Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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2. PASTORALE, SACERDOZIO, LITURGIA NELLA BIBBIA *

O Gesù, fate fiorire in questa Casa i gigli di purezza: Ave Maria. O Gesù, fate fiorire in questa Casa le rose di amore: Ave Maria. O Gesù, fate fiorire in questa Casa le viole dell'umiltà: Ave Maria. O Gesù, fate fiorire in questa Casa le margherite dell'obbedienza: Ave Maria.
Oggi per ossequio a Gesù, mediteremo la divina Parola che egli vuole predicata in tutto il mondo: «Euntes, docete omnes gentes»1. Mediteremo dunque: 1) La Bibbia e la pastorale. 2) La Bibbia e lo stato ecclesiastico. 3) La Bibbia e la liturgia

1. La Bibbia e la pastorale. Questo nome sembra un po' oscuro, bisogna perciò spiegare cos'è la pastorale. Essa è l'arte del pastore d'anime, è l'arte del pascolare, è quell'ufficio divino, quel complesso di sante industrie che egli cerca per condurre le anime al cielo, per salvarle. Volete sapere chi è il pastore d'anime? È colui che ci predica la parola di Dio, ci istruisce, è colui che ci assolve dai peccati, è colui che offre il divin Sacrificio, che ci dà in cibo il corpo e il sangue dell'Agnello che immola con le sue mani. Chi è il pastore d'anime? È un pulpito da cui arriva a noi la verità; il pastore d'anime è un confessionale che riconcilia gli uomini con Dio, che applica i frutti della redenzione; il pastore d'anime è un altare su cui giorno per giorno [egli] compie per le anime l'offerta di tutti i suoi gusti, delle sue aspirazioni, su cui avviene l'immolazione del proprio essere, delle proprie tendenze, della vita stessa a bene delle anime.
L'arte di pascolare le anime viene dalla Bibbia, la quale nella successione dei suoi libri ci dà la vita dei primi sacerdoti santi, dell'Antico Testamento dapprima e poi di quelli del Nuovo Testamento.
Dalla sacra Scrittura noi sappiamo che essi pascolavano e salvavano il popolo, lo mantenevano fedele al Signore, e sappiamo ancora tutto quello che faceva la tribù di Levi che era un
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dodicesimo del popolo ebreo, consacrato al servizio del Tempio. Ma nel Nuovo Testamento noi troviamo il pastore divino Gesù Cristo, il modello dei pastori, il Sacerdote eterno. Chi volesse scrivere un trattato di teologia pastorale non ha che da prendere il Vangelo e seguire passo passo il Maestro divino. In seguito la vita di S. Paolo, S. Pietro, gli Atti degli Apostoli, le loro lettere, formano il miglior trattato di teologia pastorale e anche di pedagogia.
Se voi vedete tanti sacerdoti che se ne vanno felici nelle lontane missioni a salvare le anime, se voi vedete tanti sacerdoti che confessano, che slegano dai lacci del demonio tante anime a costo di sacrifici anche penosi, se voi avete tutti i giorni numerose Messe e la predicazione così abbondante, lo dovete alla pastorale, all'arte di pascere le anime che la Bibbia ci insegna. Chi non legge la Bibbia, non sa cosa vuol dire desiderare di salvare le anime.
Ringraziate il Signore di avervi messo in mezzo a tanti pastori che pensano alla salvezza dell'anima vostra, che vi predicano la verità, che vi assolvono, che vi illuminano, che vi danno buoni consigli, che celebrano per voi il santo sacrificio, che si santificano per far sante voi. E siate docili ai loro insegnamenti, seguiteli nei loro consigli, lasciatevi correggere, ascoltateli, siate docili affinché, come docili agnellini, possiate seguirli un giorno nel santo paradiso.
Ad esempio: Origene2 è lo scrittore più fecondo che abbia avuto la Chiesa. Ci narrano i biografi che le sue opere raggiungono il numero di seimila. Giovanetto, il padre S. Leonida3 gli faceva studiare i passi più belli della Bibbia a memoria e glieli faceva ripetere. Origene era appassionatissimo per questo studio, desiderava tanto di leggere la lettera del buon Padre celeste ai suoi figli nella lingua in cui fu scritta, si diede perciò allo studio del greco, del latino, del sànscrito. Con tenacissima volontà in poco tempo le imparò e poté così compiere l'opera sua principale, che è la traduzione della Bibbia in sei lingue, in sei colonne parallele4. Si dice che egli [la] dettasse contemporaneamente
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a diversi scrivani. Commentando il Vangelo di S. Giovanni, egli dice che nessuno può arrivare ad intenderlo in tutta la sua altezza se non ha posato, come l'Evangelista, il capo sul petto del Salvatore e ottenuto la misericordia di Maria. Origene mette la lettura della sacra Scrittura come fonte di santità e di grazia e dice che per ottenere questi frutti bisogna metterne lo studio sotto la protezione di Maria santissima che tanto l'amava e tanto bene la conosceva. La Bibbia, dice Origene, ci fa conoscere la vita del nostro Maestro Gesù e la perfezione cristiana.
Recitare: La preghiera di Salomone5 e Il cantico di Isaia6.

