Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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105. L’UMILTÀ105
1. Chiediamo a Gesù venuto nel nostro cuore la grazia che ci fa domandare la Chiesa: «Signore, fa' che noi abbiamo i doni del timore di Dio che ci tiene nell'umiltà, e dell'amore di Dio che ci fa lanciare nel bene, progredendo ogni giorno in ciò che dobbiamo fare».
Quando c'è amore di Dio in un'anima, non ci sono limiti nella sua azione e sarà sempre accompagnata da Dio. Felici coloro che sono umili!
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2. «Da me nulla posso, con Dio posso tutto». Fidarsi di Lui fino al punto di farsi ciechi. L'umiltà non porta allo scoraggiamento ma si fida di Dio.
Quando un'anima è umile il Signore ne fa quello che vuole. Umiltà unita all'amore e alla fede!
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3. E' brutto il diavolo della superbia, più brutto ancora quello dello scoraggiamento.
Quando ci montiamo la testa e ci insuperbiamo diventiamo buoni a nulla, sale insipido che cade a terra. La superbia ha popolato l'inferno, l'umiltà ha popolato il paradiso. Quando siamo superbi basta che Dio ci abbandoni, non occorre che ci castighi, per cadere. Può capitare sempre, anche a noi, anche ad anime generose, piene di capacità, di intelligenza e anche di virtù, di fare opere che fanno applaudire, ma che possono fare precipitare.
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4. L'umiltà è come la valle che raccoglie la pioggia; la grazia di Dio va agli umili. Che cosa vale la preghiera del superbo? Il Signore resiste alla sua preghiera. Il Signore invece riposa volentieri nel cuore degli umili. «Imparate da me che sono mansueto e umile di cuore» (Mt 11,29). Umiltà di cuore. Cosa ne fa di noi il Signore se siamo orgogliosi? Egli ha creato il mondo per la sua gloria; Gesù infatti cercava la gloria del Padre.
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5. Le persone umili fanno tanto del bene, si fanno sante ed acquistano un potere di intercessione potente. L'orgoglio invece fa prendere delle pose e si fanno delle prepotenze. Bisogna che ci sia l'umiltà, se no si rovina tutto. Quando c'è l'umiltà capisco che da me nulla posso e prego per ricevere un consiglio: Dio dà la grazia all'umile.
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6. L'orgoglioso dispiace a tutti, sta male lui perché non si vede ascoltato e morirà male. Sant’Alfonso Maria de' Liguori ha avuto delle contrarietà tali che non sapeva più cosa fare e andava a chiedere ai giovani cosa doveva fare. E' il fondatore dei redentoristi che sono amati da tutti nel mondo. Vescovo, andava a visitare gli ammalati, i poveri.
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7. Gli umili lasciano fare al Signore, ciò che hanno è di Dio e il Signore fa. L'umile gode grande pace nelle difficoltà, ricorre a Dio e a chi lo guida; ascolta gli avvisi che vengono anche dagli inferiori. «Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato (Mt 23,12).
Confidiamo in Dio o in noi? Non dare posto alla falsa umiltà.
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8. L'umiltà è la via che porta tante grazie!
Gesù si umiliò e si fece ubbidiente. L'umiltà la ritroviamo nell'obbedienza e nella carità. Bisogna esaminare a fondo il cuore perché l'orgoglio è una gramigna così cattiva che mette radice in tutte le parti. Di orgoglio ne abbiamo tutti, ma si manifesta soprattutto tra i 25 45 anni.
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9. Confidenza in Dio! Dobbiamo sempre badare di camminare nel mezzo, nella giusta via perché non ci sorprenda lo scoraggiamento e nemmeno l'orgoglio. «Da me nulla posso, con Dio posso tutto». Ecco la strada maestra, prima di tutto per la santità e poi per la salvezza delle anime.

Albano Laziale (Roma)
2 agosto 1955

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105 Albano Laziale (Roma), 2 agosto 1955