Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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15. I COOPERATORI *

[Recitare l'] Atto di dolore, Eccomi, o mio amato, ecc., Padre nostro. Canto delle Beatitudini.
Quest'oggi sembra che sia gradito a nostro Signore Gesù Cristo il fare un po' di adorazione su questo argomento: 1) chiedere a Dio i cooperatori; 2) pregare per essi; 3) esaminarci se abbiamo convenientemente lavorato per aiutarli.

1. Prima di tutto: chi sono i cooperatori e le cooperatrici? Fatevene un'idea giusta, affinché possiate avere l'idea giusta. Voi, già da molti anni stampate Il Cooperatore1, anzi fu uno dei primi periodici della Casa. Prima era di quattro pagine, ora esce discretamente voluminoso, ben fatto e quasi completo nella sua materia. Avete pensato a che cosa serve? Serve appunto a formare i cooperatori e le cooperatrici paoline. Il cooperatore adunque è un'anima che fa due cose: imita la vita religiosa delle Figlie di San Paolo, delle suore della Pia Società; oltre che essere di aiuto per la santificazione cerca di cooperare con esse adoperando gli stessi mezzi per la diffusione della stampa. Non tutti possono farsi religiosi. Il Signore chiama tanti a vivere nelle famiglie, nel mondo, e la maggioranza vive appunto così, ma vi sono cristiani che desiderano attendere ad una vita di maggior perfezione. Non hanno potuto farsi religiosi, ma cercano di imitare e seguire il religioso vivendo con il cuore staccato da tutto. Non possono osservare la povertà perfetta, la castità perfetta, l'obbedienza perfetta, ma cercano di vivere in una delicatezza di coscienza ammirabile che spesso ci fa stupire ed è di esempio a noi. La loro vita di famiglia è di carità, di umiltà, di pazienza ammirabile. Vi sono tante famiglie dove lo spirito religioso è in pieno vigore.

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Bisogna cercare di ottenere che la vita di certe anime sia di imitazione della vita religiosa, del nostro spirito, cioè una vita di pietà, fede, amore, leggendo il santo Vangelo, facendo l'ora di adorazione o Visita, di questa voi ne fate la vostra ufficiatura. Ascoltino la santa Messa, con una devozione particolare alla Regina degli apostoli, a S. Paolo, con una vita imitativa e cioè: amore e sottomissione in tutto alla volontà del Signore, alle cose sacre.
Il secolo XVI è stato una ribellione alla Chiesa, il XVII una ribellione alla Bibbia, il XIX deve portarci a riparare tendendo sempre ad istruirci in cose sante. Non bisogna che teniate come cooperatori le persone che vi fanno l'offerta, badate allo spirito! Ma prima diamo noi. Bisogna che diate molto se volete ricevere molto. Date Esercizi spirituali, inviti al bene, inviti ad una vita più vicina a Gesù e, quando avrete dato, riceverete. Fate che queste anime amino il Signore, ma se non darete sarete sempre povere. Le cooperatrici paoline dunque sono quelle che imitano la vita religiosa, sono quelle che prendono lo spirito di pietà, sono quelle che amano sottomettere tutta la loro intelligenza al Vangelo, al divin Maestro.
Canto: Veni, Creator.

2. I cooperatori chi sono? Sono quelle persone le quali cercano di operare con noi, lavorando da religiosi e religiose nella Pia Società San Paolo. Essi cooperano con preghiere ed offerte. Chi sono i cooperatori di preghiere? Sono coloro che offrono e cercano con le buone opere, con penitenze, orazioni, il regno di Gesù Cristo e che gli uomini vengano al divino Maestro. Pregano per l'apostolato stampa, recitando rosari, facendo Visite, cercando di imitare voi nello spirito di preghiera. In secondo luogo sono quelli che partecipano alle 2000 sante Messe2 avendo offerto L. 10 che serviranno a sostenere le spese. Le persone iscritte sono moltissime, e le 2000 Messe si celebrano qui a S. Paolo e tutti quelli che vi aderiscono è come se fossero qui ad ascoltarle: figuratevi, sessanta, settantamila [persone] tutte presenti, i vivi con il loro cuore, i defunti con il loro spirito. Quanti cuori,
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quante anime attorno all'altare quando si celebrano queste Messe! Sono ancora cooperatori di preghiere quelli che danno le vocazioni. Vorrei che quest'anno fosse un anno di vocazioni. Che volete di più che offrire al Signore dei cuori? Quale preghiera più bella di questa si può dare a Gesù, a Maria santissima, a S. Paolo? Quante vocazioni volete acquistare? Quante ne volete acquistare al Cuore di Gesù? Voi siete curiose di saperlo, vero? Ebbene bisogna che ne portiate quante ne vuole il cuore stesso di Gesù. Quest'anno è l'anno della redenzione3 e fin d'ora mettiamo l'intenzione di chiederle per le cinque piaghe di Gesù.

3. Il cooperatore e la cooperatrice paolina, in terzo luogo, sono quelli che lavorano con voi nelle opere e con le offerte. Le offerte sono cose necessarie per noi e per loro. Come le chiese si fanno con le offerte, così gli apostolati si fanno con le offerte. Offerte che possono essere in natura e gratuite oppure come l'offerta che si dà per la santa Messa o come quando date il libro. Molti che hanno, se non danno fanno peccato. L'elemosina non è di consiglio, ma di precetto.
Che offerte possono fare? Tutte, dalle offerte in natura come: grano, frutta, ecc., oppure con il pagare pensioni, vestizioni, borse di studio, ecc. Quest'offerta è possibile a tante persone; quante borse di studio volete [fare] in quest'anno? Quante ne vuole Gesù; siete contente?
Cooperatore con le opere, specialmente riguardo alla diffusione, vuol dire ancora fondare biblioteche. Intanto attendiamo l'opera della grazia e facciamo penitenza in isconto dei nostri peccati. Dobbiamo fare un serio proposito di fare meglio le cose. Alle volte manchiamo nello scrivere, altre volte nel comporre, nello stampare, brossurare, legare, tenere contabilità, ecc. Prima di lamentarci con i tempi e con gli uomini diciamo: mea culpa.
Siamo noi che impediamo di fare tanto bene che il Signore vorrebbe fare.
[Recitare il] Confiteor. Vi do ora un'assoluzione generale di tutte le colpe fatte nell'apostolato e facciamo subito la penitenza cantando il Miserere4.
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* Ora di adorazione, in ciclostilato, fogli 2 (22,5x34,5), tenuta [ad Alba il 26.3.1933] dal “Primo Sig. Maestro”. L'originale porta come titolo: “II.a Istruzione del pomeriggio”, anche se nelle prime righe del testo Don Alberione dice espressamente: “fare un po' di adorazione”.

1 Il Cooperatore, periodico sorto ad Alba nel 1918, destinato ai cooperatori per informarli delle attività e iniziative dell'Istituto. Nel corso degli anni cambiò più volte titolo e periodicità. Cf Damino A., o. c., p. 147.

2 Presso la Società San Paolo è istituita fin dal 1922 l'Opera delle Messe perpetue, celebrate ogni anno dai sacerdoti della SSP per tutti i Cooperatori paolini e gli altri iscritti vivi e defunti. L'opera fu voluta da Don Alberione come segno di riconoscenza verso coloro che aiutano gli apostolati della FP.

3 Anno Santo straordinario 1933, per ricordare il XIX centenario della redenzione. Indetto da Pio XI con la Bolla Quod nuper del 6 gennaio 1933 (cf AAS, 25 [1933] 5-10).

4 Cf Sal 51,3: «Pietà di me».