2. La Bibbia e il sacerdote. Chi è il sacerdote? Chi ha istituito il sacerdozio? Cosa opera, cosa fa il sacerdote?
Noi tutto questo l'apprendiamo dalla sacra Scrittura. Il sacerdote è [tale e] quale è [stato] istituito da Gesù Cristo. Anzitutto è un uomo come un altro, ma scelto fra gli uomini dal Signore. Egli li sceglie qua o là, in un popolo di dieci mila abitanti se ne sceglie uno o due, a seconda dei suoi divini disegni. Prende quei fanciulli e per mezzo di un succedersi di cure speciali, di una formazione particolare li attira e li prepara al gran giorno in cui potranno ascendere al sospirato altare, li prepara al grande ufficio, fino a che, raggiunta la formazione necessaria, vengono ordinati dal vescovo che impone loro le mani: Ascendi all'altare, ascendi al pulpito, eccoti in mano i sacri misteri, predica, celebra, assolvi, santifica. «Pro hominibus constituti sunt: Sono costituiti per gli uomini»7, per la loro salvezza. Chi vuol salvarsi vada a prendere le grazie dal sacerdote, egli è come il distributore delle grazie, è il segretario di Gesù Cristo, è il portinaio del Tabernacolo; egli tiene le chiavi del cielo stesso, è in comunicazione intima col Signore, è chiamato alle più alte virtù, è chiamato ad essere esempio degli uomini. Egli ha l'ufficio di adorare, di ringraziare, di chiedere perdono e grazie per tutti gli uomini. Ma come sappiamo tutto questo? Dalla sacra Scrittura. La Bibbia già nel Vecchio Testamento ci parla del Tempio e come furono costituiti i primi sacerdoti nelle persone di Mosè ed Aronne, chiamati ad un'alta santità; ma ancor più nel Nuovo
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Testamento ci mette davanti la figura di Gesù, Sacerdote eterno: Sacerdos alter Christus!. Noi vediamo Gesù nell'ultima cena istituire il gran Sacramento, ma prima ancora egli forma i suoi ministri, nella persona degli Apostoli, con tre anni di vita intima, di istruzioni particolari, con comunicazioni intime, con correzioni, con esempi, finché giunge il giorno in cui può dir loro: «Andate a evangelizzare il mondo»8, e istituita l'Eucarestia dà loro il potere di continuarla fino alla fine del mondo: «Fate questo in memoria di me»9.
Il sacerdote lo conosciamo dal Vangelo, dagli Atti degli Apostoli e ancora dalle lettere di S. Paolo e conosciamo anche i premi riservati ai sacerdoti in paradiso. S. Paolo ce lo dice: «Non sapete che noi giudicheremo il mondo intero?»10. I sacerdoti santi sono i principi della corte del gran Re.
Canteremo ora il salmo per ringraziare il Signore di averci fatto intendere queste cose e reciteremo un Pater proprio santamente per coadiuvare l'opera dei sacerdoti, aiutandoli almeno con le preghiere, perché la loro destra ci apra le porte del paradiso, le [loro] labbra ci abbiano ad illuminare, il Sacrificio ci ottenga il perdono dei peccati.
[Recitare] il cantico di Abacuc11.

3. La Bibbia e la sacra liturgia. La liturgia è il complesso di tutti gli atti pubblici di culto, quindi tutte le cerimonie, i canti sacri, le funzioni, le chiese, i luoghi sacri, tutto quel che costituisce le processioni, le cerimonie per l'amministrazione dei sacramenti e tutto l'insieme delle funzioni che si celebrano. Voi avete le benedizioni in chiesa, partecipate ai canti sacri e alle funzioni sacre nei vari periodi liturgici. Si può dire che noi viviamo continuamente in relazione allo spirito della sacra liturgia. Ma che relazione ha la liturgia con la Bibbia? Guardate, nella liturgia tutto è preso dalla Bibbia; ci sono parole: oremus, preghiere della Messa, c'è il breviario formato dai salmi, i sacramenti che si amministrano con particolari cerimonie e molte
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cerimonie sacre sono simili a quelle del Vecchio Testamento, molte altre sono state sostituite dalle cerimonie del Nuovo Testamento e altre perfezionate.
Dalla Bibbia è presa tutta l'anima della liturgia; l'anima della liturgia ha due respiri: uno per la gloria di Dio, il secondo per la pace degli uomini. Ebbene, tutto viene dalla Bibbia e la Chiesa, maestra di preghiere liturgiche, le ha tutte prese dalla Scrittura. Leggete la Scrittura e capirete il culto sacro, la sacra liturgia. Chi porta in chiesa il Messalino, l'Usualis 12 o altri libri liturgici intende meglio cosa vuol dire il culto sacro e il significato delle cerimonie che è sempre: gloria a Dio, bene alle anime.
La lettura della Bibbia ci apre il libro degli oscuri misteri della liturgia e chi la legge facilmente intenderà cosa sia il culto sacro.
[Recitare] la Preghiera di David13 e il Cantico di Ezechia14.
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* Ora di adorazione (nell'originale figura come titolo), in ciclostilato, fogli 3 (22,5x35), tenuta ad Alba - Epifania del 1933, dal “Primo Sig. Maestro”.

1 Cf Mt 28,19: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni».

2 Origene filosofo cristiano nato ad Alessandria di Egitto (ca. 185-ca. 255).

3 Leonida (II sec.) egiziano. Subì il martirio nel 202 ad Alessandria di Egitto.

4 Riferimento all'Esapla, opera intesa a stabilire il testo critico dell'Antico Testamento.

5 1Re 8,23-28 (Volgata).

6 Is 12,1-6 (Volgata).

7 Cf Eb 5,1.

8 Cf Mt 28,19.

9 Cf Lc 22,19.

10 Cf 1Cor 6,2-3.

11 Cf Ab 3,2-19.

12 Liber Usualis: libro in lingua latina, di uso comune, per la Messa e l'Ufficio divino propri delle domeniche e delle feste, con musica di canto gregoriano, secondo i monaci benedettini di Solesmes, approvato dalla S. Sede.

13 Sal 40, 2-18.

14 Cf 2Re 19,15-19.