Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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47. IN CAMMINO CON MARIA VERSO IL NATALE
(Domenica IV di Avvento)

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 20 dicembre 19641

Nei primi tempi della Chiesa si promuovevano le adunanze dei fedeli e il principale fine era triplice, e cioè, sentire la parola di Dio, (...) l'istruzione, l'esortazione. E adesso è rimasto, nella Messa, la lettura dell'Epistola e la lettura del Vangelo. E dalla prossima quaresima si darà più importanza a questa parte della Messa, prima parte. Poi, oltre l'Epistola e il Vangelo, nella seconda parte, la consacrazione, cioè il sacrificio; e la terza parte, la distribuzione della comunione, secondo risulta dagli Atti degli Apostoli.
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L'Epistola: Fratelli - dice san Paolo - ognuno ci consideri come servi di Gesù Cristo e dispensatori dei doni di Dio (san Paolo dice cosi di sé e dei predicatori: dispensatori dei (...) beni di Dio). Orbene, sapete che nei dispensatori si richiede che ciascheduno sia trovato fedele. A me non importa affatto di essere giudicato da voi o da un tribunale umano, anzi non giudico neppure me stesso; perché, sebbene io non mi senta colpevole di nulla, tuttavia non posso credermi giusto. Chi mi deve giudicare è il Signore, quindi non giudicate prima del tempo; verrà poi il Signore, il quale metterà in luce ciò che è nascosto nelle tenebre e svelerà l'intimo dei cuori. Allora ciascheduno meriterà la lode, se l'avrà meritata1
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Poi il Vangelo parla della data in cui Giovanni Battista cominciò a predicare. Per fissare la data, allora si indicavano le date: chi era che governava; chi e dove governava; cioè non solamente l'imperatore di Roma, ma colui che governava la Giudea, e chi governava le parti della Giudea, e che, in quel tempo, si trovavano i sacerdoti sommi: Anna e Caifa. Per precisare la data ora si fa più presto: 1964. Allora si indicavano così le date.
In quel tempo, allora, il figlio di Zaccaria, cioè il Battista, si ritirò nel deserto a far penitenza e pregare. E cominciò, secondo il volere di Dio, la predicazione. Andò in ogni parte intorno al Giordano predicando il battesimo di penitenza per la remissione dei peccati, come sta scritto nel libro delle profezie di Isaia: «Voce di colui che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni valle sarà colmata, ogni monte e colle sarà abbassato; le vie storte diverranno diritte e le scabrose diventeranno piane. Ed ogni uomo vedrà la salvezza di Dio"»1.
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Nell'AT ci son sempre le figure, le figure che fanno prevedere quello che sarà in seguito, cioè, nella rivelazione di Gesù Cristo, quando avrà predicato il Vangelo.
Ora, parlando delle figure dell'AT: il battesimo di penitenza.
Gesù Cristo non aveva ancora cominciato la predicazione, E questo [battesimo] era la figura di quello che Gesù Cristo avrebbe stabilito; cioè: «verrà uno, dopo di me, il quale battezzerà nell'acqua e nello Spirito Santo»1. Preannunziato, quindi, il battesimo cristiano. E che cosa diceva il Battista?
«Voce di colui che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri». E cioè, non si camminava proprio bene, anche per quelli che amavano andare al tempio [di] Gerusalemme, e fare dei sacrifici. Non sempre le cose erano fatte bene.
«Raddrizzate i suoi sentieri; ogni valle sarà colmata». E cioè: tutti quelli che sono umili, saranno colmati di grazia e quelli che son superbi, «monti e colli saranno abbassati», e cioè, coloro che son superbi non avranno i doni, le grazie. E difatti quelli che non han voluto accettare la parola di Gesù Cristo, come si son trovati? Poveretti!
