Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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89. CUORE GRANDE89
1. In questi giorni abbiamo celebrato le feste di tre santi che è molto bene ricordare nella meditazione
San Camillo de Lellis che si è santificato a Roma;
San Vincenzo de' Paoli che si è santificato a Parigi;
San Girolamo Emiliani che si è santificato nel Veneto.
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2. Il Signore li preparò ad una missione speciale, ma soprattutto diede loro un gran cuore in modo che spesero tutta la vita per le anime e per il loro sollievo materiale. Per la nostra vocazione ci vuole un grande cuore, un cuore modellato tutto sul buon Pastore, che abbia i sentimenti del buon Pastore.
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3. San Camillo fu dapprima un soldato, poi fu preso dal Signore. Ci sono dei momenti in cui il Signore ci prende e ci fa suoi. Se si corrisponde alla grazia di quel momento si è salvi; altrimenti, sebbene non manchino le grazie sufficienti, tuttavia, non si hanno tutte le grazie preparate per noi.
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4. San Camillo due volte vestì l'abito, ma dovette deporlo per malattia. Allora si diede tutto agli ammalati. A trentadue anni cominciò a studiare latino. Perciò non angosciatevi se anche voi dovete sforzarvi alle volte per imparare; se si fa per obbedienza non mancano le grazie. San Filippo Neri, confessore di san Camillo, diceva che gli angeli suggerivano ai religiosi di san Camillo le parole di conforto da dire agli ammalati.
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5. San Vincenzo de' Paoli era figlio di contadini e stentò a studiare. Egli andò tra gli schiavi e convertì il suo padrone. Fondò le suore della carità che emettono i voti temporanei per tutta la vita.
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6. Oggi celebriamo san Girolamo Emiliani, nobile veneziano, ferito e carcerato. Fu liberato miracolosamente dalla Madonna a cui offrì le sue armi. Si diede all'educazione dei bambini e fece catechismo per cinquantadue anni.
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7. Ogni anno, in occasione di questa festa, domandiamo un gran cuore per la salvezza delle anime. Sentire i bisogni delle anime, dei peccatori, delle missioni. Vi sono nazioni intere in cui il Vangelo è ignorato. Quanti vivono nel peccato, quanti bambini hanno bisogno di educazione, quante persone si trovano in situazioni serie, più morali che fisiche, ed hanno bisogno di aiuto!
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8. Aveva un gran cuore Gesù buon Pastore, per questo andò a cercare la pecorella smarrita. Nella messa, bisogna pensare che Gesù ci ha amato fino alla morte e che la messa è la rinnovazione di questa sofferenza. Chiedersi: amo le anime fino a dare la vita? Oppure sono una egoista?
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9. Come noi vogliamo che gli altri ci comprendano e ci perdonino, così noi dobbiamo perdonare e comprendere. Essere come Gesù che fa scendere la pioggia e il sole sui buoni e sui cattivi. Chiedere un cuore grande come quello di Gesù buon Pastore, un cuore impregnato di carità e dedizione. Coraggio, la messa è la preghiera più efficace che ci sia perché Gesù prega per noi. Chiedere tutte le necessità, tutti i bisogni.

Albano Laziale (Roma)
20 luglio 1955

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89 Albano Laziale (Roma), 20 luglio 1955