Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1. CIRCONCISIONE DEL SIGNORE1

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 1° gennaio 19681

Dal Vangelo secondo Luca:
«In quel tempo: Quando si compirono gli otto giorni prescritti per la circoncisione del Bambino, gli fu posto il nome di Gesù che gli era stato dato dall'angelo prima che fosse concepito nel seno materno2.
Siamo nel 1° giorno dell'anno nuovo e abbiamo da considerare e chiedere grazie. Primo, propositi di fare una vita buona, migliore, progresso; poi, chiedere le grazie necessarie per mantenere i nostri propositi; e poi, terzo, il giorno della pace come ha stabilito il Papa per tutto il mondo3.
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Primo, i propositi che vogliamo fare o che già abbiamo fatto per già attualmente. Allora proposito per tutto l'anno. Non molti propositi, ma il proposito che è più necessario personalmente; sì, ciascheduno i propositi, affinché continuando gli an... i tempi, i giorni, che facciamo un progresso. Come si progredisce con il tempo, i giorni, e così devono progredire i nostri doveri. I nostri propositi, sì.
E quanto a proposito, bisogna che cerchiamo quale è più necessario per noi, perché vi sono persone: proposito dell'umiltà, proposito della carità o altra disposizione. Ma in generale si può dire che la fede che è veramente fondamentale, perché tutti gli altri propositi vengono dalla fede. D'altra parte è stato stabilito dal Papa l'esercizio della fede1. La fede: il Credo semplice, Credo degli Apostoli e il Credo della Messa, più ampio. E poi come credere il Vangelo, il Vangelo come noi leggiamo e il Credo che c'è nel Vangelo, sì.
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E quindi leggere la Bibbia e leggere specialmente il Vangelo, i quattro Vangeli. E poi sono gli altri libri del Nuovo Testamento: 27. Dai quattro e si arriva fino all'Apocalisse, la fine del mondo. Vivere con pensieri che sono dal Vangelo, dalla Sacra Scrittura, sì. Quanti cristiani che non riflettono! Ma siccome noi ci siamo consecrati al Signore, bisogna che abbiamo una fede più profonda. Vanno bene tutti i propositi, ma il proposito fondamentale è quello della fede. E si crede che basti la recita del Credo. Ma se vogliamo mettere la base più forte, più larga della nostra vita spirituale: è il Vangelo, è il Vangelo. Si leggono tante cose in un libro o in un periodico. Ma quelle cose sono anche di valore. Ma quello che è valore essenziale è la Scrittura, la Scrittura. Troppe persone, anche consecrate al Signore, non leggono mai o leggono poco la Scrittura. In particolare il Testamento Nuovo: i Vangeli fino all'Apocalisse.
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Che cosa dobbiam pensare? E qui c'è anche l'immagine di Gesù Bambino. Questo lo presentiamo perché noi ricordare il Figlio di Dio incarnato. Ma molto di più valore è la Bibbia, superiore, perché è la parola di Dio. Verbum caro factum est1. Viene dopo, ogni statua, ogni statua anche di Gesù Cristo. Prima è la Bibbia, il Vangelo, sopra di tutto, sì. E il Vangelo deve essere messo vicino al tabernacolo, cioè vicino quanto si può mettere. Si è messo indietro come la Scrittura, la quale è molto superiore a qualsiasi altra statua.
Adesso però, per questi pochi giorni, per essere... ricordare il Bambino che è nato. E poi la circoncisione di oggi. Tutti.
Se si considera quello che è per la santificazione, primo esempio e prima disposizione è la lettura della Bibbia, del Vangelo. Questo non entra ancora nella mente dei cristiani e, tante volte, neppure nelle menti di persone consecrate. Mettiamoci a posto secondo la legge di Dio e secondo la istruzione della Parola che ci ha fatto sentire il Signore. È vivo, è animato il Vangelo e tutta la Bibbia.
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Secondo, dopo i propositi, le preghiere per l'anno, cominciando da oggi. Le preghiere perché possiamo servire e possiamo seguire i propositi che facciamo o che già abbiamo fatto. Sì, pregare per mantenere i propositi, i propositi.
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E per la circoncisione del Bambino «gli fu posto il nome di Gesù che gli era stato dato dall'angelo prima che fosse concepito nel seno materno». Cioè, il nome di Gesù è stato dato prima ancora che il Figlio di Dio [si] fosse incarnato; prima, il nome. È il Salvatore, vuol dire, sì, sì. L'arcangelo ha parlato e ha parlato col nome di Gesù, cioè indicare il Salvatore, ecco. Quindi, che noi sentiamo con fede la parola Gesù (...) e nelle preghiere oppure anche nei catechismi e nel Breviario e in tutte le parti della Chiesa, delle funzioni. Il nome di Gesù. È il Salvatore. Perché tutta l'umanità è caduta nel peccato, causa di Adamo ed Eva. Ma c'è una salvezza soltanto: Gesù1. Anche quelli degli antichi tempi già hanno pensato con la speranza del Salvatore Gesù. Ora che è venuto Gesù, noi dobbiamo considerare e onorare il nome di Gesù.
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Ora le preghiere. Oggi i propositi. Abbiamo sempre bisogno di pensare in bene, e pregare bene; perché solamente pensare non basta, bisogna che noi domandiamo le grazie per mantenere quei propositi giorno per giorno e settimana per settimana e anno per anno, secondo il Signore ci conserva la vita. Quindi la preghiera. La preghiera, e c'è la Messa e le altre parti della preghiera (...). E quindi domandare al Signore luce nell'anima nostra e la forza di seguire le virtù, i propositi fatti, sì. Quindi, la base è il proposito, e, per mantenerlo, ci vuole la grazia; sì, la grazia.
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Poi, terzo punto: la pace. Il Santo Padre, il Papa, ha stabilito il giorno, il 1° giorno dell'anno, e che sarà continuato nella Chiesa. E tutta l'umanità, la pace agli uomini1. E intanto sono anni in cui si combatte, si combatte, sì, specialmente nell'Asia, sì, Vietnam. Quale pena! E quante persone sono cadute, sì quante persone sono sacrificate all'umanità, quanti sono stati uccisi, e ancora giorno per giorno si combatte. E solamente, finora, un giorno soltanto di pace, in questo tempo, perché si riprende di nuovo la battaglia. Bisogna che noi accompagniamo il pensiero del Santo Padre, il quale quest'oggi farà la pubblicazione e metterà le preghiere per la pace, sì. Allora accompagnare le intenzioni e le preghiere del Papa. Noi siamo figli del Papa, siamo membri della cristianità. Ora, unirci bene alle preghiere del Santo Padre, il Papa. Questo si fa specialmente oggi, ma poi, che in tutto il tempo in cui ancora c'è il disordine, le battaglie, pregare che si faccia la pace. E quante persone sono immolate! Oh! Adesso facciamo questa disposizione, e cioè di pregare per la pace.
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Perciò tre punti: quello che è la fede, i propositi; grazie e la preghiera; e poi la preghiera che dobbiamo fare accompagnando il Santo Padre, il Papa.
Quindi una giornata, la prima giornata di quest'anno, che sia ben seguita. Pensare non tanto coi nostri pensieri, ma coi pensieri della Chiesa e del Vangelo e di Dio stesso. Avere i pensieri di Gesù, i pensieri della Chiesa. Seguiamo i propositi.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 153/d (= cassetta 247/a.1). Per la datazione, cf PM: «Siamo nel primo giorno dell'anno nuovo». - dAS, 1° gennaio 1968: «m.s. come nei giorni festivi: celebra [il PM] nella cappella di CGSSP e tiene meditazione alle suore» [PD].