«Le vie storte diverranno dritte e le scabrose diventeranno piane». E quindi camminare nelle vie diritte e poi [si] ha la grazia per camminare nelle vie diritte e superare le vie scabrose, e cioè le difficoltà che abbiamo per vivere santamente, per seguire e imitare Gesù Cristo.
«E ogni uomo vedrà la salvezza di Dio». Lì indica due cose: chi accetterà la salvezza, quando Gesù predicherà; e poi, quelli che avranno seguito Gesù Cristo, la salvezza e chi non avrà seguito... quale sarà la sorte per quelli che sono ostinati?
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Anche noi dobbiamo fare la preparazione al Natale.
In questi giorni, nelle Messe del Tempo, abbiamo sempre lette le profezie di Isaia.
Isaia, sette secoli prima che Gesù nascesse, annunziò: «La Vergine darà al mondo un figlio e sarà chiamato Emmanuele»1 E poi saranno indicate - e sono state indicate - le qualità, i doni, le virtù di questo figlio, detto Emmanuele. il carattere di bontà, di sapienza, ecc.2, perché venga riconosciuto a suo tempo. E poi si annunziano i miracoli che egli avrebbe compito. E sarà riconosciuto il Messia dai miracoli e dalla sapienza delle cose che avrà dette.
E quindi, se proprio in principio era stato annunziato il Messia, dopo il peccato di Adamo3, qui si avvicinano i secoli: da Isaia, soltanto più sette secoli all'apparizione del Messia, perché il popolo ebreo si preparasse a riceverlo.
Ma poi venne il tempo. L'arcangelo Gabriele che portò l'annuncio a Maria e Maria si preparò al grande avvenimento.
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Noi dobbiamo fare la novena del Natale; nove giorni sono, è una novena di giorni. Per Maria è stata una novena di mesi, nove mesi, secondo che celebriamo nella liturgia, dal 25 di marzo al 25 di dicembre. Maria che attendeva il grande avvenimento.
Oh, allora, la preparazione al presepio con Maria. Ci contentiamo di nove giorni, ma che questi nove giorni siano segnati proprio da una vita più santa (...). Perché il Battista, per indicare che fra poco sarebbe venuto Colui che avrebbe predicato e amministrato il sacramento del battesimo, ecc...
In che cosa consisteva questa preparazione? È quello che dice, e cioè: penitenza e rendete migliori le vostre vite. Così, la preparazione al Natale. Che non sia solamente un ricordo, un avvenimento storico che viene ricordato, ma dobbiamo preparare le teste, le menti e i cuori e la nostra condotta quotidiana: «dirizzate le vie storte». E poi la superbia abbassata. E nell'umiltà vi saranno i doni di Dio; riceveranno i doni di Dio coloro che sono umili, sì.
E quando ha cominciato Maria a prepararsi, l'umiltà: «son la serva di Dio»1; e la fede: «si compirà tutto quel che hai detto»2. Così, all'angelo. Fede. Che, se ci voleva un miracolo straordinario, unico al mondo, fede: come ha detto l'angelo, così si compirà.
Quando si dice: «E se avete lasciato tutto»3, allora che cosa avete da fare? Cioè se avete lasciato tutto, lasciamo noi stessi, specialmente il nostro io: «riceverete il centuplo e possederete la vita eterna»4.
Quando si fa la Professione, bisogna farla proprio con umiltà e fede. Mettersi nella via di Maria, cioè quando, secondo l'annunzio dell'arcangelo, si farebbe opera (...) e di lì inizia il Nuovo Testamento.
E Maria, nella abbondanza dei frutti della redenzione, ella ne ebbe i frutti. Il frutto più grande della redenzione è stato la santità di Maria e la sua missione. Ecco, da quel momento iniziò il Nuovo Testamento. Oh, allora, ecco...
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1 Nastro 121/b (= casselta 170/a). Per la datazione, cf PM: «Per precisare la data ora si fa presto: 1964 (cf PM e nostra nota in c398). - dAS, 20/12/1964 (domenica): «Celebra [il PM] verso le 5,15 per le suore di CG, SSP. Tiene la meditazione alle medesime».

1 Cf 1Cor 4,1-5.

1 Cf Lc 3,1-6.

1 Cf Lc 3,16 e par.

1 Is 7,14.

2 Cf Is 42,1ss.

3 Cf Gn 3,15.

1 Lc 1,38.

2 Lc 1,38.

3 Cf Mt 19,27.

4 Mt 19,29 e par.