8. Col voto di obbedienza offriamo al Signore la nostra volontà. Contro il voto si manca raramente, ma contro la virtù si può mancare spessissimo. L'obbedienza, che è dare il nostro interno a Dio, si estende ai comandamenti, alle costituzioni, alla pratica delle virtù. Importante è anche l'obbedienza al confessore, l'essere interamente di Dio per osservare i voti, e la molta preghiera. Quando c'è la preghiera si cammina, si corre, si vola.
I voti fanno sì che noi apparteniamo totalmente a Gesù.
Albano Laziale (Roma)
31 luglio 1955