2 Lc 2,21.

3 Paolo VI, l'8 dicembre 1967, diffonde uno speciale messaggio per esortare tutti gli uomini di buona volontà a celebrare il 1° gennaio di ogni anno, a cominciare dal 1° gennaio 1968, la «Giornata della Pace». - Cf Insegnamenti di Paolo VI, V - 1967 (Tipografia Poliglotta Vaticana, s.d.) pp. 620-625.

1 Paolo VI, il 1° gennaio 1967, annuncia un «Anno della Fede», per ricordare il XIX centenario del martirio di san Pietro e di san Paolo. L'«Anno della fede» viene inaugurato da Paolo VI, il 29 giugno 1967; viene concluso il 30 giugno 1968, da Paolo VI, con la sua Professione di Fede. - Insegnamenti di Paolo VI - vol. VI-1968 (Tipografia Poliglotta Vaticana, s.d.) pp 300-310.

1 Gv 1,14.

1 Cf At 4,12.

1 Paolo VI, l'8 dicembre 1967, diffonde uno speciale messaggio per esortare tutti gli uomini di buona volontà a celebrare il 1° gennaio di ogni anno, a cominciare dal 1° gennaio 1968, la «Giornata della Pace». - Cf Insegnamenti di Paolo VI, V - 1967 (Tipografia Poliglotta Vaticana, s.d.) pp. 620-625.