1. La vita è una prova. C'è chi prende la via del bene e chi prende la via del male, perché l'uomo è libero.
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2. Chi deve seguire la vocazione è libero fisicamente e moralmente. La vocazione è la volontà di Dio su una persona. Conosciuta chiaramente la volontà di Dio, quella dobbiamo scegliere e fare! La tentazione riguardo alla vocazione è importante per noi. Secondo sant’Alfonso, chi fosse certo di avere la vocazione e non la seguisse, commetterebbe peccato grave. Chi non è sicura della vocazione, non è obbligata a seguirla, come chi è in dubbio su un peccato non è obbligato a confessarsi. Per la vocazione ci vuole la tendenza ad osservare i doveri religiosi.
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3. Dovete istruirvi molto bene sull'arte di vincere le tentazioni anche per il tempo in cui andrete nell'apostolato. Se vi amate tra voi, ridete e scherzate, il sentimento si sfoga lì e non pensa ad altro. Quando non ci si ama reciprocamente, si va a cercare l'amore altrove. Non fare dimostrazioni sciocche, ma aiutarsi a vicenda e volersi bene! Questa è la maggior salvaguardia anche nel mio ministero. L'amore vicendevole toglie tante tentazioni, anzi le previene.
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4. Vigilare nelle relazioni, non mettersi nelle occasioni: in casa letizia e laboriosità! Fate sempre qualche cosa. Come si vincono le tentazioni contro la fede? Si vincono facendo atti di fede, istruendosi su ciò in cui manca la fede e lottando. Le tentazioni contro la purezza si vincono fuggendole. Si può vincere l'invidia pregando per la sorella e parlandone in bene, se si può. Le tentazioni contro la superbia si vincono facendo atti di umiltà: sottomettersi con prontezza alla obbedienza, trattare con rispetto le sorelle, non cercare il primo posto, aspettare a parlare quando gli altri hanno detto il loro parere, scegliere gli abiti peggiori, se tocca a noi scegliere. Imparare la strategia di vincere le tentazioni.
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5. La vittoria sulle tentazioni è merito grande. La vita intera è una tentazione, nessuno ne è esente, puoi credere o non credere: è già tentazione!