Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

85. VIA CRUCIS - BREVE COMMENTO ALLE STAZIONI85
1. La via crucis può essere fatta come ora di adorazione. Nel primo oremus si dice al Signore di riguardare la nostra famiglia; poi si chiedono quattro grazie:
- il perdono dei peccati;
- la pazienza nelle nostre cose;
- la grazia di amarlo come Egli ci ha amato;
- la grazia di sentire bene la messa con comprensione per penetrarla sempre meglio.
~
2. La messa è il centro di tutta la pietà, di tutta la devozione, così come il tabernacolo è il centro della chiesa. Non c'è cosa che si comprenda così poco come la messa. Vi sono poi degli errori: c'è chi crede la messa una funzione che fa il sacerdote senza pensare che anche i fedeli sono concelebranti, in quanto offrono in unione al sacerdote la Vittima divina. C'è chi uguaglia il popolo al sacerdote e il sacerdote al popolo.
~
3. Nella via crucis, si chiede che il Signore abbia pietà di noi. Ai nostri giorni si tende a considerare poco la passione di Gesù.
Stava la Madre addolorata, mentre Gesù pendeva dalla croce!
~
4. Prima stazione: Gesù viene condannato a morte. Perché Gesù ha accettato la morte? Per scontare i nostri peccati. Bisogna accettare volentieri la morte così come piacerà al Signore mandarcela.
~
5. Seconda stazione: la spada ha trapassato l'anima gemente di Maria. Gesù prese con coraggio la croce. Portare la croce dietro a Gesù è cosa che le anime amanti devono trovare doverosa. Domandate a Gesù di mortificare le passioni e di portare la croce dietro a lui.
~
6. La prima caduta indica che Gesù soffrì per i peccati di debolezza e di ignoranza. Dobbiamo chiedere perdono dei peccati della fanciullezza e della giovinezza; chiedere che il Signore ci liberi da ogni male.
~
7. Nella quarta stazione contempliamo il Signore che ha voluto con lui la corredentrice, la divina Pastora. Chiediamo la grazia di conoscere il cuore di Gesù e di Maria e di riparare i tanti peccati.
~
8. Quinta stazione: se vogliamo salvare le anime dobbiamo fare come Gesù che le ha salvate con la croce. La vocazione della pastorella non è solo lavoro di pazienza, ma anche di sofferenza.
~
9. Sesta stazione: è necessario lavorare anche nei paesi perché si cambi il cattivo costume, per una vita più cristiana, una vita più riparatrice.
~
10. Settima stazione: la ricaduta nei difetti, detestiamoli, teniamoci sempre umili. Maria vive per il suo dolce figlio. Chiediamo la grazia di non ricadere.
~
11. Ottava stazione: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma su di voi e sui vostri figli» (Lc 23,28). Bisogna detestare tutti i peccati; se diamo cattivo esempio diciamo a Maria: «Voi che siete la fiamma dell'amore, non lasciatemi sola, ma fatemi soffrire con voi».
~
12. Nona stazione: le anime che persistono nel male accecano la loro mente ed il loro cuore. Chiediamo perdono al Signore: «Fa che arda il mio cuore». Gesù ama le anime che soffrono, che sono vittime.
~
13. Decima stazione: Gesù soffre questi due dolori per riparare i peccati di ambizione e sul cibo. Occorre che siamo regolati in queste cose.
~
14. Undecima stazione. Pensiamo al dolore di questa madre, Maria.
~
15. Dodicesima stazione: chiediamo la grazia di ascoltare e condividere le pene di Gesù, come Maria cercò di consolarlo. Pensiamo a lei: che diversità da quando lo contemplava nel presepio!
~
16. Quattordicesima stazione: chiediamo la grazia di credere sempre meglio.
Cose principali da ricordare: eccitarsi al dolore, alla pazienza, partecipare alla messa con più fede, con maggior raccoglimento.
Vivere questo tempo come quando in una casa c'è un morto, quante pene!
Preghiamo affinché tutti gli uomini ritornino a Gesù.

Albano Laziale (Roma)
8 aprile 1955

~

85 Albano Laziale (Roma), 8 aprile 1955