Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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25. DOMENICA III DI AVVENTO

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 15 dicembre 19681

La domenica di Avvento incomincia con le parole: «State sempre allegri nel Signore; lo ripeto, state allegri» (Introito). Bisogna che consideriamo anche questo: «La vostra modestia sia nota a tutti gli uomini perché il Signore è vicino». Sì, questo perché il Signore è vicino.
La lettura dell' Epistola di Paolo apostolo ai Filippesi2: «E la pace di Dio che sorpassa ogni desiderio custodirà i cuori e le menti vostre in Gesù Cristo nostro Signore».
Allora il Vangelo. Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni3.
I Giudei da Gerusalemme mandarono a Giovanni una legazione di sacerdoti e di leviti per chiedergli: «Chi sei?». Egli confessò e non negò, anzi affermò: «Non sono io il Cristo». Allora gli domandarono: «Chi sei, dunque? Sei Elia?». Ed egli: «Non lo sono io». «Sei tu il Profeta?». Rispose: «No». Allora gli dissero: «Dicci chiaro chi sei affinché possiamo dare una risposta precisa a coloro che ci hanno mandato, che dici di te stesso?». Rispose: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Gli inviati, essendo dei farisei, interrogarono, con arroganza, Giovanni: «Perché battezzi se non sei il Cristo, né Elia, né il Profeta?». Rispose: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete. Questi è colui che verrà dopo di me, ma che è prima di me, a cui non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali». Questo avvenne in Betania oltre il Giordano, dove Giovanni stava a battezzare.
Le parole di Giovanni: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete». E cioè, c'era una quantità di gente, sì, allora: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete». E costui era Gesù Cristo. «Questi è colui che verrà dopo di me». Quindi, Giovanni stava predicando, e poi dopo: «Questi è colui che verrà dopo di me». Quindi, dopo Giovanni: «colui che verrà dopo di me», e cioè, Gesù Cristo, il Salvatore, «ma che è prima di me, a cui non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali».
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Bisogna riflettere in questa settimana particolare. E ci sono, prima, mercoledì di Quattro Tempora d'Avvento, sì. Quindi il mercoledì e quello che è Avvento (...); poi il venerdi delle Quattro Tempora d'Avvento. E quello che è prima:
«In quel tempo l'arcangelo Gabriele fu mandato da Dio in un paese della Galilea detta Nazaret, a una vegine sposata a un uomo della stirpe di Davide, di nome Giuseppe, e la Vergine si chiamava Maria. L'angelo entrò da lei e le disse: «Rallegrati, piena di grazia. Il Signore è con te!»1. (...). «Rallegrati, piena di grazia». È Maria che è piena di grazia. «Il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne!».
Poi il venerdì delle Quattro Tempora, sì. E qui vi è ugualmente quello che è indicato: «Benedetta sei tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno. E per quale grazia che venga a me la madre del mio Signore? Infatti, appena il suono del tuo saluto mi è venuto all'orecchio, il bambino mi è balzato per il giubilo nel seno. Tu sei beata perché hai creduto, perché si adempiranno le cose predette dal Signore»2.
E poi vi è quello che è più lungo, e cioè il Vangelo, sabato prossimo. Quindi, mercoledì, poi venerdì e poi il sabato.
Allora, lettura del santo Vangelo secondo Luca.
L'anno decimoquinto,ecc. E poi: Egli andò in tutti i paesi lungo il Giordano predicando il battesimo di penitenza per la remissione dei peccati, come sta scritto nel libro delle profezie del profefa Isaia: Voce di colui che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle sia abbassato; le vie storte diventino diritte, e le scabrose diventino piane. Ed ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
3.
Allora considerare che questa è la preparazione al Natale, sebbene ci sia ancora in mezzo la domenica d'Avvento, ultima, sì. Allora ci sono quattro parti di Vangelo: quello di oggi, e quello di mercoledì e quello di venerdì e quello di sabato. Poi si conchiude con domenica IV d'Avvento.
