellissima, santissima; ha un gran bisogno dei doni dello Spirito per tanti motivi.
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11. Quando si è umili e si sono invocati i doni di Dio, si cammina nell'innocenza e si superano le difficoltà. Fate buoni propositi, rinnovate quelli che avete già, continuate la novena allo Spirito Santo e invocatelo per intercessione dei santi Apostoli.

Albano Laziale (Roma)
4 giugno 1954

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19 Albano Laziale (Roma), 4 giugno 1954