Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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37. MARIA REGINA DEL MONDO1

Maria è la madre, la maestra, la regina. Come madre ella ama e aiuta i suoi figli; come maestra suppone dei discepoli, e noi facciamo bene a chiederle la sapienza, l’intelletto, la santificazione della mente; come regina desidera sudditi docili al volere di Dio.
Sia nell’oremus di oggi, come nell’antifona è bene espresso questo concetto: la regalità di Maria. Regina mundi dignissima, Maria Virgo perpetua, intercede pro nostra pace et salute, quae genuisti Christum Dominum Salvatorem mundi...2.
Il concetto di ‘Maria regina’ comprende in sé, fatte le debite proporzioni, quanto è detto di Gesù considerato come re universale. Il Signore regna. Il suo è un regno di verità, di amore e di pace, un regno di giustizia e di grazia. Maria partecipa al regno del Figlio e il suo regno è quindi corrispondente. Gesù rispondendo a Pilato che lo interrogava se egli fosse re, rispose: «Tu l’hai detto. Lo sono infatti, ma il mio regno non è di questo mondo»3, cioè non è per volontà degli uomini che esercito il mio potere sul mondo.
Maria è Regina. Per quali titoli? Primo: perché è madre di Gesù che è Re. Come infatti celebriamo la festa di Cristo Re, è giusto celebrare quella di Maria Regina. Se il figlio si chiama Re, è naturale che la madre si chiami Regina. E come il regno di Gesù non avrà mai fine, così non avrà fine il regno di Maria. «Et regni eius non erit finis»4, le disse l’angelo annunziandole
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la divina maternità, ossia non avrà limiti di spazio o di tempo.
Le giaculatorie Adveniat regnum tuum, adveniat regnum Christi! Cristo regni... si completano bene con la risposta: per Mariam reginam. Quindi se il Figlio è re, la Madre è regina.
Secondo: Maria è regina per la sua eccellenza. Come quando si ha un bel prodotto si dice che è il re dei prodotti, e quando si ha una cosa molto bella si dice che è una cosa regale, per esempio, un albergo reale, così si chiama Maria regina per la sua eccellenza, perché sta al vertice della creazione.
Maria ha una triplice eccellenza: di natura, di grazia, di gloria. La prima eccellenza riguarda la natura e in essa Maria ha doni più numerosi e più eccelsi di tutti gli angeli e gli uomini assieme; la seconda eccellenza riguarda la grazia e Maria ne è piena più di tutti gli uomini e gli angeli assieme. La terza eccellenza riguarda la gloria, e la gloria di Maria supera quella di tutti gli angeli e di tutti i santi. Oh, la sublime creatura! Veramente giusto è dire: Regina mundi dignissima!
Riguardo alla natura, Maria ha la più bell’anima dopo quella di Gesù, il più bel carattere dopo quello di Gesù, la più bella forma esterna dopo quella di Gesù che era il più bello tra i figli degli uomini.
Quando volevano scolpire la statua dell’Immacolata di Lourdes, e volevano dipingerne l’immagine, pittori e scultori fecero ogni tentativo per renderla bella: nel volto, nell’atteggiamento, in tutto l’insieme. Poi chiamarono la fortunata veggente Bernardetta Soubirous5 e le domandarono: Era così il candore del suo abito?. Oh, molto più bello!. Era così il suo viso?. No, no, era molto più bello.
Non ci sono stoffe così candide come l’abito di Maria, non ci sono volti così belli come quello di Maria; non v’è regina che abbia la sua sapienza, la sua intelligenza, la sua bellezza.
Nel libro dell’Ecclesiastico sono riferite a lei cose mirabili. Consideriamo solo alcune parole: «Posai il piede in ogni parte
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della terra, presso tutti i popoli e in ogni nazione ebbi l’impero; e di tutti, grandi e piccoli, conquistai i cuori»6. In altre parole: Io sono la regina di tutte le nazioni, ma regina buona e amabile, che sa conquistare i cuori.
Sì, Maria è regina di grazia. Questa è la sua seconda eccellenza. Ella è la più favorita di grazia, l’Immacolata. L’angelo Gabriele la saluta senz’altro come la «piena di grazia: Ave, piena di grazia»7.
Maria è la ‘donna’ per eccellenza, la «mulier amicta sole»8. Per il suo bel carattere, mite e mansueto, è la vera adiutrix del primo uomo «adiutorium simile illi»9, l’aiuto di Cristo sacerdote, di Cristo maestro.
Maria infine è regina di gloria. Dopo Gesù Cristo, la gloria più bella in paradiso spetta a Maria. Ella è la regina degli angeli, dei patriarchi, dei profeti, degli apostoli, delle vergini, dei martiri, dei confessori, di tutti i santi.
Per queste tre preminenze Maria è chiamata Regina mundi, invocazione che le riassume tutte. E dal 1955 noi celebriamo ogni anno alla fine di maggio la festa di Maria regina del mondo10. Maria regina del mondo, cioè la più bella fra le creature, la più bella delle anime elette, la più gloriosa in cielo.Per questo abbiamo voluto dedicare il santuario alla Regina degli Apostoli, e abbiamo voluto dedicarglielo a Roma, nel cuore della cristianità, e ancora nel centro delle Famiglie Paoline: qui è il cuore, qui la Madre, tra i figli e le figlie, qui la Regina.
