INTRODUZIONE
La predicazione registrata di Don Giacomo Alberione alle Apostoline è databile dall’agosto del 1957 all’agosto del 1968. La Prima Maestra Tecla Merlo aveva donato alle Apostoline un magnetofono di marca Geloso il 3 agosto 1957, poiché era diventato o stava diventando usuale nelle Congregazioni Paoline registrare le prediche del Fondatore1.
Tra meditazioni, istruzioni, riunioni e relazioni, tenute principalmente a Castel Gandolfo, siamo in possesso di circa 460 registrazioni, alcune delle quali non indirizzate specificamente alle Apostoline. In questo momento, comunque, non conosciamo con esattezza assoluta il numero di queste
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registrazioni, visto che qualcuna sembra essere un doppione e qualche altra non ancora catalogata.
Per evitare l’uso del Nastro originale (le bobine del magnetofono) e il suo deterioramento, negli anni ’80 è stato creato un Nastro archivio, divenuto il master da cui sono state registrate e hanno preso la numerazione la Cassetta prima e il File audio ora. Infatti, grazie al servizio reso dai nostri Fratelli della Società San Paolo, attualmente tutte le meditazioni registrate sono state adeguate ai nuovi mezzi audio a disposizione oggi, con un paziente lavoro di digitalizzazione dei nastri magnetici. Ciò a vantaggio della conservazione del materiale, della migliore audizione della voce e della possibilità di rendere l’ascolto più accessibile a tutti.
Per quanto riguarda la trascrizione e pubblicazione, finora sono stati divulgati alcuni fascicoli di meditazioni varie, ordinate per temi; e il volume don Alberione alle Apostoline
– anno 1957.
Queste trascrizioni nel corso degli anni si sono rivelate necessarie perché le Suore Apostoline hanno sentito il bisogno di rileggere o approfondire, seppure limitatamente ad alcuni temi, il pensiero carismatico del Fondatore su di loro. E nello stesso tempo sono state anche molto utili perché tale pensiero fosse meglio conosciuto nella Famiglia Paolina e trasmesso a quanti desideravano conoscere il nostro carisma vocazionale.
Il presente volume raccoglie la predicazione dell’anno 1958, escluse le istruzioni sulle Costituzioni (dettate nel Corso di Esercizi in preparazione all’ingresso in noviziato) che verranno stampate a parte.
La datazione, così come è stata acquisita e ricavata, può ritenersi abbastanza attendibile; manca però di un riscontro certo, a causa di alcune imprecisioni di archiviazione del Nastro originale e per elaborazioni e manomissioni successive; il che significa che alcune di queste meditazioni potrebbero in futuro subire delle variazioni di data.
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Non sappiamo se, di questo anno, esistano altre registrazioni. Abbiamo infatti un certo numero di meditazioni classificate senza data o con data incerta, che speriamo possano trovare una collocazione cronologica. Anche per questo motivo, finché non avremo completato la pubblicazione di tutto il nostro materiale, non sarà possibile inserirlo nell’Opera Omnia di Don Giacomo Alberione.
Il volume contiene 35 meditazioni tenute a partire dalla liturgia domenicale o festiva, da alcuni ritiri per le stesse Apostoline o per ragazze in ricerca vocazionale, da una Istruzione dettata nel Santuario Regina Apostolorum in Roma.
È in questo anno che il gruppo delle Apostoline vestirà l’abito religioso e si darà inizio al primo noviziato: perciò la predicazione del Primo Maestro punta a dare contenuti che aiutino a radicare e consolidare la vita di fede, e a introdurre più decisamente le prime Apostoline verso la scelta della vita religiosa.
Si può cogliere dal modo di fraseggiare, dagli esempi di cui si serve, dal tentativo di usare termini meno difficili, dalla traduzione, letterale o a senso, di quasi tutte le frasi che pronuncia in latino, lo sforzo di Don Alberione di adattare il linguaggio e i contenuti al giovane uditorio a cui si rivolge. È interessante mettere in evidenza la lucidità e la logica dei suoi ragionamenti; il fatto che, pur essendo in età avanzata e con poca salute, abbia una grande carica comunicativa ed espressiva (anche se ciò si percepisce meglio ascoltando direttamente la sua voce); l’attenzione costante a formare e dare contenuti biblici, liturgici, catechetici e spirituali; la preoccupazione di rifarsi alle indicazioni o direttive del Magistero e di considerare eventi ecclesiali e fatti di attualità sociale.
Nell’approccio al presente testo, occorre tener conto di alcune scelte redazionali, decise soprattutto nel desiderio di presentare Don Alberione nella naturalezza del suo argomentare, e di riportare ciò che semplicemente egli ha voluto dire, nella maniera e nella forma che ha usato per esprimere il suo pensiero
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e trasmettere il carisma vocazionale al primo gruppo di Apostoline che seguiva di persona e assiduamente. Ci troviamo, quindi, di fronte ad una predicazione orale alla quale abbiamo scelto di adeguare un testo scritto. Infatti, il criterio che ha guidato questo lavoro è stato di attenersi il più possibile e per quanto possibile (alcuni audio sono alquanto deteriorati) alla registrazione, scegliendo la FEDELTÀ AL PARLATO anche a scapito della forma, dello stile, della sintassi. Questo intento è stato perseguito con un certo rigore, nel tentativo di offrire un testo fedele e attendibile e, chiaramente, ha comportato la necessità di cercare delle modalità grafiche adatte perché l’esposizione scritta fosse chiara.
