Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ESERCIZI 1954
24. IL PARADISO24
1. Avete avuto un anno di lavoro intenso; ho visto nelle vostre case il molto bene e le molte attività compiute ed anche le difficoltà; è sempre così, il bene procede adagio e con fatica.
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2. Il buon Pastore vi accoglie, portategli frutti. «Il poco bene che abbiamo fatto, o Gesù, tenetelo per darci il premio nell'eternità; se qualche male abbiamo compiuto lo detestiamo e vogliamo riparare nell'umiltà».
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3. Gli apostoli e i discepoli erano stati mandati a predicare ed avevano lasciato tanta pace; anche voi avete predicato coi catechismi, avete cacciato il demonio dal cuore di certe anime. Gesù si compiace del bene compiuto e vi dice: «Venite con me e riposatevi» (Mc 6,31). Riposarsi vuol dire sospendere il lavoro quotidiano e concentrarvi nel lavoro spirituale; avete cercato di portare la salvezza, ora venite e non solo salvatevi, ma santificatevi. Quando avete fatto tutto quello che avete potuto, dite: «Siamo servi inutili» (Lc 17,10), abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, adesso opera tu, Gesù».
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4. Iniziando questo lavoro spirituale, prendiamo come primo punto il paradiso. Bisogna ordinare la vita al paradiso, niente ci devii dal paradiso, dobbiamo camminare dritti, anche se troviamo delle spine, perché è questa la strada che giunge al paradiso.
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5. Il Signore quest'anno vi ha dato una casa accogliente per far bene gli esercizi. La casa madre non è una casa come quella dell'asilo, ma è la casa della direzione, della formazione, degli studi. Ma un'altra casa il Signore ci ha preparato, la casa sua con Maria, gli angeli e i santi. Quanto è bella, come risuona di lodi quella casa e come sono felici coloro che l'abitano! E' quindi utile nel mese di agosto che si canti più del solito «paradiso, paradiso».
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6. Questo mese s'inizia con la festa della Madonna degli angeli, detta della Porziuncola, il giorno 6 celebriamo la Trasfigurazione, vi è inoltre la novena, la festa e l'ottava dell'Assunta: tutto il mese ci porta con il pensiero al paradiso. Fortunate le suore che hanno preso la strada più dritta per andare al cielo! Sono osservanti? Potete dire che sono salve e sante e voi le incontrerete in paradiso: paradiso sicuro, presto e bellissimo.
Quel «seguimi» udito all'inizio della nostra vocazione non vuol dire soltanto seguire Gesù sulla terra, ma fino a raggiungerlo in paradiso.
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7. Tre cose sono da fare negli esercizi:
Molta riflessione: far lavorare la mente. Non sono necessarie tante prediche, ma molto tempo per la riflessione e, se manca questo, gli esercizi non si fanno. Dice san Giacomo che sarebbe come chi si guarda nello specchio, vede delle macchie, le lascia e se ne va (cf. Gc 1,23-24). Dopo la predica fare atti di fede, di speranza, di carità e soprattutto pregare.
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8. Molta preghiera: far lavorare il cuore. Tutto ciò che si dice di bene piace subito, ma ci vuole preghiera, preghiera, perché chi prega si salva. In quest'anno mariano si fanno tante cose in onore di Maria, abbondate anche voi, contate molto sul rosario, recitate bene la coroncina alla divina Pastora e dite spesso: vergine Maria, madre di Gesù, fateci sante.
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9. Molte opere di bene: far lavorare la volontà. Essa detesta il peccato e lavora per l'avvenire. Vedere se ognuna, per quanto la riguarda, fa bene; se si vuole molto, si fa molto, sebbene qualche volta non dipenda da noi; però se ognuna ha buona volontà molte difficoltà si superano.
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10. La prima cosa da farsi da tutte negli esercizi è riflettere se in questo primo anno, che avete fatto i voti di fronte alla chiesa, avete studiato le costituzioni; ed è da chiedersi: «le amo?». Le capisco sempre meglio? Sono sempre più delicata nell'osservanza?
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11. La seconda cosa è vedere se nelle vostre singole comunità vi è pace e serenità; se ogni cosa si compone nella bontà, oppure se vi è qualche cosa da togliere. La vita comune è vita di serenità e di pace. Quando in una casa ci vogliamo tanto bene lì c'è carità, quella casa è santa, è il domicilio di molte virtù.
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12. Terza cosa è chiedersi come si è svolto l'apostolato pastorale. Si capisce che non sempre si raccolgono i frutti, però il Signore ci premierà non secondo i frutti raccolti, ma secondo la buona volontà e l'impegno. Fate bene a parlare delle vostre cose, ma sempre in modo elevato.
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13. Il Signore benedica le vostre mani, i vostri cuori le vostre volontà. Mai farsi prendere dallo scoraggiamento, siete fatte per il paradiso, Gesù vi accompagna. Avete una bella vocazione, basta seguirla bene, sarete sante.

Albano Laziale (Roma)
1° agosto 1954

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24 Albano Laziale (Roma), 1° agosto 1954