Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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6. BIBBIA, MISTICA E VIRTÙ SOCIALI *

[Recitare] l'Atto di fede, di speranza, di carità.
1. La sacra Bibbia e la teologia mistica hanno la più intima relazione.
Diremo prima cos'è la teologia mistica. Essa è la scienza che descrive e serve a guidare le anime alla perfezione per vie straordinarie, come sono la contemplazione, le estasi, i rapimenti. Se leggete la vita di S. Gemma Galgani1, vedrete che essa è piena di questi fenomeni straordinari: i dolori che sentiva, il dono delle stigmate, il dono di vedere cose lontane e anche le stesse profezie. Questa teologia è in sé una grazia e l'anima non vi ha nessun merito, né ha da gloriarsi, è un dono gratuito di Dio, ma non è che l'anima possa procurarselo, né che sia da più delle altre, non è da dire perciò che acquisti meriti maggiori di un'altra a cui non sono concessi tali favori straordinari, però è vero che sono sempre segno che quell'anima è già santa e merita le predilezioni di Dio. Tutta la teologia che si riferisce a queste cose straordinarie viene ricavata dalla Scrittura che però è qualche cosa di molto più alto, di molto superiore in molte cose a quel che vedono gli uomini; contiene cose così alte che il dono stesso di scriverle ricevuto dagli agiografi, è già mistica e viene proprio particolarmente da Dio perché l'ispirazione, la mozione, l'assistenza viene dallo Spirito Santo.
La Scrittura è [posta] fra la terra e il cielo e perciò nella sostanza è formata da scienza superiore, mistica. Certi libri poi come i Profeti, il Cantico dei Cantici che è lo sposalizio dell'anima col Signore, il colloquio intimo del Signore con l'anima amata, sono tutti di mistica, e la più alta. Altrettanto si può dire di S. Paolo, il grande dottore di teologia mistica. Si conclude allora che dalla sacra Scrittura la Chiesa ricava la scienza mistica e
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così pure tutti i Padri e i Dottori della Chiesa che hanno scritto dei trattati sulla mistica. S. Dionigi2, S. Bonaventura3, S. Alfonso, S. Bernardo, S. Francesco di Sales4 col suo Teotimo, ci hanno dato trattati di mistica altissima. S. Bernardo sapeva così bene la Scrittura che intrecciava il suo dire con i passi più belli di essa e i trattati bellissimi di mistica che ci ha lasciato sono pure intrecciati della più alta dottrina mistica che vi è nella Scrittura.
E ora, come conclusione, vi leggerò le indulgenze concesse a coloro che leggono la sacra Scrittura affinché si accresca in loro il desiderio di leggerla bene. Chiunque desidera elevarsi nella scienza teologica morale o ascetica o mistica, ricorra sempre a Dio perché negli altri libri essa ci è data a spizzico e secondo la capacità umana, ma nella Scrittura ci è data in tutta l'ampiezza e con quel gran cuore con cui Dio ci ama.
Indulgenza di 300 giorni a chi leggerà per lo spazio di un quarto d'ora la sacra Scrittura, Bibbia o Vangelo. Indulgenza plenaria una volta al mese, in un giorno ad arbitrio, a coloro che per lo spazio di un mese abbiano letto per un quarto d'ora la Bibbia ogni giorno, alle solite condizioni, quindi per voi che vi confessate ogni otto giorni, basta questo e potete lucrarla in un giorno qualunque del mese, basta che mettiate l'intenzione di acquistarla. Pio X5 concesse per la diffusione dei santi Vangeli l'indulgenza plenaria il giorno di S. Girolamo, e 300 giorni nelle feste degli Evangelisti. Mettete ora l'intenzione di acquistare tutte queste indulgenze, e recitate la preghiera di Isaia: Dolore e confidenza6 affinché leggendo la sacra Scrittura sappiate trovarvi tutti gli insegnamenti di mistica che ci dà il Signore. Canterete poi il Cantico di Davide7
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Esempio: S. Tommaso d'Aquino8 è nella Chiesa cattolica un luminare di primaria grandezza e per la sua illibatezza di costumi fu chiamato il Dottore angelico. Venne educato fin da piccolo a Montecassino presso i Padri benedettini, ove apprese l'amore agli studi e alla Scrittura. Mandato a Napoli conobbe i Padri domenicani e vinte le innumerevoli difficoltà della famiglia si fece religioso fra essi. In tempo brevissimo progredì grandemente sia negli studi che nelle virtù e fu mandato a Parigi ove completò i suoi studi sotto la guida di S. Alberto Magno9. Ancora studente gli fu affidata la cattedra di filosofia e gli studenti correvano numerosissimi, attratti dalla novità di un maestro che insegnava con tanto calore e tanta semplicità le dottrine più difficili. Spiegava le sacre Scritture e un giorno in cui non riusciva a comprenderne un passo, si racconta che, andato presso il Tabernacolo, vi appoggiò il capo per intendere meglio la spiegazione del divino Maestro.
Non si poneva mai allo studio senza aver prima invocato lo Spirito Santo. Fra i suoi lavori grandeggia la Somma Teologica e i Commenti su S. Matteo, su Isaia e altri libri scritturali. Se il sommo dottore angelico poté raggiungere una così alta conoscenza delle scienze teologiche lo si deve in gran parte, oltre alla sua grande volontà, alla conoscenza delle Scritture, anzi al suo attaccamento ad esse.