E ora quali conseguenze dobbiamo ricavare? Ripetere la giaculatoria: Adveniat regnum tuum per Mariam. Che Gesù governi e noi siamo sudditi di Gesù per l’intercessione di Maria. Il regno di Maria è come quello di Gesù, un regno di verità
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e di carità. Maria vuol dominare nelle nostre menti con la verità, vuol dominare nei nostri cuori con l’amore, vuol dominare nelle nostre volontà con le sue grazie e attrattive. Il regno di Gesù è anche regno di Maria: e in questo regno vi sono tanti uffici. Quello riservato a Maria è il ministero della misericordia, della bontà.
E allora, chi vuol essere santo sia devoto di Maria e chi vuol essere molto santo sia molto devoto di Maria. Chiediamo a Maria la sua bellezza tutta interiore e chiediamole un bel carattere, mite, umile, dignitoso. Farsi un bel carattere è tanto importante, avere buona educazione, tratto conveniente, cortesia e dignità. Così era il comportamento di Maria sulla terra, tanto nobile e sublime che S. Dionigi11 al vederla, si sarebbe inginocchiato ad adorarla, se non avesse avuto la fede nell’unico Dio.
Mostrarsi buone figlie della Madre celeste, degne suddite della Regina. Le cortigiane, quelle cioè che stanno attorno alla regina devono avere anche esternamente qualcosa che le distingue, che le rende degne del loro ufficio: quindi anche nella persona devono avere dignità, ordine, pulizia...
Chiediamo a Maria le tre virtù che furono i suoi principali ornamenti: la fede, la speranza, la carità. Cerchiamo di imitarla in esse: nella grande fede, nella ferma speranza, nell’amore intenso che la portava ad essere tutta di Dio e amare per lui le anime, fino a sacrificare per esse il suo Figlio.
Bisogna desiderare la massima gloria in cielo, per essere vicine a Maria, per essere sue cortigiane in paradiso. Quindi riconfermare il proposito che molte di voi hanno: Voglio farmi santa, grande santa, presto santa. Questo proposito corrisponde alla vostra bella vocazione, che se è ben seguita vi porta a grande santità.
Sono radunati nella vostra Congregazione tutti i mezzi più adatti, preziosi, efficaci di santità. Noi diciamo sempre ‘i mezzi più celeri ed efficaci’, ma questo bisogna intenderlo non solo
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per arrivare più presto a portare i libri, i periodici, le pellicole nei diversi paesi, ma anche per raggiungere la santità.
Non avete una divozioncella o un’altra, ma Gesù il Maestro, e come libro di testo il santo Vangelo, e come cibo l’Eucaristia, e come madre e modello Maria.
Maria regina vuol regnare nelle menti: chiedere la santificazione di esse. Che Maria ci liberi dai peccati di mente, dai pensieri contrari alla fede, alla speranza, alla carità, alla castità, all’obbedienza, all’umiltà. Che Maria ci faccia capire le cose sante, ci faccia ricordare durante la giornata i propositi fatti al mattino, ci faccia penetrare nelle più alte materie di studio e di scienza. Che la nostra mente ritorni spesso ai pensieri santi della lettura spirituale, alle verità del Vangelo e del catechismo, a quanto si è ascoltato nelle prediche.
E Maria vuol regnare nei cuori! Oh, quelli che amano Maria come riescono nella vita, come arrivano presto all’Io sono tutto tuo..., come progrediscono nell’amore!
Maria vuole regnare anche nelle volontà, conducendo alla pratica di tutte le virtù, all’imitazione della sua vita. Ognuna di noi pensi alle virtù di cui ha più bisogno e le chieda a Maria.
Vi sono tanti giovani, anche nel mondo, ai quali se si domanda una cosa, un favore per amore di Maria, subito acconsentono e lo concedono. Come fanno quelle anime ad arrivare alla santità? Seguendo Maria. Bellissimo è il libro Vita d’unione con Maria12 e ha già servito ad elevare molte anime, anime che camminano con gioia anche per vie difficili, e superano con facilità le prove.
Come siamo fortunati di avere Maria per madre! Se si compiangono e ci fanno pena i bambini senza madre, si dicono invece fortunati quelli che hanno una buona madre, la quale provvede ai loro bisogni per il corpo e per lo spirito: figli fortunati! E Maria ci dice: Io sono tua madre, e ci interroga: E tu sei mio figlio?
Ripetiamo la Salve Regina per salutare questa nostra madre e regina e mettiamoci sotto la sua potente protezione. Maria è regina dell’universo e di ogni apostolato. Molto bello il pensiero
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di esporre a Lourdes le bandiere delle diverse nazioni, per attestare come lei sia regina di ognuna. E Maria vuole sottomettere il mondo intero a Gesù Maestro, a Gesù Apostolo, a Gesù Re. È la regina che vuole il regno di suo Figlio, secondo che le ha detto l’angelo: «Et regni eius non erit finis».
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1 Predica tenuta a Roma, il [1° giugno] 1956. Stampata in Spiritualità paolina, Edizioni Paoline, Roma 1962, pp. 198-203. Non essendoci altre fonti, riteniamo questo stampato come originale. Qui è indicata la data del 31 maggio. La meditazione però è stata tenuta il 1° giugno 1956 (cf Diario Sp.), perché il 31 maggio era il Corpus Domini. Sempre secondo la cronaca, la meditazione è stata tenuta dal Fondatore in cripta a tutta la Famiglia Paolina.

