Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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13. ASCENSIONE DEL SIGNORE

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 23 maggio 19681

È il giorno più lieto: il paradiso. Come Gesù è salito al cielo.
In quel tempo: Gesù apparve agli Undici mentre erano a tavola, e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, per non aver creduto a quelli che l'avevano visto risuscitato. E disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; chi poi non avrà creduto sarà condannato. Ecco i miracoli che accompagneranno coloro che avranno creduto: in nome mio scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue, maneggeranno i serpenti e, se avranno bevuto qualche veleno, non farà loro male; imporranno le mani agli infermi ed essi guariranno». E il Signore Gesù Cristo, dopo avere loro parlato, ascese al cielo e siede alla destra di Dio. Quelli poi andarono a predicare da per tutto, con la cooperazione del Signore, il quale confermava la loro parola con molti miracoli2.
Il primo pensiero, il pensiero per il cielo. E noi guardiamo in alto. Come gli Apostoli, anche Maria, sono con gli occhi in alto. E poi Gesù salì al cielo e una nube si è chiusa3. Questo, il primo pensiero.
Secondo: fermarvi, e ritornare nella loro casa, e allora incominciando la novena dello Spirito Santo.
Terzo: predicare nel mondo intiero.
Quindi sono tre (...) le cose grandi, e cioè, che sono: l'Ascensione, primo pensiero e, secondo, incominciare la novena dello Spirito Santo; e poi l'impegno che poi discese dallo Spirito Santo, e allora, loro, gli Apostoli, in tutto il mondo.
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Quindi, nell'Adorazione che c'è, bisogna che ci fermiamo nei tre punti , sì. Perché noi dobbiamo considerare: come Gesù salito al cielo, così tra poco tempo, passiamo da questa vita alla vita eterna. Facciamo questa riflessione, sì. Gesù ha fatto la sua vita: la predicazione, la morte, la risurrezione, sì. E allora riflettiamo, considerando dal battesimo fino al giorno, il momento, l'ora che passiamo dalla vita presente alla vita eterna, guardando con gli occhi sù, in alto, il cielo, il quale è il nostro posto eterno. Quella è l'abitazione eterna. La vita presente è una vita misera, però quello che aiuta, e cioè l'impressione della vita di Gesù Cristo, e poi, che noi ci fermiamo, che ci fermiamo. Ma intanto, gli occhi al tabernacolo, e poi alzare gli occhi al cielo. Questo ci consola e ci porta la gloria del Signore.
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Secondo punto: gli Apostoli sono stati invitati a pregare e prepararsi allo Spirito Santo, la Pentecoste. E quindi facciamo la novena dello Spirito Santo. È una novena così grande, così importante, così intima! Come ci deve trasportare dalle cose umane alle cose divine! Quindi il secondo punto. Farete e faremo tutti insieme il Veni Creator Spiritus, sì. Lo ripetere[te] in questa novena. E vi erano gli Apostoli e, insieme, Maria. Allora la novena farla con gli Apostoli e con Maria. Che sia una vera... Allora con molta umiltà. Siamo così poveri spiritualmente! Ma c'è lo Spirito Santo e lo attendiamo.
E dopo il battesimo, c'è la cresima che abbiamo ricevuto, la grazia dello Spirito Santo; il sacramento che abbiamo ricevuto, la cresima. Ringraziamo. Ma che ogni giorno, oppure ogni settimana o anno, richiamarci a considerare il dono dello Spirito Santo.
Ricordiamo che ci sono soltanto tre sacramenti che, come il battesimo, la cresima, e poi (...) sì. E dar tanta importanza al sacramento della cresima. L'abbiamo ricevuto.
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E poi, terzo punto. E qual è? Lo Spirito Santo discenderà. Ma il terzo punto: «Andate e predicate». Il terzo punto: «predicate». E «in nome mio scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue, maneggeranno.i serpenti, ecc. Chi poi non avrà creduto sarà condannato». E coi miracoli.
«E il Signore Gesù, dopo aver parlato, ascese al cielo e siede alla destra di Dio». Discende lo Spirito Santo sopra di noi e, alla destra del Padre, il Figlio di Dio incarnato, il quale ha portato la redenzione a noi. «Quelli poi andarono a predicare da per tutto con la cooperazione del Signore, il quale confermava la loro parola con molti miracoli». E quindi considerare la grazia della predicazione del mondo.
E noi pensare, come abbiamo imparato il catechismo, e poi le istruzioni, e poi la lettura del Vangelo, e tutte le parole e tutti gli insegnamenti, tutti; meditarli, approfondirli, sì.
Quindi, nella giornata presente, meditarlo. E questo è giorno benedetto. Ma poi, riflessioni, questa novena, e poi attendere la grazia della Pentecoste. Lo Spirito Santo che è disceso sopra di noi, che aumenta ancora con la sua grazia, il suo dono per noi.
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Quindi, tre punti riflettere. Tante volte si leggono delle cose non tanto buone, ma approfondire, approfondire! Alzare gli occhi verso il cielo come gli Apostoli. Hanno alzato gli occhi quando Gesù si è alzato verso il cielo. E poi la meditazione o, meglio, la preghiera: nove giorni per avere un dono sempre più grande dello Spirito Santo.
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E ricordare il giorno in cui abbiamo ricevuto la Pentecoste, la nostra Pentecoste - diciamo -, cioè quello che è il sacramento della cresima, e meditarlo. Questo sacramento si riceve una volta sola, ma che si approfondisca il senso della cresima, sì. Vi sono persone che non ricordano più la cresima.
Ma bisogna che noi meditiamo, e meditiamo e preghiamo, allora la grazia sarà più abbondante, giorno per giorno, e in poco tempo il dono dello Spirito Santo si aumenta per la misericordia di Dio.
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E se non si predica, da voi, ma ci sono quelle cose che si stampano o gli altri mezzi per comunicare alle anime (...) la parola di Dio, sì. Se non si predica con la parola, ma con il pensiero. E poi invocare il Signore Gesù che mandino tanti apostoli per tutto il mondo. Sì, perché il Signore Gesù ha voluto che si predicasse nel mondo intiero.
E qualche cosa un po' si è fatto e si continua a fare. Ma c'è ancora un mondo così largo, pensando ai tre miliardi e più di persone.
Quindi avendo il dono della grazia e della preghiera, allora allargare il cuore e il pensiero: la gloria di Dio, ma la salvezza delle anime.
Qualche volta serve vedere la figura del mondo, sì, com'è. E allora pensare a tutti. Il cuore che si allarghi per tutta l'umanità: Venite, ecco, venite alla salvezza eterna.
Adesso riflettere su questi tre pensieri, e così la giornata sarà santificata bene. E poi santificata ancora di più in questa novena della Pentecoste. In umiltà, riflessione.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 156/b (= cassetta 25O/a.1). Per la datazione, cf PM: «... tre cose: l'Ascensione; incominciare la novena allo Spirito Santo; predicare...». - dAS, 23 maggio 1968 (Ascensione): «m.s. per la Messa e meditazione alle PD CGSSP».

2 Mc 16,14-20.

3 Cf At 1,9.