2. La Bibbia e le virtù sociali. La Bibbia non ci insegna soltanto a vivere bene individualmente e non insegna soltanto le virtù familiari e le cose che riguardano la religione, ma ci insegna ancora quello che noi comprendiamo sotto il nome di virtù sociali. Insegna ai re, ai governanti delle nazioni a governare con sapienza i loro popoli e insegna anche la carità internazionale che oggi è così calpestata e produce quei grandi mali che il Papa non cessa di lamentare e di raccomandare alle nostre preghiere, affinché il Signore in questo anno santo10 allontani tanti castighi,
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tanta fame, tante miserie materiali che spingono spesso ad eccessi anche morali.
La Bibbia insegna ad amarci fra popoli, insegna l'amore fra le diverse classi sociali, i doveri dei padroni verso i dipendenti e i doveri degli operai verso i padroni; insegna la giustizia e l'onestà nei commerci e nei traffici, l'amore al lavoro, le varie forme di apostolato: dei fanciulli, dei vecchi, degli ammalati, le opere di misericordia corporale e spirituale. La sacra Bibbia è la fonte di tutti gli apostolati. Oggi si fa bene a parlare assai di Azione Cattolica11, ma non vi è nulla di nuovo perché, ci ricorda il Papa, essa ebbe inizio fin dal tempo di S. Paolo, il quale ne fu il primo organizzatore, raccogliendo attorno a sé dei santi operai per la diffusione del Vangelo, sia nel ramo maschile che nel ramo femminile.
La Bibbia è proprio la maestra di tutte le virtù, e un buon presidente di una repubblica diceva: La mia guida nel governo è la Bibbia, io debbo ricordarmi che sono collaboratore di Dio, e perciò al mattino leggo un po' del libro di Mosè, dei Giudici, ecc.. Le lettere di S. Paolo quanto insegnano a tutti e specialmente a coloro che sono sudditi e a coloro che reggono le nazioni! Che codice è la Bibbia! È il fondamento di tutti i codici ispirati alla giustizia e alla pietà ed anche di tutti i codici commerciali e di tutta la sociologia cristiana. Si dice che il popolo ebreo aveva un governo teocratico, perché il suo re era Dio. Fortunato il popolo che ha Dio per re e i cui governanti si ispirano alle leggi di Dio!
Un popolo camminerà bene quando chi lo guida sarà sottomesso a Dio e penserà che un giorno dovrà rendergli conto della sua amministrazione; quando colui che viene condannato dirà: La mia pena è giusta, me la sono meritata; quando chi è punito innocentemente dirà: C'è però un Dio che vede il giusto; quando il giudice che condanna pensa che deve giudicare con rettitudine perché del suo giudizio dovrà rendere conto a Dio. Se gli uomini si ispirassero a Dio nelle loro leggi cesserebbero i disastri nazionali e internazionali, individuali, morali e sociali. Dio solo è il
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governante internazionale, è il legislatore perfetto, egli solo può sanzionare le leggi.
Leggete la Scrittura e vedrete sempre che il popolo ebreo, governato da Dio, era punito quando traviava, cadendo sotto la schiavitù di altri popoli finché non si ravvedeva e tornava a Dio, e questo si ripeteva ogni volta che il popolo violava la legge di Dio. La Bibbia è il codice perfetto della legge di Dio e di ogni virtù sociale.
[Recitare] il Cantico dei redenti12 e la Preghiera di ringraziamento13.