2 Cf antifona alla Comunione della Messa della festa liturgica di Maria SS.ma Regina, istituita da Pio XII a coronamento dell’anno mariano 1954. Prima della riforma liturgica veniva celebrata il 31 maggio.

3 Cf Gv 18,36-37.

4 Cf Lc 1,33: «… e il suo rengo non avrà fine».

5 S. Bernardetta (Maria Bernarda) Soubirous (1844-1879). A Lourdes nella grotta di Massabielle le appare la Vergine Immacolata. Successivamente entra nella Congregazione delle Suore della Carità di Nevers.

6 Cf Eccli 24,9-11 (Volgata).

7 Cf Lc 1,28.

8 Cf Ap 12,1.

9 Cf Gen 2,18. Don Alberione citando in questo modo il testo di Genesi comunica la sua percezione circa il fondamento di La donna associata allo zelo sacerdotale.

10 Con il discorso del 1° novembre 1954 Pio XII proclamò Maria Regina del mondo fissando la festa liturgica il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II la ricorrenza è stata spostata al 22 agosto.

11 Nel Martirologio Romano si commemora S. Dionigi l’Areopagita che si convertì a Cristo annunciato da S. Paolo all’Areopago e fu costituito primo vescovo di Atene. Fu confuso con lo Pseudo Dionigi (V-VI secolo), nei cui scritti si afferma che Dionigi, l’antico ateniese, avrebbe assistito tra l’altro alla Dormizione di Maria.

12 Neubert Emilio, Vita di unione con Maria, Edizioni Paoline, Catania 1956.