Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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51. SPIEGAZIONE DELLE COSTITUZIONI - V51
1. E' necessaria la massima unità di pensiero. Fare nell'esame di coscienza questa domanda: Penso come pensa il superiore? Non essere troppo minuti nei comandi, altrimenti non impegnano la mente per servire Dio con la mente, con la volontà, con il cuore.
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2. La superiora deve sapersi imporre precedendo in pietà, sapere, virtù. Qualunque difficoltà intendo spianarla per il passato e per l'avvenire, finché il Signore vorrà.
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3. Di molte cose è già responsabile l'incaricata. Mi riservo gli studi, le case. Senza le elezioni, ho facoltà di eleggere la superiora generale, l'economa generale, le consigliere, la maestra delle novizie. Intanto dovete considerare quello che c'è nel decreto di approvazione.
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4. Volete ascoltare il mio consiglio? Finché non siete millecinquecento non parlate di consiglio, ci vogliono delle opere e non parole, sodezza, allora si forma bene l'Istituto.
Da principio è conveniente così, perché la superiora possa dare; distinguere l'andamento dell'Istituto, che si distinguano le pastorelle come le suore che si dedicano alle parrocchie.
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5. Il nostro Istituto deve consolidarsi. Tenere lo spirito della congregazione. Il capitolo generale san Francesco l'ha tenuto quando erano cinquemila.
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6. Per grazia di Dio, voi non conoscete l'ozio. Tenere il cuore aperto per le grazie che Dio deve concedere, per le grazie dell'Istituto.
Che ognuna sia santa. Ci sia riparazione degli sbagli che abbiamo commesso, e poi interpretare i doveri che spettano a ciascuno.

San Pietro - Massa Martana (PG)
6 ottobre 1953

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51 S. Pietro - Massa Martana (PG), 6 ottobre 1953