3. In questo punto intendiamo riparare la dimenticanza in cui è lasciato questo grande libro. Esso è il re dei libri, ma purtroppo gli uomini dando ascolto alla voce che ha tentato Eva preferiscono questa alla manna celeste. Gli uomini hanno letto di tutto, ma il libro di Dio l'hanno lasciato da parte. Qualunque ciarlatano, che grida in piazza e cerca di imbrogliare il prossimo per spacciare la sua specialità e spillar soldi, si attira una folla di gonzi a cui non impone altro che il proprio interesse, e quegli stolti pendono dal suo labbro quasi che tutta la loro salute fosse attaccata a quella specialità decantata e fosse nelle mani di quell'uomo più stolto di loro. Qualunque romanzaccio, qualunque novella che sta al fondo, perché la sozzura sta sempre al fondo, è cercato e letto e pagato profumatamente. Gli uomini ascoltano volentieri l'invito del serpente: «Conoscerai il bene e il male»14, ma poi ne viene che il bene non lo conoscono e del male ne portano tutte le conseguenze con tutte le sue miserie, le malattie, la morte dell'anima e del corpo, l'ignoranza e ogni altro malanno.
Vi sono tre metodi per leggere la Bibbia. Il primo si chiama liturgico: i sacerdoti nel Breviario e nella Messa ogni giorno hanno da leggere un passo o più della Bibbia e i Salmi del Breviario sono tolti dalla Scrittura. Questa è la volontà della Chiesa che l'ha imposto ai sacerdoti sotto pena di peccato grave, nel caso che lo tralascino. La Chiesa vuole la lettura della Bibbia e vuole che i sacerdoti precedano e se essi la saltassero basterebbe questo per dannarsi; e se per i sacerdoti questa è la sostanza della
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preghiera, voi che volete seguire i sacerdoti, non li seguirete anche in questo?
Sul Bollettino Liturgico15 voi troverete l'ordine con cui dai sacerdoti viene letta la Bibbia nel Breviario e potrete seguire [lo stesso ordine] giorno per giorno.
Il secondo è il metodo teologico: per chi studia teologia è bene seguire l'ordine dato dalla Chiesa e stabilito dal Concilio di Trento, cioè come l'abbiamo stampato noi: Genesi, Esodo, ecc.
Il terzo è il metodo familiare dato dall'Audisio16, molto adatto per i poco esperti della Scrittura: tutti i libri storici del Nuovo Testamento e poi tutti i libri storici del Vecchio Testamento; tutti i profetici del Vecchio Testamento e il libro profetico del Nuovo, cioè l'Apocalisse, e via di seguito per gli altri libri. Se leggerete prima il Vangelo e poi i Profeti, capirete molte cose che ora forse non intendete tanto: così leggendo prima il Vangelo che riporta la passione e morte di Gesù e poi le Lamentazioni di Geremia, capirete come egli già piangesse la passione del Signore molti secoli prima che nascesse il Redentore. Questo è un modo molto efficace di leggere le Scritture.
Cantate ora il Cantico a Gesù Salvatore17 e recitate la preghiera per essere liberati dal peccato, protestando che il nostro autore è Dio. Dice bene S. Paolo: «Alcuni dicono di essere di Apollo, altri di Cefa, altri di Paolo, ma voi siete di Cristo»18. Formatevi sullo spirito di Dio, l'autore santo dei libri santi. Tutti i libri che avete fra le mani sono utili e belli, ma il libro della Scrittura è bellissimo e buonissimo perché è opera di Dio stesso. Leggetelo dunque e amatelo!
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* Ora di adorazione (nell'originale figura come titolo), alla Famiglia Paolina, in ciclostilato, fogli 3 (22,5x35), tenuta dal “Primo Sig. Maestro”, ad Alba il 22.1.1933.

1 Gemma Galgani (1878-1903), di Lucca (Toscana). Orfana, di salute malferma fu accolta in casa Giannini. Partecipe delle sofferenze del Crocifisso fu favorita da doni mistici straordinari.

2 Probabile riferimento a S. Dionigi (ca. 190-264), egiziano. Diresse la scuola cristiana di Alessandria d'Egitto e nel 248 divenne vescovo della città.

3 Bonaventura (1221-1274), di Bagnoregio (Viterbo). Francescano, maestro di teologia, vescovo di Albano, scrittore di opere spirituali. Dottore della Chiesa.

4 Francesco di Sales (1567-1622), vescovo di Ginevra (Francia). Dottore della Chiesa. Sue opere principali: Introduzione alla vita devota o Filotea, Trattato dell'amore di Dio o Teotimo. Insieme a S. Giovanna Francesca di Chantal fondò l'Ordine della Visitazione.

5 S. Pio X, Giuseppe Sarto (1835-1914), Papa dal 1903. Il suo pontificato fu caratterizzato dalla lotta contro il modernismo. Riformò la liturgia, operò in campo catechistico e pastorale.

6 Cf Is 65,1-12 (Volgata).

7 Sal 39,2-18 (Volgata).

8 Tommaso d'Aquino (1225-1274), nativo della Campania, sacerdote domenicano, Dottore della Chiesa. Scrisse opere di filosofia, teologia e ascetica.

9 Alberto Magno (1200-1280), nato in Baviera (Germania), sacerdote domenicano, docente universitario, vescovo e Dottore della Chiesa.

10 Anno santo straordinario 1933, indetto da Pio XI per ricordare il XIX centenario della Redenzione.

11 Azione Cattolica Italiana (ACI): associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica, in diretta collaborazione con i Pastori, per la realizzazione della missione evangelizzatrice della Chiesa.

12 Cf Is 12,1-6.

13 Cf Sir 51,1-13.

14 Cf Gen 3,5.

15 Bollettino Liturgico, periodico mensile, edito dal 1932 dalla PSSP. Cf Damino A., Bibliografia…, o. c., p. 134.

16 Audisio Guglielmo Andrea (1802-1882), nativo di Bra (Cuneo). Sacerdote, educatore, studioso e docente di discipline ecclesiastiche.

17 Cf Ap 15,3-4.

18 Cf 1Cor 1,12.