Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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14. DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 26 maggio 19681

Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni.
In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando sarà venuto il Consolatore, che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e voi pure mi renderete testimomanza, perché siete stati con me fin da principio. Vi ho detto questo affinché non vi scandalizziate. Vi cacceranno dalle sinagoghe, anzi vengono i giorni in cui chi vi uccide crederà di onorare Dio. E vi tratteranno così perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma questo ve l'ho detto, affinché quando avverrà vi rammentiate che io ve ne avevo parlato2.
Siamo nella novena della Pentecoste, cominciato dal venerdì, fino al giorno della Pentecoste, domenica prossima, sì. Lo Spirito Santo che comunica la grazia, comunica la grazia dal battesimo, dalla cresima e degli altri sacramenti: la comunione, la confessione; e tutte le grazie che abbiamo bisogno, dallo Spirito Santo. Se Gesù è salito al cielo, e dal cielo Gesù Cristo manda lo Spirito Santo a noi. Gli Apostoli presenti, tutti undici e Maria Santissima insieme. Quindi le preghiere di quei giorni sono state, queste preghiere, utilissimi. E poi dopo, essi han incominciato a capire quale era la loro missione e la grazia. La missione. Prima parlavano del Figlio Gesù Cristo; non avevano ancora capito, e, con la luce dello Spirito Santo, han compreso bene. Lo Spirito Santo che è disceso sopra il capo di tutti, compreso Maria, sì. E dopo, subito Pietro ha cominciato a predicare3 il Vangelo secondo aveva compreso e capito e illuminato dal Vangelo, Gesù Cristo, sì. Noi ricordiamo ancora il dono del sacramento che è per la nostra (...), dal battesimo e dalla cresima che abbiamo ricevuto.
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Adesso pensare: quali sono i pensieri e i desideri che noi vogliamo e otteniamo secondo le disposizioni nostre? Sì, perché noi abbiamo ricevuta molta grazia nella novena; sì, nella novena. Ma perché siamo nella novena, ci sia una purificazione, che poi comunica la grazia speciale, lo Spirito Santo.
Pensare che, anno per anno, se noi siamo veramente con la fede, allora anno per anno si cresce in grazia, sì; in grazia, sì. E, due cose: la purificazione in noi e, nello stesso tempo, la grazia di Dio, il dono dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo. Dev'essere, questa lettura che abbiamo considerato, riflettere la purificazione per ricevere lo Spirito Santo. E che ogni anno si cresca in grazia dello Spirito Santo, sì. E quindi la purificazione. «Vi tratteranno così perché non hanno conosciuto né il Padre, né me. Ma questo ve l'ho detto affinché quando avverrà vi rammentiate che io ve ne ho parlato». Cioè, Gesù Cristo ha parlato dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo. «Vi manderò dal Padre lo Spirito di verità». Cioè, Gesù Cristo: vi manderò dal Padre. Che cosa? Lo Spirito di verità, lo Spirito Santo, sì.
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Tre cose per il frutto. Primo, una fede più profonda. Che bisogna che crediamo sempre meglio, una fede sempre più profonda, sì. E poi la grazia di (...) e vivere una vita più perf... più santa. Quindi non solamente il pensiero, ma la volontà, ciò che si deve fare, la pratica. E poi, terzo, l'aumento della vita di grazia, sì. E quanto più noi abbiamo di fede e di speranza, allora l'amore al Signore, mediante la discesa dello Spirito Santo e la sua grazia. Quindi, in questa settimana, questa novena, approfondire in noi la fede; e, secondo, la volontà di virtù, vivere bene; e poi, l'unione sempre più intima con Gesù, con lo Spirito Santo. Quindi, l'aumento di grazia. E mentre che abbiamo il tempo, il tempo che abbiamo, allora cerchiamo di aumentare la grazia e l'unione con lo Spirito Santo; la grazia, sì. E ci sia il fervore e la fede. Adesso, questa settimana, ancora questa novena, allora riflettere: l'unione, lo Spirito Santo, sì, aumentando la fede; e quello che è la decisione di seguire la virtù; e poi l'unione sempre più intima con lo Spirito Santo, la grazia. E così, la domenica prossima, avremo un aumento di doni celesti, i sette doni dello Spirito Santo. Leggerlo, rileggerlo, ecco. Allora sarà un progresso, certamente, cominciando da quel che già si è fatto, e continuare, comprendere. E poi discendo con lo Spirito Santo.
Ci sono poi i sei mesi circa, dalla Pentecoste (...) al tempo, quando si va all'Avvento di nuovo. Ma che sia veramente un progresso, e quindi, anno per anno, crescere in grazia.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 156/c (= cassetta 250/a.2). Per la datazione, cf PM: «Siamo nella novena della Pentecoste, cominciata da venerdì». (Venerdì era il 24 maggio, la Pentecoste, il 2 giugno, del 1968). - dAS, 26 maggio 1968 (domenica): «m.s. cappella CGSSP e Castelgandolfo» (cf dAS in c1).

2 Gv 15,26-27; 16,1-4.

3 Cf At 2,14ss.