A questo riguardo, abbiamo ritenuto di non fare un torto al Primo Maestro se non abbiamo sempre corretto certe imperfezioni grammaticali, perché ci è sembrato più opportuno mantenere l’originalità del suo stile comunicativo; se non abbiamo omesso le ripetizioni di frasi o di parole quando ci sembravano volute e non accidentali; se non abbiamo sostituito parole o espressioni desuete; se abbiamo mantenuto alcune sue esclamazioni o forme avverbiali che, pur interrompendo il testo, erano espresse per confermare o ribadire…
In modo contenuto, abbiamo omesso parole o espressioni ripetute non ritenute influenti, alcuni avverbi ed esclamazioni [ecco, oh, sì, allora, mica, però, invece, poi] quando risultavano eccessivi, la vocale e usata come un intercalare e non come congiunzione.
Abbiamo sostituito o omesso alcune parole per rendere più chiara la frase, ma sempre indicandolo in nota.
Abbiamo sostituito in qualche raro caso il modo indicativo con il congiuntivo.
L’uso dei punti di sospensione si è rivelato utile non solo per le frasi non concluse o le parole sottintese, ma anche per alleggerire la costruzione sintattica in alcuni periodi più lunghi e contorti.
I brani biblici della liturgia del giorno (Vangelo e/o Epistola), che Don Alberione commenta liberamente e cita in latino o in italiano all’interno della stessa meditazione, vengono indicati
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in nota solo la prima volta. Tranne che per qualche piccola variante, i testi letti dal Primo Maestro o da una Apostolina sono conformi alla versione in italiano del Messale Romano Quotidiano, III edizione ampliata, Pia Società San Paolo, Alba 1953. Quando non corrispondono a questa traduzione, viene indicato in nota.
Abbiamo riportato in nota la traduzione italiana delle citazioni latine solo nel caso in cui non vengono tradotte esplicitamente da Don Alberione. Queste traduzioni sono conformi al testo della Bibbia CEI, edizione 2008.
Seguiamo la versione CEI anche nel caso delle citazioni dei versetti biblici latini la cui numerazione non corrisponde alle odierne edizioni della Bibbia.
Per l’edizione latina della Bibbia, abbiamo seguito la Vulgata Sisto–Clementina [Biblia Sacra Vulgata Editionis, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2003]. Il testo latino è sempre corsivo; per facilitarne la lettura, abbiamo accentato alcune parole.
È utile ricordare che le traduzioni odierne della Bibbia si rifanno ai testi originali (ebraico e greco) e per questo non sempre si trova corrispondenza tra il testo latino della Vulgata (con la relativa traduzione che ne fa il Primo Maestro) e il testo italiano.
All’inizio di ogni brano, la nota 1 riporta sempre le indicazioni relative al numero del Nastro magnetico originale e dei corrispondenti numeri del Nastro archivio, della Cassetta e del File audio, di cui sopra abbiamo già accennato.
Consultando il motore di ricerca sul sito dell’Opera Omnia Multimediale Beato Giacomo Alberione [www.alberione.net/ operaomnia/default.php] 2, è possibile copiare e scaricare questo testo e i File audio corrispondenti.
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1 Cf San Paolo, gennaio 1958, Notizie, p. 7: «Le Figlie di S. Paolo, le Pie Discepole, ed in parte le Suore Pastorelle, hanno provveduto il “magnetofono” per registrare le conferenze delle loro rispettive Superiore Generali e del Primo Maestro, riprendere tali conferenze e trasmettere i nastri alle loro Case, perché le Suore possano udirle e riudirle a piacimento nelle meditazioni, ritiri mensili, trattenimenti spirituali della domenica. Giova tanto anche per dare suggerimenti ed indirizzo per l’Apostolato. Qualche Casa della Pia Società S. Paolo ha chiesto tale favore, e già qualcosa si sta facendo al riguardo».
Cf anche GIACOMO ALBERIONE, Per un rinnovamento spirituale, Roma 2005, Introduzione, pp. 5–6: «Don Alberione detta alle comunità della Famiglia Paolina, riunite nel santuario romano Regina Apostolorum, memorabili meditazioni sui temi centrali della sua spiritualità. Di tali meditazioni pubblichiamo ora quelle pronunciate fra il 27 gennaio 1952 (inaugurazione della Cripta) e l’8 dicembre 1954 (dedicazione del Santuario). Si tratta di una serie consistente d’interventi (circa 140), riassunti o registrati al magnetofono: omelie liturgiche, meditazioni su temi vari, ore di adorazione commentate dinanzi al SS. Sacramento, ritiri, riflessioni sui misteri del Rosario o sulle stazioni della Via Crucis, spiegazioni di preghiere (le “coroncine” a San Paolo, a Gesù Maestro...).
2 In questo sito si trovano tutti i volumi di Don Giacomo Alberione finora pubblicati (comprese le traduzioni disponibili in inglese, spagnolo, portoghese e francese) e migliaia di fotografie, audio e video. Tutto il materiale visualizzato può essere copiato e scaricato.