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Come possiamo comportarci noi? Aspettando il Salvatore, il quale noi un giorno (...) quello che è il giorno. Il Vangelo è quello che prepara il Natale; bisogna che ricordiamo. Quindi, questa settimana ci sia una riflessione, una meditazione, in questa settimana, cominciando il Vangelo che, prima è di gaudio, di letizia, il Vangelo di oggi; poi ci sono questi tre tratti: il Vangelo del mercoledì, del venerdì e del sabato, sì.
E che cosa facciamo noi per incontrarci col Bambino Gesù, (...) 25 di dicembre? Come considerare? Prepararsi bene a ricevere il Bambino Gesù pensando che il Bambino è nato, il 25, è nato in mezzo a una (...) a una terra che è una grotta, ecco. Così nacque il Salvatore Gesù. E così, come il Signore è nato in una grotta scura, sì, così è nato, è venuto Gesù. E poi come segue nella sua vita (...) e poi il Salvatore Gesù. Gesù è nato in questo modo, nella grotta; e poi alla fine è la crocifissione di Gesù Cristo. Così è il Salvatore Gesù. Quindi, dapprincipio, il giorno quando è nato il Bambino, in quella condizione. E poi che cosa ci sarà alla fine della vita? Morì sulla croce.
Maria era presente alla nascita del Bambino e poi la croce, quando il Signore Gesù salvò (...). E poi, Maria presente rispetto alla croce, e così compirono (...). Quindi (...) nascendo cominciando la vita in quella (...) e come vide lassù, Gesù crocifisso. La presenza di Maria e di Giovanni. E così (...) la morte, la croce. Questo è la preparazione per compiere quel che è nell'Epistola; fino là. Ora avanti con Gesù (...). Quindi, in questi giorni, riflettere, ciascheduno (...).
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Quindi quest'oggi che cosa dobbiamo considerare? La letizia di sapere, di conoscere Dio, sì. «Siate sempre allegri nel Signore; lo ripeto, siate allegri. La vostra modestia sia nota a tutti gli uomini perché il Signore è vicino». E poi la conclusione che, cominciando di lì la vita di Gesù, fino a quell'ora in cui salì al cielo, alla sua gloria del cielo. Sì, adesso fare la conclusione. Che cosa vogliamo pensare oggi? In questa settimana riflettere bene il Vangelo, il Vangelo. «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che non conoscete. Questi è colui che verrà dopo di me, ma che è prima di me, a cui non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali». E tutti questi tratti di (...) allora riflettere, meditare. «Tu chi sei? E che dici di te stesso?». Sì. Allora seguire i tratti di Vangelo in questi giorni, specialmente quello del sabato che è più lungo (...). Poi conchiudere il sabato prossimo, lettura del santo Vangelo secondo Luca (...). Allora fare riflessioni (...) in questo tempo. E sono la novena del Natale. Prepararsi bene. Purificarci (...) per ricevere il Bambino, 25 (...). E poi (...) la meditazione di quello che è stato la nascita di Gesù; e così, pensare che si arriverà la morte di Gesù Cristo, Settimana Santa, l'Ascensione di Gesù Cristo; va lassù. Qui sono tutte meditazioni. Riflettere in questi giorni, sì. E adesso, che proposito ciascheduno può fare? Ciascheduno di noi dobbiamo riflettere quello che insegna e che dice il Vangelo (...). E adesso, mentre che si va in chiesa, riflettere, e poi fare i propositi.
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E poi con una purificazione, quanto è possibile, che quindi che chiudiamo bene l'anno 1968, in maniera che questo anno, che sia stato buono in quanto si è potuto fare. Ma poi allora prepararci all'uno di gennaio, il giorno dell'uno, sì. E quindi domandare perdono al Signore dei difetti che abbiamo commessi nell'anno e, per quanto possiamo, domandare al Signore la grazia di cominciare il giorno l'uno gennaio, sì; e allora si spera di una santificazione maggiore, se quest'anno si è fatto del bene; ma nell'anno seguente noi vogliamo che ce ne sia di più del bene. Prepararsi. Purificarci bene, poi dopo, un progresso spirituale. Bene i propositi, cominciando dal primo giorno di gennaio.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 159/b (= cassetta 254/a.1). Per la datazione, cf PM: «Che chiudiamo bene l'anno 1968...». - dAS, 15 dicembre 1958 (domenica): «Come nei giorni festivi» (cf dAS in c1).

2 Cf Fil 4,4-7 (Epistola della III domenica di Avvento).

3 Gv 1,19-28 (Vangelo della III domenica di Avvento).

1 Cf Lc l,26-38 (Vangelo del mercoledì delle Quattro Tempora di Avvento).

2 Cf Lc 1,39-47 (Vangelo del venerdì delle Quattro Tempora di Avvento).

3 Cf Lc 3,1-6 (Vangelo del sabato delle Quattro Tempora di Avvento).